mercoledì 27 dicembre 2023

COP28 e misure drastiche per fermare il cambiamento climatico

 Anche quest'anno i rappresentanti dei paesi che aderiscono alla  Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si sono riuniti, partorendo un minuscolo, timido topolino. Da una parte riunendosi a Dubai, un paese dell'OPEC al centro della produzione di petrolio, non si poteva sperare molto. Dall'altra, ogni rappresenanza è arrivata a Dubai sul proprio aereo, contribuendo ad un traffico aereo e ad un consumo di carburante inutile.

E' vero, anche io ho avuto le mie debolezze. In un post di due anni fa, ho scritto che le energie rinnovabili possono puntare su nuovi carburanti, sulla bioenergia prodotta da biomasse, ed anche nel post sulle energie nucleari ho fatto riferimenti che collegavano le energie verdi a queste biomasse, da scarti o da coltivazioni. 


E' tutto sbagliato! iIlusorio, semplicistico! fuorviante!

Tutti i combustibili, e le combustioni, che portano alla produzione di CO2, sono da punire, tassare, con sovraprezzo in stile da economia protezionistica (nulla di nuovo, lo facevano in Giappone per sovvenzionare i coltivatori di riso, lo abbiamo fatto in Europa per fermare l'ondata di importazioni di auto giapponesi, lo ha fatto Trump con i prodotti cinesi ed anche europei). Un sovraprezzo non solo per disincentivare il consumo di carbone, benzina, diesel, metano, propano, ossido di carbonio (usato negli USA come gas da cucina) ma per sovvenzionare la produzione di energie verdi (che non aumentano la CO2): idrogeno da acqua (verde), energie del mare e del vento, energie nucleari. Ed anche i consumatori, che invece di pagare pochi spiccioli per un litro di carburante, si troverebbero ad avere quasi gratis l'idrogeno verde (che al consumatore oggi viene a costare 16 euro al litro), penso all'ILVA di Taranto, eda tutte le grandi indusrie che inquinano). Chi usa biomasse come la legna, a kilometro zero, ha diritto ad un prezzo più equo, se non incide il suo trasporto a distanza. Ogni termovalorizzatore che distrugge il solido a kilometro zero va favorito.

La seconda operazione di polizia planetaria è quella di punire economicamente l'uso di armi: ogni bomba, ogni scoppio di impianti che bruciano, mandano in fumo gas, metanodotti, buncker di stoccaggio di petrolio o gas, va sanzionato bloccando le risorse finanziarie del paese colpevole. Di qualsiasi paese o parte.

E infine, sarei molto felice di vedere una bomba atomica  cancellare Israele o almeno la destra estremista  (non voglio aspettare secoli, o che completino la pulizia etnica dei palestinesi. Gesù, ehi palestina, non vedi non senti non fai nulla? fai un miracolo, fai volare un uccellino di creta, che vedano e credano ancora, e si ravvedano)

E una penale a tutte le industrie che vendono armi ed esplosivi, le voglio vedere fallire.


venerdì 15 dicembre 2023

Di cosa mi sono occupato in questi 20 anni al CNR

 Non dimenticherò mai il 2017, passata la metà agosto nel pieno dei rientri dei pendolari dal sud al nord, mia madre ebbe un incidente in casa, cadde a terra senza vestiti e ci rimase per un giorno, finché la vicina del piano di sotto non la sentì chiamare aiuto, e fu ricoverata all’ospedale di Parma. Io decisi di salire a Parma quanto prima, e per fortuna ottenni un passaggio da una coppia che rientrava  a Milano. Furono gentilissimi, mi portarono all’ingresso dell’ospedale. durante il viaggio notturno, alla domanda “di che ti stai occupando in laboratorio?” ho abbozzato una risposta concisa, perchè in effetti dal 2016 il mio gruppo si era separato, il lavoro sui progetti si era concluso, non avevo finanziamenti.

2017, autunno: visita al Dr. Hong, Università di Warwick, Coventry. Per inciso, il 2017 è stato l'anno più gratificante, un buon libro pubblicato da Elsevier, due viaggi internazionali, un futuro in progress.

E’ difficile programmare una ricerca se non si può acquistare reagenti o farsi dare qualche enzima dai colleghi. La mia dotazione tra il 2013 ed il 2016 (progetto SiMiSa sulla sicurezza alimentare coordinato dal distretto alimentare di Foggia) è stata di 240.000 euro, molti dei quali sono serviti per bandire un concorso per due borse vinte da due ragazze con dottorato, assistenti di ricerca, assunte nel 2014 per un anno, di cui una è stata rinnovata tra il 2015 ed il 2016. Il 10% dei fondi è rimasto di dotazione all’Istituto, per le spese generali, ed un 20% è stato usato per strumenti, kit e reagenti. Output di questi tre anni sono stati: due lavori pubblicati sul rilevamento rapido di patogeni negli alimenti (uno su Listeria ed uno su Salmonella), ed una pubblicazione sulla resistenza ai patogeni delle piante, su Mol. Plant Pathol., una delle riviste al top del settore, un lavoro di biotecnologia sullo studio dei meccanismi di risposta immune mediata da recettori (kinasi-dipendenti) di membrana. Una parte dei risultati di questi tre anni di lavoro non è stata pubblicata in nessuna rivista scientifica, per l’abbandono della ricercatrice, ormai senza stipendio, e per la morte del marito, l’ideatore del progetto. Per questo, ho raccolto quel lavoro fatto in un capitolo di libro, libro uscito nel 2021.

