venerdì 27 luglio 2012

Carnevale, Libri di Scienza, Salute!


Questa è la decima edizione del carnevale dei libri di scienza, dal tema Scienza e Salute. Il mese di luglio è uno dei mesi più  ostici per affrontare un blog di genere collettivo, nel senso che tutti (Daniele Gouthier) sono in vacanza, e via mail risponde in automatico "rientro il 6 agosto". 
L'edizione di giugno è stata ospitata dal blog di Patrizia Martellini, evolvedie, e la prossima, di agosto, dovrebbe essere curata da Marco Fulvio Barozzi, che  una "p" distingue dall'Uomo che guardava passare  i treni,  sul blog keespopinga.



Anticipo che il tema Scienza e Salute, sarà presentato sotto diverse angolature, e toccherà aspetti contigui,  come Scienza e Medicina, e Scienza e Malattia, Letteratura e malattia.

Esculapio (Asklepio) è un personaggio mitologico figlio di Apollo, istruito nella medicina.  
Igea (dal greco, in romana Valetudo), figlia di Esculapio è la dea della salute  e dell'igiene.
Parte della mia formazione universitaria si è svolta a Torino, tra gli edifici del biennio di medicina e l'ospedale Molinette. In seguito ho lasciato quegli studi, dopo 6 esami alcuni molto gratificanti, per seguire altre strade, e trovare una risposta al quesito che è qui tema di questo post. Si può curare completamente, e che ruolo hanno i farmaci sintomatici nel ripristino della salute fisica e globale? Certamente ci troviamo di fronte a discipline scientifiche molto specializzate, focalizzate, che formano grandi professionisti abili in operazioni e interventi del loro settore, ma che perdono nella visione dell'uomo nel suo  insieme.
Iniziamo con uno dei libri che si propone di distinguere ciò che è Scienza da ciò che non dovrebbe essere considerato scientifico (come l'astrologia, per dirla tutta).
Carl Popper è un filosofo, si studia in Filosofia della Scienza, in Epistemologia. Uno dei suoi libri d'urto è  La logica della scoperta scientifica, Einaudi.
Popper afferma che le teorie scientifiche sono proposizioni universali, la cui verosimiglianza può essere controllata solo indirettamente a partire dalle loro conseguenze. La conoscenza umana è di natura congetturale e ipotetica. I problemi in cui l'uomo si imbatte sono le contraddizioni tra quanto previsto da una teoria e i fatti osservati. La falsificabilità è anche il criterio di demarcazione tra scienza e non scienza: una teoria è scientifica se e solo se essa è falsificabile. Ciò conduce Popper ad attaccare le pretese di scientificità della psicoanalisi.
A questa difficoltà di considerare la psicoanalisi, la salute mentale, come discipline scientifiche,  provvede a porre rimedio Gaston Bachelard, con Il nuovo spirito scientifico, Laterza. La "filosofia del non" si rettifica in continuazione, la conoscenza è approssimata e si avvale dei metodi induttivo, deduttivo, dialettico e operazionistico.

Emanuela Zerbinatti, del blog Artesalute, ci propone alcuni suoi post, il primo sul libro di Alessandra Ginsburg, il miracolo dell'analogia, tratta di letteratura e psicanalisi, il secondo tratta di un racconto di Stefano Domenichini Storia ragionata delle lenti a contatto. 

Ma entriamo nel vivo del tema Scienza e Salute,  Medicina, Malattia.
 La salute fisica e  quella mentale, il malessere fisico, e il malessere interiore esternalizzato come malessere fisico: la dualità corpo-anima, fisico e spirito erano considerati egualmente importanti sia nella cultura occidentale antica che in quella orientale.
Corpo e salute nella tradizione della Cina antica.
Di Luigia  Melillo Corleto, e Daniela Caruso, Editore Aracne.

Anna Garbarino. Donne e medicina nel Medioevo. La Scuola medica salernitana. 
Ibiskos Ed. Risolo.

La scuola medica salernitana (Electa). All'avanguardia nell'osservazione dei sintomi delle malattie, nella pratica chirurgica e nella ricerca di rimedi curativi, nel corso dei secoli illustrati in codici miniati rari e preziosi, la scuola prosegue le sue sperimentazioni fino alla chiusura decretata, agli inizi dell'Ottocento, da Gioacchino Murat.


