nel periodo tra il 1994 ed il 1997, Oriental Bazaar, un negozio di Tokyo oggi decaduto, lungo la avenue che percorre Omotesando fino a Harajuku, proponeva il meglio dei mercati delle pulci, tra bambole, kimono dai bei colori e stoffe pregiate, mobili e gioielli. Articoli che sono appartenuti a persone scomparse, e per questo di scarso interesse per un giapponese, ma che attraevano i turisti come mosche.
Di certo era più interessante visitare i flea markets, da quelli rinomati, come quello che si svolge ogni 25 del mese davanti al tempio Toji a Kyoto, a quelli meno conosciuti.
Ecco una carrellata di immagini ricordo, ora immerse nell'oblio e negli scantinati, ma che hanno avuto per qualche anno un posto nel salotto o nella libreria.
il cane protettore per la nascita dei bambini, anche in versione con un cesto in testa, o con un carretto al seguito
i pupi
trilogiadi terracotta vuota all'interno, pagato 100 yen
con un seabream, orata, pagato 500 yen
altri oggetti di artigianato, come i dodici segni dello zodiaco cinese, sono acquisti fati vicino al Toji.ji, negozio ormai chiuso, dao che il padrone, Hirata-san, ancora attivo nel 2013, aveva già raggiunto gli 89 anni
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