sabato 21 giugno 2025

I miei libri del 2025

 Anche questa estate sarà segnata dalla stagione balneare, vissuta tra scogli e spiaggette tra Sant'Isidoro e Torre Squillace, penisola della Strea, parco regionale protetto di Porto Cesareo. In attesa di ritrovarci insieme all'amico Mario, rientrato da Bergamo, come di consueto allestisco qui nel post una lista di libri che ho letto in questi mesi, e  di altri ancora non iniziati.

Lo scrittore Murakami Haruki è tornato su un argomento che aveva trattato nei primi anni '90, una città isolata e isolante, priva delle ombre delle persone, il cui segno distintivo è una mandria di unicorni. Il titolo del suo primo libro è Hard-boiled wonderland and the end of the world (hard-boiled è un termine che sta per polpettone, una storia pulp), il titolo dell'edizione francese era La fin du monde, mentre il nome di quella italiana è riportata sulla  copertina.

Io l'ho ricevuto in regalo nella versione inglese, e mi sono appassionato alla scrittura di Murakami. Avevo anche incontrato una dottoranda di Roma che lo aveva studiato per la tesi, e me ne aveva cantato la bravura e l'interesse letterario. Come scrittore si ispira al minimalismo di Raymond Carver, che ho apprezzatto principalmente nei suoi racconti.
Nel primo libro, La fine del mondo, si descrive un mondo molto moderno, progredito tecnologicamente, e ricco di creature che vivono negli abissi della metropolitana, gli inklings, ed in parallelo un io narrante che entra nella città fortificata e isolata, dove vivono gli unicorni. Nel finale, l'autore lascia immaginare che il soggetto, tecnico informatico, abbia una involuzione a livello dei circuiti cerebrali, per non riprendere più conoscenza, e si chiuda in se stesso e nella sua storia all'interno di quella città circondata da mura  e dal fossato degli unicorni. In cui il tempo non scorre, non si accumula. 
In questo nuovo libro, La citta e le sue mura incerte, l'autore ci ripresenta la stessa situazione di isolamento e confinamento, e una struttra a capitoli alterni, con episodi del protagonista nel mondo attuale, dove il tempo scorre, che si alterna alla vita del ragazzo nella città fuori dal tempo. La finalità del protagonista è di ritrovare la sua ragazza, il suo amore giovanile, che per ragioni inspiegabili è sparita, un evento comune ad altre storie di questo scrittore. 
In un loro penultimo incontro lei gli dice che la sua vera se stessa non vive  in questo tempo e spazio, ma in un altro luogo. Il ragazzo racconta: " migliaia di fili invisibili sembravano tenerti strettamente legata al mio cuore". E la ragazza spiega: "in realtà, la vera me stessa è lì che vive, nella città dalle alte mura. Tu puoi accedervi". E lui: " una volta entrato, potrò incontrare te, giusto?" E lei: "se riesci a trovare la città, e se...  se stai cercando davvero me. Basta che tu lo desideri". 
Murakami rielabora la storia all'interno della città dalle mura incerte, il modo in cui il protagonista fa scappare la sua ombra, e come riesce finalmente ad evadere lui stesso, dopo aver detto addio alla sua amica nella biblioteca. Il nucleo della storia era già presente in un racconto dallo stesso titolo, uscito nel 1980. A distanza di quarant'anni, lo scrittore lo ha rielaborato durante gli anni del Covid, dandogli una struttura in tre parti. 
Un segno distintivo dei libri di Murakami sono le citazioni musicali, come la sinfonietta di Janacek in 1Q94, che viene citata dagli Emerson Lake and Palmer,  le canzoni di Bob Dylan in La fine del mondo, i brani jazz spesso presenti, o il nome del personaggio alterego del protagonista, Yellow Submarine, come un CD dei Beatles..

Di Fabio Genovesi, e di Chi manda le onde, avevo parlato in questo post del 2023. Nella prefazione di Mie magnifiche maestre, lo scrittore parla della formica e della cicala. La cicala non è un insetto da condannare, perchè non vive alle spalle di nessuno, ma il suo canto è il simbolo di una azione gratuita, allo scopo di ripordursi dopo anni di crisalide, tutte insieme per poi scomparire. Povere formiche, poveri noi. Passiamo la vita a testa bassa per raccattare le briciole e non possiamo saperlo, ma quel canto è antico e immenso, parte dal profondo della terra e sale a carezzare il cielo. E quanto l'estate il canto dura. Poi in caldo finisce e finisce lui, finisce la cicala. Che scende dal ramo, semina i futuri figli a terra e lì si spegne. L'inverno non è un problema, per la cicala l'inverno non esiste. Esiste un'unica stagione, un attimo infinito a cui dedica una musica preparata per anni e anni sottoterra. Dove la formica non la vede e n on sa immaginarla, non può capire la sua inutile importanza, quell'urgente necessario spreco di bellezza, che è l'unico modo per dare l'amore. 
"Come le cicale, così le donne di casa mia, le mie magnifiche maestre". Che gli ritornano in sogno, segno di un compleanno in arrivo, momento che potrebbe segnare il passaggio alla mezza età.
E lo scrittore vuole ricordarle, ricordare i sogni e le loro avvertenze, scrivendoseli. "cosa che faccio subito, prima che la luce piatta della ragione possa soffiarle via. Per questo al mattino dimentichiamo i sogni... Dimenticare è sparire dalla mente. Scordare invece è sparire dal cuore. I sogni non si scordano".
 "Le cicale! l'unico modo di prendere e dare l'amore, e cioè amore diventare". 

