venerdì 22 maggio 2009

Haruki Murakami

Il nuovo libro di Murakami Haruki (come dicono i giapponesi, mettendo prima il cognome) si chiama Ichi-kyu-hachi-yon, che nel linguaggio degli sms sta per 1984. Sta per uscire il lungua originale, quindi aspetteremo qualche anno prima della traduzione inglese.
Perchè 1984? Su questo sito molto simpatico Daniel ci spiega alcuni collegamenti tra il titolo, che riprende un libro di Orwell, e la setta Aum-shin-rin-kyo, che fece uso del gas sarin, che inibisce la trasmissione sinaptica neuromuscolare: 1Q84 è il codice internazionale per l'enzima acetilcolinesterasi, bersaglio proprio del sarin.
(ricordo bene come, nel 1994, sull'Asahi Evening News mi colpì la notizia di un incidente in una località vicino Nakano, con alcuni intossicati in un condominio per una nube non identificata, ci furono anche 6 morti).
Dalle interviste rilasciate sembra che si tratti di un romanzo molto più lungo di Kafka sulla spiaggia, e forse un'opera chiave e significativa per la poetica dell'autore....
Se avete voglia di leggere qualche informazione sullo stile, come si sia formato e sui libri minori, leggete questo blog sul lato B delle opere di Murakami.



Biografia
Haruki Murakami nasce a Kyoto. Si iscrive alla facoltà di letteratura dell'università Waseda di Tokyo dove si laurea nel 1975 con una tesi sull'idea del viaggio nel cinema americano. Gli anni della sua frequenza universitaria sono gli anni delle rivolte studentesche. Murakami partecipa molto attivamente a quel periodo, esprimendosi per esempio in maniera molto decisa contro la guerra in Vietnam, nonostante il Giappone non vi avesse preso parte.
Haruki per un anno interrompe la frequenza all'università e comincia a lavorare in una stazione televisiva. Poichè questo lavoro non lo soddisfa, con la moglie decidono di aprire un jazz bar, utilizzando sia denaro ottenuto in prestito da una banca, sia i soldi guadagnati da entrambi, lavorando di giorno in un negozio di dischi e di sera in una coffee house. Il bar viene aperto a Kokubunji (Tokyo), nel 1974, e viene chiamato "Peter cat", dal nome di un gatto che lo scrittore aveva avuto qualche anno prima e che aveva lasciato a un suo amico in campagna. Il "Peter Cat" era un coffee bar di giorno, mentre di sera venivano serviti anche alcoolici; l'ambiente era senza finestre, con muri bianchi in stile spagnolo, sedie e tavoli di legno, nonchè foto di gatti dappertutto. Murakami qui preparava drink, metteva musica, leggeva libri e ascoltava le persone; come ammette lui stesso, questa esperienza è stata preziosa per la sua formazione di scrittore.
Nel 1977 il jazz bar viene trasferito in una zona più centrale di Tokyo. Il nuovo locale ha come insegna un enorme Stregatto e all'interno tutto (tavoli, bastoncini, tazze, fiammiferi..) decorato con dei gatti. Murakami fino a questo momento è vissuto interessandosi alle sue due passioni: musica e letteratura, concentrandosi però prevalentemente sulla prima, sentendo lui per primo di non avere ancora l'esperienza necessaria per scrivere un libro.
Nell'aprile del 1974 scopre però improvvisamente la sua vocazione letteraria, e inizia così la redazione del suo primo romanzo, Ascolta la canzone del vento (Kaze no uta o kike), pubblicato poi nel 1979. Grazie ad esso vince il premio Gunzo come migliore esordiente. L'anno seguente dà alle stampe Il flipper del 1973 (1973-nen no pinburu), mentre risale al 1982 la pubblicazione di Sotto il segno della pecora (Hitsuji o meguru Boken), che gli vale il premio Noma per scrittori emergenti. I tre libri vengono solitamente riuniti sotto il nome de "La trilogia del Ratto” poichè uno dei personaggi principali si chiama appunto "il Ratto".
Nel 1981 Murakami vende il jazz bar e comincia a vivere dei proventi ricavati dalla vendita dei suoi libri. Nell'ottobre del 1984 si trasferisce a Fujisawa, nella prefettura di Kanagawa, una città sul mare a 50 chilometri da Tokyo, mentre nel gennaio del 1985 si trasferisce a Sendagawa, presso Tokyo.
Nel 1985 vince il Premio Tanizaki con La fine del mondo e il paese delle meraviglie (Sekai no Owari to Hado-boirudo Wandurando, dove hard-boiled sta per un genere letterario di fiction a tinte forti). Nel febbraio del 1986 si trasferisce di nuovo, questa volta a Oiso, nella prefettura di Kanagawa. Dall'ottobre 1986 viaggia tra la Grecia e l'Italia, in particolare, in Sicilia e a Roma, dove scrive nel 1987 Tokyo blues, (Norwegian wood - Noruwei no mori: il titolo si riferisca alla canzone dei Beatles) - che si rivela fin da subito un autentico caso letterario, vendendo 2 milioni di copie in un anno - e tra il 1987 e il 1988, Dansu dansu dansu (Dance dance dance), pubblicato nel 1988.
Nel 1991 si trasferisce negli Stati Uniti dove diviene prima ricercatore associato nell'Università di Princeton, e l'anno successivo professore associato nella stessa università.
Nel 1992 esce A sud del confine ad ovest del sole. Nel luglio del 1993 si trasferisce a Santa Ana (California) per insegnare all'università William Howard Taft. Nel 1994 e nel 1995 vengono pubblicati i tre volumi di Nejimakidori kuronikuru, L'uccello che girava le viti del mondo (cronache dell'uccello avvitamondo), che gli valgono nel 1996 il prestigioso premio Yomiuri.
Nel 1999 esce Supotoniku no Koibito, in italiano La ragazza dello sputnik.
Nel 2001 si trasferisce di nuovo a Oiso, prefettura di Kanagawa, dove vive tuttora, praticando anche lo sport della maratona.
Nel 2006 riceve il Frank O'Connor International Short Story Award per la raccolta di racconti brevi Blind Willow, Sleeping Woman e vince il World Fantasy Award con il romanzo Kafka sulla spiaggia. Sempre lo stesso anno gli viene conferito il Premio Franz Kafka, in passato già assegnato ad autori del calibro di Philip Roth, Harold Pinter ed Elfriede Jelinek.
Haruki Murakami è il traduttore in giapponese delle opere di Raymond Carver, che considera uno dei suoi mentori letterari.
Scrive infatti: “Fino a quando non ho incontrato Raymond Carver, non c'era mai stata una persona che, come scrittore, potessi considerare il mio mentore. Raymond Carver è stato senza dubbio l'insegnante più prezioso che abbia mai avuto e anche il mio migliore amico letterario”.