Nel mio curriculum, alla voce “expertise” ci sono le tecniche di biotecnologia, dal clonaggio, alla biologia molecolare, alla produzione di proteine ricombinanti, ai saggi di attività, poi vengono le metodiche di medio o high-throughput, la PCR su micropiastre, il sequenziamento di DNA in colonnine microcapillari (fino a 96 campioni al giorno), i vetrini per la lettura di fluorescenza allo scanner laser, per vedere l’interazione proteine/inibitore o l’attività proteasica, o per ibridare campioni di DNA con sonde oligonucleotidiche. 

Sono stato fortunato a fare parte di progetti e sovvenzionamenti (NATO-Russia, EU framework programmes, progetti ministeriali), per cui sono stato coinvolto in attività in cui queste expertise, skills, abilità, sono state utilizzate. Ogni pubblicazione relativa porta il riferimento al progetto, al finanziamento.

Quello di cui mi pregio però, sono i lavori extra-curriculari, le attività che non hanno visto finalità di documentazione, report istituzionali, ma che sono serviti a studenti per svolgere ricerca (progetti regionali per la collaborazione pubblico-privato).

All’inizio della mia attività, uno studio su 20 varietà di uva da vinificazione, raccolte nel campo sperimentale di Valenzano, Bari, spremute e fermentate in laboratorio (hanno sviluppato meno alcool perchè coperte da un ostrao di olio, a bassa ensione di ossigeno): oltre all’analisi dei lieviti di ogni campione, come output ci sono stati i campioncini del fermentato alcolico, che per ossidazione ha originato 20 campioni di aceto monovarietale leggero, mamolto aromatico, l’ho consumato per condire le insalate (ogni varietà ha prodotto aromi unici, dal Malbek, all'aglianico, al montepulciano, alla malvasia, ai bianchi). Un giorno arriveranno sulle nostre tavole, se gli imprenditori capiranno questa opportunità.

Gli insaccati senza nitrati/nitriti. All’incirca verso il 2009, insieme all’IRTA in Catalogna, sperimentammo un salume a base carnea in cui al posto dei conservanti fu aggiunto un concentrato di melograno acido, prodotto da me privatamente, melagrane selvatiche incluse. Il laboratorio di Agraria di Portici fece lo studio antimicrobico su piastra del concentrato, che risulto antimicrobico perchè ricco in acido citrico. I colleghi spagnoli fecero il panel test per la valutazione organolettica del salume, che risultò idoneo al consumo con un voto elevato. Due anni dopo, al convegno sull’innovazione negli alimenti a Bari, un relatore dell’università di Napoli presentò il loro progetto finanziato su un insaccato senza nitrati, con altri prodotti vegetali antiossidanti. L'importante è se poi lo si produce. A Monteroni c'è l'azienda Mocavero, che produce il capocollo ubriaco conservato nel vino negramaro, ed un salume alla melagrana, simile a quello che abbiamo prodotto. A Matino c'è l'azienda Offishina, insaccati di pesce, che per il trattamento del salume di pesce usa il mosto cotto.


Quello che ho cercato di fare nel mio lavoro è l’aspetto biotecnologico. Abbiamo depositato 398 sequenze nucleotidiche in GenBank (per differenziare, funghi, batteri, e Solanaceae, e per snoRNAs e noncoding RNAs di topo, e per 60 sequenze amminoacidiche di proteine funzionali


progetto NATO-Russia, con il Bakh Institute of Biochemistry di Mosca. Geni di Solanaceae: inibitori di proteasi e di poligalatturonasi

I/le colleghi/e russi hanno amplificato 26 nuove sequenze da geni per inibitori di proteasi di tipo Kunitz, da tubero di patata, le proteine ricombinanti sono state prodotte al CNR, ed abbiamo fatto i saggi di inibizione di varie proteasi. I protein chips sono stati testati anche su estratti di vari acari. Nei risultati non pubblicati ci sono altri inibitori non da patata ma da specie non commestibili ma filogeneticamente vicine (Solanum brevidens, S. stoloniferum, S. palustre, S. nigrum).

AA Krinitsina, AS Speransky, P Poltronieri, A Santino, AM Bogacheva, NL Buza, MA Protsenko, AB Shevelev. Cloning of polygalacturonase inhibitor protein genes from Solanum brevidens Fill. Geneika, 2006, 42:376-84. 

Speransky AS, Cimaglia F, Krinitsina AA, Poltronieri P, Fasano P, Bogacheva AM, Valueva TA, Halterman D, Shevelev AB, Santino A. Kunitz-type protease inhibitors group B from Solanum palustre. Biotechnol J. 2007 Nov; 2(11):1417-24.