Cosmacini Giorgio. Laterza. L'arte lunga. Storia della medicina dall'antichità a oggi.
L'arte lunga" è la medicina, 'arte della cura' che ha per scopo di tutelare la salute o di ricuperarla quando è perduta. La sua storia è antichissima, forse quanto l'uomo stesso, ed è modernissima, coinvolgendo oggi, come forse prima non mai, la durata e la qualità della vita umana. Il libro indaga nei fatti e fruga nei concetti, passando in rassegna personaggi, luoghi e istituzioni (medici, ospedali, università) e raccontando di malattie e di paure e della storia naturale e sociale.

Psiche-soma parla della ripresa dell'ippocratismo nella medicina del Settecento, analizzando, attraverso  Boerhaave, Stahl, Hoffmann, Boissier de Sauvages, Bordeu, Barthez. I medici-filosofi cercano si ovviare al problema delle relazioni esistenti tra anima e corpo, e riprendono l'antica medicina ippocratica,  ponendosi in continuità con le idee che ne erano a fondamento. Ma l'operazione compiuta dai medici del Settecento si risolve in una lettura ideologica e imprecisa delle fonti, tale che Ippocrate perde la fisionomia di filosofo e medico dell'età classica per diventare meccanicista, animista, vitalista. 


Giorgio Bert, Silvana Quadrino. Parole di medici, parole di pazienti. Counselling e narrativa in medicina. Il pensiero Scientifico. 
Giorgio Bert,   Medicina narrativa. Storie e parole nella relazione di cura.   Il pensiero Scientifico.
Il Prof. Bert è stato, per tutti i giovani che hanno studiato medicina a Torino, un punto di riferimento. Promotore dei Diritti del Malato, ha aiutato i ricoverati a essere considerati uomini prima che corpi. 
La medicina narrativa non è una disciplina, ma un atteggiamento mentale del medico e questo libro non è un manuale di tecniche, ma una mappa per scoprire un territorio vasto, affascinante e in gran parte ancora ignoto: il mondo dell'altro, del paziente. Ciò richiede competenze che hanno a che fare con la relazione. E poiché la relazione consiste in uno scambio di "narrazioni", è opportuno che il medico apprenda a leggere le narrazioni dell'altro e a scoprire il mondo di significati, convinzioni e miti che fanno del paziente (come di ogni persona) un'entità unica e irripetibile.

Sandra Degli Esposti Elisi, Marco Piccinnini. In salute e in malattia. Annotazioni antropologiche per il nursing. Dupress. 
La malattia (ma allo stesso modo la salute) non si può considerare un fatto puramente individuale, bensì rimanda a significati più complessi, che non sono riducibili al solo evento biologico, ma inerenti una lettura collettiva, condivisa dai membri di un gruppo sociale, della sofferenza e del malessere.

