Anche quest'anno i rappresentanti dei paesi che aderiscono alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si sono riuniti, partorendo un minuscolo, timido topolino. Da una parte riunendosi a Dubai, un paese dell'OPEC al centro della produzione di petrolio, non si poteva sperare molto. Dall'altra, ogni rappresenanza è arrivata a Dubai sul proprio aereo, contribuendo ad un traffico aereo e ad un consumo di carburante inutile.
E' vero, anche io ho avuto le mie debolezze. In un post di due anni fa, ho scritto che le energie rinnovabili possono puntare su nuovi carburanti, sulla bioenergia prodotta da biomasse, ed anche nel post sulle energie nucleari ho fatto riferimenti che collegavano le energie verdi a queste biomasse, da scarti o da coltivazioni.
E' tutto sbagliato! iIlusorio, semplicistico! fuorviante!
Tutti i combustibili, e le combustioni, che portano alla produzione di CO2, sono da punire, tassare, con sovraprezzo in stile da economia protezionistica (nulla di nuovo, lo facevano in Giappone per sovvenzionare i coltivatori di riso, lo abbiamo fatto in Europa per fermare l'ondata di importazioni di auto giapponesi, lo ha fatto Trump con i prodotti cinesi ed anche europei). Un sovraprezzo non solo per disincentivare il consumo di carbone, benzina, diesel, metano, propano, ossido di carbonio (usato negli USA come gas da cucina) ma per sovvenzionare la produzione di energie verdi (che non aumentano la CO2): idrogeno da acqua (verde), energie del mare e del vento, energie nucleari. Ed anche i consumatori, che invece di pagare pochi spiccioli per un litro di carburante, si troverebbero ad avere quasi gratis l'idrogeno verde (che al consumatore oggi viene a costare 16 euro al litro), penso all'ILVA di Taranto, eda tutte le grandi indusrie che inquinano). Chi usa biomasse come la legna, a kilometro zero, ha diritto ad un prezzo più equo, se non incide il suo trasporto a distanza. Ogni termovalorizzatore che distrugge il solido a kilometro zero va favorito.
La seconda operazione di polizia planetaria è quella di punire economicamente l'uso di armi: ogni bomba, ogni scoppio di impianti che bruciano, mandano in fumo gas, metanodotti, buncker di stoccaggio di petrolio o gas, va sanzionato bloccando le risorse finanziarie del paese colpevole. Di qualsiasi paese o parte.
E infine, sarei molto felice di vedere una bomba atomica cancellare Israele o almeno la destra estremista (non voglio aspettare secoli, o che completino la pulizia etnica dei palestinesi. Gesù, ehi palestina, non vedi non senti non fai nulla? fai un miracolo, fai volare un uccellino di creta, che vedano e credano ancora, e si ravvedano)
E una penale a tutte le industrie che vendono armi ed esplosivi, le voglio vedere fallire.
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