venerdì 15 maggio 2009

viaggio negli USA: terza e ultima parte


Dialoghi tra un residente USA e un ospite italiano (io)

Il professore che mi ha ospitato segue orari tipici degli americani. Mi è venuto a prendere in hotel alle 7.40, siamo arrivati in ufficio in 10 minuti, abbiamo lavorato fino alle 12, poi pausa pranzo, dalle 13 fino alle 17 si lavora ancora e si sbrigano impegni vari, alle 18 si cena. La cena può durare giusto il tempo del pasto oppure se è anche un momento di socializzazione fino alle 21 - 21,30.
Alcune delle domande classiche riguardano i nostri comportamenti rispetto ai loro. Una di queste è qual'è il mio orario di lavoro. Da parte mia, sono abituato a orari simili, con la differenza che adesso che abbiamo il tesserino magnetico, tutto è registrato, e ci sarà la possibilità di recuperare le ore svolte in più con giorni di riposo. E che se dobbiamo svolgere dello straordinario (finire di scrivere un articolo, comunicazioni urgenti, raccolta dati, ecc...) noi non ci rechiamo di nuovo in ufficio tra le 19 fino alle 23, come fanno lì, ma lo possiamo fare da casa. L'altra cosa che mi distingue da un comportamento standard è che al mattino accompagno mia moglie al supermercato, così che arrivo in ufficio alle 8,30: per me è un momento di conversazione, per cui ha un valore intrinseco.
Un altro argomento toccato varie volte è cosa pensiamo noi dell'Italia, e delle differenze con gli USA. Tra quelle su cui ho argomentato, c'è l'assistenza sanitaria (buona in IT) e l'efficienza medica (scarsa). Infatti i tempi di intervento di una ambulanza sono lunghi e i tempi di ricovero sono più aleatori da noi (con possibilità di palleggiamento tra vari ospedali delle provincia).
Non abbiamo parlato molto della situazione politica, però del personaggio S.B. abbastanza, perchè è talmente noto che molti fatti sono diventati stereotipi. La vicenda Veronica Lario e il divorzio annunciato, l'aver fatto fortuna seguendo le orme delle TV USA con tanti "commercials" e pubblicità intrammezzata da spezzoni di film.
Quello che forse nessuno si rende bene conto è che non si possono affidare le sorti di un paese ad una persona di affari, perchè quello che viene affermato in un momento di convenienza un giorno successivo sarà smentito (sempre per convenienza). E che in un consiglio di amministrazione (e oggi di governo) conta la quota di maggioranza, ossia si fa quello che vuole il padrone (socio di maggioranza). E gli altri soci a guardare impotenti.
Ed ora un argomento di cui gli americani possono essere fieri. Sì, perchè in qualsiasi discussione, CNN, media, giornali, quello che tocca l'opinione pubblica e che conta, che viene usato come misura di paragone è: è giusto fare questo o quello con i soldi pubblici, ossia quelli che noi paghiamo con le tasse?
Concludo con un bel ricordo, l'abbraccio con cui ci siamo salutati con l'amico di colore di un momento, per strada, malato ma mai vinto, discutendo di crisi, di senza casa, di neri e segregazione, ghetti e difficoltà di integrazione (vedi banlieu parigine).
E il monito che ho lanciato a chi disperava. Guardando in avanti, c'è sempre una via di uscita che si può prendere. Andare via dal recinto, cambiare paese. C'è sempre tanta richiesta di insegnanti di inglese in Cina e Giappone, e non guardano il colore della pelle!