Fiorella Battaglia, Fabrizio Bianchi, Liliana Cori. Musica e salute. L'azione del musicista nei contesti di cura. Il pensiero scientifico. 
 La musica può essere uno strumento di cura, ma è soprattutto una forma di comunicazione e scambio. Perché dunque proprio là dove si cerca di ristabilire un contatto con l'energia vitale, di ritrovare il valore della salute, la musica non dovrebbe essere presente nella piena espressione delle sue potenzialità? Questo documenta un percorso di integrazione della pratica musicale nei luoghi di cura, in particolare per bambini e anziani, avviato da alcuni anni a Firenze e ispirato a una consolidata esperienza francese.
Tutte le varie discipline mediche (Semeiotica medica, tra studio dei segni e semiologia) hanno i loro bei libri di testo d'oro, punto di riferimento per un medico che vuole tastare, auscultare e riconoscere i segni sul corpo.  
Tra gli storiografi della medicina c'è un semiologo,  Michel Foucault,
Nascita della clinica. Un'archeologia dello sguardo medico. «In questo libro si parla dello spazio, del linguaggio e della morte; si parla dello sguardo». Cosí, in apertura di libro, Foucault enuncia il suo progetto. Lo spazio di cui si tratta è quello che si andava lentamente costituendo, negli anni della Rivoluzione francese, come ospedale di tipo nuovo, luogo di osservazione ma anche di trasmissione di conoscenze, di intervento terapeutico e insieme di apprendistato della pratica medica. Il linguaggio in questione è quello che cerca di dare conto non piú di quelle «entità ideali» in cui la precedente medicina delle specie faceva consistere le malattie, ma della nuova visibilità del male offerta dallo sguardo del medico grazie all'intervenuta riorganizzazione istituzionale. Lo sguardo, infine, è quello che con l'anatomia patologica di Bichat. La nascita della clinica e la formazione dei moderni saperi sull'uomo e sull'importanza delle scienze bio-mediche per la nascita della razionalità odierna.
Parlando di modernità, è utile ricordare come la chirurgia moderna si sia avvalsa di importanti scoperte sia per il disinfettamento (tintura di iodio del Dr. Grossich, a Fiume), L'acido fenico (Dr. Lister, Scozia) che per la sterilità degli ambienti (il Dr. Sommelweiss, in Austria).
A proposito di geneticapredisposizione alle malattie, l'amica Patrizia Martellini sul blog "evolvedie" ci invia un post sulla sindrome di Irukandji e sul Dr. Barnes... leggetelo!
e infine, chiudiamo questa edizione del Carnevale con l'argomento  Salute in Letteratura.
La gentile e sempre attiva Rosalba Cocco, sul web Maestra Rosalba, nel suo blog "Crescere creativamente," ci propone il libro di Oliver Sacks  Un antropologo su Marte, in cui si parla di autismo, di malattia di Asperger, e di come l'autore entri nei meccanismi mentali del Mr. Temple e del suo impegno di fronte alle difficoltà della vita.
Prendo la palla al balzo e rilancio con una  grande scrittrice sarda, Milena Agus. Mal di pietre.
Grandi scrittori si sono cimentati con la salute e la malattia, nel prossimo libro si parla di sanatori e tubercolosi. Thomas Mann. La montagna incantata. 
John Irving. The watermelon man (su un difetto congenito alle vie urinarie, un restringimento che il protagonista sceglie di curare con la soluzione di riserva, bevendo tanta acqua)
E per concludere, una  storia che ha fatto breccia ( a me, e credo a tanti altri giovani) sul Dr. Menson, la ricerca e individuazione delle malattie genetiche e di una cura ai loro pazienti. Alexander Cronin. La Cittadella.

Vi invito a partecipare calorosamente alla prossima edizione, e lasciate un segno qui nei commenti!

mercoledì 25 luglio 2012

isotopi, contatori Geiger, scintillatori

Questo post vuole essere un contributo al Carnevale della Fisica del 30 luglio, che sarà ospitato sul blog Chimicare, il blog di Franco Rosso, dal tema: le basi fisiche della conoscenza chimica.
Leggevo che  tra i timorati della contaminazione radiattiva in Giappone ci sono stati acquisti incauti di falsi contatori Geiger. Purtroppo il settore delle contraffazioni non guarda in faccia nessuno, nemmeno la salute dei cittadini. I contatori di radiattività sono di vari tipi, così come le emissioni ionizzanti, e ci sono metodi adatti per alcuni tipi di radiazione e non ad altri.
Le radiazioni elettromagnetiche e ionizzanti
Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR dall'acronimo inglese Non Ionizing Radiation, comprendono tutte le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti (da non confondere con Near Infra Red, la regione dello spettro contigua al visibile).
Per radiazioni ionizzanti si intendono le radiazioni elettromagnetiche di frequenza sufficientemente alta da essere in grado di ionizzare gli atomi della sostanza esposta. Tali radiazioni sono quindi capaci di modificare la struttura chimica delle sostanze. Per convenzione si considerano ionizzanti le radiazioni con frequenza maggiore di 3x1015 Hertz. 
Ci sono diversi tipi di radiazione ionizzante: 
raggi alfa (basso potere di penetrazione nella materia), 
radiazione beta 
 radiazione gamma (alto potere di penetrazione, bisogna schermarle con spesse lastre di piombo).
I meccanismi fonte di radiazioni ionizzanti sono: il decadimento radiattivo, la fissione nucleare, l'emissione da cariche fortemente accelerate (sincrotrone). 
Perché gli isotopi decadono?
Gli isotopi sono nuclidi con stesso numero atomico (Z) e diverso numero di massa (A), cioè diverso numero di neutroni. Il  40Ca, N/Z=1,  non presenta modifica spontanea al trascorrere del tempo. Altri nuclidi sono quasi stabili oppure instabili. All'aumentare di Z le forze coulombiane repulsive aumentano più rapidamente delle forze nucleari attrattive (attenuate), perché con più neutroni aumenta la distanza tra protoni). Per nuclei pesanti il rapporto N/Z che dà stabilità è vicino a 1,5.
Gli isotopi instabili tendono ad una configurazione più stabile. L'emissione di energia come radiazione comporta una modifica dell'isotopo e trasformazione in un nuclide più leggero. 
La maggior parte di isotopi instabili  emettitori di raggi alfa hanno numero di massa maggiore di 200
  238U (92U)—> 234Th (90Th)  + He (un neutrone si trasforma in protone  + energia ν)
le beta particelle hanno la stessa massa dell'elettrone e carica sia positiva che negativa, e producono una variazione del numero atomico Z
234Th (90Th)—> 234Pa (91Pa)
13N (7N) —>13C (6C) [+ beta+] 
I raggi X, di natura simile ai raggi gamma, ma diversa origine (i raggi gamma sono dati da transizioni subatomiche), sono transizioni energetiche di elettroni. Questi decadimenti sono originati per interazione del nucleo con gli elettroni vicini (cattura) o elettroni sono espulsi per assorbimento di radiazioni. 

