Il nuovo governo di centro-destra si è impegnato a intervenire sulla egemonia della sinistra nell'ambito culturale, sostenendo che quasi tutto ciò che viene pensato e prodotto culturalmente sia caratterizzato da un substrato socialista, rosso, filosovietico, o filocinese.
Prendiamo il caso dell'ex direttore di Rai1, il ministro Sangiuliano: ha detto che Dante era di destra, tacendo sulla differenza tra guelfi bianchi e guelfi neri. A risposta, una vignetta sul caso: O Dante, mi dicono che sei un pò fascio! Lo stesso ministro, alsalone del libro di Torino, si è fatto riprendere da Michela Murgia sulla lettura ancora non avvenuta di 5 libri del salone.
Motivo di questo post, è sottolineare la variegata presenza di intellettuali di destra, spesso in disaccordo tra loro, che rendono complesso un milieu culturale che non è solo: bibbia e moschetto, pioniere perfetto (o la versione Bibi: Torah e moschetto, colone perfetto).
Il caso Marcello Veneziani. Un prolifico autore, un pò filosofo, un pò demagogo, che ha cercato di rivalutare Julius Evola, il mago e superuomo delle destre. Ma è tutta opera di suo pugno? a detta di professori ed insegnanti del milanese, utilizza molto i ghost writers, fantasmi i cui nomi non appaiono, ma la farina è del loro sacco. Una tradizione per la destra, anche Giovanni Agnelli si faceva scrivere i suoi bei discorsi da un anarchico carrarese.
Flavia Perina e Filippo Facci. Due onesti intellettuali che non sono di sinistra, che provengono dalle destre, e che forse non vanno nemmeno d'accordo ra loro, ma che per un breve periodo storico, quello dell'uscita di Fini dal PdL, con 33 deputati e 10 senatori, portò alla creazione del primo Terzo Polo. "la pattuglia finiana al Senato è guidata da Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze e spesso critico sulla politica economica del Governo. Con lui le senatrici Contini e Germontani e i senatori Saia, De Angelis, Digilio, Valditara, Pontone, Viespoli e Menardi. La nascita del gruppo viene sancita con una riunione nello studio di Baldassare a Palazzo Madama, meta di un continuo andirivieni di senatori. Tra loro anche Enrico Musso. Tra i deputati, e anche membri del governo come Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Roberto Menia e Antonio Buonfiglio. della pattuglia fanno parte chiaramente i 'ribelli' Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio. Finiani anche Ruben, Ronchi, Lamorte, Buongiorno, Scalia, Lo Presti, Perina, Conte, Bellotti, Polidori, Moffa, Tremaglia, Consolo, Angeli, Sbai, Paglia, Raisi, Barbareschi, Siliquini, Della Vedova, Napoli, Proietti, Di Biagio, Santo Patarino, Cosenza, Divella e Barbaro (in rosso alcuni voltagabbana che non votarono la sfiducia al governo).
"Non sono numeri a sorpresa ma quelli venuti fuori sono i numeri che avevamo prospettato tutti al presidente Berlusconi, almeno noi ex di An". E' quanto ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sulla composizione del nuovo gruppo parlamentare 'Futuro e liberta''. La Russa ha spiegato che dal nuovo gruppo si aspetta comunque un sostegno al governo Berlusconi.
Una avventura durata poco, ma che vidi la nascita di un giornale web, bellissimo, che nessuno ricorda più, in cui i due giornalisti ormai esautorati dal Secolo d'Italia e dalle collaborazioni col Giornale, diedero vita ad un movimento di opinione vitale e vero. Generazione Italia insieme alla Fondazione Fare Futuro, fu il primo moto di aggregazione di una destra laica.
Del partito di Fini, Futuro e libertà per l'Italia, restano ancora i documenti organizzativi, oggi molti di quegli attivisti e parlamentari sono approdati su sponde di destra (Giulia Buongiorno, Adolfo Urso) e laiche (Benedetto Della Vedova), opppure si sono sistemati (Italo Bocchino) alla direzione del Secolo d'Italia.
Flavia Perina, pur avendo una provenienza di destra, ha il coraggio di unirsi alle battaglie sui diritti, delle donne, degli immigrati residenti da più anni, dei più deboli (Aldovrandi, Cucchi).
Hanno appoggiato le posizioni di Gianfranco Fini su biotestamento e fecondazione. Inoltre, sono fuori dal coro sul movimento ProVita: Prima della nascita non è vita, e spesso neanche dopo. Facci è anche un musicologo, ha scritto vari libri su molti argomenti.
Per contro, ci sono anche personaggi come Mario Vattani, del ministero Affari Esteri, responsabile del consolato ad Osaka, che ha scritto dei contatti tra governo fascista e quello giapponese negli anni '30, e del vanto della marina, i sommergibili intercontinentali rimasti fedeli alla repubblica di Salò, attraccati a Kobe fino alla resa del Giappone.
Ma un personaggio che rievoca tristi ricordi disse "quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola".
A proposito del libro di Valentina Mira "Dalla Stessa parte mi troverai", nella trasmissione TV La7, 8 e mezzo, del 12.04.2024, Mario Sechi, direttore di Libero, critica la frase nel libro sull'agguato alla sezione MSI di Acca Laurenzia "«Qui si riuniscono quelli del Fronte della gioventù che, lo dice il nome, sono i giovani che l’estrema destra alleva in batteria. Mentre escono dalla sezione, due di loro vengono ammazzati. Gli sparano. Sono anni in cui succede. Sono anni in cui loro sono i primi ad ammazzare. Carnefici; qualche volta, come ora, anche vittime. Del resto lo sai, se frequenti certi ambienti, che puoi morire». E a questo punto Sechi dice che si stupiscedell'affermazione, perchè secondo lui solo i morti uccisi dalle BR vanno mezionati, ma forse non si ricorda bene: piazza San Babila, gli agguati ai passanti con feriti e anche dei morti, la banda Mambro-Fioravanti, i vari NAR, e la bomba terroristica (80 morti) alla stazione di Bologna nel 1980? E ancora, Massimo Carminati, ex-NAR, boss dell'operazione a scopo di lucro "Mafia capitale" in anni più recenti.
Altre cosmogonie facili evocate dal pensiero delle destre sono riferite alla Terra di Mezzo, dai romanzi di Tolkien, come la sua mostra inaugurata dal ministro Sangiuliano, o quelle ispirate a La storia infinita, dal romanzo di Michael Ende, specie per Atreiu, l'eroe che libera la Torre di avorio, tutta Fantàsia, e l'infanta imperatrice. Dal 1998 si tiene la kermesse di FdI, "La manifestazione è nata nel 1998, tra i fondatori c'è anche la presidente del consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni, che diede il via alla prima edizione. Questo evento oggi non è più soltanto un'iniziativa legata ai militanti di Gioventù nazionale, la sezione giovanile del partito, ma, con il tempo, è diventata una manifestazione nazionale che coinvolge imprenditori ed esponenti politici di varia collocazione. Atreju incarna (cito) "l’esempio di un giovane impegnato nel confronto quotidiano contro le forze del Nulla, contro un nemico che logora la fantasia della gioventù, ne consuma le energie, la spoglia di valori e ideali, sino ad appiattirne le esistenze”.
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