Scena del sasso, gli ishigumi, stone letters. Gli uomini, per
comunicare, cercavano un sasso che esprimeva i loro sentimenti, e lo
inviavano a un'altra persona; chi lo riceveva, dalla sensazione al
tatto, capiva i sentimenti di chi lo aveva inviato; un sasso ruvido e spigoloso trasmetteva preoccupazione per l'altro, un sasso liscio comunicava serenità d'animo e felicità...
Giappone, 2008. Migliore Film straniero agli Oscar 2009 e Audience Award al Far East Film Festival di Udine. Regia di Yojiro Takita. Musiche di Joe Hisaishi, compositare per Hayao Miyazaki (1984-2008) e Takeshi Kitano (1991-2002)
Dopo lo scioglimento dell'orchestra, il violoncellista Daigo (Motoki
Masahiro) rimane senza lavoro e decide di ritornare al paese d'origine.
Assieme alla moglie Mika (Hirosue Ryoko), docile e mansueta come poche,
si trasferisce nella sua vecchia casa in campagna alle porte di
Yamagata. Qui comincia a cercare lavoro e si imbatte in un annuncio
interessante, raggiunge l'agenzia e scopre che i viaggi dell'inserzione
non sono vacanze ma dipartite nel mondo dell'aldilà... questo film è pura poesia, è un inno alla vita, a quella vera, quella
con cui ogni persona prima o poi si deve scontrare, fatta di momenti
semplici ma puri e reali (sul sito mymovies)
Anche sul blog di Guido...(Micchan)
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