Ma come si misurano le radiazioni? Che tipi di detectors abbiamo a disposizione?
Dosimetri
Il contatore Geiger (Geiger-Muller)  mette in relazione il numero di conteggi con la grandezza dosimetrica. Per questo la sensibilità dello strumento varia significativamente al variare dell'energia della radiazione incidente. E' molto sensibile per radiazioni alfa ,beta, ma ha bassa efficienza per radiazioni gamma (2%).
Sono utilizzati due diversi metodi di misurazione:
1: la camera si comporta elettricamente come un condensatore. La camera è caricata e la sua esposizione ne determina la scarica. Il DeltaE, potenziale iniziale è la misura dell'intensità di radiazione, e la perdita di carica è l'indice di esposizione.
2: la camera si comporta come dispositivo, regolabile, a corrente. La quantità di corrente che fluisce attraverso la camera è proporzionale all'intensità di radiazione.
Nei rilevatori a gas non conducente, nobile, argon o helio, si produce un flusso di particelle cariche tra gli elettrodi. Misurando questa corrente al variare della tensione applicata si ottengono tre intervalli distinti di ampiezza dell'impulso ( una regione di plateau fino a 200 Volt, una regione di incremento proporzionale fino ad 800 Volt, e ancora una ragione di basso incremento a 1200 Volt (alte tensioni) qui si comporta da contatore Geiger: il flusso di corrente non aumenta più entro un certo intervallo di tensioni.  
Si considera pertanto che il rilevatore è affidabile e funziona come un contatore proporzionale nella regione intermedia. La corrente in uscita è proporzionale al numero di coppie di ioni prodotti.
Infine, ci sono  i metodi basati sui contatori a scintillazione (Radio Immuno Assays), sfruttano ionizzazione prodotta nei solidi e nei liquidi. Gli scintillatori possono essere cristalli organici, inorganici, o soluzioni di sostanze organiche (toluene come solvente e fluorofori POP, POPOP).
Possono essere di tipo solido, a base di solfuro di zinco spalmato su una base trasparente, rileva le particelle alfa, di antracene e naftalene (rileva alfa e beta), o fluoruri plastici. Per i raggi X e gamma si usano cristalli di NaI drogati con TlI, un attivatore.
Mi rendo conto che l'argomento è ostico, ma può essere utile per chi deve decidere su quale principio fisico e strumento di elezione basarsi per la sicurezza sul lavoro e a casa.

lunedì 23 luglio 2012

Carnevale della chimica #19: la terra e il suolo

Come annunciato nella chiamata sul sito del Carnevale della chimica, questa è l'edizione #19. Il mese di luglio segue alla trebbiatura delle messi di grano, prendo  ispirazione dalla canzone dei 12 mesi musicata da Guccini sulla poesia di Folgore da San Giminiano:
E con le messi che hai fra le tue mani
ci porti il tuo tesoro
con le tue spighe doni agli uomini il pane
alle femmine l'oro
Con giorni lunghi dai colori chiari
ecco luglio il leone
riposa e bevi e il mondo attorno appare 
come in una visione.
Ebbene,  siamo riusciti a  fare la trebbiatura sabato 14, con un ragazzo di 18 anni a portare la trebbia, ci sono ancora nuove generazioni di agricoltori, e un raccolto di 12 sacchi di grano (qui nel Salento si miete verso il 29 giugno, san Pietro e Paolo).

Rilancio l'annuncio dato agli appassionati dei vari Carnevali, che le edizioni annuali da 12 passano ad 11, e che l'edizione di agosto sarà un'edizione unificata pubblicizzzata su Tuttoscienze, una iniziativa di San Marino Scienza che apre il congresso SETI ai blog scientifici italiani. 

