mercoledì 30 marzo 2011

Brindisi, giornate del FAI

Ci siamo trovati domenica sera a Brindisi, nei giorni delle giornate del FAI. Tempo splendido, tanta gente fuori a passeggiare, nel centro e in riva al mare. Bella vittà, da rivalutare, ha tanti monumenti che la rendono preziosa quasi quanto Verona. Il patrimonio storico medievale si legge già nei nomi delle strade, via dei Templari, portico dei Templari. Chiesa di S. Giovanni al  sepolcro (sul sito immagine dell'interno del tempio)
altri monumenti in prossimità della cattedrale,  con un centro antico fatto di stradine e palazzetti, un labirinto oggi destinato all'artigianato (vedi vicolo S. Pietro degli schiavoni). Poi c'è la loggia dei Balsamo
e un carrubo centenario con una bella chioma e un tronco ben piantato al suolo

Brindisi ha inaugurato il nuovo teatro auditorium Verdi, dall'ottima acustica, con una stagione teatrale di rispetto, una programmazione di teatro per ragazzi e di compagnie pugliesi. Nella serata, concerto di Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso, rassegna Puglia Sounds.

altre meraviglie visitate in diverse occasioni sono
  • La chiesa di San Benedetto, esistente già nel XI secolo, fu costruita per volontà dei conti normanni Goffredo e Sighelgaita. Presenta, sul portale d'ingresso, pannelli scolpiti con scene di combattimento fra uomini e animali fantastici. Bel chiostro interno....
  • Santa Maria del Casale (vicino all'aeroporto) architettura di passaggio dallo stile romanico a quello gotico,  1300-1310, in conci di arenaria grigia e càrparo dorato ,con protiro pensile a baldacchino su mensola scalata. Negli interni è possibile ammirare tanti affreschi, opere di Rinaldo da Taranto, con Cristo seduto tra gli Apostoli, Angeli, ed episodi del nuovo Testamento e storie della Passione.

venerdì 18 marzo 2011

Professione reporters (e altre donne che hanno precorso i tempi)

Le professioni maschili sono state sempre difese in modo corporativo. In altri blogs ci sono articoli veramente interessanti e più approfonditi di questo, che vuole riassumere diverse professioni in cui le donne, le prime dei loro tempi, si sono segnalate come grandi maestre.
Tra le professioni  ritenute maschili, il giornalismo ha avuto le sue figure femminili outsider agli inizi del XX secolo, con Sigrid Schultz,  (1883-1980) che sfruttando la doppia lingua madre, e la sua famiglia in Germania, riuscì a coprire i reportage della prima guerra mondiale. In seguito all'avvento del nazismo in Germania,  successivamente sotto pseudonimo, preannnunciò e comunicò tutti  gli avvenimenti che segnarono la storia, dalle ricadute degli accordi di Monaco, al patto Hitler-Stalin per la suddivisione della Polonia, ai campi di concentramento e alla persecuzione degli ebrei, annunciando in tempo reale l'invasione della Polonia nel 1939.
Un'altra reporter di spicco è stata Florabel Muir, columnist dal 1920 al 1950 per diversi giornali, in seguito anche sceneggiatrice e scrittrice di films a conoscitrice degli ambienti di Holliwood.

Tra le professioni poco o per nulla aperte alle donne, lòe più chiuse sono state  il medico, il soldato, il marinaio, il botanico, il musicista jazz. In questi casi, alcune outsider sono ricorse al travestimento per svolgere una professione ritenuta maschile.
Tra le donne navigatrici, una figura che si è segnalata tra molte,  Jeanne Barrè o Baret:

Jeanne Barret, imbarcatasi sotto mentite spoglie maschili (con nome Bonnefoy) insieme a Commerson, in veste di naturalista e botanico,  sulla spedizione francese di De Bouganville (1766-69), descritta nel libro "The Discovery of Jeanne Baret: A Story of Science, the High Seas, and the First Woman to Circumnavigate the Globe" di Glynis Ridley. Crown Publishing Group, Random House Inc. 2010. Mentre la bouganvillea,da lei scoperta, ha avuto in nome del comandante della spedizione, altri fiori sono passati sotto il nome del Commerson, di cui si ricordano tante specie botaniche (una patata selvatica, e altro). Della Barrè o Baret, solo una pianta è segnalata, la Baretia heterophylla, successivamente chiamata Turraea.


