mercoledì 29 dicembre 2010

Carnevale della Fisica n. 14





Benvenuti alla 14esima edizione del "CARNEVALE DELLA FISICA"




Il tema di questa edizione è Comunicare la Scienza, a tutti i livelli. Si può, ed è bene farlo  a livello di blog (generalistici e specialistici), utilizzando i media tradizionali. Quest'anno il blog settimanale di The Guardian Science Weekly ha ricevuto il premio per il migliore podcast nella categoria della fisica.
La comunicazione della scienza intesa come ricerca scientifica è una disciplina che è stata introdotta anche nell'insegnamento universitario, in alcuni corsi universitari esempio di "buona formazione". Cito qui  la Dr.ssa Maria Flora Mangano
  • "...In questo caso si parla di "Comunicazione della ricerca scientifica" una disciplina ancora poco diffusa in Italia. Non si tratta della comunicazione della scienza, che individua gli strumenti utili per comunicare argomenti scientifici in generale, tematiche di attualità o di base. E neanche della divulgazione della scienza, che punta a rendere comprensibili simili tematiche a un pubblico non esperto..."
Infatti, i nostri laureandi e dottorandi hanno bisogno di fare corsi,  di fare pratica, a diversi livelli, di:
  1. come si scrive e si presentano i dati, 
  2. come tenere viva l'attenzione ad una presentazione powerpoint,
  3. gestire bene il livello dell'inglese, la lingua della ricerca.
 Per il primo punto, ma soprattutto per il secondo, un mio riferimento è Lisa B. Marshall, con i suoi podcast su  trucchi e consigli per migliorare le abilità verbali  communication skills
Per il terzo punto, alcune regole di base si trovano gratis  in rete
William Strunk: The elements of style
ed inoltre, alcune dritte e guide pratiche su come si gestisce un sito web o su come si comunica la scienza, "how to report on" sono presenti su Sci.Dev.Net.
Questo capodanno è anche occasione per partecipare al loro contest, basta registrarsi sul sito e si partecipa ad una estrazione di un 8 gigabyte Sundisk player  SciDev.Net's 9th anniversary
Sign up to SciDev.Net before the end of 31 December 2010, or recommend SciDev.Net to a friend

Il primo intervento che qui propongo non è un contributo fresco, ma una riproposta dell'edizione n. 12: su Scientificando, Annarita Ruberto  ha discusso il tema della Didattica, che merita di essere riletto.

Maestra Rosalba ha inviato due contributi, un post su scienze e la creatività agli alunni della scuola primaria il primo  su le scienze in cucina , il secondo sui cristalli di neve


Gianluigi Filippelli (fisico presso l'Osservatorio di Brera) di ScienceBackstage ha inviato:
CRESCERE
la  storia di un esperimento didattico per dare agli studenti delle scuole superiori un'idea di cosa voglia dire essere ricercatore.
Da parte mia, inserisco anche il suo post sui Rompicapi di Alice

Peppe Liberti, del blog RANGLE, blogger continuo fervido, ha inviato diversi contributi:
sulle speculazioni di John Gribbin ed il LHC Architettura galattica  
Jonah Lehrer del The New Yorker contro George Musser di Scientific American Effetto declino e dubbi esistenziali  
su come il processo di fotosintesi  richieda un fenomeno di coerenza quantistica Il battito quantistico ed il groviglio biologico  
e infine, l'ultimo, che è molto pertinente al tema della nostra edizione e discussione: ResearchBlogging.org   che ha una versione in lingua italiana, di cui Peppe è coordinatore, ed ha lo scopo di  collezionare i post che, sui blog, contengono analisi e discussioni sulla ricerca peer reviewed. 

Aldo Ficara (Dieci alla meno nove) invia il suo articolo su come comunicare una prova didattica fatta in laboratorio, tramite video realizzati da un gruppo dell'IIS di Furci Siculo  (link)
http://chiacchieresulnano.blogspot.com/2010/12/idrogeno-la-trazione-del-futuro.html

Emanuele invia il link al suo intervento su  "Divulgazione scientifica di qualità"

Claudio Pasqua di Gravità Zero con il post L'Origine,  un viaggio-mostra, che è un connubio tra scienza e arte ed è un modo originale e molto intelligente di fare divulgazione scientifica
ed un contest sui nomi degli scienziati nella foto, insieme agli auguri di Fine Anno

ci ha inviato anche  i contributi di:
il post sulla fisica a Radio 3 

Francesco Rea, responsabile Ufficio Comunicazione INAF, con il post "2010: un anno stellare"  e   Media INAF compie un anno

Tiziana, della redazione di Galileo, invia due posts

Diversi articoli del  SITO ASI: prime immagini del COSMO4 e  e inoltre COSMO-SkyMed

L'aggancio dalla Souyz alla Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto venerdì 17 dicembre. Inizia il lungo soggiorno dell'astronauta italiano nello spazio: resterà in orbita 6 mesi Paolo Nespoli sbarca sulla ISS

A caccia di vita nello Spazio  Tavola rotonda italo-russa a Dubna, nei pressi di Mosca, con la partecipazione dell’ASI.  Il satellite LARES pronto a lasciare la Terra con il lanciatore Vega nel 2011 Lares e Vega verso il lancio

WEB TV DI ASI 
Intervista a Charles Bolden (1 parte)
Intervista a Charles Bolden (2 parte)
GLI ASTEROIDI un contributo di Enrico Flamini della Web TV ASI

altri contributori sono:

Francesco Boccanera, meteorologo presso il Centro Funzionale di Protezione Civile della Regione Marche invia il contributo su Farfalle tornado e previsioni meteo 

Stefano Gusman, da Bari, consulente aziendlae sicurezza, energia ed ambiente, invia un post che dimostra come la Legge di Newton, descriva la gravità, ma non la spieghi

Leonardo Petrillo invia  il contributo "Derivate e Integrali Indefiniti: Storia, Proprietà e Applicazioni in Fisica" (riguardante la trattazione delle derivate e degli integrali indefiniti: 

Elisabetta Durante, giornalista scientifica de IL SOLE 24 ORE  manda un contributo su Firenze e sul binomio beni culturali-tecnologia

Marco F. Barozzi 
(Popinga) propone il suo post su  L'Almagestum novum (1651) dell’astronomo gesuita Giovanni Battista Riccioli (1598–1671). L’opera contiene ben 77 argomenti contro il movimento della Terra, che comprendono obiezioni importanti derivati dalla fisica e dall’astronomia, che solo nel sistema newtoniano avrebbero trovato adeguata spiegazione. Tra di essi, abbastanza sorprendentemente, sono presenti diversi riferimenti a un effetto che oggi chiamiamo di Coriolis, che non sarebbe stato descritto sperimentalmente sino al XIX secolo. Così, in modo abbastanza paradossale, una delle conseguenze intuitivamente più evidenti dei moti della Terra è sottolineata da uno studioso che negava questi moti.