Poltronieri P, Cimaglia F, Santino A, De Blasi MD, Krizkova-Kudlikova I, Liu S, Wang Y, Wang Y. Protein chips for detection of mite allergens using Kunitz-type protease inhibitors. Biotechnol J. 2010 Jun; 5(6):582-7.

Poltronieri P; Liu S; Cimaglia F; Santino A; Wang Y. Characterization of Kunitz-type inhibitor B1 performance using protein chips and AFM. Sensors and actuators. B, Chemical (Print) 168 (6), pp. 231–237, 2012.

Speranskaya AS, Krinitsina AA, Kudryavtseva AV, Poltronieri P, Santino A, Oparina NY, Dmitriev AA, Belenikin MS, Guseva MA, Shevelev AB. Impact of recombination on polymorphism of genes encoding Kunitz-type protease inhibitors in the genus Solanum. Biochimie. 2012 Aug;94(8):1687-96

Krinitsina, A.A., Melnikova, N.V., Belenikin, M.S. et al. Polymorphism of the KPI-A gene sequence in the potato subgenera Potatoe (Sect. Petota, Esolonifera, and Lycopersicum) and SolanumMol Biol 47, 358–363 (2013)

COST853 Agricultural biomarkers for array technology. Editors: Frey J.E, and Pasquer F. Berti Druck AG, Rapperswil, Switzerland.


progetto EU FP6 TRANS-BIO

Clonaggio della sequenza codificante per bioplastiche, la poliidrossialcanoato sintasi PhaC, da Ralstonia, suo trasferimento mediante plasmide ricombinante in E. coli, e produzione di PHB in fermentatore

Mezzolla V, D'Urso OF, Poltronieri P. Optimization of Polyhydroxyalkanoate Production by Recombinant E. coli Supplemented with Different Plant By-Products. Biotechnol Ind J. 2017;13(3):138.

Poltronieri P. , Mezzolla V, D’Urso O.F. PHB production in biofermentors assisted through biosensor applications. The 3rd International Electronic Conference on Sensors and Applications (ECSA 2016), 15–30 November 2016; Sciforum Electronic Conference Series, Vol. 3, 2016.

Cupriavidus necator ATCC-17699 (LGC Standards), deposited as Ralstonia eutropha, was used to amplify phaCAB operon. Escherichia coli TOP10 chemically competent [F−mcrA  ∆(mrr.hsdRMS-mcrBC) φ80lacZ∆M15 ∆lacΧ74 recA1 araD139 ∆(ara-leu) 7697 galU galK rpsL (StrR) endA1 nupG λ–] and Escherichia coli BL21(DE3) chemically competent [F−ompT hsdISB(rB−mB−) gal dcm(DE3)] (Invitrogen, Life Technologies) were used for cloning and gene expression, respectively. Linear cloning pUC19 vector (Invitrogen, Life Technologies) was used for gene cloning by homologous recombination. Expression vector pET24b characterized by strong hybrid T7/LacO promoter (Novagen, Inc.) was used for inducible phaCAB genes expression

Figure 1: Molecular detection of recombinant plasmid pET24/phaCAB by Nested PCR and Digestion. Nested PCR of phbC gene (550bp) to confirm insert in presumed positive colonies (1a) and digestion of positive pET24/phaCAB plasmid with BglII restriction enzyme to linearize it (9400bp) (1b)


when bacteria reached a high density, phaCAB operon was induced and expressed, under the strong hybrid T7/LacO promoter of pET system, by addiction of lactose or galactose. The pET vector is a powerful system for expressing recombinant proteins as it possesses a strong and inducible hybrid T7/LacO promoter, but the costs of the chemical inducing agent, IPTG, are very high. Therefore, several authors used lactose as inducer. In fact, in the absence of lactose, the lac repressor (LacI) binds to the operator sequence, blocking access of T7 RNA polymerase to the promoter site; conversely, when lactose binds to LacI, T7 RNA polymerase can bind to the promoter site and genes are expressed. The bacterial β-Galactosidase (lacZ) hydrolyzes lactose to galactose and glucose; glucose is used as carbon source, while galactose is used only as inducer as E. coli BL21 is a gal(-) strain and it is not able to metabolize it.


Recombinant E. coli BL21(DE3) harbouring heterologous phaCAB operon from Cupriavidus necator ATCC-17699 was cultivated at 30 °C and 150 rpm in fed-batch conditions, both in 500 mL shake flasks with a starting volume of 150 mL and in 20 L bioreactor (BIOSTAT®, Sartorius) with a starting volume of 15 L, maintained at 40% oxygen saturation with a constant flow of compressed air (2 vvm) and with a cascade control speed. The pH was controlled automatically at 6.9 ± 0.1 by the addition of 15% v/v H2SO4 and NH4OH (20% v/v). The induction phase was conducted adding lactose 30 mM at 25 °C, pH 6.9 and air flow 3 L/min after 24h, when the bacteria reached their stationary phase. Feeding solution was added at 4 mL/min for 48 h. The fed-batch hydrolysate media containing Sweet Corn Enzymatic Hydrolysate 10%, Banana juice 5% or Potato Skin Enzymatic hydrolysate 25% were supplied from TRANS-BIO Consortium. The sugar content in Sweet Corn Enzymatic Hydrolysate, Potato Skin waste and Banana juice hydrolysate was reported in Table 1. 