Per questa 19esima edizione, "La chimica del suolo",  sono pervenuti  i contributi di otto bloggers scientifici.

Parlando di suolo, è necessario conoscere le sue proprietà, di cui molte di esse ci parlano di chimica. Le proprietà tampone, la proprietà di chelazione e rilascio degli ioni, le ossidoriduzioni. 
  • La capacità di scambio cationico (CSC) è la quantità di cationi scambiabili, espressa in milliequivalenti per 100 grammi (meq/100g), che un materiale dotato di proprietà di adsorbimento può trattenere per scambio ionico. Lo scambio ionico rappresenta uno dei più importanti meccanismi con cui il terreno trattiene e mette a disposizione delle piante e dei microrganismi elementi quali il calcio, il magnesio, il potassio, l'azoto ammoniacale, perciò la CSC è un indice della potenziale fertilità chimica dei terreni.
Suolo agrario:
  • Le diverse particelle inorganiche del terreno possono unirsi tra loro grazie all'azione aggregante della componente argillosa e della componente organica. Di conseguenza il suolo agrario si presenta generalmente sotto forma di grumi di particelle legate tra loro. carbonati di calcio e di magnesio costituiscono nei suoli italiani i minerali più importanti. La quantità di questi due minerali viene espressa in percentuale di carbonato di calcio (CaCO3, anche se in realtà viene considerato il carbonato di magnesio). La sostanza organica è in gran parte costituita dai resti di animali e vegetali, più o meno evoluti e trasformati, presenti nel terreno. Le sostanze di origine organica vengono demolite nel terreno dalla azione della microflora/fauna presente; questo processo porta da un lato alla mineralizzazione (liberazione di elementi semplici assimilabili dalle radici delle piante), dall'altra all'umificazione (formazione di sostanze chimiche complesse denominate humus). L'humus funge da serbatoio di fertilità del suolo, in quanto può, a seconda delle caratteristiche del terreno, rilasciare nel tempo elementi semplici assimilabili dalle piante. 
  • L'identificazione chimica dell'humus è indefinita in vari aspetti a causa della complessità ed eterogeneità della sua composizione. Molti autori usano distinguere la sostanza organica del terreno in composti umici e non umici. Questi ultimi hanno una ben definita collocazione sistematica e si identificano in una delle varie classi di composti  (proteine, lipidi, polisaccaridi, lignina, cera, acidi nucleici, ecc.) o di composti organici semplici mono o polifunzionali (zuccheri, acidi carbossilici, alcoli, amminoacidi, polifenoli, ecc.). Ogni tentativo di collocazione sistematica dell'humus è impossibile sia per la composizione chimica indefinita sia per la complessità strutturale; tuttavia presenta delle proprietà fisiche e chimiche costanti che ne rendono possibile una caratterizzazione distinguendolo nettamente dagli altri composti organici.
Da ciò si capisce la grande importanza del compost,  il suo utilizzo in agricoltura, utile per il riequilibrio della materia organica e la formazione di humus e dei composti organici come substrato nutritivo degli organismi del suolo e il ruolo di fertilità del suolo dato dall'assorbimento delle sostanze organiche da parte delle radici delle piante.
  • Vi sono alcuni aspetti della composizione chimica del suolo che hanno un ruolo attivo nella dinamica della fertilità chimica del terreno, come il tenore in humus e sostanza organica, la presenza di particelle di calcare e minerali argillosi di dimensioni molto piccole, la presenza di sali solubili provenienti dall'interazione con l'idrosfera (es. sali sodici), ecc.La composizione chimico-mineralogica dipende dalle condizioni che hanno guidato la pedogenesi e, quindi, non solo dalla matrice litologica da cui derivano i minerali. È piuttosto eterogenea nei terreni alluvionali in quanto derivata dal deposito di materiali provenienti da diverse regioni, mentre può essere notevolmente uniforme nei terreni autoctoni, originati cioè dalla disgregazione e alterazione della roccia madre preesistente.
Margherita  Spanedda, del blog Unpodichimica, ci invia tre contributi, tre pezzi che vogliono mettere a fuoco la necessità di salvaguardare il suolo come risorsa non rinnovabile. 
Partiamo quindi  dalle origini, vale a dire dal neolitico ( fino ai giorni nostri!) 
il secondo mette in luce alcuni aspetti critici legati all'agricoltura moderna  
L'ultimo pezzo è didattico e si occupa ( brevemente e semplicemente) di formazione del suolo.