Angela Siciliano  ha postato alcune citazioni del libro Copenaghen (1998) di Michael Frayn, Sironi - 2009. .Dialoghi tra tre personaggi: Niels Bohr, sua moglie Margrethe e Werner Heisenberg, su un incontro veramente avvenuto a Copenaghen nel 1941 quando Heisenberg visita privatamente i signori Bohr.

Guido, un fisico prestato al Giappone, ha postato le foto del KEK l'hadron collider a Tsukuba  

Tornando  al tema di apertura, la comunicazione della scienza è stato un grande tema sui blog di lingua inglese. Uno dei blogger che seguo, Richard P. Grant, solleva la questione che alcune definizioni presenti su Wiki non siano soddisfacenti, come quella sul metodo scientifico:
  • I’d LOVE it if ONE scientist would take on the challenge of CLEARLY explaining the scientific method. Wikipedia sure doesn’t.Martin Robbins took up the challenge straight away, but  I’d like to see suggestions that might replace the Wikipedia entry. As far as I’m concerned, these explanations should be understandable to a high school student. Seeing as the Wikipedia article is the first Google hit for ’scientific method’, let’s edit the bloody thing to something more like.
Grant ha una famiglia, e le sue riflessioni prendono spunto dalle scoperte che  egli fa cercando di spiegare  il legame chimico, o l'energia a sua figlia (su Nature Network, un social forum che può richiedere la registrazione, gratuita, prima dell'accesso)
 è un comunicatore esperto, che ha lavorato su The Scientist per anni,  adesso tiene il blog Occam typewriter insieme a Jennifer Rohn, una biologa molecolare e scrittrice feconda. Infatti è anche fondatrice di LabLit, sito di letteratura scientifica e fantastica.

A dimostrazione che tra il fare scienza ed il comunicare la scienza la formalità non sia necessaria, ma si possa usare un linguaggio non specialistico, c'è il sito web  The Naked Scientist: a proposito di scienza fatta in casa: "garage science" e la fisica, ci sono i forum con i lettori, gli esperimenti pratici, i kitchen science: podcast  perchè i sacchetti di patatine fanno scintille nel microonde   e gli articoli, come questo sulla superconduttività

Infine, una lista di siti web utili sul giornalismo e le scienze
the Knight Science journalism tracker, offre corsi di nove mesi con borse di studio  per giornalisti, e aspiranti comunicatori, 
the 20 science websites everyone should know
   
CHaOS is Cambridge Hands-On Science, a voluntary student group based in Cambridge. We believe that science is fun, and relevant to everyone! CHaOS take our wide range of hands-on science experiments.



venerdì 24 dicembre 2010

indovina la città: seconda parte


La basilica fu fondata tra l'VIII ed il IX secolo, ed è dedicata ad un santo originario della Mauritania, il cui culto risale al VI secolo (in un territorio oggi a maggioranza leghista). 
Africani in quei tempi erano anche S. Venanziano, vescovo di Aquileia, Donato prete in Milano,  sant’Agostino, Fortunaziano, e Sant'Antonio abate.
Le attuali strutture romaniche sono dovute principalmente alle modifiche attuate nel XII sec., dopo un terremoto nel 1117. Sottostante alla struttura attuale si preserva una cripta a 7 arcate, appoggiate su capitelli e archivolti scolpiti, della prima metà del XII secolo. Le pareti della cripta sono affrescate con dipinti del XIII e XIV secolo. Accanto alla basilica, fin dall’età carolingia, era presente un monastero benedettino. A partire dal X sec., presso il monastero soggiornarono abitualmente gli imperatori del Sacro Romano Impero. Il chiostro sul fianco sinistro della basilica fu costruito a cavallo fra il ‘200 e il ‘300; si tratta di un ampio quadrilatero romanico-gotico, con colonnine binate e capitelli a foglie uncinate. 
La facciata in tufo è attraversata da una galleria di bifore in marmo rosso. Al centro si apre la ruota della fortuna, grande rosone dell’inizio del XIII secolo, decorato da 6 statue che raffigurano le alterne vicende umane. La parte centrale della facciata è caratterizzata anche dal portale con protiro del maestro Nicolò . Il protiro è sostenuto da due leoni. L’arco è decorato con motivi animali e vegetali, con sculture di santi e raffigurazioni dei mesi (sui lati). Nella lunetta è scolpito il Santo patrono e (alla base) alcuni miracoli del santo. Il portale della basilica è un esempio fondamentale di scultura romanica; ogni battente ligneo è decorato da 24 formelle di bronzo, a rilievo. Il portale bronzeo della Basilica è  chiamato ‘il libro di bronzo’ o la ‘Bibbia dei poveri’. A sinistra ci sono le Storie del Nuovo Testamento e un mascherone, a destra 18 Storie dell’Antico Testamento. Ai lati del protiro si trovano rilievi in pietra: a sinistra le Storie della Genesi del maestro Guglielmo (XII sec.) e la raffigurazione della leggenda Teodorico attirato all’inferno, di artista ignoto.
 L’interno è a croce latina a 3 navate, divise da pilastri cruciformi, alternati a colonne con capitelli a motivi zoomorfi e capitelli corinzi provenienti da edifici romani. Il soffitto ligneo carenato è della fine del ‘300. La chiesa è ricca di opere d’arte: vi si trovano opere pittoriche importanti, tra cui il trittico di Andrea Mantegna la Madonna con Bambino e santi; ed un'Ultima cena interessante, con scorpioni in primo piano sulla tavola.
Il santo patrono è raffigurato seduto,  in una statua in marmo rosso del XIII secolo, vestito dai paramenti vescovili, con il viso scuro per le sue origini  che sorride (ride) e benedice con la mano destra, mentre con la sinistra sorregge il pastorale, a cui è appeso ad un amo un pesce.
Un torrione  si eleva sul lato sinistro della piazza, una costruzione in cotto, coronata da merlatura ghibellina. La piazza è situata perifericamente rispetto al  centro, affollato, cosa che permette di gustare meglio la sua bellezza sfuggendo al viavai dei turisti.