Na2HPO4/Na2PO4 x H2O buffer 10% (v/v) (stock 1M, pH 7) was used; to maintain plasmid stability, kanamycin antibiotic (50μg/mL) was added to the medium. A Trace Element Solution (TES) stock was prepared as follows, (g/L): 10 FeSO4x7H2O, 2 CaCl2x2H2O, 2,2 ZnSO4x7H2O, 0,5 MnSO4x4H2O, 1 CuSO4x5H2O, 0,02 Na2B4O7x10H2O and 1% of TES solution was added to hydrolysate medium. 

The reducing carbohydrates content in the bacterial medium was daily measured by Sucrose, D-Fructose and D-Glucose kit (Megazyme, Wicklow, Ireland), through which NADH is quantified by its absorbance. This was made using microwell plates and spectrofluorometer reads at 340 nm in an Infinite 200 Pro instrument (Tecan). Glucose and fructose have been quantified every 12 h. The enzymatic reactions allowed to determine the levels of consumed sugars.

Fermentatore

Recombinant E. coli BL21(DE3) harbouring heterologous phaCAB operon was cultivated at 30°C and 150 rpm in fed-batch conditions, both in 500 mL shake flasks with a starting volume of 150 mL and in 20 L Biostat bioreactor (Sartorius, Goettingen, Germany) with a starting volume of 15 L. Optical density (OD) was used to monitor the bacteria biomass, achieved by maintaining a 40% oxygen saturation with a constant flow of compressed air (2 vvm) and with a cascade control speed. pH was monitored automatically at 6.9 ± 0.1 through addition of a stock 15% v/v H2SO4 and NH4OH (20% v/v). The induction phase was conducted adding galactose 10 mM or lactose 30 mM at 25°C, pH 6.9 and air flow 3 L/min after 24 h, when the bacteria reached their stationary phase. Feeding solution was added at 4 mL/min for 48 h. 


Progetto europeo RIBOREG: novel non-coding RNA in development and disease. Nove sequenze uniche registrate in GenBank per ncRNAs espressi durante lo sviluppo embrionale di topo.

Collaborazione con 6 partner europei e 3 aziende private, concluso con un workshop europeo

  • ESF Workshop: MOLECULAR MECHANISMS INVOLVING NON-PROTEIN CODING RNAs
  • At: Carry le Rouet. Marzo 2007. Poster: 
  • DNA array analysis of gene expression of npcRNAs in cancer cell lines and in retinoic acid-differentiated NB4 cells.

    Rossi A, D'Urso OF, Gatto G, Poltronieri P, Ferracin M, Remondelli P, Negrini M, Caporaso MG, Bonatti S, Mallardo M. Non-coding RNAs change their expression profile after Retinoid induced differentiation of the promyelocytic cell line NB4. BMC Res Notes. 2010 Jan 27;3:24.

    Mallardo M, Poltronieri P, D'Urso OF. Non-protein coding RNA biomarkers and differential expression in cancers: a review. J Exp Clin Cancer Res. 2008 Jul 16;27(1):19. 


    Progetto abbinato al finanziamento SiMiSa (Ministero per le attività economiche e l'industria).

    Engineering Resistance receptors in plant immunity by modifying LRR specificity

    The chimera FLS2-EFR, carrying the LRR ectodomain of FLS2 and the kinase domain of EFR, recognizes flg22 and induces an EFR-like response resulting in a higher ethylene production than the response triggered by FLS2 upon perception of flg22. A recent report on the chimera EFR/Cf9 transferred into tobacco plants showed the effectiveness in conferring resistance to biotrophic pathogens (Wu et al., 2019).

    Wu J, Reca IB, Spinelli F, Lironi D, De Lorenzo G, Poltronieri P, Cervone F, Joosten MHAJ, Ferrari S, Brutus A. An EFR-Cf-9 chimera confers enhanced resistance to bacterial pathogens by SOBIR1- and BAK1-dependent recognition of elf18. Mol Plant Pathol. 2019 Jun;20(6):751-764. 

    DNA fragments representing the coding sequence (CDS) of the ectodomain of EFR (Lys649EFR) and FLS2 (Arg806FLS2) were fused to the CDS of the TM and cytoplasmic domain of Cf-9 by splicing overlapping extension polymerase chain reaction (SOE-PCR) (Higuchi et al., 1988) to generate DNA fragments encoding EFR-Cf-9 and FLS2-Cf-9, respectively, and cloned into the binary vector pBI121 under the control of the 35S promoter, or, by Gateway cloning, the fragments were inserted into pK7FWG2.0 to generate 35S:EFR-Cf-9-eGFP and 35S:FLS2-Cf-9-eGFP, and inserted into pGWB20 to generate 35S:EFR-Cf-9-10xMyc and 35S:FLS2-Cf-9-10xMyc.

