martedì 28 maggio 2024

Leverano, la città delle parole

In occasione della rassegna "Il teatro dei luoghi" Festival internazionale 2024 del Teatro Koreja, "giovedi 30 maggio alle ore 11 presenteremo il ricco programma della XVIII edizione del TEATRO DEI LUOGHI FESTIVAL INTERNAZIONALE. Dal 15 al 25 luglio P.V. 11 giorni di programmazione ininterrotta, 18 spettacoli, 6 luoghi della città coinvolti, 3 giorni di formazione e importanti nomi del panorama artistico e letterario contemporaneo. Sottotitolo di quest'anno Nessuna terra in vista che omaggia il Premio Pulitzer e maestro della poesia americana di origine serbe, Charles Simic." E poi, ancora tanti appuntamenti e finali di laboratorio.
31 maggio 1-2 giugno ore 18.00 Torre Federiciana - Leverano (Le) in occasione della festa dei fiori, sabato e domenica LA CITTA' DELLE PAROLE, LEVERANO Racconti ispirati dai dialoghi con alcuni cittadini e cittadine di Leverano. Spettacolo per 25 spettatori Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 0832242000

giovedì 16 maggio 2024

Giornata internazionale sulle piante

Come ogni anno, in tutto il mondo le università ed i cenri di ricerca scientifica organizzano l'evento divulgativo: GIORNATA DEL FASCINO DELLE PIANTE La settimana internazionale “Fascination of Plants Day” 2024 (FoPD 2024) sotto l’egida dell’European Plant Science Organisation (EPSO), scienziati di tutto il mondo che studiano le piante.
L’obiettivo di questa iniziativa è di affascinare il grande pubblico con le meraviglie del mondo vegetale e di sottolineare l’importanza dello studio delle piante per l’agricoltura e la produzione sostenibile di alimenti, per l’orticoltura, la silvicoltura e la produzione di carta, legname, farmaci ed energia. Un messaggio chiave è anche quello che le piante svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione e la protezione dell’ambiente. 1): 18 maggio Escursione per osservare gli alberi monumentali nella Riserva naturale orientata Murge orientali Martina Franca (Taranto) tel 3203524352
2): 17 (ore 17), fino alle 13 del 19 maggio. Il bosco come servizi ecosistemici per una nuova visione del territorio, Foggia, wWF tel 3382252119 presentare al grande pubblico la bellezza del mondo vegetale, sottolineare l’importanza delle piante per la società e migliorare la visibilità della ricerca scientifica che viene svolta in ambito vegetale. . La domenica 19 maggio sarà effettuata un escursione naturalistica nel Parco Naturale Regionale del Bosco Incoronata.
3): 18 maggio. 10-12.30 Visita guidata ai Giardini di Pomona, Cisternino, contrada Figazzano Visita alle collezioni di fichi, melograni e altre fruttifere arboree; ai sistemi per un uso parsimonioso dell’acqua in agricoltura ed al labirinto di lavanda con al centro il kaki di nagasaki, simbolo di pace nel mondo.
4): 19 maggio dalle 10 alle 18. Località Masseria S. Angelo, Lecce. Giornata di apertura gratuita al pubblico dell’Orto Botanico del Salento, a Lecce, arricchita da laboratori, presentazioni ed esposizioni a tema botanico. il programma sarà aggiornato sul sito dell’Orto Botanico del Salento nella sede di via lorenzo Palumbo, si terranno vari eventi Ore 10.00/11.00 (12.00/13.00; 16.00/17.00, 17.00/18.00) Visite guidate. Passeggiata tra macchie, frutteti e pseudosteppe dell’Orto botanico a cura della Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico Universitario Ore 11.00-11.30 Presentazione di Santina Lamusta del libro “Il bulbo dell'amore. Storia e usi del lampascione” di Santina Lamusta , Nunzia Maria Ditonno pubblicato da Artebaria Ore 11.30-13.00 IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE API Attività laboratoriale dell’associazione Ephedra (amici dell’Orto Botanico) e Cristian Delle Noci, apicoltore. Raccontare il lavoro dell’apicoltore, annusare insieme la cera, conoscere la struttura morfologica e le caratteristiche delle api, i comportamenti e l’ambiente di vita, conoscere la complessa e evolutissima società delle api e il loro ruolo nel mantenimento della biodiversità. Ore 15.30-16.00 Conversazioni sul fascino delle piante con Francesco Minonne: "Fascino dei frutti antichi di Puglia” Saranno presenti Roberto De Giorgi (www.puntoverdevivai.it), vivaista esperto di biodiversità frutticola, e giovani ricercatori di UniSalento. Area ristoro a cura di “Cime di Rapa”