giovedì 23 dicembre 2010

Osechi Japanese New Year Meal - Come in Giappone festeggiano la fine del 2010

Japan Centre News » Blog Archive » Osechi Traditional Japanese New Year Meal

Japanese New Year Osechi Meal

 A fine anno si festeggia varie volte: il bonenkai, la cena con  i colleghi di lavoro, e successiva sosta al karaoke,  e le feste di fine anno - Gantan, ed il primo dell'anno nuovo - Oshogatsu, in famiglia,  I Giapponesi hanno alcuni piatti con sapori tipici, tra cui   la buccia di yuzu, un limone che si usa per le feste di inizio anno nuovo;  il succo ha un sapore che sta tra il limone ed il pompelmo (in questo post, biancorossogiappone propone alcuni usi della buccia di yuzu)

New Year in Japan is called Shogatsu and is one of the most important holidays of the year. It is a time when Japanese people can reflect on the past year and look forward to the coming year with a fresh start. It is also an opportunity to follow traditional Japanese customs and eat an authentic Japanese dish called Osechi.
Osechi is made from a variety of different ingredients, all of them important for representing something special. For example, Kamaboko, a boiled fish paste is typically red or white and circular, which represents the rising sun. Other items which are important are various types of soy beans, as the Japanese word for them is “mame”, which can also be used to mean health, and to work hard.
The first step is to use a suitable bento box, which is specially designed for osechi. The one in the image above is called ojyu bako and is a three tiered bento, perfectly suited for the different types of food to served at a traditional New Year meal in Japan.

Soba are also traditionally eaten over the New Year period in Japan as they represent longevity for the New Year. They can be prepared in a huge variety of different ways, but commonly served in a dashi based soup. Where as osechi is usually eaten from the 1st January, toshikoshi soba are enjoyed on the evening of the 31st December.

Although Christmas is now celebrated in Japan by many people, New Year is the traditional time to give gifts. The most popular gift, especially for children, is the timeless present of… money! This is given in a special decorated envelope called otoshidama bukuro which is filled with crisp bank notes.

mercoledì 22 dicembre 2010

Natural Selection- biodiversità e specie in via di estinzione

Them or us | Naturally Selected

Il Prof. Ferdinando Boero in un articolo web di Richard Grant su The Scientist di questa settimana cita tre tipi di specie che necessitano protezione, come i soldati feriti sul campo di battaglia...

we’ve just published a dissent by Ferdinando ‘Nando’ Boero of the Universita’ del Salento (who, by the way, claims that Frank Zappa has cited his work. Read the full story). Nando, in an intelligent and well-argued dissent, while granting that more common species are indeed important to the continued functioning of ecosystems, maintains that rare species do deserve special attention.
During battles, military surgeons divide wounded soldiers into three categories: those who will die anyway (and they do not treat them); those who need immediate care, otherwise they will die (and they are treated immediately); and those who can be treated later because the wounds are not life-threatening. Maybe, with conservation biology, we are caring more about species that are practically extinct (the ‘soldiers that will die anyway’) and, in doing so, we let other species die because we do not care as much about them.
It’s a fascinating debate: do feel free to share your thoughts here.
And for some light relief this Thanksgiving weekend, also check out this video of Nando talking about jellyfish, art and music, including Frank Zappa’s response to having a jellyfish—Phialella zappai—named after him.
Inoltre, nell'articolo si può vedere il video (in inglese) con l'intervista, in cui parla di arte, musica e meduse...

giovedì 16 dicembre 2010

Gioco natalizio

 Danza di Salomè
Come l'anno scorso, anche questo dicembre vi propongo di cimentarvi ad indovinare in che città ci troviamo.

  Sacrificio di Isacco (nuovo e vecchio maestro) a me piace più il vecchio...

 attendo i commenti e le domande!!!!
Guess which city is, from these artcrafts!

giovedì 9 dicembre 2010

5 carnevale di biologia molecolare

Lab Rat ospita questo mese la 5a edizione del carnevale MolBio... è per me un piacere avervi contribuito con il post sui modulatori del gusto 

The fifth issue of the MolBio carnival is here! with loads of great entries in this edition, all focusing on the mysterious world inside cells...
..."We got around thirteen entries for this carnival, which makes it a great way to share interesting (and well written!) molecular biology information. It would be great if you could share this, via twitter, your own blogs, or any other networking sites to try and get as much exposure for the carnival as possible before the next edition which will be on the 3rd of January. We'd welcome any more submissions from all of you!"

martedì 23 novembre 2010

La Tempesta - mago Prospero



Ecco il video del promo della Tempesta di Shakespeare con la regia di Irina Brook, con l'attore Renato Giuliani nei panni del mago Prospero, in turneè in Francia per il 2010. Ricordo la realizzazione di Peter Brook, con sabbia e bastoni acrobatici, attori sengalesi, in scena a Veronetta in un giardino padronale.... tra il pubblico anche Vittorio Mezzogiorno, dagli occhi magnetici... 1992 o giù di lì...
e il film di Greenaway, Prospero's book, con il bambino sull'altalena, Il libro dei giochi, il libro delle idee, dove vanno a finire i pensieri, il libro degli specchi, con pagine ricoperte da strati d'argento, se c'è strato di mercurio, un cattivo trattamento può far scivolare via le parole; specchi in cui il lettore può vedere la sua immagine, come era un giorno prima, vedere sè stesso da diavolo, o da angelo; e il libro che non sta fermo, moving book, in cui è racchiuso ogni passo di danza....
Ecco due estratti da "La buona anima di Se-Tchuan" della stagione teatrale francese 2004-2005... sempre di Irina Brook, con Renato Giuliani in alcune parti, uno dei tre tricksters, con burattino a sua immagine....
 