    Ringraziamenti: Cyril Zipfel (The Sainsbury Laboratory, Cambridge, UK) for providing elf18 peptides, Pierre J.G.M. de Wit (Wageningen University and Research, Netherlands) for the plasmids carrying 35S:Cf-9 and 35S:Avr9, and Jonathan Jones (The Sainsbury Laboratory, Cambridge, UK) for providing the tobacco line expressing Avr9. This work was supported by the Institute Pasteur-Fondazione Cenci Bolognetti, by the Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, by ERA-Net (ERA-CAPS project “SIPIS”) and by Sapienza Università di Roma (Progetti di Ricerca 2016 and 2017).

    the Leucine-Rich-Repeat (LRR) sequence recognising mouse interleukin-6 (found by Alexandre Brutus during the screening of a library of LRR solenoids, at Michigan State University) was swapped to the transmembrane and intracellular domain of Cf9 receptor, through two rounds of PCR, using target-sequence tagged primers followed by long PCR for the whole swapped receptor, using the Splicing by overlapping extension (SOE) PCR method. 

    The LRR domain sequence that recognises IL-6 is well known, and the use of IL-6 protein is easy to handle and cheap. The stimulation of tobacco leaves with an IL-6 solution induced the appearance of necrotic lesions after 24 hours, confirming the suitability of use of specific LRR sequences to recognise unequivocally their new protein partner, IL-6 instead of Avr9 (unpublished results, Reca B., Francocci F., Brutus A.) (figure 2).

    venerdì 8 dicembre 2023

    dicembre nella vigna

     Un ritorno alla vita di campagna, in quel di Novoli, via vecchia Cupa, lungo la ferrovia del Sud-est, fino alla masseria La Fata Bianca e l'agriturismo Li Calizzi.

    Oggi ho avvistato un bel falco, planava lungo la tramontana, andava contro corrente, dava un due battiti di ali per prendere l'aria calda che lo sollevava come un aliante. Poco dopo, nella vigna, un passeraceo con il petto grigio, il collare bianco e la testa nera. Troppo veloce per Fargli una foto.

    Prodotti della stagione

    le bietole che ricrescono ogni anno, si sono inselvatichite, e producono fino a marzo-aprile


    la senape selvatica

      
    le cicorie selvatiche
     
    infine, passeggiando verso La fata bianca, ho visto e fotografato i fiori di mandorlo, in anticipo di due mesi (anche se per tradizione, tagliando un rametto di goccia d'oro o di ciliegio, per Santa Barbara, si dice che messo in acqua fiorirà giusto per Natale)




    In cucina: ho lessato le bietole, fatto saltare la senape in olio caldo e sale, le cicorie le raccoglierò lunedì
    Ho preparato una giardiniera con metà cavolfiore, conservata in acqua e aceto, ed ho lessato l'altra metà in acqua e aceto per conservare il cavolfiore sott'olio. 
    Ieri, vigilia dell'Immacolata, in Salento si preparano le pittole, ne ho fatte tre con il cavolfiore e tre con il ripieno di pomodoro, alici e capperi. Ho cucinato il baccalà fritto, mancavano solo le cime di rapa  infuocate, saltate nell'olio e peperoncino.
    Nell'orto: ho iniziato a potare la vigna. La capperaia è già stata potata.



    mercoledì 6 dicembre 2023

    cultura ed egemonia di destra

     Il nuovo governo di centro-destra si è impegnato a intervenire sulla egemonia della sinistra nell'ambito culturale, sostenendo che quasi tutto ciò che viene pensato e prodotto culturalmente sia caratterizzato da un substrato socialista, rosso, filosovietico, o filocinese.

    Prendiamo il caso dell'ex direttore di Rai1, il ministro Sangiuliano: ha detto che Dante era di destra, tacendo sulla differenza tra guelfi bianchi e guelfi neri. A risposta, una vignetta sul caso: O Dante, mi dicono che sei un pò fascio! Lo stesso ministro, alsalone del libro di Torino, si è fatto riprendere da Michela Murgia sulla lettura ancora non avvenuta di 5 libri del salone.

    Motivo di questo post, è sottolineare la variegata presenza di intellettuali di destra, spesso in disaccordo tra loro, che rendono complesso un  milieu culturale che non è solo: bibbia e moschetto, pioniere perfetto (o la versione Bibi: Torah e moschetto, colone perfetto).

    Il caso Marcello Veneziani. Un prolifico autore, un pò filosofo, un pò demagogo, che ha cercato di rivalutare Julius Evola, il mago e superuomo delle destre. Ma è tutta opera di suo pugno? a detta di professori ed insegnanti del milanese, utilizza molto i ghost writers, fantasmi i cui nomi non appaiono, ma la farina è del loro sacco. Una tradizione per la destra, anche Giovanni Agnelli si faceva scrivere i suoi bei discorsi da un anarchico carrarese.

