L’albero di
melograno (Punica granatum) risale
agli albori dell’umanità, già nella Bibbia all’albero sono attribuiti
straordinari poteri benefici per la salute. E’ un simbolo sacro in
Israele, di fertilità in Armenia, ed entra nello stemma di molte città della
Turchia. La coltivazione èdocumentata in Egitto e Mesopotamia fino a
diversi millenni fa, per il ritrovamento tra i reperti archeologici di residui
di semi e bucce.
Il nome di
Genere
Punica deriva dal nome romano della regione geografica costiera
della Tunisia, e della omonima popolazione; le piante furono così nominate
perché a Roma giunsero i melograni da quella regione. Il nome
"melograno" deriva dal
Latino malum ("mela") e
granatum
("con semi”), in
Inglese “Pomegranate”, ed in
tedesco
“Granatapfel”
. In spagnolo “granata”, come anche in francese “la grenade”
significavano appunto melograno. La denominazione della città spagnola di Granata,
che ha nello stemma un frutto di melograno, deriva dalla introduzione del
frutto operata dalla
dominazione
moresca in Spagna.
Le varietà sono
numerosissime, data anche la notevole variabilità della specie. Esistono
varietà che danno un succo più dolce o più acido, di varietà con frutti
bianchi, e con frutti neri (“Anor e
Sioh” a Taft, Iran).
Il frutto è ben
conosciuto per il suo sapore delizioso e proprietà antiossidanti che promuovono la salute. C’è un aumento del
consumo del succo di melograno, le cui vendite sono aumentate di dieci volte in
un anno (valori riferiti al 2006). Le
applicazioni di succhi arricchiti in melograno, yogurt e altre bevande sono
dirette ad una richiesta di alimenti ricchi in antiossidanti (Seeram et al
.2008).
Il potere antiossidante del succo di melograno supera tutti gli altri
succhi, compreso il vino) e ad aumentare le difese immunitarie grazie alle
proprietà immunomodulatorie ed antinfiammatorie del succo (Farinacci et al.
2008). Probabilmente anche i polifenoli negli scarti potrebbero avere simili
applicazioni (Serrano et la. 2009). Oltre che per la produzione di succo fresco
o congelato, il prodotto viene trasformato in concentrato acido, che viene
utilizzato nelle cucine greca, persiana e libanese.
Le scorze dei
frutti hanno anche proprietà
aromatiche
e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a
Vermouth
e aperitivi.
La produzione
di melograno ha una grande importanza economica nell’area Mediterranea, in
particolare in Turchia, Grecia, e nei
paesi dell’Africa mediterranea. L’India è una delle nazioni nella produzione di
melograno, con 500.000 tonnellate, con una
tale popolarità che anche lo stato dell’ Himachal Pradesh, i contadini stanno
sostituendo i meli con i melograni. Grazie ad una crescente popolarità di
questo frutto, gli USA sostengono con 12 milioni di dollari un progetto per ricostituire la filiera del
melograno in Afghanistan, note varietà pregiate di Kandahar.
Si stima che
entro il 2025, l’area di produzione indiana di melograno raggiunga i 750000 ha, a partire dai 125000 ha utilizzati nel
2007. Di conseguenza la produzione
aumenterà di 10 volte e l’export
di 7 volte entro il 2025 (dati 2007).
La pianta ha
una forte tendenza a produrre polloni radicali, il portamento ad albero isolato
è favorito dalla asportazione dei getti accessori che si dipartono dalla base
del fusto e dalle radici. La propagazione è facile, per talea o per polloni
laterali. Il melograno è pianta resistente all'arido estivo ed alle temperature
invernali tipiche del Mediterraneo; in tale condizioni è straordinariamente
resistente ad ogni tipo di malattia. La sola condizione richiesta è la
coltivazione in ambiente secco e ben drenato, con elevata insolazione; non
esistono esigenze particolari di suolo, se non che ci sia spazio per le radici.
La pianta è
quindi un’ottima candidata per la promozione dello sviluppo economico del
Salento, che deve essere sostenuto mediante appropriate politiche di
accompagnamento agli agricoltori e all’industria della trasformazione. E’
necessario che ci sia in loco un centro di raccolta e di produzione di succo di
melagrana, che permetta il sostegno alla domanda di prodotto (per essere
congelato, concentrato, e confezionato).
Nella produzione di succo di melograno, circa 3000 litri al giorno vengono processati in un impianto di grosse produzioni a partire da circa 10 tonnellate di frutti, lasciando circa 4-5 tonnellate di bucce residue, e circa 450 kg di semi secchi. Nel solo Regno Unito in un mese si sono venduti circa 500.000 litri di succo in un mese nel 2005 (6 milioni di litri /anno corrispondenti a 20000 tonnellate di frutti).