e ancora
 

fisica del cibo nello spazio


Questo mese a fare gli onori di casa al Carnevale della Fisica è il blog di Gravità Zero. Visto il nome del blog, e dato che partecipa anche la ESA, Agenzia spaziale europea, ho scelto come argomento del post la fisica e l'alimentazione nello spazio, che riguarda non solo la stazione spaziale internazionale, ma anche i futuri viaggi di esplorazione spaziale.
Cosa si mangia nello spazio, e come si mangia?
Negli anni '70, lo Skylab ha segnato una serie di migliorie nella vita quotidiana nello spazio. La presenza di un impianto freezer abbinato a servizi igienici privati, un food system basato su alimenti preparati congelati, liofilizzati da reidratare, e termostabilizzati, solo da riscaldare, in modo da soddisfare l'apporto nutrizionale, di acqua,  minerali e  vitamine giornaliero.
In assenza di gravità (microgravità) il cibo fluttua, gli aromi tendono a stazionare nella cabina, le correnti ed il moto convezionale sono assenti, gli astronauti chiedono di non portare arance per la persistenza del loro odore. D'altro canto, alcuni odori che permeano la cabina (disinfettanti)  non colpiscono più i presenti per una assuefazione del loro olfatto. Sempre per mancanza di convezione, l'aroma del cibo non arriva al naso, anche portando il cibo in bocca questo non arriva alla cavità nasale stimolando il cervello. Anche la percezione del sapore alla lunga cambia, ad esempio il cocktail di gamberetti ha un sapore diverso per alcune persone.
tray, pouches: vassoio con bevande e buste termosigillate, il menu viene scelto a cicli di 10 gironi, in modo da avere scorte adeguate dei prodotti più richiesti. Diversi piatti sono scelti per soddisfare origine ed etnicità differenti
  
a tavola in presenza di microgravità

canned food: una volta aperto il coperchio, una membrana plastica impedisce al cibo di scappare nel vuoto

 Yogurth stabilizzato, per durare anche un anno. Altri prodotti lattiero caseari di base per l'alimentazione sono latte in polvere, barrette al latte, formaggio stabilizzato, spreads spalmabili, ai vari gusti.
I cibi termostabilizzati ed in scatola sono pensati anche ad un consumo qui sulla terra, sia per esercitazioni scolastiche che come razioni "kappa", pensiamo ai terremoti in Giappone ed alle confezioni di sopravvivenza di cui ogni casa deve essere fornita.
Thomas Stafford eDonald “Deke” Slayton brindano ai colleghi russi con tubetti di borsh, zuppa di barbabietola con una posticcia etichetta indicante "Vodka".
A proposito di bevande alcoliche, è stato selezionato un vino che potrebbe essere in dotazione, ma per ora solo delle fasi di partenza e di post-atterraggio, si tratta di uno Sherry Paul Masson, CA, nuovamente termotrattato e impacchettato in contenitori a lunga conservabilità. 
Cattive notizie  invece per gli amanti delle bevande con le bollicine. Nè acqua gassata, kvas o birra possono essere consumate in microgravità, sia prima dell'apertura (esigenza di contenitori di metallo robusto per la differenza di pressione) che al momento del consumo della bevanda, che tenderebbe a sfuggire e diffondersi.

La dotazione di frutta e verdura che viene immagazzinata è pensata per il consumo dei primi 5-7 giorni. Un laboratorio di coltivazione in serra, dotato di lampade led per la crescita delle piante, non in coltura idroponica ma su supporto solido continuamente idratato, può sostenere l'esigenza di alimenti freschi e di odori terrestri. Già adesso è ipotizzabile l'introduzione di germogli di soia, alfaalfa e crescione, una volta risolto l'aspetto della sterilità da spore fungine.
Per i viaggi nello spazio, sono allo studio apparecchi per il processamento dei semi (estrusione delle proteine di soia), per la estrazione di zuccheri da patate dolci, strumenti per la sanitizzazione degli alimenti basati sul risparmio di acqua.

giovedì 18 novembre 2010

appunti di viaggio

Fine settimana trascorso a Parma, tra la via Emilia e l'Est...
Sono andato a trovare mia madre, per il suo 85esimo compleanno. Un pò in colpa, dopo più di un anno che non la vedevo, stare con lei è fare un excursus su tutta la razza, da Roudnice a Dobrin a Teplice, si ripercorrono tante facce, storie, ricordi.
Una visita anche alla zia, 87 anni portati bene, mi ha offerto un liquore fatto in casa con il frutto del prugnolo selvatico, il Bargnolino. Si macera il acool, poi si aggiunge un uguale volume di vino bianco. Mi chiede com'è: colore stupendo, pastoso, rosso granato-violaceo, un pò troppo carico di chiodi di garofano, ma buono. Ho aggiunto acqua, troppo alcolico per me. Domenica ha organizzato il pranzo, bollito misto con gallina ripiena (spuma di bianco d'uovo, rosso montato, parmigiano, consistenza di sufflè) lingua di maiale, guanciale e polpa di vitello, due salse per condire (verde e rossa) e mostarda piccante di Cremona.
Sono arrivato in stazione centrale che è tutta in rifacimento: già era un casermone impersonale dopo il taglio del cedro centenario, alla fine degli anni '90, che aveva una larghezza di 30 metri. Adesso avrà una nuova facciata, non più mattoni ma vetrocemento, plastica, la sala d'aspetto funzionante anche di sera, dicono che di notte sgombrino tanti senzatetto, rumeni, tunisini.
La TEP è in crisi, bilanci in rosso, ma di autobus per Colorno ce ne sono di meno, ho aspettato un'oretta, finalmente arrivo a destinazione che è l'una. Quando sono arrivato, era già a tavola. "Sai, devo fare l'insulina ad orario, e dopo mezz'ora devo mangiare...". Minestra di verdure e funghi, e per secondo pizza casereccia.
Il vino emiliano è frizzante, vivace, non è solo lambrusco, c'è anche bonarda, gutturnio. Quello da mia madre è travasato in bottiglie antiche, verdescuro, col tappo di sughero, quando le apri il vino spumeggia mentre viene versato.
Poco a poco ci siamo sbloccati, io a risolvere tanti piccoli  lavoretti, una medicazione, un orologio che non cammina, la TV, lei più racconta e meno è lontana, quasi non sembra che siamo stati così distanti.
La studio, assorbo il suo viso, che si è fatto meno deciso, più morbido, abbandonato, assomiglia al viso della razza nostra, ricorda quello della  Bianca e della nonna.


