I fine settimana in Cecoslovacchia si fanno le pulizie di casa, i maschi sono addetti a sbattere i tappeti, a fare le pulizie.... è un processo di imprinting messo in atto sin dall'infanzia, in cui le madri educano i figli con modi esemplari (fai cosi', o non esci fuori). Da bambino mai madre mi faceva fare tutti i lavori di casa, cucinare, lavare i piatti, spolverare, passare l'aspirapolvere sui tappeti: diceva, queste ricette se non le conosci non te le preparerà nessuno, abituandomi a vivere da solo, in modo autonomo. E' stato un esercizio che mi ha avvantaggiato in Giappone: ho rilevato un appartamento con tutti gli arredi da una ragazza che stava partendo, facendomi un prezzo forfettario, c'era anche il vacuum cleaner, l'aspirapolvere. Anche l'oyasan, il padrone di casa, ha avuto vantaggi da questo passaggio tra inquilini, non dover fare pulizie generali, non cambiare i tatami.... alla fine, aspirapolvere, cuociriso, stufa a kerosene, hanno svolto un buon servizio: partendo, ho provveduto a regalare tutto, anche l'auto, a vicini ed amici, finiti i miei due anni di soggiorno, e via per l'Italia.
Rileggendo Murakami, in "Ascolta la canzone nel vento", Kaze no uta o kike, cito due brani:
32. Derek Hearthfield...era uno capace di parlare direttamente della vita, dei sogni e dell'amore. Nel suo libro "Cento e una volta intorno all'arcobaleno" ... "sul piu' sacro fra i libri.... giuro di dire la verità. La vita è vuota. Naturalmente pero' c'è una possibilità di salvezza. Perchè all'inizio non lo è del tutto. Siamo noi che facciamo ogni sforzo possibile per renderla vuota.....
e poche pagine piu' avanti:
-quando torni a Tokyo?
-la settimana prossima...
-So che mi mancherai, quando non ci sarai piu'...
Questa differenza tra sentire o non sentire la mancanza di qualcuno segna due periodi della mia vita ... avevo un gruppo di amiche a Torino, Magda, Wanda, Pinuccia;
con Wanda, abbiamo fatte belle gite in provincia di Torino, visitato l'abbazia di Vezzolano, ad Albugnano, e in generale le chiese gotiche-romaniche del torinese ed astigiano. San Antonino di Ranverso, la chiesa San Francesco a Susa, l'abbazia di Novalesa, non basta un elenco a nominarle.
Io accompagnavo Wanda all'autolavaggio, restavamo insieme dentro la macchina (oggi è vietato, ma allora l'auto camminava su dei rulli fino al compimento delle fasi del lavaggio mentre i rulli facevano i cicli del lavaggio), voleva compagnia perchè lei era claustrofobica, ma era anche agorafobica (sono le contraddizioni della vita). Seduti in auto, fianco a fianco, si parlava del più e del meno....
Una sera Wanda mi invita fuori, in auto. Quella sera, in auto sotto casa (casa dei miei, doveva essere inizio aprile 1977) prima di salutarmi, mi dice: sto partendo, vado a vivere in Peru', con un pittore... e mi dà un bacio.
C'erano state delle ragazze prima, un innamorarsi in senso vago, ma legami forti no: la mia vita era vuota. A quel tempo non sapevo come potesse essere la mancanza di qualcuno, e il piacere di riaverlo vicino. E sono partito, ho cambiato vita.
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