Questa è una storia di confine, prima e dopo la disgregazione della Yugoslavia, fino alla pacificazione dei conflitti e alla condanna della pulizia etnica. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, cresciuti insieme, che si ritrovano e si amano, alla fine, di un sentimento di comprensione dopo anni di incomprensioni. 
"Tre giorni dura il ritorno a Trieste di Alma, che dalla città è fuggita per rifarsi una vita lontano, e ora è tornata per raccogliere l’imprevista eredità di suo padre. Un uomo senza radici che odiava il culto del passato e i suoi lasciti, un padre pieno di fascino ma sfuggente, che andava e veniva al di là del confine, senza che si potesse sapere che lavoro facesse là nell’isola, all’ombra del maresciallo Tito “occhi di vipera”. A Trieste Alma ritrova una mappa dimenticata della sua vita. Ritrova la bella casa nel viale dei platani, dove ha trascorso l’infanzia grazie ai nonni materni, custodi della tradizione mitteleuropea, dei caffè colti e mondani, distante anni luce dal disordine chiassoso di casa sua, “dove le persone entravano e se ne andavano, e pareva che i vestiti non fossero mai stati tolti dalle valigie”. Ritrova la casa sul Carso, dove si sono trasferiti all’improvviso e dove è arrivato Vili, figlio di due intellettuali di Belgrado amici di suo padre. Vili che da un giorno all’altro è entrato nella sua vita cancellando definitivamente l’Austriaungheria. Adesso è proprio dalle mani di Vili, che è stato “un fratello, un amico, un antagonista”, che Alma deve ricevere l’eredità del padre. Ma Vili è l’ultima persona che vorrebbe rivedere. I tre giorni culminanti con la Pasqua ortodossa diventano così lo spartiacque tra ciò che è stato e non potrà più tornare – l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente respirata all’ombra del confine – e quello che sarà".
"Alma tiene la mano di Vili. Si appoggiano al muretto - loro si tengono la mano - ora sono più vicini, le spalle separate da un filo d'aria e i fianchi che combaciano, sentono una pace benefica inondargli le vene e le arterie, risalire fino al cuore e poi ai polmoni e al cervello, quel tipo di sentimento che probabilmente sentono le persone tutte d'un pezzo". 
La tematica degli esuli Dàlmati, e del senso di nostalgia per una patria che non esiste più, erano stati descritti bene nei romanzi di Enzo Bettiza, l'esilio di cui ho parlato qui e il libro perduto, di cui ho parlato qui

Della Perrin avevo apprezzato l'umorismo chiuso e cupo di Cambiare l'acqua ai fiori. In Tatà, parla di una regista affermata che torna al paese della zia, ignara di una seconda vita segretissima e della storia di questa zia calzolaia e tifosa di calcio, che la lascia tanti nastri registrati per raccontarsi. 
Della Calandrone avevo postato nel 2023, con Dove non mi hai portata. Lo leggerò con calma, come tutte le scritture poetiche di questa autrice richiedono. 
"Niente, nessuno, in nessun luogo mai, è perduto per sempre. Un cuore solo non basta per ricambiare la bellezza che vedo. Così bello, privo di senso, perfetto".