Lo spunto ( e anche lo spuntino, parlando di frutti della terra) è quello di pensare al suolo come centro di un ecosistema di funghi e batteri  attivi  nella biosintesi e trasformazione degli elementi utili nel suolo, e partecipano ai cicli degli elementi principali, azoto, carbonio, fosforo e zolfo.


Franco Rosso, organizzatore e promotore dei Carnevali della  Chimica, sul suo blog Chimicare ci invia il post Dai cicli degli elementi alla ecochimica: quando è il pianeta stesso a vivere.

Per il ciclo dell'azoto,  Annarita Ruberto, sul suo blog Scientificando, ci invia un bel contributo didattico: il ciclo naturale dell'azoto e il suolo, in cui descrive tra gli altri organismi  gli utilissimi rizobi. 

I Rizobium (ogni specie ha una preferenza per una specie leguminosa particolare) sono batteri produttori dei noduli delle leguminose, che promuovono  l'arricchimento di azoto libero e complesso nei terreni. Le piante (pisello d sovescio, trifoglio, Medicago) si lasciano andare a fioritura e il terreno viene rivoltato, con una tempistica di un paio di mesi, ottenendo risultati di arricchimento di azoto di 4-5 volte, da 240 mg/kg e 14 gr/kg di sostanza organica prima della semina, per arrivare a 1050 mg/kg di azoto totale e 17,9 gr/kg di sostanza organica dopo il sovescio.
Parlando dei batteri, il contributo wiki sul ciclo dell'azoto è illuminante:
  1. Il 90% della quantità fissata naturalmente è biologica; viene prodotto ammonio a partire all'azoto molecolare. Gli agenti fissatori dell'azoto sono: Azotobacter e Clostridium, batteri liberi nel terreno; rizobi: batteri viventi in simbiosi mutualistica con le radici di leguminose, l'ontano, alcune felcialghe azzurre.
  • Nel terreno: Mineralizzazione dell'azoto
  • Ammonificazione
  • Un'altra fonte di ammoniaca per il suolo deriva dalla decomposizione dell'azoto organico, come gli amminoacidi presenti nei prodotti di rifiuto e nella sostanza organica in putrefazione. Questo processo è detto ammonificazione ed è attuato da particolari batteri decompositori e funghi che, degradando l'azoto amminico, liberano l'ammoniaca nel terreno, dove può reagire con diversi composti per formare dei sali d'ammonio.
  • Nitrificazione
  • Le molecole d'ammoniaca (o i sali d'ammonio derivati), che vengono così liberate nel suolo, possono subire un'ossidazione da parte di batteri liberi, con un processo chiamato nitrificazione, in cui si distinguono i batteri nitrificatori, che trasformano l'ammoniaca in nitriti (NO2-), ed i batteri nitratatori, che, a loro volta, ossidano i nitriti e contribuiscono alla produzione dei nitrati (NO3-). L’azoto presente nelle acque sotto varie forme può provocare fenomeni di eutrofizzazione e di anossia dei corpi idrici recettori e tossicità alla vita acquatica. Per l’abbattimento dell’azoto dalle acque di scarico sono disponibili sistemi: - biologici; - chimico-fisici.
  • Denitrificazione
  • La denitrificazione consiste nella riduzione dei nitrati ad azoto molecolare che ritorna in atmosfera chiudendo il ciclo dell'azoto. Questo processo è realizzato da batteri dei generi Pseudomonas e Clostridium in condizioni anaerobiche. La denitrificazione è una forma di respirazione anaerobica che usa il nitrato come accettore di elettroni in assenza di ossigeno. I batteri denitrificanti sono anaerobi facoltativi dal momento che possono vivere anche in presenza di ossigeno.
Per inciso, gli appassionati di microbiologia non avranno bisogno di chiedersi come facciano i batteri a produrre una serie così diversa di reazioni chimiche! Infatti, ogni tipo di reazione si basa su una serie di accettori di elettroni (electron carriers), citocromo ossidasi, ossidoreduttasi, con gruppi prostetici eme, altri centri catalitici contenenti ferro-zolfo, molto simili nel funzionamento alla catena respiratoria mitocondriale degli eucarioti superiori. Batteri come Ralstonia eutropha e Alcaligenes latus si adattano a un ampio spettro di condizioni ambientali, sono autotrofi, ossia sintetizzano tutti gli elementi necessari per la loro crescita; possono produrre idrogeno gassoso, e altri composti quando un elemento chimico in quantità scarsa sia un fattore limitante. (invece gli organismi che non sono autosufficienti per un elemento chimico o sostanza   organica, o  vitamine, sono detti eterotrofi).

