venerdì 27 gennaio 2023

L'amante dell'orsa maggiore

 


       
Mi sono ricordato di un autore abbastanza prolifico, autore di un libro che ho amato quando avevo 20 anni
Sergius Piasecki è stato una persona che ha vissuto tutte le avventure che poi ha riportato nei suoi libri. Da contrabbandiere tra gli stati baltici e la Russia, poi prigioniero, e quindi scrittore.
Le avventure che narra si svologno agli inizi degli anni 20, 1920, qundi prossime a quelle di cui narra Solženitzyn nel suo libro 1916-1917, sulle armate russe e tedesche ed i luoghi degli scontri, tra Vilnius e le polonia orientale.

Confine russo polacco intorno agli anni 1926-30. Un interregno pericoloso, terra di nessuno dove solamente uomini coraggiosi dediti all’avventura, come banditi e contrabbandieri, che conoscono ogni segreto di questo mondo, ogni insidia, e sono pronti a difendere con le armi i loro preziosi carichi, osano avventurarsi.
"Le tenebre della legge contro la luce emanata dall’anima delle stelle dell’Orsa Maggiore che, in una complice solidarietà, ne proteggono e ne guidano il rischioso cammino, sono i temi portanti di questa meravigliosa avventura. Ma cosa si agita davvero nella mente e nell’animo di quegli uomini inquieti? Cosa li spinge a vivere sempre come lupi braccati? Il fascino di una continua avventura, avidità di guadagno, ma sopratutto l’orgogliosa consapevolezza di una libertà morale duramente conquistata".
Un romanzo dimenticato e da riscoprire che incarna il desiderio di libertà e lo spirito di avventura.

Nell'incipit: la nostra non era una battaglia per l'esistenza, ma una lotta per la libertà di movimento e per la gioia dell'amicizia.

L'amante dell'Orsa Maggiore è un romanzo scritto da Sergiusz Piasecki negli anni di prigionia a partire dal 1934. È un romanzo che ha elementi di autobiografia e di "documentario". È la storia di un contrabbandiere polacco come è stata vissua dall'autore.
 La storia avventurosa e poetica ma realistica ebbe un notevole successo tanto da riuscire quasi a contribuire alla sua scarcerazione quando nel 1939 scoppiò la guerra contro la Germania. Fu pubblicato in Italia dall'Arnoldo Mondadori Editore nel 1942. Nel 1948 appare nel numero 134 della collana Medusa.
Nel 1971 ne fu tratto un film di poco successo con la regia di Valentino Orsini 
Nel 1983 Anton Giulio Majano ricavò dal romanzo di Piasecki uno sceneggiato omonimo in sette puntate per la Rai; tra i molti interpreti: Ray Lovelock, Giancarlo Prete, Sandra Collodel, Alberto Lupo, Emilio Marchesini, Renato Baldini, Elio Zamuto, Giacomo Rossi Stuart e Ida Di Benedetto; le musiche furono composte da Fiorenzo Carpi (ha collaborato con Dario Fo, Enzo Jannacci, Laura Betti, Milly, Strehler):  se non lo conoscete, guardate la sua pagina wiki.

