Quest'anno mia madre ha compiuto 91 anni. Ci siamo fatti compagnia per una settimana, sono arrivato di lunedi' mattina, e ripartito domenica sera.
Uno dei ritornelli che ci ha fatto da stappo al recupero dei ricordi è stato "Francku na's, dej me padesatnik na zmrzlinu", Zio Francesco, dammi un cinquantino per il gelato... qui nella foto, da ragazzo, nel cortile della fattoria...
un altro episodio che ci lascia andare al racconto di ricordi lontani è dello zio Jara da ragazzo. Alla domanda degli adulti: "Tak co, Jardku, co je noveho" Rispondeva: "ale niiic". Allora, Jaro, che c'è di nuovo? ma nulla! (invece di pronunciare gniz, usava la ci di ciao (nella foto, coi genitori ed i nonni)
ho fatto tanti piccoli servizi, infilato aghi col filo bianco e filo nero, per i rammendi urgenti, attaccato bottoni, lavato la sua schiena, tagliato le unghie, fatto i massaggi, aggiustato il cassetto, ricollegato i cavetti di sky, cercato i documenti da presentare per le visite mediche, attaccato i tondini sotto le sedie per farle scivolare, riempito le siringhe con l'insulina, accompagnata ai servizi sociali, c'è un bel centro per anziani dove si svolgono attività di gruppo, fisioterapia locomotoria, e firmato documenti in attesa di firma... parlato con l'assistente sociale, con i vicini, con i carabinieri, sistemato querele per contrasti con i condomini....
con Laura, dirigente del centro anziani....
Mi racconta dei sogni, sogna molto, ricorda le persone care, e ci parla in foto, ci dà il buongiorno, l'attenzione e il sentimento.
Dopo che me ne sono andato, ho fatto, o ricordo di aver fatto, un bel sogno, molto toccante, tra superficialità e profondità delle cose della vita, con la partecipazione dell'amico Renato... cose che ti danno un impulso e un nuovo avvio a tutta la giornata.