5): 21-24 maggio. La biodiversità delle piante, un grande tesoro da salvaguardare, IBBR, Bari via Amendola The Institute of Biosciences and Bioresources of Bari (IBBR-CNR) o
6): 22 maggio, fino alle 13.00. Piante: che storia affascinante! CNR, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, Lecce Giornata di divulgazione scientifica rivolta agli studenti delle Scuole secondarie superiori. L’evento si svolgerà all’interno del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce.
Inoltre, si terrà la settimana della biodiversità agraria, con eventi a Bari ed a Lecce In occasione della Giornata Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare, lunedì 20 maggio il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro organizza nell’Aula Magna di Agraria l’evento “(O)maggio BiodiverSO”. Per l’occasione, alle 16:30 saranno presentati i libri “Pillole (ricostituenti) di agrobiodiversità degli ortaggi pugliesi da frutto” (di Pietro Santamaria, versione e-book) e “Ortaggi della cucina tradizionale pugliese. 1. Ortaggi da frutto” (di Adriano Didonna, Massimiliano Renna e Pietro Santamaria, versione cartacea con distribuzione gratuita), realizzati nell’ambito del progetto “Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto - BiodiverSO Karpos”. Saranno inoltre premiati i vincitori del concorso fotografico “Obiettivo Agrobiodiversità" e il concorso gastronomico “Agrobiodiversità a Tavola”, con il riconoscimento ufficiale della Regione Puglia, libri a tema agrobiodiversità e gadget della Settimana della Biodiversità Pugliese. Il pomeriggio si concluderà presso Villa La Rocca dove, in collaborazione con l’Accademia Pugliese delle Scienze, l’orchestra sociale di MusicaInGioco allieterà i partecipanti con un concerto di colonne sonore di film e cartoni animati. MusicaInGioco è una associazione APS no profit che, dal 2010, dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi prevalentemente in area disagio socioeconomico/personale o con disturbi dell'apprendimento; l’orchestra si è già esibita in numerosi teatri e festival regionali e nazionali e, per la prima volta, porterà la sua musica alla Settimana della Biodiversità Pugliese.
Tied Up: 7): 23 maggio. Campus Ecotekne presso l'Università del Salento a Lecce, Settimana della Biodiversità Pugliese, la Prof.ssa Rosaria Rinaldi, Delegata del Rettore alla “Valorizzazione della Ricerca e Trasferimento Tecnologico”, insieme al Prof. Marcello Salvatore Lenucci, Direttore dell'Orto Botanico, hanno il piacere di estendere un invito a tutti coloro che desiderano partecipare a "Terra Tied - Up", L'evento si aprirà nel primo pomeriggio con un workshop dal titolo "Seminiamo un Futuro Sostenibile: Sensori Diffusi per un'Agricoltura di Precisione nel Cuore Verde dell'Orto Botanico" condotto e moderato dal giornalista Antonio Della Rocca del Corriere del Mezzogiorno. Al centro dell'attenzione, l'importanza cruciale dell'uso responsabile delle risorse idriche. Durante il workshop, verrà illustrata una rivoluzionaria tecnologia sensoristica basata sulle fibre ottiche, sviluppata presso il CERN di Ginevra e attualmente in fase di sperimentazione nell'Orto Botanico dell'Università del Salento, in anteprima mondiale. Questi sensori all'avanguardia, che consentono l'acquisizione di dati in tempo reale su lunghe distanze, promettono di innovare il monitoraggio della temperatura e dell'umidità con una precisione e un'efficienza senza precedenti. L'iniziativa vede la collaborazione attiva dell'azienda romana Inmatica S.p.A. e dell'azienda portoghese FiberSight, entrambe partner fondamentali nel processo di sperimentazione. La scelta dell'Orto Botanico come location per questa ricerca applicata non è casuale; riflette piuttosto un forte impegno congiunto verso il progresso e la sostenibilità ambientale. I partecipanti avranno l'opportunità di partecipare a visite guidate dell'Orto Botanico, esplorare una mostra di prodotti agroalimentari tipici a cura di aziende salentine e scoprire gli stand dimostrativi delle attività di ricerca del DiSTeBA e del CNR ISPA nel campo della Biodiversità. L'ingresso all'evento è aperto a tutti e totalmente gratuito. Abbiamo degustato un sorbetto alla meloncella ottimo, e comprato un distillato di elicriso, timo, critimo marino e fico d'india. Sacàra spirits è una azienda di Miggiano