Domenica sera, vuole scendere per accompagnarmi per un pezzo, si affatica a camminare, per forza, non vuole curarsi il cuore. Ci siamo salutati, le ho detto "sai, ti ho lasciato dei soldi sul comò, casomai ti servissero",  l'unico modo perchè li accetti, e non le pesi quel gesto.

martedì 16 novembre 2010

Modulatori del gusto - flavour enhancers

Già in un altro post si è parlato dei modulatori del gusto, e dei recettori Tas1R1/T1R2/T1R3 che sono alla base della percezione dei 5 gusti, dolce, salato, acido, amaro,  e umami. I modulatori del gusto sono additivi che aumentano la percezione di un sapore, nel caso dell'umami l'aumento della sensibilità è dato dal glutammato e dai ribonucleotidi come l'inosina e guanosina).
In questo post si parla di kokumi, la cosiddetta pienezza e continuità, (aumento della sensibilità ai sapori dato dagli estratti di lievito, dal glutatione)  che si riscontra nei formaggi maturi, nel pomodoro, nei brodi ed estratti di carne cotti a lungo e nel roast beef, nelle spezie, nella mayonnaise. Dato che i modulatori del kokumi aumentano la sensazione dei sapori (dolce, salato e umami) possono permettere una riduzione del sale e del sodio presente negli alimenti.

Un articolo su J. Biol.Chemistry descrive come il recettore del calcio sia attivato  dalle sostanze che modulano la sensazione di pienezza. Lo ione calcio, la protamina, la polilisina, istidina, ed il calcinacet, un farmaco calciomimetico, attivano questi recettori sulla lingua stimolando la sensazione kokumi, mentre un antagonista di questo recettore, il NPS-2134 riduce la sensazione kokumi.
Già in precedenza una pubblicazione su J. Agriculture Food Chemistry aveva studiato vari modulatori del kokumi indicando alcuni peptidi contenenti acido glutammico, simili al glutatione, prodotti nel formaggio Gouda stagionato, come i principali modulatori del gusto pieno e continuo del formaggio maturo.
Heartiness (Kokumi)
Some Japanese researchers refer to the kokumi in foods, which has been described variously as continuity, mouthfulness, mouthfeel, and thickness. A known modulator of kokumi taste is glutathion, GSH (gamma-Glu-Cys-Gly tripeptide). Enhancers of kokumi taste increase the perception of other flavours,  promoting the full-bodied perception of flavour in the finished product.. Nowadays kokumi enhancers are added in several products such as mayonnaise, soups, sauces, savoury snacks, prepared meals, and condiments. Flavour enhancers  may be particularly useful in sodium or salt reduction applications and in the reduction of sugars in dietitic foods.
Flavour enhancers supplement, enhance, or modify the original taste and/or aroma of a food but do not have a characteristic taste or aroma of their own (definition by the Royal Society of Chemistry).

In a food system, there are three types of flavour sensations attributed to Kokumi:
- Mouthfulness & continuity: long lasting taste development
- Punch: initial taste & impact
- Mildness: roundness and balance.
A recent aper in J.Biol. Chem. has shown the importance of a Calcium G-protein coupled Receptor, the Calcium-sensing receptor CaSR, in the perception of kokumi and kokumi flavour enhancers such as glutathion, gamma-glutamyl peptides, histidine, polylisine, and protamine. Through the application of a calcium mimetic drug as cinacalcet, and a CaSR antagonist as NPS-2134, they showed the dependence on CaSR activation in the percention of kokumi.



 Basi fisiologiche del gusto
zuccheri
il senso della dolcezza è associato a composti organici tra cui gli zuccheri, i dolcificanti di sintesi, dolcificanti vegetali (tra cui proteine come taumatina, miracolina, neoculina e monellina) alcuni glicosidi presenti nella pianta Stevia rebaudiana
oltre all'attivazione del gusto dolce, negli alimenti  sono aggiunti anche composti che bloccano il gusto dolce, come l'acido gymnemico, ottenuta dalla pianta Gymnema silvestre nativa dell'India, nota come Austrlian cowplant o  miracle fruit, ed il lactisolo, isolato dai semi di caffè arrostiti. 
La funzione del lactisolo come additivo alimentare è quella di attenaure il gusto dolce dato dallo zucchero nelle marmellate, per esaltare l'aroma di frutta.

Chemically, lactisole is the sodium salt of 2-(4-methoxyphenoxy)-propionic acid. This acid has been isolated from roasted Colombian Arabica Coffee beans.
Anti-sweet properties
At concentrations of 100–150 parts per million in food, lactisole largely suppresses the ability to perceive sweet tastes, both from sugar and from artificial sweeteners such as aspartame. A 12% sucrose solution was perceived like a 4% sucrose solution when lactisole was added. However, it is significantly less efficient than gymnemic acid with acesulfame potassium, sucrose, glucose and sodium saccharin. Research found also that it has no effect on the perception of bitterness, sourness and saltiness. According to a recent study, lactisole acts on a sweet taste receptor heteromer of the TAS1R3 sweet protein receptor in humans, but not on its rodent counterpart.
As a food additive.
The principal use of lactisole is in jellies, jams, and similar preserved fruit products containing large amounts of sugar. In these products, by suppressing sugar's sweetness, it allows fruit flavors to come through. In the United States, lactisole is designated as GRAS by the Flavor and Extract Manufacturers Association (Fema number: 3773) and approved for use in food as flavouring agent up to 150ppm. Currently, lactisole is manufactured and sold by Domino Sugar and its usage levels are between 50 to 150 ppm.

