martedì 11 gennaio 2011

Okuribito - Departures

 
Scena del sasso, gli ishigumi, stone letters. Gli uomini, per comunicare, cercavano un sasso che esprimeva i loro sentimenti, e lo inviavano a un'altra persona; chi lo riceveva, dalla sensazione al tatto, capiva i sentimenti di chi lo aveva inviato;  un sasso ruvido e spigoloso trasmetteva preoccupazione per l'altro, un sasso liscio   comunicava serenità d'animo e felicità...
Giappone, 2008. Migliore Film straniero agli Oscar 2009 e Audience Award al Far East Film Festival di Udine. Regia di Yojiro Takita. Musiche di Joe Hisaishi, compositare per Hayao Miyazaki (1984-2008) e Takeshi Kitano (1991-2002)

Dopo lo scioglimento dell'orchestra, il violoncellista Daigo (Motoki Masahiro) rimane senza lavoro e decide di ritornare al paese d'origine. Assieme alla moglie Mika (Hirosue Ryoko), docile e mansueta come poche, si trasferisce nella sua vecchia casa in campagna alle porte di Yamagata. Qui comincia a cercare lavoro e si imbatte in un annuncio interessante, raggiunge l'agenzia e scopre che i viaggi dell'inserzione non sono vacanze  ma dipartite nel mondo dell'aldilà... questo film è pura poesia, è un inno alla vita, a quella vera, quella con cui ogni persona prima o poi si deve scontrare, fatta di momenti semplici ma puri e reali (sul sito mymovies)
Anche sul blog di Guido...(Micchan)

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