mercoledì 13 maggio 2009

viaggio negli USA, 2a parte


Seconda parte del resoconto sul viaggio in Alabama e Georgia.

Negli USA o si accende il riscaldamento o si accende il condizionatore. Non ci sono mezze stagioni, e non si aprono le finestre per rinfrescare gli ambienti. Questo putroppo innalza il surriscaldamento dei luoghi abitati, con un effetto di circolo vizioso. Meno male che perlopiù i luoghi abitati sono separati da spazi aperti e non sono ad elevata densità abitativa. Anche in auto, ho dovuto chiedere spesso di abbassare il livello del condizionatore.
Spesso non si fa la raccolta differenziata, solo in centri di alto livello culturale (dentro l'università) ci sono cestini appositi per plastica e alluminio insieme.
Dietro il mio hotel in Auburn c'era una foresta in vendita, 300 acri di terreno fitto di alberi. Peccato non ci sia una ONG come Legambiente, la LIPU o il FAI che lo acquisisca e lo trasformi in parco attrezzato, per escursioni e birdwatching. Ci sono tanti volatili, canterini, mentre l'uccello simbolo dell'Alabama è lo Yellow hammer, una specie di picchio. Lungo la strada c'era un corpo schiacciato di armadillo, dal corpo e coda ad anelli. Fauna ricca e varia!!!
L'università di Auburn è gemellata con la città di Ariccia, dove tiene in affitto alcuni residence per ospitare studenti in visita culturale. Ho proposto di instaurare ulteriori iniziative di cooperazione tra università e centri di ricerca italiani, come corsi di lingua estivi, scambi di ricercatori su progetti e attività di interesse comune, e organizzazione di meeting internazionali.
Le docenze sono di vari livelli di importanza: a quello inferiore c'è il lecturer, poi l'associate professor, o visiting professor, e infine se il corpo docente valuta bene l'operato si diventa tenure track professor, la posizione a tempo indeterminato.
Buona parte dei docenti sono di origine cinese, o indiana. Ho incontrato una ricercatrice italiana (ossia è pagata su progetto) che lavora nel settore degli asfalti e dei materiali di riciclo adatti ad essere mischiati nell'asfalto, Alessandra Bianchini. Ci siamo intrattenuti nella pausa pranzo, ha raccontato di suo marito, nel corpo dei Marines, e dei loro trascorsi in Italia, dove forse un giorno rientreranno.
Alla Georgia State University ho conosciuto un professore italiano che si è formato all'Università di Milano, Giovanni Gadda. Si occupa di enzimi microbici che usano come cofattore il FAD. Aveva un'ospite sempre italiana, Barbara Gerratana, ora a Baltimora, Maryland, che studia inibitori di enzimi di micobatteri (tubercolosi) e alcuni composti antitumorali da Streptomyceti, la quale ha tenuto una seminario. C'è un'altra italiana che lavora ad Atlanta, nell'Istituto di Immunologia. Sono tutti rappresentanti dell'eccellenza italiana all'estero. Forse qualcuno di loro cercherà di rientrare in Europa, forse sarò stato di aiuto per segnalare le possibilità di fondi europei per aprire un laboratorio e una linea di ricerca propria.
Io furbescamente non ho portato nessun computer o USB-memory /pendrive, pur di non tenere una presentazione per il gruppo dei dottorandi del Dipartimento. Però me l'hanno chiesto, la prossima volta non avrò scuse.
Lobbies.
Per ogni attività da promuovere, ci si organizza in gruppi palesi e occulti (non diciamo gruppi di potere, ma i gruppi usano fare pressione "anche " attraverso politici e opinionisti, officers, e media (CNN, Murdock, NYT).
Adesso il punto in discussione è se fare passare nelle scuole l'insegnamento dell'evoluzionismo come unica teoria scientifica o no, ossia prendere in considerazione che il Darwinismo non sia l'unica teoria che giustifichi l'evoluzione.
Esiste un gruppo di pressione, le chiese battiste, e le sette religiose, che vorrebbe che il crezionismo fosse messo alla stessa stregua dell'evoluzionismo come insegnamento fondante nelle scuole USA. E fanno addirittura dibattiti televisivi su questo!!!!

