giovedì 7 ottobre 2010

Atene/Athina

Epomen stassi, Aerodròmio...
l'aeroporto di Atene è intestato a Eleutherios Venizelos, un politico ed ex-primo ministro che ha dato il nome a strade e monumenti. La metropolitana, prima di superficie poi entrando in Atene sotterranea, ha una voce registrata che annuncia le  fermate in successione, Pallini, Plakentias, Panormou, Megaro Moussikis, Evangelismos, Syntagma square, centro della vita urbana sempre in movimento, la Plaka, e Monastiraki, da cui si arriva a Psiri, il quartiere delle pulci, da un parte, e dall'altra con Ermou street si ritorna a Syntagma. Almeno tre le chiese bizantino ortodosse che si incrociano, quella metropolitana, sulal via omonima, la chiesetta della Madonna mighty dai grandi poteri, con l'icona di san Kosmas, cui si arriva da via Voulis, e la chiesa in via Ormou dai bei capitelli e archetti esterni, con icone suggestive, in superficie uno strato di metallo a modellare  il drappeggio dei personaggi raffigurati, i volti sono dipinti e, in corrispondenza dell'aura, delle mani e dei piedi, le parti vitali dei soggetti, argento massiccio a denotare l'energia che  è racchiusa nello spirito.
In greco si ritrovano parole comuni all'area romanza/indoeuropea (linguistics, il fascino della glottologia) ad esempio civetta si dice kukkuacia (come nel Salento), fagioli  è fasoli, burro si dice butiro....
Il museo dell'Acropoli, aperto da poco più di un anno, merita di essere visto. A parte la posizione felice, infatti sorge sugli scavi dell'antico quartiere prestigioso, si vedono le fondamenta grazie a lastre di vetro, dai vari piani il panorama sull'Acropoli, sul teatro di Dioniso, ed in fondo sul mare, è grandioso. 
I due frontoni triangolari, anteriore e posteriore, ed il fregio che ricopriva il Partenone sui 4 lati, sono interamente riprodotti, mostrando le poche lastre lasciate ai greci ben inserite nei gessi, così da presentare l'intera scena delle processioni e dei giochi atletici.
La parte statuaria spazia dalle sculture in arenaria, con giovani dal sorriso arcaico, ai marmi delle Kore, dal drappeggio multistrato, voluttuoso.
Diverse ricostruzioni in scala di come era l'Acropoli prima del saccheggio persiano del 480 e successiva ricostruzione dei templi, accompagnano la visita aiutando a capire la funzione dei vari elementi, l'Eretteo, le diverse statue di Athina, la Niké a spada alzata, dell'anticamera dove si sostava per riprendere il fiato o per dormire la notte.
La sera c'è una movida sostenuta, tavolini dappertutto, si mangia, si beve e si socializza coi vicini di tavolo. Uno di questi della California, particolarmente politicizzato, discute di tasse, di gente stanca della classe dirigente, di rinnovare i rappresentanti, del movimento di protesta "Tea Party". Cose di oltre oceano, non adatte all'Italia.
Tutto questo, a ravvivare un incontro di colleghi, di cui uno scozzese che non vedevo da anni,  appuntamento a tra un anno....

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