lunedì 2 maggio 2022

Teatro immediato a Lecce, 1986

 Chiudo con questo post la parentesi sulle iniziative socioculturali e gli scambi tra Torino e Lecce. Nel 1986 il Teatro Immediato, lega italiana affiliata ai gruppi francesi e canadesi, diretto da Renato Giuliani, ora al Teatro Nazionale di Nizza, già fondatore di Nalpas teatro e Baphomet teatro, che aveva un contratto con il carcere minorile di Torino Ferante Aporti per le attività cutlurali nel carcere, effettua due distinte discese a Lecce. La prima, per la rassegna "Incontri internazionali di teatro per ragazzi" al castello Carlo V  organizzata da Mediterranea, ossia Giorgio Di Lecce (e Cristina Ria). Finita l'esperienza di Domus de Ianas, Giorgio è ritornato a Lecce, e fonda il suo gruppo, Aracne mediterranea, e organizza varie manifestazioni teatrali tra cui, Et voilà..."Incontri internazionali di teatro per ragazzi"  al castello e nelle sedi di scuole, come a Caprarica di Lecce. In quel periodo  allaccia rapporti con gli Ucci, i tre cantori della tradizione salentina, e li porta in rassegna con sè. Ricordo una festa di Sant'Antonio a Novoli, 1986, nessuno ballava al ritmo delle pizziche, alla sera li abbiamo ospitati tutti e sette cantori a casa a tavola, tra canzoni e melodie fischiate, passò a trovarci anche Ferdinando Taviani. In quel periodo siamo andati con Giorgio a trovare Uccio Aloisi a casa sua, portandogli la pizza della mezzanotte, a Cutrofiano, dopo esserci incontrati in pizzzeria a Sternatia (un terzo elemento è stato Francesco De Pasquale, che curava i rapporti con i giornali)

in occasione della rassegna a Lecce al castello, Renato ottiene la trasferta del tecnico, Lorenzo, in quel periodo in carcere al Ferrante Aporti: per le pregresse attività sociali di laboratorio di teatro che Renato aveva stabilito dal 1984 e che avevano dato luogo a diversi spettacoli, tra cui Il Figlio della Notte, al teatro Nuovo di Torino, nel 1985, con i ragazzi del Ferrante in uscita-lavoro. 


Ebbene, nel 1986, si è realizzata la prima uscita-lavoro interregionale, con una trasferta da Torino a Lecce, alternando il lavoro diurno di assistente di scena con i pernotti nel carcere minorile di Lecce.

In seguito alle proposte all'EDISU ed ai professori di storia del teatro, l'opera universitaria di Lecce ha approvato un intervento culturale a Lecce, articolato in seminari teatrali e spettacolo finale, nell'aula magna dell'università in viale degli studenti, e interventi presso l'aula del primo anno di Villa Tresca, nell'ottobre 1986.

Nell'aula magna sul palco si sono alternati vari attori, insieme a Renato Giuliani c'erano Jean-Michel Meys a Corinne Galland, Pippo D'Amico, Corrado Parodi, Ugo Giletta, oltre a laboratori in varie aule, e le gags delle scene congelate (si deve mimare un argomento e fermarsi allo stop del regista, con effetti esilaranti, grazie alla fantasia della lettura della scena, che si vede bloccata in un assurdo mix di composizioni incoerenti, a cui viene dato un titolo rappresentativo, come "la crocifissione sul calvario", "botte da orbi", ecc...)
Al corso di improvvisazione si sono iscritti venti studenti, e nelle serate libere ci si incontrava a casa e si dava sfogo a clownerie, con i gemelli Costantino e Beniamino Piemontese si effettuavano traduzioni istantanee multilingue, anticipando con la fantasia il contenuto dei discorsi. Si inscenarono spogliarelli maschili. 
In strada, Jean-Michel si alternava in scene di cascatore, o si arrampicava sui portoni dei palazzi. 
A stage concluso, poichè non si era fatto in tempo ad organizzare un intervento presso il carcere minorile, io con alcuni/e del gruppo che avevano partecipato attivamente abbiamo fatto l'intervento nelle vacanze di Natale, con grande soddisfazione di tutti, anche i detenuti si sono coinvolti nelle scene, danze e musiche da Blues Brothers. Grazie ad Alessandra Falcolini di Ceglie, Evelina Ferocino, Francesco Riccobelli, Alessandro Avellis, Calro Carmignani di Caprarica, Carlo Ginosa di Campi.
Pur non esssendoci frequentati in altre occasioni, ricordo una serata in piazza davanti a Palazzo Tamborrini, con perfetti sconosciuti ci siamo uniti in cerchio ed abbiamo giocato con i suoni, tenendoci per mano, adattandoci ai ritmi suggeriti dal capitano di turno.
Un happening per strada simile mi è successo forse nel 1976, a Modena di inverno, faceva freddo, ci mettiamo a ballare davanti al duomo, cantando un ballo tondo, coinvolgiamo un gruppo di sconosciuti.






                                       





Marcella, Renato, Pippo, Corrado, Jean-Michel, e Ugo

Nessun commento:

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001