Trama
Vladek, il protagonista e narratore, inizia la sua "carriera" come contrabbandiere poco dopo il 1920, nella zona di frontiera tra Raków, Polonia sudorientale, e Minsk, allora in Unione Sovietica, oggi in Bielorussia. Inizia a conoscere i pericoli del mestiere: orientarsi nella notte, evitare le guardie confinarie, in particolare i soldati sovietici, resistere alla fatica del lungo cammino, prevenire le possibili trappole dei soldati nelle "tampe", le fattorie in cui viene portata la merce contrabbandata, proteggersi dagli informatori e dai gruppi di contrabbandieri rivali, scegliere la merce più conveniente per le "missioni", gestire una "raspa" cioè fingere uno scontro con i soldati per tenersi di nascosto un carico di merce contrabbandata.
A Vladek piace questa vita avventurosa, fare bisboccia all'osteria con i compagni, godersi la natura e il cielo stellato (per l'Orsa Maggiore ha una predilezione: è la costellazione che guida il contrabbandiere ad un ritorno sicuro verso casa). Un giorno salva dall'arresto Sascka Veblin, il più famoso contrabbandiere del confine e conosce la sua affascinante e misteriosa sorella, Fela. La ragazza è oggetto delle attenzioni di Alfredo Alinciuk, un altro contrabbandiere, attaccabrighe e malevolo, che una notte cerca di uccidere Vladek a tradimento. Il primo amore di Vladek è però Bombina, la donna russa della fattoria che riceve la merce dei contrabbandieri, che gli propone anche di andare a vivere con lei.
Durante una spedizione invernale, Vladek viene catturato, proprio a casa di Bombina; viene arrestato insieme alla donna e imprigionato per alcuni mesi a Minsk. Durante il viaggio in treno verso il confino, Vladek riesce però a scappare e a tornare in Polonia. Dopo poco riprende la sua vita di sempre, aggregandosi a diversi gruppi di contrabbandieri. Una notte, durante una lite, ferisce Alfredo ad una gamba e viene da questo denunciato; inizia così a nascondersi ma continua a contrabbandare insieme a Sascka. Una notte però questo viene ucciso dai soldati (o forse è stato un colpo errato di Vladek) e il giorno dopo anche l'amico Resina si uccide. Vladek viene arrestato per il ferimento di Alfredo ma ancora una volta sfugge alla giustizia saltando giù dalla slitta che lo porta in prigione. Un amico gli trova protezione presso la cascina di una famiglia di contrabbandieri, alternando il lavoro agricolo a qualche spedizione notturna. Durante una di queste Vladek riesce a salvare il resto del gruppo (tre fratelli) ma il padre della famiglia decide di cessare con il contrabbando accortosi della pericolosità delle missioni. Ma Vladek ha nostalgia della sua vecchia vita e decide di cambiare nascondiglio. Incontra Corvino, un altro contrabbandiere con cui inizia anche a fare delle missioni particolari: scortare i russi che vogliono scappare di nascosto dall'Unione Sovietica.
Iniziano però anche gli scontri con altri gruppi di contrabbandieri "per interesse" e Corvino viene ucciso; Vladek alterna spedizioni con merci destinate al mercato nero con rapine agli altri contrabbandieri "ribelli". Per andare a trovare un amico si reca un giorno nella grande città, Vilnius, ma è una brutta esperienza: "si contrabbandava attraverso molte barriere la verità"; tutto è "artificiale, scintillante e molto complicato", ma sotto si nascondono "le solite brutture e il vuoto", la gente è ipocrita".
Tornato a Raków, Vladek riprende la vita di sempre, insieme al "Topo" e al "Becchino": l'attività principale sono ora le imboscate ai nuovi gruppi di contrabbandieri; è una sorta di vendetta per la morte e la cattura dei vecchi amici contrabbandieri. Fela si fidanza con Alfredo e Vladek e i suoi compari intervengono alla festa, rovinandola. È ormai la fine. Dopo qualche tempo il Becchino è ucciso in uno scontro e il Topo è ormai sempre più spericolato e folle e decide di abbandonare la vita del contrabbandiere e di tornare dalla sua famiglia. Anche Vladek, dopo un ultimo grande colpo, capisce che il tempo è compiuto e decide di abbandonare la frontiera.
Nel libro, notevole è il ricorso a musica popolare, alla balalaika, per allietare le serate in compagnia

I contrabbandieri di oggi sono gli scafisti. 
Se vi capita, leggete il libro L'isola dei fucili, di Amitav Gosh, su pro e contro i richiedenti asilo, sulla fine che fanno, sul Bangladesh, sull'animismo e sugli spiriti guida, in forma di animali, dai serpenti ai ragni.

Sergiusz Piasecki, L'amante dell'Orsa Maggiore,  1937, traduzione di Evelina Bocca Radomska, Gian Galeazzo Severi, collana Oscar Mondadori, 1970.

Piasecki, Sergiusz
scrittore polacco (Baranoviči, Minsk, 1899-Penley, Londra, 1964). Nato in una terra soggetta alla Russia, partecipò alla guerra antibolscevica del 1920. Volontario delle formazioni antisovietiche della Bielorussia, agente dei servizi segreti polacchi, divenne in seguito bandito, contrabbandiere e ladro. 
Combatté contro i bolscevichi e successivamente contro i Nazisti durante l'occupazione della Polonia. Visse come contrabbandiere e nel 1929, arrestato, ne fu chiesta la condanna a morte ma, grazie alla sua collaborazione con i servizi segreti, riuscì ad ottenere la riduzione della condanna a 15 anni di carcere. Nel 1934, durante la prigionia, inizia a scrivere il suo romanzo più famoso L'amante dell'Orsa Maggiore, grazie al quale stava per essere graziato quando, nel 1939, scoppia la guerra contro la Polonia. Fu uno degli animatori della rivolta di Varsavia.
Dopo L'amante dell'Orsa Maggiore (1937), che divenne un best seller mondiale (e che fece ottenere all'autore la scarcerazione anticipata), seguirono i romanzi La quinta tappa (1938), Come gli dei della notte (1939) e la trilogia Nessuno ci salva (1947), La spia, Peggio che al fronte e La Torre di Babele.

Incipit di "La spia"
Una volta mi capitò di vedere un film particolarmente interessante sullo spionaggio.

Luogo di sepoltura
Hastings Cemetery


Nessun commento:

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001