venerdì 10 maggio 2024

idrogeno verde

Prima di parlare di scelte sostenibili da parte dei governi, si calcolano i vantaggi e svantaggi degli interventi. A livello di ricerca alimentare, le fonti proteiche alternative si sono indirizzate sulle FARMS di insetti. Ma quanto costa un kilo di farina di insetti (grilli, ad esempio)? 70 euro al kilo. Quindi, un pacco di pasta contenente il 10% di farina di insetti dovrebbe costare 7 euro. A livello di fonti energetiche alternative ai combustibili fossili, si parla a fasi alterne della possibilità di usare l'idrogeno, che bruciando non produce anidride carbonica. Il costo dell'idrogeno per uso automobilistico è elevato (17 euro/litro) e manca l'infrastruttura. Inoltre, per la conversione in energia si usano le celle combustibili, un processo che disperde parte dell'energia, invece di motori che brucino direttamente H2, anche se alcuni modelli di auto sono stati prodotti. L'idrogeno si produce con metodi ecologici (green) o non ecologici (Blu) partendo dal consumo di energia convenzionale, che aumenta la CO2. Nessuno fino ad oggi aveva ventilato la fattibilità delle elettrolisi dell'acqua per produrre H2, perchè i catalizzatori usati sono le terre rare come l'iridio. Oltre all'impiego di idrogeno nelle batterie (fuel cells) con efficenza dell'80%, è stato messo a punto da Toyota un motore a indrogeno, motori prodoti dall'azienda Acquarius, basato su un cilindro in cui i pistoni si muovono tra due capi del motore (vedi anche post precedente) Nelle auto elettriche attuali, aplug in, l'alimentazione elettrica viene prodotta a partire da energie non verdi (carbone, biodiesel), quindi non è sostenibile: consumiamo un eccesso di energie tradizionali per alimentare la rete elettrica, quando dovremmo produrre sorgenti di energia pulita. Questo si traduce nella ricerca di fonti di energia alernaive che non producano CO2: nella classificazione dell'idrogeno, H2, se è prodotto a partire da carbone, petrolio o centrali tradizionali, viene chiamato idrogeno blu, mentre dobbiamo puntare su idrogeno verde, produzione in cui le reazioni che permettono l'elettrolisi dell'acqua sono alimentate da energie rinnovabili. le tecnologie per produrre idrogeno verde hanno bisogno di uno scale up industriale, e di abbassare il costo a valle. Finchè sarà venduto a 17 euro/litro, le auto ad idrogeno per fare un pieno in Italia devono arrivare all'unico distributore presente, nel Trentino, e compiere con quel pieno 350/400 km. In Germania esistono almeno una ventina di distributori. Oggi, un articolo che presenta la ricerca del Giappone, RIKEN institute, mostra un nuovo catalizzatore economico che aumenta la produttività dell'elettrolisi di 4000 volte. Researchers led by Ryuhei Nakamura at the RIKEN Center for Sustainable Resource Science (CSRS) in Japan have improved on their green and sustainable method of extracting hydrogen from water by using a custom-made catalyst for the chemical reaction. Published in Nature Catalysis, the study details how they manipulated the catalyst’s 3D structure, which led to improved stability and an increase in the catalyst’s lifetime by almost 4,000%. The findings impact the ability to achieve a lasting and sustainable hydrogen-based energy economy. Water electrolysis using proton exchange membranes is a green electrochemical process for splitting water into oxygen and hydrogen. Hydrogen produced this way can then be stored and used at a later time. For example, when combined with a proton exchange membrane (PEM) fuel cell, the stored hydrogen can be used to power an electric car. However, PEM electrolysis still has limitations that prevent widespread industrial uses such as in power plants. In particular, the necessary chemical reactions happen in a highly acidic environment, and the best catalysts for these reactions are extremely rare earth metals, such as iridium. As Nakamura explains, “scaling up PEM electrolysis to the terawatt scale would require 40 years’ worth of iridium, which is certainly impractical and highly unsustainable. Almost two years ago, Nakamura and his team developed a breakthrough process that allowed acid water electrolysis that did not rely on rare earth metals. By inserting manganese into a cobalt oxide lattice, they created a process that relied only on common and sustainable earth metals. Despite the success, the process was still not as stable as it needs to be in a PEM electrolyzer. Now, they have built on their previous discovery and developed a longer-lasting earth-abundant catalyst. The new catalyst is a form of manganese oxide (MnO2). The key finding was that reaction stability could be increased over 40 times by altering the catalyst’s lattice structure. Oxygen in the 3D lattice structure of manganese oxide comes in two configurations, planar and pyramidal. The planar version forms stronger bonds with manganese, and the researchers discovered that increasing the amount of planar oxygen in the lattice significantly enhanced catalytic