L’introduzione
della coltivazione di una pianta arborea su aree frazionate e terreni
irregolari può ovviare alla tendenza a lasciare i terreni incolti, permettendo
un notevole recupero della CO2 in eccesso (gas serra, prima causa del
riscaldamento globale). La riforestazione è un metodo per rinforzare i pendii a
rischio di frane, mentre il terrazzamento e la presenza di alberi conferisce
maggiore solidità alle aree collinari.
Il succo di
melograno oltre ad essere un succo da consumarsi fresco, pastorizzato, o previo
congelamento (sono memorabili i succhi prodotti in casa dalle nonne, che mescolavano
il succo di vari frutti tardivi di fine stagione, melacotogna, fejoja e melograno) per poi offrirceli
durante l’’inverno congelati in bottigliette a mò di razioni kappa e sorbetti
deliziosi. Oppure la granatina da diluire col ghiaccio d'estate, succo concentrato a bagnomaria.
Il succo di
melograno concentrato è un prodotto alimentare molto usato in medio oriente, si
trova presso i negozi di prodotti libanesi, e si usa come condimento sulle
insalate di prezzemolo e nei piatti esotici. E’ un prodotto ricco in acido
citrico, che ne permette la lunga conservazione e stabilità. In alcuni studi
applicativi, sono stati prodotti salumi che invece di conservanti chimici come
il nitrato di sodio sono stati prodotti con l’aggiunta di succo concentrato di
melograno acido, la varietà selvatica, a basso contenuto di zuccheri.
L’industria
degli scarti del promette di ricavare materiale utile in campo nutraceutico e
cosmetico. Già adesso la buccia e la polpa residua vengono studiate per un
elevato contenuto di polifenoli e antiossidanti, fibre e nutrienti (sfruttabili
in zootecnia).
Le bucce
contengono 1000 volte più polifenoli rispetto alla polpa. Polifenoli ed altri antiossidanti
sono presenti in quantità doppia nelle bucce rispetto alla polpa. Infatti, c’è
una costante richiesta di antiossidanti di origine naturale perché sono
accettati meglio dai consumatori.
Il contenuto totale di ellagitannini e altre fonti di acido ellagico nel succo di melagrana è circa 1,77 gr/L, con la punicalagina come principale componente. Le bucce contengono antocianina, che conferisce il colore rosso, e altri tannini. Nei semi è contenuto olio ricco in acido punicico (Seeram et al. 2005), di cui si sono proposte applicazioni in campo salutistico (Jurenka, 2008).
I tannini sono un gruppo di composti
polifenolici di elevato peso molecolare, che hanno la proprietà di formare
complessi con carboidrati e proteine. Si dividono in base alla struttura
chimica ed anche alla solubilità e facilità di estrazione.
I “tannini idrolizzabili” sono
esteri di uno zucchero e di acidi organici. Si chiamano così perché in seguito
a trattamento con acido diluito si idrolizzano nei componenti (zucchero:
glucosio, xilosio, saccarosio) e acido organico (acido gallico, acido
poliidrossifenico, acido ellagico).
Le “tannini condensati”
(proantocianidine) sono poli-idrossi-flavani polimerici. Il monomero flavanolo,
può differire nell’idrossilazione dei gruppi fenolici e nella stereochimica. I monomeri di flavanolo sono
legati con legami carbonio-carbonio in posizione 4 - 6 o 4-8 da pochi oligomeri
fino a 200 unità di flavonolo. I tannini condensati in presenza di acidi
reagiscono in composti insolubili, antocianine dal colore rosso, catechina, acido ellagico, e acido gallico.
(Figura 1a, b, c, e d).
Studi
sull’alimentazione sono stati fatti in campo umano per applicazioni di tipo
dietetico, per indurre senso di sazietà, e come antiossidanti (Faria et al.
2008) mentre in campo animale si è osservato un possibile beneficio nei bovini (Shabtay et al. 2008) in particolare durante
l’allattamento.
Infine, I singoli principi attivi possono avere
applicazioni nella cosmetica, visti i benefici osservati su cellule della pelle
come fibroblasti e keratinociti
(Pacheco-Palencia e al. 2008), come nutraceutici in campo farmaceutico
(supplementi e integratori), e come probiotici promuoventi la crescita di
batteri probiotici nell’intestino Queiroz-Monici et al. 2005), ed infine come
antiossidanti nell’industria dei lavorati carnei e degli insaccati.
- L'albero a cui tendevi
- la pargoletta mano,
- il verde melograno
- da' bei vermigli fior,.....
- sei ne la terra fredda,
- sei ne la terra negra ( e fanno dodici)...
