giovedì 24 luglio 2014

breve visita in Austria

Dal 2 al 6 luglio ho visitato Salisburgo per una pausa dal lavoro ma anche per un convegno sugli RNA.
Ho soggiornato a Wals, un paese vicino all'aeroporto, alloggio che  ho trovato tramite AirB(and)B, un servizio di affittacamere online che gestisce una munitissimo numero di locatari sparsi per il mondo : il posto scelto era a 30 euro al giorno, e dispone di una mansarda grande due stanze, e di un bagno alla discesa delle scale fornito di doccia, lavatrice e asciugabiancheria, servito da due autobus che fanno la spola fino al dopo le 21 con la città. 
                                           panorama dalla finestra della mia mansarda
Arrivato da Bologna in treno, ho goduto del servizio e delle comodità, ho anche consumato un pasto (che ho provveduto a mettere nella borsa perchè a Innsbruck non c'era tempo per scendere dalla piattaforma).
(treni efficienti, senza ostacoli per disabili, con servizi per biciclette e nuove carrozze)
l convegno si svolgeva sulla collina, tra villette residenziali, presso l'hotel Saint Virgil (si legge Virghil), un istituto salutistico e religioso che fornisce una buona cucina, un ambiente tranquillo, filosofico e olistico,  nel verde
La mattina per i primi due giorni ho preso un autobus per arrivare a san Virghil, e al ritorno sono sceso a piedi.  Avendo imparato il percorso, il terzo giorno sono salito a piedi, investendo i 2,5 euro in un caffè sulla terrazza. La mattina presto il lungo fiume è animato da persone che fanno jogging e esercizi, oltre a chi cerca monete e oggetti preziosi con i metal detector (sedersi sugli argini come fanno i giovani nel pomeriggio comporta il rischio che le monete cadano dalle tasche).

Il costo della vita è rapportabile a quello di una nostra grande città, si riesce a mangiare ai chioschi o in posti a gestione familiare con 3,5 euro, esempio ho preso una vellulata di patate, un caffè e una fetta di torta alle mele per 7 euro.
Il mio padrone di casa, un ragazzone alto e sportivo, con cui mi sono intrattenuto a parlare una sera, e che ha lavorato diversi anni in Italia, come istruttore sportivo e cameriere a Rimini, e maestro di vela sul lago di Garda, ha detto che vanno una volta su tre a fare la spesa in Germania, rispetto a Salzburg è a pochi chilometri, (la mattina gli sms mi indicavano di essere sotto le linee dei provider tedeschi) e per molti prodotti c'è una differenza di un  euro, che sulla lista finale della spesa fa una bella differenza.
La sua passione è la montagna, passare un weekend in tenda con gli amici, organizzare salite sulle Alpi bavaresi e salisburghesi, il picco delle aquile di hitleriana memoria è a distanza di qualche ora. Purtroppo spesso il sabato c'è pioggia o maltempo, così si accontentano di escursioni più brevi. 
                                      particolare di una strada del ghetto, via dei Giudei
                                           alle spalle della piazza della città vecchia
                             con la casetta più stretta, costruita per colmare un vicolo tra due palazzi
                                    con la statua di San Florian, e la farmacia più antica
Senza parlare di tutti i riferimenti a Mozart, le piazze, alle case con targhe "qui ha abitato ...", al Flauto Magico e la piazza  Papageno, i ristoranti Pamina, i musei e l'auditorium di musica classica... tantissimi  luoghi
A me piacciono le piazze con i mercatini, e qui anche se più a livello di boutique dell'ortofrutta, si trovano tante verdure tipiche mitteleuropee, il cavolorapa, che si mangia sia fresco, affettato, che stufato  in umido e nelle minestre, la radice di prezzemolo, che dà un sapore particolare allo spezzatino e all'arrosto di carni miste con la panna acida, il rafano, che è aggiunto sia grattugiato che in forma di crema a wurstel, carne lessa di maiale, cotolette e wiener schnitzel. 
Una sosta  fruttuosa è stata al supermercato, mi sono rifornito di semi di cumino dolci e quelli più aromatici, adatti per cucinare i crauti, bacche di ginepro, pane di tipo tedesco, schwarz brot (al cumino).
Altra tappa in macelleria, a acquistare rauch schunken, la carne affumicata che si usa sia cruda che arrostita, e la pasta di wurstel spalmabile, che in Cechia chiamiamo macesky, in tedesco teewurst.
L'Austria è stata una seconda patria per mia madre, già operaia in fabbrica a Vienna a 18 anni, nel 44-45, vi sarebbe rimasta con il nonno non fosse stata la nonna a voler tornare  al paese a Dobrin. Vi è sempre tornata con entusiasmo, parla ancora bene il tedesco, ha nostalgia della cucina e dei dolci.
E' stato tutto un parlare a monosillabi, danke, nach, bitte, dato che il mio corso di tedesco risale alla seconda media, e ho perso l'uso dei verbi, ma l'inglese è lingua simile e compresa da tutti

   Targa commemorativa dello scienziato  fisico Doppler, nella piazza dedicata a Mozart


                                
Ma tutto questo tempo non è stato dedicato solo a mangiare...
in sede di convegno, ho incontrato Corrado Spadafora, a desrtra nella foto, ora dirigente all'Istituto Superiore della Sanità, protagonista di uno dei temi più controversi nella ricerca, il trasferimento di materiale genetico non-self mediante spermatozoi e la produzione di animali modificati per la zootecnia. Come ci tiene a precisare, questo DNA estraneo (nella forma di un gene che rende le cellule fluorescenti) si può trovare in cellule a mosaico in vari  tessuti, ed è trasmissibile solo per 2-3 generazioni. Quindi è un metodo inadatto alle esigenze di modificare una razza animale per fini industriali o di ricerca (vedi post precedente, Marialuisa Lavitrano e i maiali modello di malattie genetiche e per la sperimentazione di farmaci). Invece, attualmente si occupa di espressione di elementi ripetuti di origine virale e retrotrasposoni in cellule embrionali e tumorali. Il suo obiettivo, riuscire a fare dei trials clinici con un farmaco inibitore della trascrittasi inversa (già in uso per la terapia anti-HIV) sui malati di tumore anche in presenza di metastasi. Infatti i suoi dati mostrano uno spiccato effetto inibente nei tumori trapiantati in topo.
Un caro amico, una brillante e vivace mente, è Guenther Kahl, al centro, Professore Emeritus alla Goethe University a Francoforte, e socio fondatore della GenXpro. Ci ha lasciato nel 2016. Era settantenne, ha scritto libri e Enciclopedie di genomica, su SuperSAGE, Deep sequencing, Transcriptome profiling, l'ultimo dei quali in collaborazione con un collega tedesco al RIKEN, sulle metodiche di tagging (aggiunta di elementi di identificazione di frammenti di cDNA) e Next generation sequencing. Il suo più bel complimento è l'aver riconosciuto nei nostri colloqui che non sono  monotematico, mente pensava che io mi occupassi solo di piante (legumi) e risposta agli stress. Una soddisfazione è quella di aver trovato altri contributori per uno special issue sugli RNA: signaling, structures and role in protein complexes, che uscirà su MicroRNA nel 2015.






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