  Dannati Danni presenta la figura di James Miranda Barry, la pirma donna a essersi laureata in Medicina e ad aver svolto la professione di medico, dovendo nascondere la sua femminiltà sotto vesti maschili
Per le scienze matematiche, il blog Rudimatematici ci ha presentato Maria Gaetana Agnesi nata nel 1718  a Milano, una delle menti matematiche più lucide dei suoi tempi.
Tra le figure femminili di spicco dell'antichità, la filosofa Ippazia, tanto amata quanto odiata dagli uomini, la cui storia è stata presentata in un film recentemente. 
 Le arti sono state abbastanza aperte alle donne.
Nelle arti, le donne sono riuscite a farsi  riconscere le loro capacità anche in tempi remoti. In pittura, si sono segnalate diverse artiste del 1500,
come Marietta Robusti, detta Tintoretta, 1544-1590, la cui figura è stata tratteggiata da Melania Mazzucco  nel libro "La lunga attesa dell'angelo",
Artemisia Gentileschi, 1593-1652, , capace di una pittura sconfinata nel territorio ‘virile’ delle iconografie a soggetto biblico (Giuditta e Oloferne)
Sofonisba Anguissola, che dal 1559 al 1568 fu pittrice di corte presso la famiglia del re Filippo II di Spagna.
Tra le artiste che si sono segnalate già nel 1500-1600 ci sono molte letterate, Vittoria Colonna, Gaspara Stampa (!523-1554), rimatrici, Camilla Martini Bertelli, la Bufalini, la danese Maria Bulow, 1596-1651  Anna Maria Schurmann versata nello studio delle lingue classiche. Nel periodo in cui Sofonisba acquisisce la sua fama, Tra la metà del Cinquecento e il Seicento, in Cina si afferma un’artista di grande finezza (i disegni dei suoi fiori sono fantastici): Ma Shuzen. Una cortigiana. Firmava i suoi quadri con il più allusivo dei fiori: un’orchidea. E nelle sue opere si leggono quei tratti di gentilezza e attenzione alle sensibilità. In Giappone, due dame di corte rivaleggiano nella vita e nelle arti letterarie, l' autrice di: Storia di Genji, il principe splendente e la seconda autrice di: I racconti del cuscino.

Tra le donne soldato, due italiane travestite da garibaldini hanno partecipato ai combattimenti nel  1868,  Marietta Giuliani e Herminia Manelli.

Hannah Snell (1723–1792) era di cittadinanza inglese, travestita da uomo si arruolò come marine e partecipo alla presa di Pondicheri in India nel 1748, ed alla battaglia di Devicotta. Ricevette la pensione di soldato, scrisse un romanzo sulla sua esperienza, e ne rappresentò la storia sulle scene inglesi. Si dice che abbia gestitio un pub, The Female Warrior (o The Widow in Masquerade). (Matthew Stephens - Hannah Snell: The Secret Life of a Female Marine, 1723–1792) 
Ellen Craft - una donna di colore ma dalla pelle bianca, che si fece passare per possidente di piantagione, insieme al marito nero che veniva passato per suo schiavo, (nel libro: Running a Thousand Miles for Freedom: Or, the Escape of William and Ellen Craft from Slavery). A differenza di altri fuggitivi che si dovetter onascondere nelle forsete, i  Crafts viaggiavano in pubblico e con stile.  Nel  1848 raggiunsero in treno Filadelfia e Boston. Dopo il 1850 scapparono in Inghilterra, per poi tornare in Georgia dove aprirono una scuola per bambini di colore.