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ho studiato la flora spontanea, ho percorso l'isola in auto, a piedi e in bicicletta fotografando le saline, le distese di ginepro modellate dal vento, i campi con i fichi allevati come fossero un gigantesco fungo per proteggere gli animali dal sole, gli ulivi. Con una vecchia Land Rover ho cercato fichi, carrubi, olivi, mandorli in terreni che sarebbero stati edificati e dove le piante dovevano essere tolte. Li ho trapiantati in giardino e ora ne costituiscono l'ossatura principale. E' stata reimpiantata la vigna e grandi macchie di timo, rosmarino, lentisco, ginepro e olivastro formano un disegno astratto. C'è un grande orto con cespugli di melograno
Bibliografia
3. Serrano J., Puupponen-Pimi R., Dauer A., Aura
A-M., Saura-Calixto F. Tannins:
Current knowledge of food sources, intake, bioavailability and biological
effects. Mol. Nutr. Food Res. 2009, 53, Suppl 2:S310-29.
4. Seeram NP, Adams LS, Henning SM, Niu Y, Zhang Y, Nair MG, Heber D. In
vitro antiproliferative, apoptotic and antioxidant activities of punicalagin,
ellagic acid and a total pomegranate tannin extract are enhanced in combination
with other polyphenols as found in pomegranate juice. J. Nutr. Biochem.
2005, 16:360-367
5. Jurenka JS. Therapeutic applications of pomegranate (Punica granatum
L.): a review. Altern. Med. Rev. 2008, 13:128-144.
6. Hulya Orak H. Evaluation of antioxidant activity, colour and some nutritional
characteristics of pomegranate (Punica granatum L.) juice and its sour
concentrate processed by conventional evaporation. Int. J. Food Sci. Nutr.
2008, 24:1-11.
7. Pacheco-Palencia LA,
Noratto G, Hingorani L, Talcott ST, Mertens-Talcott SU. Protective effects of
standardized pomegranate (Punica granatum L.) polyphenolic extract in
ultraviolet-irradiated human skin fibroblasts. J.
Agric. Food Chem. 2008, 56:8434-8441.
8. Ozgen M., Durgac C., Serce S., Kaya C. Chemical and antioxidant properties of pomegranate
cultivars grown in the Mediterranean region of Turkey. Food Chemistry 2008,
111:703–706.
9. Miguel G., Dandlen S., Antunes D., Neves
A., Martins D. The Effect of Two Methods of Pomegranate (Punica granatum
L) Juice Extraction on Quality During Storage at 4∘ C. J.Biomed. Biotechnol. 2004, 5:332-337.
10. Hajimahmoodi M, Oveisi MR, Sadeghi N,
Jannat B, Hadjibabaie M, Farahani E, Akrami MR, Namdar R. Antioxidant
properties of peel and pulp hydro extract in ten Persian pomegranate
cultivars. Pak. J. Biol. Sci. 2008, 11:1600-1604.
11. Shabtay A, Eitam H, Tadmor Y, Orlov A, Meir A, Weinberg P, Weinberg ZG,
Chen Y, Brosh A, Izhaki I, Kerem Z. Nutritive and antioxidative potential of
fresh and stored pomegranate industrial byproduct as a novel beef cattle feed. J.
Agric. Food Chem. 2008, 56:10063-1070.
12. Seeram NP, Henning SM, Zhang Y, Suchard M,
Li Z, Heber D. Pomegranate juice ellagitannin metabolites are present in
human plasma and some persist in urine for up to 48 hours. J. Nutr.
2006, 136:2481-5.
13. Queiroz-Monici K., Costa G., da Silva N., Reis S., de Oliveira A. Bifidogenic effect of dietary
fiber and resistant starch from leguminous on the intestinal microbiota of rats.
Nutrition, 2005, 21:602-608.
- Heber D., Seeram N.P., Wyatt H., Henning S.M.,
Zhang Y., Ogden L.G., Dreher M., Hill J.O. Safety and antioxidant activity
of a pomegranate ellagitannin-enriched polyphenol dietary supplement in
overweight individuals with increased waist size. J. Agric. Food Chem. 2007,
55:10050-10054.
- Faria A., Monteiro R., Azevedo
I., Calhau C. Comment on safety and
antioxidant activity of a pomegranate ellagitannin-enriched polyphenol dietary
supplement in overweight individuals with increased waist size. J. Agric.
Food Chem. 2008, 56:12143-12144.
- Tilay A, Bule M, Kishenkumar J, Annapure U. Preparation of ferulic acid
from agricultural wastes: its improved extraction and purification. J. Agric.
Food Chem. 2008, 56:7644-7648.