Ero in metropolitana, quella regionale, che collega Tsuchiura a Mito ed a Kasama. Un simpatico vecchietto scambia due parole con me, che ancora non capisco quasi nulla. A gesti gli chiedo cosa va a fare in città, lui mi risponde "kaimono", a fare compere. Mi assicura che devo continuare sulla linea fino ad un paio di stazioni più avanti, dove avviene i cambio di treno per Kasama. Tra la parole che afferro o credo di afferrare, c'è "Burakumin". Il mio interesse sulla questione degli outcast, a partire dagli eta, fino al clan Heike, o house of Taira, che persero la guerra con il clan Minamoto nella battaglia di Dan-no-ura, nello stretto di Shimonoseki. Fino ai giorni nostri, quando un movimento progressista porta alla luce le discriminazioni verso i buraku-min (gente di villaggio), gli intoccabili, dedita ai lavori sporchi: macelleria, conceria, seppellimento di cadaveri, e boia. Pur essendo ancora in pratica la discriminazione di evitare i matrimoni con una famiglia di intoccabili, così come lo era per i portatori di malattie genetiche, come gli abitanti della baia di Minamata, contagiata dal mercurio, molti aspetti sociali sono migliorati, e diversi esponenti di questa casta sono diventati personaggi importanti
- Tadashi Yanai, fondatore e presidente di Uniqlo
- Tōru Hashimoto, politico del Nippon Ishin no Kai, avvocato, the 52nd governor of Osaka Prefecture, and former Mayor of Osaka city
- Jiichirō Matsumoto, politico e uomo di affari, chiamato "buraku liberation father"
- Ryu Matsumoto, politico nel Minshutō Party of Japan, a member of the House of Representatives in the Diet (national legislature)
- Toru Matsuoka, politico del Minshutō Party of Japan, a member of the House of Councillors in the Diet (national legislature)
- Rentarō Mikuni, attore
- Manabu Miyazaki, scrittore, critico sociale e figura pubblica nota per i suoi legami con la malavita
- Kenji Nakagami, scrittore, critice, e poeta
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