    Flavia Perina e Filippo Facci. Due onesti intellettuali che non sono di sinistra, che provengono dalle destre, e che forse non vanno nemmeno d'accordo ra loro, ma che per un breve periodo storico, quello dell'uscita di Fini dal PdL, con 33 deputati e 10 senatori, portò alla creazione del primo Terzo Polo. "la pattuglia finiana al Senato è guidata da Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze e spesso critico sulla politica economica del Governo. Con lui le senatrici Contini e Germontani e i senatori Saia, De Angelis, Digilio, Valditara, Pontone, Viespoli e Menardi. La nascita del gruppo viene sancita con una riunione nello studio di Baldassare a Palazzo Madama, meta di un continuo andirivieni di senatori. Tra loro anche Enrico Musso. Tra i deputati, e anche membri del governo come Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Roberto Menia e Antonio Buonfiglio. della pattuglia fanno parte chiaramente i 'ribelli' Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio. Finiani anche Ruben, Ronchi, Lamorte, Buongiorno, Scalia, Lo Presti, Perina, Conte, Bellotti, Polidori, Moffa, Tremaglia, Consolo, Angeli, Sbai, Paglia, Raisi, Barbareschi, Siliquini, Della Vedova, Napoli, Proietti, Di Biagio, Santo Patarino, Cosenza, Divella e Barbaro (in rosso alcuni voltagabbana che non votarono la sfiducia al governo). 

    "Non sono numeri a sorpresa ma quelli venuti fuori sono i numeri che avevamo prospettato tutti al presidente Berlusconi, almeno noi ex di An". E' quanto ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sulla composizione del nuovo gruppo parlamentare 'Futuro e liberta''. La Russa ha spiegato che dal nuovo gruppo si aspetta comunque un sostegno al governo Berlusconi. 

    Una avventura durata poco, ma che vidi la nascita di un giornale web, bellissimo, che nessuno ricorda più, in cui i due giornalisti ormai esautorati dal Secolo d'Italia e dalle collaborazioni col Giornale, diedero vita ad un movimento di opinione vitale e vero. Generazione Italia insieme alla Fondazione Fare Futuro, fu il primo moto di aggregazione di una destra laica.

    Del partito di Fini, Futuro e libertà per l'Italia, restano ancora i documenti organizzativi, oggi molti di quegli attivisti e parlamentari sono approdati su sponde di destra (Giulia Buongiorno, Adolfo Urso) e laiche (Benedetto Della Vedova), opppure si sono sistemati (Italo Bocchino) alla direzione del Secolo d'Italia.

    Flavia Perina, pur avendo una provenienza di destra, ha il coraggio di unirsi alle battaglie sui diritti, delle donne, degli immigrati residenti da più anni, dei più deboli (Aldovrandi, Cucchi).

    Hanno appoggiato le posizioni di Gianfranco Fini su biotestamento e fecondazione. Inoltre, sono fuori dal coro sul movimento ProVita: Prima della nascita non è vita, e spesso neanche dopo. Facci è anche un musicologo, ha scritto vari libri su molti argomenti.

    Per contro, ci sono anche personaggi come Mario Vattani, del ministero Affari Esteri, responsabile del consolato ad Osaka, che ha scritto dei contatti tra governo fascista e quello giapponese negli anni '30, e del vanto della marina, i sommergibili intercontinentali rimasti fedeli alla repubblica di Salò, attraccati a Kobe fino alla resa del Giappone.

    Ma un personaggio che rievoca tristi ricordi disse "quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola". 

    A proposito del libro di Valentina Mira "Dalla Stessa parte mi troverai", nella trasmissione TV La7,  8 e mezzo, del 12.04.2024, Mario Sechi, direttore di Libero, critica la frase nel libro sull'agguato alla sezione MSI di Acca Laurenzia "«Qui si riuniscono quelli del Fronte della gioventù che, lo dice il nome, sono i giovani che l’estrema destra alleva in batteria. Mentre escono dalla sezione, due di loro vengono ammazzati. Gli sparano. Sono anni in cui succede. Sono anni in cui loro sono i primi ad ammazzare. Carnefici; qualche volta, come ora, anche vittime. Del resto lo sai, se frequenti certi ambienti, che puoi morire». E a questo punto Sechi dice che si stupiscedell'affermazione, perchè secondo lui solo i morti uccisi dalle BR vanno mezionati, ma forse non si ricorda bene: piazza San Babila, gli agguati ai passanti con feriti e anche dei morti,  la banda Mambro-Fioravanti, i vari NAR, e la bomba terroristica (80 morti) alla stazione di Bologna nel 1980? E ancora, Massimo Carminati, ex-NAR,  boss dell'operazione a scopo di lucro "Mafia capitale"  in anni più recenti.