Anti-bitter flavourings -modulatori del gusto amaro

La Redpoint Bio in Ewing, N.J., sta sviluppando dei modulatori che bloccano il sapore amaro, bitter blockers. Invece di cercare bloccanti di recettori sulla superficie delle cellule gustative, si cercano composti  interagenti con le vie di segnale all'interno delle cellule. Un bersaglio è il canale ionico chiamato TRPM5;  si anticipano cibi contenti questi modulatori sul mercato nei prossimi anni.

 Texture e sapore
Alcuni fattori che influenzano la continuità e la pienezza di un alimento sono collegati alla sua struttura, la texture, la viscosità. Tra questi ci sono i polisaccaridi, gli amidi, le pectine e le farine di semi di carrube, il guar, la gomma tara, gli xantani. Gli agenti texturing aiutano la permanenza del cibo nella bocca, facilitando l'attivazione dei recettori del gusto.
Nei prodotti alla frutta, i galattomannani sono spesso utilizzati in combinazione con  idrocolloidi per ottenere particolari viscosità e strutture. In una soluzione acquosa, i galattomannani mostrano differenti effetti sensoriali. Anche nei prodotti alla frutta emergeranno questi effetti,  che determineranno il gradimento del consumatore sul prodotto finale.
La “stewed fruit” è un tradizionale dessert alla frutta scandinavo. Una combinazione di vari idrocolloidi è stata utilizzata per dare cremosità e corposità, comprendenti in genere amido modificato e gomma guar.
Un gruppo di esperti ha assaggiato le varie “stewed fruit” valutandone gli aspetti sensoriali. La classifica prevedeva i seguenti aspetti:

            Palatabilità/Cremosità
            Coesione
            Rilascio di aroma 
            Rilascio di acidità (freschezza al palato)
la gomma tara  è  la migliore classificata, anche rispetto alla farina di semi di carruba.
La verifica della coesione ha mostrato una valutazione decisamente superiore della farina di semi di carrube rispetto agli altri galattomannani.
Oggi il rilascio dell’ aroma sta divenendo una proprietà molto importante nella ricerca e sviluppo dei cibi. Allo scopo di distinguere la freschezza e il rilascio di aroma,  il prodotto è stato valutato sotto l’aspetto  “rilascio di acidità” e  “rilascio di aroma”.
Si è notata un’evidente differenza tra la ricetta con la gomma guar nativa, che presenta una sensazione di non freschezza e la ricetta con la gomma tara, che presenta la migliore freschezza.

martedì 2 novembre 2010

Marchionne, FIAT, produttività

Tra settembre 1979 e settembre 1980 ho lavorato quasi un anno alla FIAT Lingotto. Grazie a questo trascorso ed anche ad un sentimento di partecipazione con i lavoratori di Melfi e della Sicilia, ho seguito con curiosità l'intervista a Marchionne nella trasmissione Che Tempo Che Fa. Avvincente, intrigante, ma sbagliata.
Marchionne dice di trarre ispirazione nel Filosofo della Scienza Karl Popper. Nei suoi libri Popper definisce la differenza tra discipline scientifiche e quelle non empiriche, come ad esempio l'astrologia, perchè non sono basate sul metodo scientifico, appunto, mancano di un ragionamento, di una raccolta di dati, di una forma (premessa, dimostrazione ,conclusione). Anche il dato citato da Marchionne ne è un esempio chiaro di mancanza di dati. Quando ci presenta il dato che la produttività della FIAT italiana è inferiore alla media europea e ci offre una graduatoria di produttività tra stabilimenti, non ci fornisce i dati statistici a supporto. La produttività annua dipende dalla durata delle ferie, dal numero delle festività, oltre che dal numero di giorni di malattia. Se in un anno i giorni festivi cadono nei fine settimana, la produttività si innalza. Se all'estero i giorni di ferie fossero 15 invece che 30,  la fabbrica  chiude solo 2 settimane,  e la produttività aumenta. Se le fabbriche italiane ricorrono alla cassa integrazione, grazie ai fondi del ministero che paghiamo noi con le tasse, e quelle all'estero no, questo non dipende dalla produttività degli operai. Un dato che invece permette di comparare due fabbriche di auto è il numero di auto prodotte al giorno, in un qualsiasi giorno. Per mia esperienza, certi giorni dovevamo preparare 50 o più scocche, altri giorni molte di meno, a seconda della richiesta. Se la lista delle prenotazioni è lunga, se ne producono di più, se ci sono poche richieste si ricorre ad un fermo della linea di montaggio, ciò dovrebbe valere sia qui che in Polonia. Un dubbio sorge, che i modelli prodotti all'estero siano quelli più nuovi, come la 500.  Bisognerebbe dimostrare che la capacità produttiva della Grande Punto non riesce a soddisfare il numero delle prenotazioni (magari! esubero di richieste in lista attesa).

Ai miei tempi, ho lavorato nella  produzione di: pulmini 238 (lastroferratura); X1/9 e spider 124 decappottabile per il mercato USA (collaudo freni, collaudo meccanica). Ricordo le pause pranzo, il riposino nell'abitacolo biposto, qualche collega (Carmine)  intento a finire il lavoro assegnato nella calma e nel silenzio, canticchiando melodie napoletane (classiche e meno note) e arie di opera, prima di venire a Torino, la sua fidanzata a Napoli lo sentiva da lontano e diceva, Carmine, meno male che sei arrivato, qui sembrava un funerale. 
Ricordo la soddisfazione di essermene andato così, senza preavviso, senza usufruire del buonuscita- il primo giorno di rientro dalle ferie...
dopo, tante altre vicende, il repulisti tanto atteso dei capireparto che rubavano pezzi di ricambio e soldi, le ristrutturazioni, la chiusura del Lingotto, spazio  rivalutato in una Torino dal mercato immobiliare alle stelle.

