Ho scelto come mio contributo il libro di Carl Boyer "Storia della matematica"
Staov frequentando il corso di matematica, e le esercitazioni (funzioni, calcoli differenziali, integrali). Avevo sempre avuto un pregiudizio, che stavo riuscendo a superare, perchè il calcolo intuitivo mi riesce più facile che parlare di teoremi. Ho iniziato dalle equazioni egizie, il calcolo dei greci, e pur non essendo entrato nel contenuto di tutti i capitoli (alcuni troppo specifici), sono riuscito a affrontare e assaporare quasi tutta la matematica moderna.
Alla fine voto di esame appena sufficiente, ma sono diventato appassionato di calcolo.
Devo dire che non è l'unico libro utile. Ci sono libri che cadono a fagiolo, ceh vanno vissuti nel momento storico. Tra questi, Kevin Davies "il genoma umano" di cui ho parlato in un post precedente. Appena uscito dopo la fine del progetto di sequenziamento del genoma, il bello è stato leggere sui punti salienti e sulle notizie più aggiornate, come i geni nuovi, le scoperte più calde. Dopo anni, non fa lo stesso effetto sensazionale.
Tanti altri libri sono stati una rivelazione, alcuni non sono più in commercio, mentre meriterebbero una ristampa. Uno a cui tengo molto si chiamava: La chimica dell'industria: dieci molecole di sintesi. Vi ho imparato i vari processi di sintesi alla base del bicarbonato di sodio, dei coloranti per i tessuti, insomma, una lettura di tipo maieutico, non "a priori" come nei testi universitari.
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