martedì 12 maggio 2009

viaggio negli USA


Eccomi di rientro dal viaggio negli stati uniti, profondo sud, Alabama e Georgia.
Sette giorni presso l'Università di Auburn, e tre in visita presso la Georgia State University. Una importante differenza con i nostri paesaggi, oltre alla grande estensione dei perimetri cittadini, dovuta agli enormi spazi a disposizione ed alle case ben spaziose con giardino, sono le foreste di alberi, sempreverdi come conifere, cedri e cipressaceae, e grandi alberi alti decine di metri ad estesa ramificazione, come aceri, platani, ecc... Dopo qualche giorno di pioggia, accompagnato da una tempesta che ha fatto cadere rami e alberi, il verde è stato ancora più rigoglioso.
Due hotspots in Georgia che meritano una visita sono Peachtree Peak, visto su un libro, con cascate e ricco di acque, e i giardini Callaway, un resort per le gite che abbina a laghi attraversati da una chiatta e barche a motore in affitto, aree a tema , come i sentieri di azalee, dogtrees, hollytrees, la serra delle farfalle (fatte tante foto), gli alberi tropicali, e la dimostrazione con gli uccelli rapaci. Alcuni dei rapaci tenuti in cattività, tra cui una bald eagle, simboli delgi USA, sono mostrati al pubblico, a rotazione. Nella nostra visita ci hanno mostrato un falco, un gufo con le orecchie a ciuffo, ed un avvoltoio, che ci hanno sorvolato varie volte volando da una addestratrice all'altra, voli silenziosi e affascinanti.
Questa visita è stata utile per capire molte cose, in comune o differenti da qui.
Il costo della benzina (che loro chiamano gas/gasoline) è tre volte inferiore (1,18 dollari a gallone, che sono tre litri).
Il costo delle spese sociali è a carico delle entrate nei singoli states derivanti dall'IVA. Se la gente comincia a risparmiare, a fare meno acquisti, si spende meno per l'educazione, e molti insegnanti vengono lasciati a casa. Questo è un monito a cosa avverrà in Italia a pieno regime di federalismo fiscale. Le regioni con un buon bilancio avranno un ottimo livello di scuole ed insegnanti, e le regioni con redditi bassi avranno un basso livello di educazione e limitate spese sociali.
Atlanta.
Tanti homeless, tanti volontari per offrire cibo e assistenza, un buon livello di assistenti sociali che seguono i piani di ricollocamento dei licenziati (devi frequentare corsi e partecipare alle riunioni per dimostrare di cercare effettivamente un lavoro). Oltre a questo, moltissimi emarginati di colore. Tanti neri per strada, di cui quelli giovani (anche 28 anni) sono crack-dipendenti. Chiedono pochi spiccioli, già al mattino si riconoscono dall'aria spaesata, fumata, trascurata.
Quelli dalla parlantina attiva, con una buona stima di sè, sono interessanti, è piacevole parlarci, uno mi ha mostrato il suo deposito di averi all'interno di un box di giornali senza lucchetto, ed un albero su Peachtree, l'avenue che attraversa Downtown dal Fox theatre fino al centro, con un paio di stivaletti appesi ad un ramo, simbolo di un gesto di protesta di qualche tempo fa.
Ti parlano di lotta contro la segregazione, Martin Luther King, i neri che non avevano acesso in Downtown, ma vivevano sulla Auburn avenue. Di quando Ray Charles fu bandito dalla Georgia perchè aveva rifiutato di tenere un concerto per sostegno alle proteste. Di lavori come lavapiatti sottopagati. Di dove conviene mangiare spendendo poco.
Ci sono anche sparuti bianchi fermi sui marciapiedi, ma si distinguono per la carrozzella, per problemi di salute, ti dicono, guarda, mi controllano quanti dollari mi stai dando, questi crack-dipendenti.
Tante case in vendita, alcune belle, di mattoni rossi, probabilmente a buon prezzo.
Peachtree avenue si spegne di vita la sera coi negozi (mall) che chiudono prima delle 18, i fast food (cucina cinese, cajun, messicana) e gli Starbuck cafè, però ci sono i grandi albeghi e i ristoranti importanti, le birrerie, alcune servono birra prodotta da loro, fresca e saporita di luppolo, altre vendono birra alla spina o imbottigliata, come la lager Yuengling. Preparano tanta frittura, ali di pollo, pesce gatto, rondelle di cipolla, perfino cetriolini sottaceto fritti. Pane di mais.
Un ospite dell'albergo, ragazzo di colore, entra nell'ascensore. Io schiaccio il mio piano, 10, poi chiedo, che piano. Lui dice, il nono, io schiaccio 9. All'uscita, mi ringrazia, stupito: I appreciated that.
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