Paolo Pascucci, ben noto ai frequentatori di questo e altri carnevali, ci omaggia di ben tre contributi.
Il suolo, orizzonti e formazione, Tre  animazioni del Carleton College in cui si analizzano tre importanti fattori: gli orizzonti del suolo, la biodinamica del suolo e lo sviluppo del suolo nel tempo.

Il secondo è: i lombrici, un'infografica
il terzo è definito un post fuori tema, fornito a chi stanco di leggere vorrebbe tirarsi un pò su, con gli energy drinks.

Segue il post scritto dall'associato a Chimicare Salvatore Caiazzo, da Caserta, microbiologo appassionato di divulgazione scientifica fino alla biochimica vegetale, dal titolo La chimica delle piante- le piante e il sale.

Gabriele Giordano, un giovane affezionato spesso presente alle varie edizioni dei Carnevali non solo per la Chimica, grande appassionato di scienze e promotore della curiosità, ci invia un post sulle piante e sulle esigenze degli elementi essenziali, nelle varie specie vegetali, a seconda della natura dei vari terreni.

Mattia Colombo, del blog "Io penso che", con il suo post I fertilizzati, invece ci introduce alla produzione industriale dei fertilizzanti, che ha accompagnato lo sviluppo economico  e lo sfruttamento del  suolo per le grandi produzioni agricole.

Leonardo Petrillo, del blog Scienzaemusicaha inviato un contributo chimico-biochimico, sulla percezione della capsaicina, la chimica della sensazione di bruciore sulla lingua, pepe e peperoncino, e la scala della piccantezza.  

mercoledì 4 luglio 2012

settimana della cultura a Veglie e sagre salentine

A luglio sono numerose le occasioni di incontro e svago, approfittando delle numerose sagre e della cucina tipica salentina, ma  oltre a queste serate scontate ci sono alcune iniziative culturali meritevoli di attenzione.
Il convento dei francescani a Veglie, zona cimitero, include la cripta della Favana affrescata, ed una sede ben restaurata con spazi ricavati nella cappella e un chiostro accogliente (ricordo nel 2011 la serata della musica ed il cinema con il maestro trombettista Salza, dell'orchestra di Ennio Moricone). 
Ecco le serate "clou" di luglio:



JAZZ in VEGLIE 2012”   "Jazz Ciak Gulp”
7 luglio 
ore 20.30
- MAURO TRE TRIO
- MARCO BARDOSCIA " THE DREAMER" 4TET Guest H.E.M.



8 Luglio
ore 20.30
- SALVATORE CASALUCE -Salento-Cinema Ensemble- Immagini Musicali
- ANDREA FAVATANO 4 TET con Fabrizio Scarafile


12 Luglio RAPPRESENTAZIONE TEATRALE
ore 20.30
La scuola di teatro Proloco Veglie in collaborazione con la compagnia teatrale Calandra presentano:
“Novecento” di A. Baricco


13 Luglio  INTERVISTA DOPPIA
ore 20.30
Dialogando con Sergio Blasi e Alfredo Mantovano

14 Luglio  RAPPRESENTAZIONE TEATRALE
ore 20.30
La compagnia teatrale Calandra presenta:
“Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo e Greg

15 Luglio RICORDANDO FALCONE E BORSELLINO
ore 20.30
Témenos Recinti Teatrali presenta:
"Noi e loro" dialogo minimo tra Falcone e Borsellino