    Altre cosmogonie facili evocate dal pensiero delle destre sono riferite alla Terra di Mezzo, dai romanzi di Tolkien, come la sua mostra inaugurata dal ministro Sangiuliano, o quelle ispirate a La storia infinita, dal romanzo di Michael Ende, specie per Atreiu, l'eroe che libera la Torre di avorio, tutta Fantàsia, e l'infanta imperatrice. Dal 1998 si tiene la kermesse di FdI, "La manifestazione è nata nel 1998, tra i fondatori c'è anche la presidente del consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni, che diede il via alla prima edizione. Questo evento oggi non è più soltanto un'iniziativa legata ai militanti di Gioventù nazionale, la sezione giovanile del partito, ma, con il tempo, è diventata una manifestazione nazionale che coinvolge imprenditori ed esponenti politici di varia collocazione. Atreju incarna (cito) "l’esempio di un giovane impegnato nel confronto quotidiano contro le forze del Nulla, contro un nemico che logora la fantasia della gioventù, ne consuma le energie, la spoglia di valori e ideali, sino ad appiattirne le esistenze”.  

    martedì 28 novembre 2023

    post di novembre focaccia genovese

     Se i giovani sapessero, e i vecchi potessero... Quante cose ci passano davanti scorrendo come rivoli senza che ci facciamo un pensiero sopra. Da bambino, ho abitato a Torino in due vie di periferia, via Belfiore in zona Valentino, e via Spalato, in zona Fiat materiale ferroviario.

    io a destra, sopra di me mia sorella Bianca, gli amici del cortile, da via Raffaello. 

    Belfiore ricorda i moti rivoluzionari per l'indipendenza del lombardo-veneto, ma si studiano al liceo, quindi il nome della via mi è rimasto anonimo a lungo

    Spalato/Split è stata una delle città bilingui, nell'Istria, come Zara ceduta alla fine della seconda guerra mondiale, con l'esodo degli abitanti di lingua italiana, tra cui Laura Antonelli, che militava negli anni '60-70 in Democrazia proletaria, esuli che soggiornarono  per poco o per molto nei campi profughi di Padriciano e di Gaeta.  Pidocchi, cibo scadente, filo spinato.... sempre in quei luoghi, furono concentrati gli esuli/profughi cecoslovacchi negli anni 66'-69'. Per me, una via che conduceva alle scuole medie, passando per prati e campi per giocare a pallone, e dopo i bar con i flipper, per raggiungere borgo San Paolo, piazza Robilant, la chiesa con l'oratorio....

    Essere figlio di operai FIAT aveva i suoi pro ma anche i suoi contro. C'erano le colonie estive, un anno a Salice D'Ulzio ed un anno al mare, Igea Marina, un mese con bambini uguali a noi con cui passare le giornate ed i giochi, condividere pane e cioccolata, pranzi e cene frugali, pasta, frittata di zucchine, serate in cortile o davanti ad un cinema col telone bianco. A Natale, la distribuzione di giocattoli all'Expo, assegnazione di trenini, piste automobilistiche, e aeroplani da parte di hostess e giovani che si guadagnavano un extra per conto della FIAT. 

    Tra i contro, andare al liceo tra compagni benestanti, con cui parlavo poco, e fingere che tutto vada bene anche se c'è stato un licenziamento per mio padre, a casa aria drammatica, ma la vita va avanti.

    Un mio compagno di classe (vedi post precedente), Rocco, giornalista attivo sui social, scrive spesso di ricette, di locali, e di episodi delle sue estati o del liceo.  Nel '69 era in campeggio a Riomaggiore, con il gruppo Abele, e ricorda con nostalgia la focaccia genovese, bianca, con olio EVO e grani di sale grosso (anche nella mia quarta ginnasio in via Bligny la fugassa comprata in panetteria mi faceva da merenda per ricreazione). Queste serate estive al mare si concludevano verso le due di notte. 

    A me queste serate a far tardi fanno pensare a Martina liceale, oggi sistemata in un albergo in Nuova Zelanda, al tempo dei miei soggiorni a Castrignano del Capo, 2013-15, lavorava le sue estati come cameriera, e tutti i giovani che prestavano servizio nei locali estivi si ritrovavano verso le tre di notte, a chiacchierare e socializzare dopo una dura giornata di lavoro.

    Per la focaccia genovese, ecco alcune informazioni su come si prepara a casa, dagli ingredienti alla salamoia, all'occhiatura.....

    Per me, le uscite serali hanno avuto inizio con il conseguimento della patente, e solo per eventi eccezionali, le cene di classe, e qualche spettacolo di jazz. La libertà è venuta con la maturità, l'iscrizione a medicina, e una benevola concessione dell'uso dell'auto di mia sorella. Ma ci si trovava in centro, alla Gran Madre, raggiungibile in tram, e per i rientri bastava un passaggio in centro. Andare in tram verso la collina lo facevamo anche nelle prime ore del mattino, per fare la corsa e gli allenamenti del gruppo di teatro. In inverno, capitava di passare da una pioggerella fine ad una nevicata a mezza quota. Nel '73, andai a fare una corsa in salita in piena estate, il giorno di ferragosto, il sudore che asciugai era eccezionale, una sauna estiva. 