stability. They tested four different manganese oxides, which varied in the percentage of planar oxygen. When using the version with the highest achievable percentage, 94%, the critical oxygen evolution reaction could be maintained in acid for one month at 1000 mA/cm2. The total amount of charge transferred in this case was 100 times more than anything seen in previous studies. When tested in a PEM electrolyzer, water electrolysis could be sustained for about 6 weeks at 200 mA/cm2. The total amount of water electrolyzed in this time period, and therefore the amount of hydrogen produced, was 10 times more than has been achieved in the past with other non-rare metal catalysts. “Surprisingly,” says co-first author Shuang Kong, “the improved stability did not come at a cost in activity, which is usually the case. A PEM water electrolyzer that generates hydrogen with an earth-abundant catalyst at a rate of 200 mA/cm2 is highly efficient.” Industrial applications typically require a stable current density of 1000 mA/cm2 that lasts for several years, rather than a month. Nevertheless, the researchers think that tangible, real-world applications will eventually be possible and contribute to carbon neutrality. “We will continue to modify catalyst structure to increase both current density and catalyst lifetime,” says Nakamura. “In the long-term, our efforts should help achieve the ultimate objective for all stakeholders — to conduct PEM water electrolysis without the use of iridium.” Kong et al. (2024) Acid-stable manganese oxides for proton exchange membrane water electrolysis. Nat Catal. doi:10.1038/s41929-023-01091-3 The new manganese oxide catalyst allows this level of production to last for months in a PEM. Proton exchange membrane (PEM) water electrolyzer using manganese oxide.
A photocatalyst developed by researchers at Oregon State University could provide a more efficient route to hydrogen production. Publishing their research in the journal Angewandte Chemie, the researchers say that their photocatalyst is based on a metal organic framework (MOF). The MOF was used to develop a metal oxide heterojunction – a combination of two materials with complementary properties – to make a catalyst that, when exposed to sunlight, could quickly and efficiently split hydrogen from water. The heterojunction features MOF-derived ruthenium oxide and titanium oxide doped with sulphur and nitrogen. The researchers tested a number of heterojunctions, which they call RTTA, with different amounts of the oxides and found that the lowest ruthenium oxide content exhibited the fastest rate of hydrogen production. In just one hour, a gram of RTTA-1 was able to produce more than 10,700 micromoles of hydrogen. The team said the process utilized photons—light particles—at an “impressive” rate of 10%, so that for every 100 photons that struck RTTA-1, 10 contributed to hydrogen production. The researchers said the photocatalyst could enables the high-speed, high-efficiency production of hydrogen, used in fuel cells for cars as well as in the manufacture of many chemicals including ammonia, in the refining of metals and in making plastics. "The remarkable activity of RTTA-1 is because of the synergistic effects of the metal oxides’ properties and surface properties from the parent MOF that enhance electron transfer," said Kyriakous Stylianou, assistant professor in the Department of Chemistry at Oregon State University College of Science. "This study highlights the potential of MOF-derived metal oxide heterojunctions as photocatalysts for practical hydrogen production, contributing to the development of sustainable and efficient energy solutions," Stylianou added. Current catalytic processes for producing hydrogen from water involve electrocatalysis. The sustainability of this route depends on using renewable energy, and to be competitive in the market, the energy must be inexpensive. Producing hydrogen by splitting water through a catalytic process is cleaner than the conventional method of deriving hydrogen from natural gas via a carbon-dioxide-producing process known as methane-steam reforming. Techniques that can bring down the cost of producing hydrogen by splitting water are therefore welcome. Presently, methane-steam reforming produces hydrogen at a cost of about $1.50 per kilogram, compared to about $5 a kilogram for green hydrogen. Stylianou said: "Ruthenium oxide is not cheap, but the amount used in our photocatalyst is minimal. For industrial applications, if a catalyst shows good stability and reproducibility, the cost of this small amount of ruthenium oxide becomes less important." Boosting Photocatalytic Hydrogen Production by MOF-derived Metal Oxide Heterojunctions with a 10.0% Apparent Quantum Yield Emmanuel N. Musa, Ankit K. Yadav, Kyle T. Smith, Min Soo Jung, William F. Stickle, Peter Eschbach, Xiulei Ji, Kyriakos Stylianou First published: 10 July 2024 https://doi.org/10.1002/anie.202405681

giovedì 2 maggio 2024

Saletta Fondo Verri

 