Billy Tipton - visse nei panni di un sassofonista uomo, e a capo di una banda musicale, (nella biografia scritta da Diane Middlebrook, autrice della biografia di Anne Sexton, poetessa vincitrice del Pulitzer nel 1967). Dorothy visse a Oklahoma City , dove nel  1935 decise di suonare il sassofono professione che veniva accettata solo per gli uomini, dati i pregiudizi del tempo.

mercoledì 16 marzo 2011

Acqua, Fukushima

L'acqua, elemento base della vita e solvente che trasporta i sali e i composti organici e nutritivi, permette fenomeni fondamentali per la vita: tra questi, la trasmissione nervosa grazie ai canali ionici, e  per effetto delle pompe di elettroliti sulle membrane cellulari,  grazie alla formazione di gradienti di concentrazione tra interno ed esterno permette la generazione di energia (ATP). L'acqua, nella forma di siero, viaggia lungo i vasi arteriosi e venosi trasportando emoglobina (racchiusa nei globuli rossi) che è diffonde ossigeno lungo il gradiente di tensione e in cambio elimina anidride carbonica.
L'acqua quando si sposta in grandi masse riesce a fare anche paura. A diversi stadi della crisi  giapponese ho svolto una parte predominante negli avvenimenti di questa settimana. In Giappone, in seguito di un terremoto di massima magnitudine a 25 km dalla costa nord orientale, un maremoto si è riversato in 10 minuti su Sendai, Matsushima, Iwate e le cittadine intorno, cancellando di colpo la ragnatela di isolotti davanti alla baia di Matushima.
Una massa d'acqua enorme è stata risucchiata nello slittamento delle faglie sottomarine e poi lanciata a grande velocità contro la costa di Sendai, viaggiando a oltre 3 kilometri orari. Diecimila persone sono state travolte e ora date per disperse.  Google ha messo a disposizione una pagina web per la raccolta di offerte e per le richieste di  persone disperse.
Se non bastasse, una seconda emergenza è seguita, una crisi nei reattori nuclerari della TEPCO, la Tokyo Electricity company che gestisce impianti nucleari di seconda generazione (vecchi di 40 anni) sul lungomare di Futaba,  nella regione di Fukushima. L'impanto principale formato da 6 reattori è andato completamente in avaria, le pompe di rafreddamento sono andate fuori uso, per mancanza di elettricità e in seguito per surriscaldamento interno al reattore, e le celle di deposizione del materiale radiattivo combusto si sono anche loro riattivate per evaporazione dell'acqua di copertura. Su wikipedia un riepilogo degli avvenimenti.
L'acqua in questo reattore svolge la funzione di liquido di raffreddamento che permette il rallentamento delle reazioni di decadimento radiattivo (fissione nucleare) sottraendo energia (calore) al sistema.
Una volta scoperte, le barre contenenti l' uranio  si sono surriscaldate (fuse parzialmente ), lo zirconio che le ricopre si è ossidato, le reazioni chimiche hanno liberato idrogeno, che a contatto con l'ossigeno nell'aria è esploso, causando il sollevamento del tetto di tre impianti e forse la rottura degli involucri di contenimento in acciaio che rappresenta l'elemento di sicurezza per evitare la diffusione degli isotopi radiattivi all'esterno (quelli più gassosi, Radon e Kripton, e altri isotopi leggeri) mentre quelli a nucleo più pesante sarebbero dovuti ricadere nella zona  interna, però nell'esplosione sono stati sospinti nell'atmosfera.
In queste ore l'acqua sembra l'unica sostanza in grado di revertere la reazione a catena in corso, l'acqua di mare anzi avrebbe un ulteriore effetto benefico in quanto il sale rende le barre di uranio non utilizzabile più per la produzione di energia. Si è cercato di far intervenire gli elicotteri dall'alto, ma per il forte vento e per la radiattività al di sopra della centrale non sono riusciti nelle operazioni, e si sta cercando di portare delle pompe agenti a distanza (come le navi spegni-incendio). Il liquido che sarà sparso su questi reattori contiene acido borico, perchè il boro ha la capacità di trattenere i nuclei e rallentare gli incotri tra nuclei che origina l'energia di fissione. Un grazie a tutti gli stati che in questo momento forniscono scorte di acido borico.
Purtroppo il reattore 3 non utilizza barre di uranio, ma il cosiddetto MOX, un miscuglio di ossido di plutonio e uranio impoverito. Questo materiale non deve venire a contatto con l'acqua.
Il plutonio metallico rappresenta un pericolo di incendio, specia se il materiale è finemente suddiviso. Reagisce chimicamente con l'ossigeno e con l'acqua, con la quale può formare idruro di plutonio, una sostanza che si infiamma spontaneamente all'aria. Il plutonio si espande considerevolmente in seguito all'ossidazione e può arrivare a rompere il contenitore in cui si trova. Il materiale più efficace per spegnere un incendio da plutonio è la polvere di ossido di magnesio, che raffredda la massa incendiata e blocca l'apporto di ossigeno.
Davanti a questi eventi,  un profondo grazie ai 50 operai della TEPCO che si sono dedicati  instancabilmente, pensando al bene della loro patria e dei loro connazionali, che stanno esponendosi anche a 400 milliSievert/ora, accettando le inevitabili conseguenze di questo loro sacrificio.
Graficico della contaminazione dei vari isotopi in acqua e alimenti nei giorni successivi
powerpoint sulla crisi aggiornato a fine marzo
L'acqua può avere vario impatto sulla popolazione, in quanto può sia portare gli isotopi radiattivi a terra, con la pioggia, ma può lavare quelli idrosolubili trasportandoli nell sottosuolo, può permettere il funzionamento degli impianti di disinfestazione ( le docce) per eliminare il fall out dal corpo e dai vestiti.
Il corpo della sussistenza è una delle strutture dell'esercito che partecipa attivamente in queste situazioni, non solo fornendo generi alimentari e tende da campo, ma anche strutture per la decontaminazione. Già negli anni '60 il Generale Baldo Lai aveva organizzato esercitazioni per eventuali interventi in caso di guerra atomica, in quegli anni di guerra fredda. Mai si sarebbe pensato di dover affrontare una crisi di 10 reattori nucleari obsoleti in panne.
E l'utilizzo del torio come fonte di energia è boicottato dalle lobbies del petrolochimico e dell'uranio.

