Ieri su NHKworld, la TV satellitare in inglese, ho seguito un dibattito tra ospiti internazionali, studenti temporaneamente in Giappone, e altri ospiti locali, sullo Shugyo.
Pur avendo diverse connotazioni, con il kanji shu riferito al togliere la polvere che oscura la vista dell'originale eleganza di una persona, in genere ci si riferisce ad un training severo e intenso.
"Weakening the physical senses by practicing austerities is one way
to allow the spiritual senses to become stronger. Activities like Zazen, fasting,
ascetic practices in the mountains, and so on exhaust the body and allow the
spiritual senses to become more active."
Onisaburo Deguchi, Founder
of Otomo Religion (Aikido Journal, Vol.25, No.1) dal sitoquesto sito descrive, in particolare, il traning buddista dello shugyo, la meditazione zazen, le posture ed i gesti, il loro significato, e le pratiche dell'ascetismo di montagna, camminare, fare il bagno sotto una cascata.
La trasmissione specifica che oggi ci si riferisce a un significato più comune, condiviso dalla maggioranza degli intervistati, che è: "Challenge your limits", ossia perseverare in un obiettivo, realizzare un obiettivo, tentando con tutte le forze.
Due parole che contengono il secondo kanji sono Okyo, il canto dei sutra, e Shakyo, la scrittura o copiature dei sutra. La lettura dei canoni buddisti come pratica di supporto alla ricerca personale.
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