Anonio Verri è stato un romanziere ed un poeta, annoverato tra i selvaggi salentini insieme a Salvatore Toma. Tra le sue opere più importanti ricordiamo “Il pane sotto la neve”, “La Betissa” e “La cultura dei Tao”.

diresse le riviste letterarie «Caffè Greco» (1979-1981), «Pensionante de' Saraceni» (1982-1986) e «Quotidiano dei Poeti» (1989-1992) che dal maggio 1991 si interseca con un’altra testata: «Ballyhoo - Quotidiano di comunicazione».
Rimasta memorabile una sua "performance culturale"; quella di riuscire a diffondere per dodici giorni consecutivi il «Quotidiano dei poeti», fatto di sola poesia, stampato a Maglie, presso la Erreci edizioni di Pino Refolo, e distribuito in giornata, attraverso una rete di amici e militanti, a Bari, Napoli, Roma, Matera, Perugia, Milano, Trento e Belluno. Collaborò con la rassegna «Sudpuglia» (1986-1993) e «Titivillus» (1991-1992), e diresse «On Board» (1990). Organizzò due edizioni di una mostra mercato di poesia pugliese, dal titolo: "Al banco di Caffè Greco", e poi due mostre-letture, di cui la prima fu su James Joyce e Raymond Queneau e la seconda sullo Scrap, gioco di scrittura con scarti tipografici. Allestì poi, con la collaborazione di Raffaele Nigro, un dramma radiofonico alla Rai di Bari tratto dal suo Il fabbricante d'armonia, nel maggio 1985. Curò tutte le attività legate al Centro Culturale Pensionante de’ Saraceni e le collane: I quaderni del Pensionante (1983-1987); Spagine. Scrittura Infinita (1991);Compact Type. Nuova Narrativa (1990); La rivista di poesia L'incantiere è a lui dedicata. 

«C’è troppa pace al Sud/e poi c’è troppo Sud e basta», in un componimento che fa parte della sua raccolta poetica Il pane sotto la neve, pubblicata nel 1983

Fondo Verri Libero Cantiere. 
Spazio teatrale dedicato al poeta ed artista leccese Antonio Verri, associato ai Presidi di Lecce  Qui il suo blog, aggiornato al 2022
in questi giorni ha in programma varie iniziative, corsi e recital


e qui una iniziativa del 2022, nei locali del vicino conservatorio di Sant'Anna, giardino del ficus magnolia secolare

Gli autori a cui “Qui se mai verrai...” restituisce la parola nei dieci incontri in cartellone sono: Vittorio Pagano per l’organetto di Claudio Prima e la voce di Simone Giorgino; Vittore Fiore per il flauto di Gian Luca Milanese e la voce di Simone Franco; Salvatore Toma per il sax di Roberto Gagliardi e la voce di Renato Grilli; Vittorio Bodini per la fisarmonica di Bruno Galeone e la voce di Piero G. Rapanà; Rina Durante per l’arpa di Giuliana De Donno e la voce di Angela De Gaetano; Ercole Ugo D’Andrea per il sax di Emanuele Coluccia e la voce di Gianni Minerva; Claudia Ruggeri per il violino di Isabella Benone e la voce di Claudia Di Palma; Girolamo Comi per il pianoforte di Giovanni Iorio e la voce di Lorenzo Paladini.

Si può viaggiare attraversando l’immateriale? Incrociare la traiettoria di una voce, di un sussurro? Camminare in punta di piedi su tracce d’inchiostro, osservare non visti il divenire di un rigo? Si può? Sì, si può! La scrittura è “cattura del soffio”, matrice che dà corpo e sostanza all’immaterialità. C’è un pensiero, un’idea e poi un movimento di mani, di corpo, di anima, di voce che mette le cose in vita.

Oggi più che mai, al di là di ogni idea superficialmente celebrativa, si sente il bisogno di ritornare sui loro versi e sui loro passi, di indugiare nei luoghi che sussurrarono alla poesia la traccia di una geografia ideale della Terra d'Otranto, della sua natura. I soffi del vento, il cicaleccio nell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici. Materia per una lingua che nel Novecento si è fortificata di esperienze che hanno valicato il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi inscindibile dal suo portato culturale. Così appare agli occhi del viaggiatore il Salento: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie.

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