venerdì 11 marzo 2011

cane dei funerali di Veglie, come Hachiko

Avrà un monumento ricordo la cagnetta di Veglie, chiamata Maria, che accompagnava i cortei funebri alla chiesa e tornava davanti all'uscio di casa per condividere il consolo, il pasto ricordo. Si presentava davanti agli usci come se capisse dove e quando ci fosse un defunto, una veglia funebre, e rimaneva il tempo necessario per il rito e le commemorazioni. Sarà ricordata dei vegliesi, così come lo fu Hachiko, il cane che ha il suo monumento a Shibuya.
Fonte: manifesto funebre affisso  a Veglie

venerdì 4 marzo 2011

Giapponese: prima persona singolare

Watashi (maschile, femminile), boku (maschile), Jibun (me stesso/a): differenti modi di dire io in Giapponese
sul blog: http://maki.typepad.com
Hungry for Words: Mostly Japanese

(saikin pan o yaku noga, jibun no naka de buumu desu.) - Recently, I am very into baking bread.

Sondaggio:
che stile di approccio usate per attaccare bottone con una persona che vi incuriosisce?

1) gomen ne,  boku (o watashi, o jibun) wa itariajin desu kedo, itaria wa suki desuka?
2) hitori?
3) sumimasen, denwa ga Tokyo-eki kara nanban desuka?
4) ano sa, kimi wa isogasii desuka?
5) altro...

la n. 2 era in una pubblicità televisiva un americano che si ferma sulla spiaggia ed avvicina una giapponese...
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