Sono stato a Napoli, teatro della corte, palazzo reale, piazza del plebiscito,domenica 15 dicembre, spettacvolo delle 8 di mattina. Si tratta si una piece di improvvisazione, non del testo ma dell'attrice, Euridice Axen, a seconda del personaggio attore/ice che entra in scena, da "openig night" film di John Cassavetes, del 1977, testo che esplora le dinamiche di potere e regole comportamentali di genere. The second woman dà vita a cattivi esempi: non rappresentazioni perfette di un'ideologia o di un costume sociale, ma luoghi reali in cui le forze si scontrano fino al punto di rottura per far nascere qualcosa.
Virginia attende in una stanza la visita di Marty, con il quale in precedenza ha litigato. La loro è una relazione, ormai logorata, che ha perso ogni slancio romantico. Lui arriva, si scusa, bevono un drink, lei gli chiede rassicurazioni, mangiano noodles/spaghettini, ballano. sEgue uno scambio teso ed intimo, che culmina nelle frasi "ti ho sempre amato", e "non ti ho mai amato". Lei dice "ora vattene" se ne va, lei riordina, spegne la musica, si siede ad aspetare l a prossima versione di lui/lei. La musica dà il ritmo, un altro uomo/donna entra, Ritualisticamente, la scena si ripetem con qualche variazione,m sullo spirito del momento e della persona entrata.
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