martedì 26 ottobre 2010

Maiani e la scuola di fisica delle particelle di Roma

 In occasione della  XII edizione del carnevale della fisica, ospitato su Scientificando da Annarita Ruberto, presento la scuola di fisica delle particelle dell'Università La Sapienza.
Sul numero 467 di Nature, uscito il16 settembre  2010, Luciano Maiani, presidente uscente del CNR, pubblica un articolo commemorativo "obituitary" su Nicola Cabibbo (1935-2010), suo maestro e predecessore al Dipartimento di Fisica dell'Università La Sapienza.
Cabibbo si laureò in Fisica Teorica nel dopoguerra, sotto la guida di Bruno Touschek. In quegli anni a Frascati veniva costruito un collisore di elettroni e  positroni. Insieme a Raoul Gatto, Cabibbo scrisse un articolo che annunciava le osservazioni  degli eventi possibili di collisione, un articolo divenuto un riferimento per la teoria delle particelle.
Dal 1962 fu al CERN, trovando la soluzione per il decadimento debole delle particelle strane, formulando quello che divenne l'Universalità di Cabibbo. Egli assume che tutti i decadimenti beta, sia che coinvolgano particelle strane o no, debbano descriversi come correnti deboli determinate da un unico parametro, l'angolo di Cabibbo, oggi calcolato di circa 12 gradi. Successivamente riformulò questa universalità in termini di quarks - le particelle elementari che formano gli adroni come protoni, neutroni e particelle lambda.
A quel tempo si conoscevano solo tre tipi di quark, (su, giù e strano) e Cabibbo dimostrò il decadimento beta come appaiamenti tra il quark su ad una combinazione ortogonale  dei quark  giù e strano.
Nel 1970, Sheldon Glashow, John Iliopoulos e Luciano Maiani estendono questo assioma aggiungendo un nuovo quark, charm, la cui esistenza fu confermata nel 1974.
 In tale periodo fu possibile estendere la teoria elettrodebole unificata, fatta da Steve Weinberg e Abdus Salam, alle interazioni degli adroni, livellando le difficoltà insorte nello schema a tre quark.
Successivamente Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa introdussero altri due quarks, bottom  e top (in aggiunta ad up, down, strange, charm). Nello schema a sei quark, si produce la teoria nota come matrice di Cabibbo-Kobayashi-Maskawa, sostenuta dai risultati del CERN e del Fermilab in Illinois.
Nel 1966 Cabibbo riprende l'insegnamento universitario, alle univeristà di L'Aquila e di Roma, contribuendo alla crezione della scuola di teoria delle particelle. Tra i suoi riconoscimenti, la annichilazione tra elettrone e positrone in adroni particolari, le entità puntiformi chiamate partoni; il calcolo del momento magnetico anomalo del muone dato dal contributo delle interazioni elettromagnetiche e di quelle deboli; la predizione della transizione di fase della materia nucleare in un plasma di quarks e gluoni descritta dalla cromodinamica dei quanti, che oggi descrive le interazioni forti, utilizzando un supercomuter dotato di un processore in serie (Array Processor Experiment).
Nel 1991 ricevette il premio dellaa Società di Fisica Europea, nel 1989 il premio Sakurai della Società americana di Fisica, e nel 2010 la medaglia Dirac.
Cabibbo amava insegnare. Come i grandi pensatori, trovava vie semplici per spiegare concetti difficili, e i suoi studenti apprezzavano la sua semplicità, il suo spirito e senso umoristico.

Per chi avesse voglia di rispolverare le nozioni su relatività, accelerazione di particelle ed aumento della massa  alla base della fisica dlle particelle, questo post in inglese a cura di Stephen Curry che presenta il libro di Brian Cox e Jeff Forshaw: Why does E=mc2?

giovedì 21 ottobre 2010

Martin Gardner, oggi giornata dei giochi G4G

M. Gardner, il matematico autore di tanti libri di matemagica e esercizi in forma di giochi,  morto nel mese di maggio, ha espresso il desiderio che gli eventi  biennali chiamati "Gatherings for Gardner" siano continuati dai suoi colleghi. Il 21 ottobre,  giorno del suo 96esimo compleanno,  vede l'avvio della commemorazione di Gardner. Attualmente ci sono 66 party in ogni area del mondo!
Cos' ci informa Mark West sul suo blog...

sul sito di G4G un regalo per principianti (visual treats)
In this spirit the Gathering 4 Gardner Foundation will celebrate Martin's life and work, and continue his pursuit of a playful and fun approach to Mathematics, Science, Art, Magic, Puzzles and all of his other interests and writings. We encourage everyone to bring a magic trick, puzzle, recreational mathematics problem or story about Martin to share at your event. We will host an archive of the events to share with all of the participants.

The Martin Gardner Global Celebration of Mind Gatherings will take place in different locations around the world on October 21, 2010, which would have been Martin's 96th Birthday.

The Global Gathering welcomes everybody to join this celebration party by signing up to attend an event in your area, or take the lead to organize and host a celebration party





lunedì 11 ottobre 2010

Lapsus

Amanita verdognola

Sabato, Rai GR2 del pomeriggio. Ungheria, avanzano i funghi tossici (dopo si è corretto: fanghi).
Dato il colore, ci si può sbagliare.... colonne di funghi verdi in marcia sul Danubio...