    Per inciso, quei grani di sale grosso sopra la focaccia mi ricordano i panini in Cecosclovacchia, housky, coperti dal sale e dai semi di cumino,  il prodotto alimentare di cui ho più nostalgia, insieme ai cornetti, rohliky. 




    martedì 24 ottobre 2023

    ceramiche del Giappone

     Sono sempre stato un appassionato di coppe, tazze, ceramiche, tradizionali e innovative, del Giappone. In particolare, di tutto quello che si usa per servire cibo o sakè, con abbinamenti precisi, riso nella ciotola di legno laccato, la ceramica o porcellana per i side dishes, nella cucina kaiseki, la fiaschetta del sakè con i bicchierini, o le coppette dei matrimoni, per fare i tre brindisi, di dimensioni sfasate, per impilarle bene.

    Ho girato mercatini di antiquariato, negozi in centro e nelle strade di campagna, per soddisfare una grande mania, per crearmi una piccola collezione di oggetti smaltati, dai colori tradizionali e disegni abbinati: un ramo di pino, un bambù, la camelia, i fiori di ciliegio o di susino...

     
    esterno 

     ed interno

    ciotola grande, smaltata

     tazza

    piattini e ciotolina, buoni per la salsa di soia e per il sakè
    vista laterale, più una ciotolina con disegno di camelia
    piccola coppa per il tè o bevande alcooliche
    tazze moderne, evoluzione di pattern tradizionali con gusto ricercato attuale, comprati da Maruzen, libreria con sala esposizioni vicino alla stazione centrale, Marunouchi, vicino a Nihonbashi.
    Tra gli amici che ho festeggiato ed omaggiato, ricordo il collega Angelo Santino, che si era sposato nel '95, comprai un bel piatto con disegno di camelie, e mia sorella con un vaso in porcellana pregiata, regalo importante, per sdebitarmi del loro sostegno negli anni.
    Non posto tutti gli oggetti meno significativi, magari cose da poco, ma che soppesandoli in mano fanno capire la leggerezza dei materiali e il lavoro di creazione di patterns punteggiati, artistici.
    Tornerei anche subito, per trascorrere del tempo e guardare le vetrine dei grandi magazzini, Takashiyama, Mitsukoshi, Daimaru.... c'è sempre un piano dedicato all'artigianato, tradizionale e nuovo, anche solo per trovare cartoline, incensi, souvenir.
    E, per non sottovalutare le terrecotte e le ceramiche di uso comune, ecco uno dei miei piattini preferiti

    ed un dispenser per la salsa di soia


    settembre è il mese delle fiere di rinnovo dei negozi di ceramiche, usano lasciarle sui gradini alla vista ed al buon gusto dei passanti, a gratis (stooping)

    tazza per il matcha, produzione allievi scuola di ceramica

                                          recipiente per il sake, in materiale ceramico leggerissimo, mancano le tazzine
                                                            origine: mercatino delle pulci

    venerdì 22 settembre 2023

    Dove non mi hai portata - violino tzigano


    Ho in lettura il libro di Maria Grazia Calandrone, che usa un linguaggio ricercato e poetico, per fare lo storytelling della sua nascita, nel libro si parla di Palata, nell'Abbruzzo, e di sua madre, sposa inviolata, e dell'amore censurato da tutto il paese con il suo vero amore, che è diventito il padre della scrittrice. 

    Il libro è una immersione in quegli anni e nello spirito del tempo, la disparità tra uomini e donne, il potere inviolabile dei genitori sulle figlie, l'unica via di uscita la fuga al nord. La scrittrice utilizza per rendere il periodo vissuto esempi delle canzoni di quegli anni, come questo video, colonna sonora di Mamma Roma e di un tango ballato nel film. Oppure il Sei diventata nera dei los Hermanos Ferial, che vinse Il disco per l'estate nel '64. IN quegli anni non c'era ancora il test di gravidanza, ma nel libro ci sono tre metodi empirici per farsi il test da soli. In quegli anni "il cremino Algida costa 50 lire, oggi circa tremila lire, una proporzione di 1:60". Un appartamento a Milano Un milione (a Torino, nel 1970-72, il prezzo era già 8 milioni). 
    Descrive bene la città capitale del lavoro, citando le periferie chiamate Coree. In fabbrica, alla Fiat, la Corea era un reparto di segregazione, per gli operai sindacalizzati.
    All'ingresso della stazione centrale, è citato un modellino di transatlantico, la Michelangelo, scala 1:50, sotto una teca di cristallo. Anche a Torino ricordo un modellino simile, alla stazione di Porta Nuova. 
    Dal cavalcavia di corso Sommelier era possibile una vista sulla ferrovia, sui tanti binari e qualche volta sui treni di passaggio.
    Nel libro si parla dei grandi magazzini, dello stile dei vestiti, a volte dismessi. Anche a Torino c'era un magazzino Standa in centro, vicino a via Carlo Alberto, in prossimità del cinema Ambrosio. Mi era permesso accompagnare mia madre, nei giorni seguenti la ricevuta dello stipendio,  che ci permetteva di comprare beni di lusso per quei tempi, cioccolata, acciughe sott'olio, scatolette di sardine.
    La scrittura  della Calandrone è avvincente, una grande personalità dello spettacolo e della poesia, scrittura ricercata e di belle parafrasi, lo leggerò velocemente.
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