  • Mentre per la terza domenica di luglio è attesa la Festa della Madonna del Pane a Novoli, in cui si celebra un miracolo del 1600 confezionando panini benedetti distribuiti alla vigilia,   da sabato 14 a lunedì 16 luglio, nel comune di Novoli avrà luogo, nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna del Pane, l’evento “Il Forno in Piazza”. Una ricca manifestazione che ha in programma un convegno/tavola rotonda sul grano “Senatore Cappelli”, delle prove dimostrative della produzione dal vivo dell’intero ciclo di trasformazione del grano e della produzione del pane e dell’olio, con l’installazione in piazza di un molino e di un frantoio mobile, l’esposizione e degustazione sia di prodotti da forno (pane, pizza, puccia…) preparati al momento che di altri prodotti tipici a km zero.
  • Nel resto della provincia di Lecce le serate a tema culinario si sovrappongono a ritmo incalzante.Si parte da “lu ranu” (il grano) e l’insalata Grika, due elementi chiave della dieta mediterranea italiana che saranno protagonisti in questo fine settimana (6, 7 e 8 luglio) rispettivamente a Merine e a Martignano (nel Salento), 
  • Nel primo caso, la piccola frazione di Merine ospiterà la 20esima edizione di una splendida kermesse che offrirà ai visitatori la possibilità di degustare e apprezzare alcuni dei piatti più antichi e tradizionali di questa terra, tra cui la pasta casereccia fatta in casa, lu “ranu stumpatu”, (si pesta il grano, lasciato in ammollo nell'acqua, con una macina di pietra, e si fa un impasto con formaggio, uovo, ecc... e si inforna nel forno a legna);  le “fave nette e cecore reste”, le “frise ncapunate”.   
  •  i riflettori a Martignano sono puntati sugli elementi basi che concorrono alla famosa insalata grika, ossia i pomodori da insalata, le “minunceddhe” (cetrioli locali, il carosello), i peperoni, le cipolle bianche, il peperoncino piccante, la rucola selvatica, le olive nere alla “capasa”, i capperi, l’origano ed il cacio ricotta, il tutto condito con olio  e.v.o.
  •  In questo fine settimana avrà luogo sabato 7 luglio nella cornice del Castello Aragonese di Castro il convegno “Tesori del Mediterraneo” incentrato sull’incontro a tavola tra il grano “Senatore Cappelli” e le olive autoctone del Salento “Cellina di Nardò” e “Ogliarola salentina”. Relatore ospite dell’incontro è Giorgio Mori, capo panel ed esperto della tecnologia in olivicoltura. 
  • Infine, dal 19 al 21 luglio la città bella di Gallipoli ospiterà la 3° edizione di “Strade Golose” , gustosissima vetrina del buon cibo, del bere bene e delle produzioni locali enogastronomiche ed agroalimentari locali.  Questa edizione 2012 è arricchita inoltre dai laboratori di cucina sotto le stelle e concorsi culinari, da seminari tematici e tavole rotonde con esperti e giornalisti di settore, da educational tour e navigazioni marine golose, il tutto per scoprire il territorio, il mare e tutte le sue infinite bellezze.  
  • Alcuni riferimenti utili:
  • Sagra te lu Ranu: www.sagrateluranu.eu
  • Sagra dell’Insalata Grika: www.facebook.com/events/315895335166450
  • Tesori del Mediterraneo: centrostudiagronomi.blogspot.it/2012/07/tavola-rotonda-di-castro-sabato-7.html
  • Il Forno in Piazza: www.comune.novoli.le.it
  • Strade Golose: www.stradegolose.it

martedì 3 luglio 2012

Miltos Sachturis

Uno dei temi ricorrenti e tags di alcuni posts in questo blog è "cibo in poesia".
Miltos Sachturis, Atene, classe 1919,  attraversa il surrealismo e la poesia del secondo novecento. La Grecia come archetipo, Grecia come esempio, prototipo di questa Europa dilaniata.


Il pane

Una grande pagnotta, un enorme filone
di pane
caldo era caduto sulla strada dal cielo
un bambino in pantaloncini verdi lo
tagliava
con il coltello e lo distribuiva in giro
ma anche una bambina, un piccolo angelo bianco
tagliava
anche lei con il coltello e distribuiva
pezzetti di autentico cielo
e tutti  ora correvano da lei, pochi andavano a cercare

il pane,
tutti correvano dal piccolo angelo che distribuiva il
cielo
Diciamo la verità
abbiamo sete di cielo!

: Quando vi parlo, Collana "Poesia europea vivente", 1994;
traduzione Paola Maria Minucci, da: Poesia  n. 68, 12/1993.

Le lettere

Non scriverò più poesie
il tuo anello d'oro lo hai gettato
 in mare
sulla riva con il cranio morto
e tutte le navi affondate sono venute
 a galla
e il capitano vivo
 e i nostromi che sorridono
l'ho detto non scriverò più poesie

e alla finestra della mia casa avita
mio padre e mia madre
 agitano i fazzoletti e salutano
le mie poesie però non le hanno potute
leggere
si sono dimenticati come si legge
il kappa lo dicono alfa e il delta epsilon

e tu mi hai mentito
in questo luogo dal rosso cranio ridente
mi hai ingannato
e allora anch'io ti ingannai
e voi mi avete creduto

maledizione delle sette ombre

scriverò sempre poesie
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