giovedì 7 ottobre 2010

Atene/Athina

Epomen stassi, Aerodròmio...
l'aeroporto di Atene è intestato a Eleutherios Venizelos, un politico ed ex-primo ministro che ha dato il nome a strade e monumenti. La metropolitana, prima di superficie poi entrando in Atene sotterranea, ha una voce registrata che annuncia le  fermate in successione, Pallini, Plakentias, Panormou, Megaro Moussikis, Evangelismos, Syntagma square, centro della vita urbana sempre in movimento, la Plaka, e Monastiraki, da cui si arriva a Psiri, il quartiere delle pulci, da un parte, e dall'altra con Ermou street si ritorna a Syntagma. Almeno tre le chiese bizantino ortodosse che si incrociano, quella metropolitana, sulal via omonima, la chiesetta della Madonna mighty dai grandi poteri, con l'icona di san Kosmas, cui si arriva da via Voulis, e la chiesa in via Ormou dai bei capitelli e archetti esterni, con icone suggestive, in superficie uno strato di metallo a modellare  il drappeggio dei personaggi raffigurati, i volti sono dipinti e, in corrispondenza dell'aura, delle mani e dei piedi, le parti vitali dei soggetti, argento massiccio a denotare l'energia che  è racchiusa nello spirito.
In greco si ritrovano parole comuni all'area romanza/indoeuropea (linguistics, il fascino della glottologia) ad esempio civetta si dice kukkuacia (come nel Salento), fagioli  è fasoli, burro si dice butiro....
Il museo dell'Acropoli, aperto da poco più di un anno, merita di essere visto. A parte la posizione felice, infatti sorge sugli scavi dell'antico quartiere prestigioso, si vedono le fondamenta grazie a lastre di vetro, dai vari piani il panorama sull'Acropoli, sul teatro di Dioniso, ed in fondo sul mare, è grandioso. 
I due frontoni triangolari, anteriore e posteriore, ed il fregio che ricopriva il Partenone sui 4 lati, sono interamente riprodotti, mostrando le poche lastre lasciate ai greci ben inserite nei gessi, così da presentare l'intera scena delle processioni e dei giochi atletici.
La parte statuaria spazia dalle sculture in arenaria, con giovani dal sorriso arcaico, ai marmi delle Kore, dal drappeggio multistrato, voluttuoso.
Diverse ricostruzioni in scala di come era l'Acropoli prima del saccheggio persiano del 480 e successiva ricostruzione dei templi, accompagnano la visita aiutando a capire la funzione dei vari elementi, l'Eretteo, le diverse statue di Athina, la Niké a spada alzata, dell'anticamera dove si sostava per riprendere il fiato o per dormire la notte.
La sera c'è una movida sostenuta, tavolini dappertutto, si mangia, si beve e si socializza coi vicini di tavolo. Uno di questi della California, particolarmente politicizzato, discute di tasse, di gente stanca della classe dirigente, di rinnovare i rappresentanti, del movimento di protesta "Tea Party". Cose di oltre oceano, non adatte all'Italia.
Tutto questo, a ravvivare un incontro di colleghi, di cui uno scozzese che non vedevo da anni,  appuntamento a tra un anno....

martedì 28 settembre 2010

il cane dei funerali

Siamo stati a Veglie, due volte in 1 anno e mezzo a due lutti di nostri amici. La prima volta abbiamo notato  il cane, che aspettava fuori dalla casa, seguendo l'andirivieni della veglia, l'arrivo del parroco, la processione. Tutti gli abitanti lo sanno, è il cane dei funerali, e raccontano di altri episodi, del cane che ti aspetta a casa, al rientro dal cimitero, per ricevere una ricompensa. Anche in quest'ultimo viaggio ha fatto da buon viatico, con noi testimoni della sua partecipazione. La processione doveva ancora rientrare in chiesa, che lui era già davanti all'ingresso della chiesa madre ad aspettare. Una volta usciti, lo abbiamo visto dirigersi davanti alla casa del morto, lo abbiamo visto battere con la zampa la porta d'ingresso. Più tardi, al rientro dei parenti, avrà ricevuto il suo pasto. Non so come faccia a regolarsi, sarà il suono delle campane, o i raggruppamenti degli amici fuori della porta, un sesto senso molto sviluppato. Ma tutto sommato, la sua partecipazione ha qualcosa di umano, di sentito, di religiosa vicinanza.

lunedì 13 settembre 2010

danza giapponese

Jiutamai,

la danza femminile che più si avvicina all'essenza, al tearo Noh, vede in Xavier Comas un  reporter e un esteta
2 danzatrici sono spesso presenti su internet, con spettacoli in giro per il mondo, la prima Tawara Noe, nata nel 1977 a Furuoka,
la seconda è Uno Sayuri, 

Sayuri UNO a etudié la danse Nihon Buyo à Kyoto et Tokyo avec Yoshinosuke Fujima et Hideka Fujima. Elle débute sa carrière professionnelle de danseuse traditionnelle japonaise en 2003 en Italie, au festival Il Circolo della Musica et au Festival d'Emilie-Romagne dont elle est présentée comme l'un des événements les plus importants. Par la suite, UNO évolue vers le Jiuta-mai et après un entraînement intensif à Tokyo, Osaka et Takarazuka, reçoit de son maître, Ufo FURUSAWA, son nom de scène: Yusa FURUSAWA.
Jiutamai s’est développée à Kyoto et Osaka à la fin de l'époque Edo. On l'appelle aussi "Kamigata mai" ou "Zashiki mai". Elle à été beaucoup influencée par le Nô et exprime, avec des mouvements lents et bien mesurés, la sensibilité et la délicatesse de l'univers féminin et des émotions des femmes. Cette danse est appréciée dans le monde entier pour son raffinement et la perfection de ses mouvements.

cronache da finisterrae

Maria Rosaria, finalmente una foto non convenzionale, a Punta Ristola
Un cane veramente affiatato, nuota vicino al padrone sotto Punta Ristola
Patù, piazza della chiesa (restaurata) con bei pozzi preistorici (coperti),   Marcella in gita a marina Serra
L’estate è finita, mareggiata di maestrale a Leuca

martedì 7 settembre 2010

Fine del PdL

Le avventure di don Chisciotte, TeleNorba, trasmesso domenica 5 settembre 2010.

Don Chisciotte, entrando in una stalla: vedi Sancho, come ci accolgono bene con questo banchetto, vedi i reali di Spagna, ...
mangia questo cosciotto, ah, alziamoci, non vedi che hanno lasciato il banchetto, invita quella dama al ballo...
entra un pastore: ma i signori di... sono morti da 250 anni!

Scena della Veglia notturna,
Don Chisciotte dice: non ho toccato cibo...
invece Sancho sì 
alla fine l'oste dopo aver cercato di farsi pagare dice: Rivoltatelo! ... e cadono i bocconi nascosti in tasca

Investititura a cavaliere (Sancho dice: l'avete investito troppe volte)

Don Chisciotte: sono un cavaliere errante!
Sancho: errare umanum est, ma voi errate e est, a nord, a sud, a ovest!

(Umberto Chisciotte, Silvio Panza, i mulini a vento e il mago Finione)

mercoledì 18 agosto 2010

Salento

Specchia e Depressa, due posti magici, case con giardini in cui conversare con grazia, piazze suggestive, abitanti accoglienti....
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