lunedì 30 novembre 2009

succo di melograno

Eccomi con una proposta culinaria esotica.
Già si era parlato nei blog del succo di melagrana, un prodotto usato in Grecia ed in Libano. Su vari siti è possibile acquistare la versione araba, che vede l'aggiunta di acido citrico per i prodotti a lunga conservazione.
Abbiamo piantato in giardino alcuni melograni selvatici, che da 2 anni fruttificano. Sono varietà una volta spontanee nel Salento, ancora visibili nei pressi della chiesetta di Roca vecchia, quella dedicata a S. Vito.

Quest'anno le abbiamo sgranate con una pressa che estrae il succo direttamente, fantastica. Il concentrato è stato tirato a fuoco "lento" per otto ore usando la schiumarola per eliminare la schiuma in superficie.
Ne abbiamo preparati 3 vasetti, lasciando raffreddare con il coperchio chiuso in modo da togliere l'aria all'interno.
Uso del concentrato: è ottimo per condire l'insalata di prezzemolo.
In prospettiva di usarlo in campo tecnologico e salutistico (alimenti funzionali),
lo abbiamo testato, grazie all'IRTA di Monells, nella preparazione di insaccati di carne, al posto dei conservanti.
Nel primo anno di prove, sono stati fatti maturare alcuni salumi che all'assaggio presentano caratteristiche soddisfacenti simili al prodotto fatto in modo tradizionale. Quest'anno oltre a un secondo test faremo delle misurazioni fisico chimiche per standardizzare i parametri, tra cui l'analisi del potere antiossidante.

venerdì 27 novembre 2009

Miyazawa Kenji


Miyazawa Kenji (1896–1933) figlio di un uomo d’affari nel nord del Giappone (Iwate) scelse di vivere in povertà deliberata insieme agli agricoltori del suo paese, Hanamaki. Ha pubblicato favole e poesie molto famose.
Miyazawa Kenji ha scritto alcune fiabe dal contenuto originale, non antropocentrico, che ricordano Esopo coi suoi animali in dialogo tra loro. Tra queste "Il dio terrestre e la volpe," "Il Generale Son Ba-yu," "Ozbel e l’ Elefante," "la danza del primo cervo," "Gli orsi di Nametoko," "Il gatto selvaggio e le ghiande," "Gorsch il Cellista," "Tokkobe Torako," "Uno Stelo di giglio," "Il Ristorante dei Molti Ordini," "L’uomo delle colline," "Il capo della polizia," "Il ragno, la limaccia, e il procione," "La coperta rossa," "le dalie e la gru," "Le rane assetate," "il ratto irriconoscente," "Notte del Festival," "La pietra focaia," "Marcia nel chiaro di luna," "Il bosco di Kenju'" "Il pero selvatico," "Giù nella foresta", per la freschezza del racconto vengono paragonate alle opere di Mark Twain, Lewis Carroll e di Dickens. Alcune sue opere sono molto moderne, e possono essere scambiate per filosofia panteistica.
Il treno della galassia Ginga Tetsudo No Yoru - Night train to the stars (night on the Milkway railroad), è il suo racconto più famoso, in cui tenta di conciliare buddismo e cristianesimo. Fu affascinato dal cristianesimo e immaginò un dogma universale fusione tra Cristianesimo e Buddismo. Ha compreso la relazione tra il Buddismo esoterico e le dottrine ermetiche di Giordano Bruno e Tommaso Campanella, che tentarono di conciliare Cristianesimo e Rinascimento con le scienze, alchimia, astrologia, e con l’esoterismo orientale. Prende spunto da un treno che viaggia lungo la via lattea, creando uno straniamento spazio-temporale. Il libro, probabilmente scritto nel 1927, è un capolavoro di realismo trascendentale, una fiction fantastica per bambini che esprime in forma simbolica il credo religioso e personale di Miyazawa. Si svolge nel periodo del Tanabata, la 7a notte del 7o mese, celebrato nel calendario lunare come Obon, la festa delle anime morte. Questa festa celebra l’incontro celeste, una volta all’anno, tra la principessa Vega (costellazione della Lira) e Altair, il pastore (nella costellazione dell’Aquila), ma solo negli anni in cui il cielo è limpido e non coperto. E’ la storia dell’amicizia tra due ragazzi, il povero Giovanni (i nomi sono in italiano nel libro) che lavora per dar da mangiare alla madre, e di Campanella, figlio benestante che si cura di consolarlo. In classe, nessuno dei due risponde la maestro ad una domanda sulla via Lattea. Zanelli lo prende in giro, ma Campanella lo difende. Stanco, Giovanni si rende conto di sedere su un treno insieme all’amico. Dopo diverse fermate, in cui viene suggerito che il treno porta le anime nell’aldilà, rimangono sul treno solo i 2 ragazzi che si promettono di continuare a viaggiare sul treno. Giovanni si risveglia dal sogno, e scopre che Zanelli è caduto in acqua e Campanella per tirarlo fuori è annegato. Il tema del libro è il significato della felicità. Nel film 2046 (di Won Kar Wai) viene ripreso il tema del viaggio in treno, nel 2046, che avviene lungo una sospesione temporale, nella realizzazione di una felicità che ci attendiamo ma che ci viene negata fino alla fine. Il racconto è alla base di 2 film di animazione, tra cui Galaxy Express 999.

