giovedì 6 marzo 2008

Boston

Boston , ottobre 2007.
un altro salto all'indetro di un anno: come si vive e si mangia negli USA? mah, sempre multietnico, e non si sbaglia. Anzi, le portate sono troppo abbondanti, basta chiedere una dose sufficiente alle proprie esigenze. Eccoci sbarcati con il passaporto elettronico, superata la coda all'ufficio immigrazione, dato il contributo di impronta delle dita elettronica, arrivati a South station nonostante i pochi cartelli alla fermata degli autobus, e via all'albergo. siccome era il ponte del Columbus day, l'albergo aveva fatto "overbooking". A loro spese, stanza singola in un 4 stelle e trattamento signorile. Bene, che fortuna! Ad ogni angolo, file di valletti, i "pagers" che prendono le chiavi del cliente e ti parcheggiano l'auto nel parking dei locali. 
Mangiato e testato: bagels, panini con semi di papavero, all'aglio, al sesamo (ripieni sul momento a scelta) tavole calde nei centri commerciali ed in aeroporto (cinese e etno-mediterraneo) pranzi di gruppo con i colleghi, ottimo catering... 
visto "io, robot" sulla Fox, "gratis" 
birre artigianali, solo 5 dollari a boccale (da noi ad 8 euro) in birreria
 in autostrada, rallentare per non farsi fermare dalle pattuglie (ongi 10 minuti ce n'e' una) panico e quasi perso l'aereo perchè il collega ha dovuto far rifornimento di benzina e giri a cercare un distributore fuori dall'autostrada, però visti i sobborghi, chiesto informazioni ad una famiglia, ciao siamo italiani, bambino biondo che saluta.... 
ma in aeroporto, quanti terminal ci sono? (uscite A-Z) 
visita a WalMart, magliette extra-size XXXL, CD a 15 dollari, belle cartoline e biglietti variopinti, scontro di spalle con signora e scoppi di risa (non sono tutti così seri, allora!) 
Pasta Barilla Plus (con aggiunta di semi di lino, ricco in omega-3): allora ci stanno attenti, all'alimentazione! certo, i cereali sono importanti, ma cucinare il cibo è un modo per prepararci a mangiarlo, e bisogna eliminare i piatti pronti o precotti. 

P.S. anche se non ci sono gli ingredienti... provare e riprovare! 
Ad esempio, in Giappone non si riesce a comprare il lievito per fare il pane: sono riuscito a fare lievitare i knedliky anche senza lievito!!!! ho lavorato e rilavorato l'impasto per 1 settimana, tutti i giorni ed ogni giorno divenava più soffice,  alla fine ho portato alla festa stabilita una portata di pancotto come da ricettario!

3 commenti:

Simo ha detto...

ma sai che io pensavo che 2046 l'avessimo visto solo io e mia sorella?

se ne hai voglia magari un giorno mi dici di cosa tratta sto zen e la motocicletta.

io ne lessi uno di libro meraviglioso che s'intitolava Lo Zen e l'arte del tiro con l'arco...bellissimo.

tanti saluti,
byebye

Palmiro Poltronieri ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Palmiro Poltronieri ha detto...

Ben detto!
Zen books! 101 storie, Mumon-kan,
il tiro con l'arco...!
la cerimonia del tè! i koan!
wabi e sabi... ,

bello!
anche le tue poesie sono ben scelte,
auguri!

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