lunedì 23 novembre 2009

Campagna salentina


Sul sito del corpo forestale è possibile trovare un elenco di alberi secolari molto antichi dai tronchi ben sviluppati in Italia, mentre su wiki si trovano diversi esempi di vario tipo nel mondo.
Per quanto riguarda la Puglia, oltre agli ulivi ci sono le querce vallonee, come quella di Tricase.

Altro esempio è la quercia vallonea di Cocumola
la quercia vallonea (Quercus egilops) di Tricase spoglia, nelle campagne della Madonna del Carmine
Querce notevoli sono segnalate a Corigliano (cartelli Unesco), nella Grecìa Salentina.
Per quanto riguarda gli ulivi, per quanto ci siano molti alberi antichi nel Salento, quello meglio documentato è l'ulivo di Bitonto
Più rara è la presenza dell'olivastro o ulivo saraceno, in questa zona dove quasi tutto è finalizzato alla produzione agricola (fanno eccezione le scisciole/giuggiole, che mai piegate crescono ai bordi delle strade al limite tra asfalto e terreno).
I carrubi (Acquaviva delle Fonti) e il lentisco (Pistacea lentiscus) a Ceglie messapica, Ostuni.
Di altri alberi resta solo il segno della loro eliminazione fisica, il ripiastrellamento fresco nella pavimentazione, o una rasatura a livello del manto stradale. Qui nell'area del campus universitario, la vecchia pineta del collegio Fiorini è stata sostituita dalle fondamenta di un nuovo complesso di edifici, mentre un albero all'ingresso è stato tagliato per dare maggior spazio alle auto. Senza contare quelli tagliati perchè effettivamente pericolosi...

scrittori e temi giapponesi

Tsushima Yuko è un'autrice impegnata della generazione degli anni '70 nel panorama letterario giapponese. Si è occupata di sesso dal un punto di vista femminile, come in Hi no kawa no otori de (On the banks of the river of fire), e in Figlio della fortuna ed in The shooting Gallery.
Questo Women running in the mountains è nella mia lista dei desideri, il tema trattato è quello delle donne dei boschi, che vivevano alla giornata al di fuori dei villaggi e dalla vita sociale, al di fuori delle convenzioni, una situazione realmente esistita nel passato. Questo tema della vita nei boschi fuori dal villaggio è stato inserito anche da Haruki Murakami nel libro "La fine del mondo e il paese delle meraviglie", è il bosco dove fuggirà l'ombra del protagonista.
Mi fa pensare ad un libro occidentale, Donne che corrono coi lupi.
Aggiungo all'elenco, i nomi di 2 autrici, Mieko Kanai (Platonic love, e Love life del '68) poetessa, la cui narrazione chiede una partecipazione attiva dei lettori; e Taeko Kono, (La torpedo umana del '76, Revolving door del '70) che tralascia i dettagli per creare un'illusione di realtà e un senso di incongruità.
Gli aspetti non sociali della realtà sono stati un tema utlizzato anche da altri/e autori/autrici giapponesi del '900.
Kenji Nakajima ha raccontato di Hijiki e Bikuni, santi uomini e donne veggenti, del mitico mago Enno Gyoja, dei saimin (non-people) vagabondi in una società sedentaria e contadina.
Tsutomi Minakami, un autore di temi scottanti come la contaminazione da mercurio a Minamata, nel libro "Mulberry child" narra della sopravvivenza al di fuori delle regole sociali, ossia che i genitori di neonati che non potevano essere cresciuti li abbandonavano nei campi, nella speranza che venissero trovati da famiglie che li potessero accogliere.

venerdì 20 novembre 2009

disegni su carta da pacchi, fumetti

il mio fumetto preferito, mi fa tanto ridere come parlano!!!!
mi fanno morire questi disegni, è un acquisto che vale il doppio!

giovedì 19 novembre 2009

haiku, 3a serie

Altri haiku non inseriti nelle serie precedenti

Fujiwara Aho (1700-1800, Buttons and bubbles)

Unappreciated
the old man sits alone
the would-be wisdom lost.

Winter's tranquil chill
first comes down in raindrops
liquid Yule-time air (solstizio).

Saito Sanki, 1900-1962

Busta di telegramma
- Perdonami -
stelle in una stagione di pioggia.

- Cannonate -
contandole una ad una,
ghiaccio si squaglia sulla lingua.

Veglia fredda per mio fratello
dormendo piango
sveglio, mangio le offerte.

Il mio paese nella fame
anch'io sto teso in piedi
mirando un arcobaleno d'inverno.

I gitanti al picnic -
quelli che giacciono là
prima eran soldati.

Sussurro un nome
un insetto mi sfiora luccicando
notte illuminata.

Sul tetto dell'ospedale
un malato lancia un aquilone
troppo corto lo spago.

Come sono stupendi
i seni delle donne -
l'estate è giunta.

Legni spiaggiati -
aspettando la madre un'ama (pescatrice di perle)
accende il falò.

La terza età -
danzando con una maschera
nel bosco lunare.

E' così soffice -
cadon fiocchi di neve
su altra neve.

Fine del viaggio
accanto a una secca stella di mare
al chiaro di luna.,

mercoledì 11 novembre 2009

antenati, ramo boemo

Ho acquisito alcune foto di famiglia, alcune molto vecchie... Il nonno a sinistra, guerra 15-18, sull'altipiano del Piave, lato austriaco... Cortile di casa, fattoria, Dobrin, anni 1928-29 foto del 1936, il nonno è il terzo a destra, gruppo di lavoratori a giornata foto del 1946, mamma con la bisnonna e la sorella della nonna, Dobrin o Bechlin... il prozio Frantisek, grande suonatore e altissimo... Teplice, le case requisite ai tedeschi, anni 1952-53, Lucia con Rek... stesso periodo, stessa inquadratura, il nonno con Bianca... nonno e mamma, ultima moda nel dopoguerra... 1956, campagna di Teplice, io sull'altalena...

lunedì 9 novembre 2009

Verdure spontanee commestibili

Nel Salento un piatto tipico della cucina contadina sono le foglie miste.
Le principali varietà che fanno parte di questo misto di verdure lesse, sono le cicorie selvatiche (cicorielle)

Mangiate da sole, sono l'elemento da abbinare per antonomasia con le fave nette, o purè di fave bianche. Sul web ci sono diversi siti che forniscono foto. L'erbario salentino, scritto dai frati cappuccini di Martano stabilisce ne l'appartenenza a diverse specie, oltre che Cichorium intybus,  dai fiori azzurri stelo che lignifica, si può individuare dove stanno le piantine dai rametti alti fino a mezzo metro (poi è come con i funghi, segnatevi il posto e tornando ogni mese vi troverete le cicorine)

il misto di erbe di campo comprende  Hyoseris scabra simile al tarassaco, coi fiori gialli, Crepis apula
portale delle cicorie selvatiche, qui
Un'altra varietà di verdura selvatica è lo zangune, Sonchus oleraceus o Grespino comune, Sonchus tenerissimus, Grespino frangiato, fiori sempre gialli

questa varietà vegetale è molto diffusa, e si consuma d'inverno, quando per il freddo assume una consistenza carnosa, mentre la vegetazione foliare diventa crespa
Infine, si raccolgono gli spruscini, in campagna sono onnipresenti, dalle foglie carnose e pungenti

e i cristauri, meno diffusi

Patti portata dalla pioggia

Ecco un resoconto di questo fine settimana....

Da tre fine settimana la provincia di Lecce è inondata da acquazzoni devastanti. La veterinaria di Alessano ha detto che molte covate di gatti sono state travolte dall'acqua e i corpicini trasportati a mare.
Patti si è salvata, e ha chiesto aiuto affamata. Dopo un giorno di tettarella e latte diluito, si è messa a mangiare patè e scatolette. Ieri l'abbiamo portata in auto a fare un giro in campagna, complice un pò di sole dopo 2 giorni di acqua a scrosci.

Località Padula
si tratta di un'area sottoposta, in cui tutte le acque tra Veglie, S. Pancrazio e Campi confluiscono, e che resta umida fino a marzo-aprile.

Canneto
Qui è possibile osservare una ricca avifauna, dai rapaci (gufi, falchi) ai passeracei alle upupe. Ieri un piccolo uccellino simile a una favuzza si è avvicinato fino a un metro, facendosi notare per il fischio, e svolazzandomi intorno
Un sistema di canali aiuta il convogliamento dell'acqua che altrimenti trasborda dentro i poderi e invade gli uliveti. Costruire secondo tradizione significa: manutenzione dei canali, sistemazione di caditoie (grondaie) in alto e di bocche di lupo a terrra lungo i muri, in modo che non si accumuli acqua ma possa scorrere via.....



l'acqua scorreva con un flusso ancora notevole, considerato che aveva smesso da 24 ore di piovere

Patti, la gattina trovatella...
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