sabato 31 maggio 2025

Ted Chiang: racconti di fantascienza

 Ted Chiang è uno scrittore cino-americano autore di due raccolte di racconti di fantascienza, Storie della tua vita, e Respiro. Dal suo racconto  che dà il titolo alla prima raccolta, Storia della tua vita, è stato tratto il film Arrival, di Denis Willeneuve, sceneggiato da Eric Heisserer, 2016, legato all'ossessione dello scrittore per il linguaggio. Il cielo, il tempo, il linguaggio sono gli elementi fondamentali del racconto. L'idea che l'apprendimento della lingua aliena cambi nella protagonista la percezione del tempo come entità fisica, è resa con naturalezza perturbante (Cristiano de Majo). Il racconto parla di un primo incontro tra alieni e umani, dal punto di vista di una linguista che deve comunicare con gli alieni. Il racconto si concentra sul linguaggio alieno e su come il modo di concepire il tempo abbia influenzato la lingua aliena e di conseguenza la linguista che sta cercando di apprendere la nuova lingua. Nel film Arrival, Louise Banks, filologa, in un corso di laurea in linguistica, si appresta a tenere una lezione universitaria, interrotta da un avvenimento straordinario: dodici astronavi extraterrestri, soprannominate "gusci" da parte dei militari degli Stati Uniti, appaiono contemporaneamente in diversi luoghi della Terra. Non è chiaro il motivo per cui siano arrivate, né se vi sia una logica dietro la scelta dei luoghi dell'atterraggio. In quanto linguista affermata, Louise viene selezionata per far parte di una squadra speciale di esperti, istituita per tentare di comunicare con la specie aliena nel sito di atterraggio statunitense, nel Montana. La donna riceve l'incarico di chiedere agli alieni da dove vengano e quali siano le loro intenzioni. Anche il fisico teorico Ian Donnelly prende parte alla squadra, mentre il comando è affidato al colonnello dell'esercito Weber. La squadra ha il primo contatto con una coppia di alieni, che chiamano eptapodi per via dei sette arti di cui sono provvisti: Ian li soprannomina "Tom e Jerry". Louise conclude che la comunicazione bidirezionale in linguaggio parlato degli alieni sarebbe impossibile: tuttavia, scopre che essi possono comunicare visivamente attraverso la loro lingua scritta, basata su frasi palindrome scritte in modo circolare che si formano a seguito dell'emissione di un gas dalla base di uno dei piedi. Con l'aiuto di Ian comincia ad analizzare i simboli fino a costituire un vocabolario di base, per poter formulare domande complesse quali il motivo del loro arrivo sulla Terra. Mentre Louise comincia a diventare più abile nell'uso del linguaggio alieno, inizia a sognare se stessa con la figlia Hannah. La studiosa spiega che, secondo l'ipotesi di Sapir-Whorf, la lingua che si usa è in grado di influenzare il pensiero e imparare una nuova lingua "riprogramma" la mente; sperimenta inoltre che l'apprendimento della lingua degli alieni, che hanno una differente concezione del tempo, le permette di avere visioni del futuro. L'ambiguità nella traduzione diventa un problema cruciale quando, rispondendo alla domanda di Louise su quale siano le loro intenzioni, gli alieni comunicano simboli interpretabili come "offrire arma", interpretati in modi diversi dagli esperti nelle varie nazioni in cui gli alieni sono atterrati. Alcune nazioni, con le quali erano inizialmente stati condivisi dati e analisi, chiudono le comunicazioni, ritenendo il messaggio una minaccia, e si preparano ad attaccare; anche alcuni soldati statunitensi, a seguito della crescente paura alimentata dai media, decidono di installare una bomba all'interno del guscio. Louise e Ian, ignari del dispositivo, tornano sull'astronave dove gli alieni mostrano loro un'immagine costituita da centinaia di simboli. Jerry si ritira subito prima dell'esplosione, mentre Tom rimane e spinge Louise e Ian fuori dalla stanza, salvandoli. Entrambi si risvegliano nel campo base, mentre la nave aliena si allontana rendendosi irraggiungibile. Il fisico si rende conto che il concetto del tempo si presenta numerose volte nel messaggio ricevuto, e che lo scritto occupa esattamente un dodicesimo dello spazio tridimensionale in cui è proiettato: Louise capisce che il messaggio è diviso fra tutte le dodici astronavi e deduce che gli alieni vogliono che le nazioni cooperino in un gioco a somma non sero, condividendo le loro conoscenze, per comprendere l'intero messaggio. Nel frattempo la Cina vuole attaccare il guscio presso il suo territorio e Russia, Pakistan e Sudan seguono il suo esempio. Il generale Shang dà un ultimatum agli alieni, annunciando che l'esercito cinese distruggerà il guscio se questo non abbandonerà il territorio cinese entro ventiquattr'ore. Louise si reca nuovamente dagli alieni e incontra Jerry, il quale le rivela che Tom sta morendo. Jerry le spiega che sono venuti per aiutare l'umanità, perché fra tremila anni avranno bisogno del loro aiuto a loro volta. Louise comprende che l'"arma" o il "mezzo" è la loro lingua, in grado di cambiare la percezione lineare del tempo degli umani, permettendo loro di sperimentare "memorie" del futuro. Le premonizioni dell'ultimo incontro con Jerry fanno capire allo spettatore che tutte le visioni che ha avuto sinora Louise non erano del passato, bensì del futuro e che gli avvenimenti mostrati all'inizio del film devono ancora accadere. Prima di accomiatarsi Jerry chiede a Louise di usare il suo "mezzo", l'abilità di vedere il futuro. Quando Louise torna al campo, esso è in corso di evacuazione in previsione delle ostilità che seguiranno l'attacco cinese, che avrà luogo a breve. La donna ha una nuova visione riguardante il futuro: diciotto mesi più tardi si trova a una celebrazione delle Nazioni Unite dove viene ringraziata dal generale Shang per averlo convinto a cambiare idea e sospendere l'attacco dell'esercito cinese. Shang le ricorda che l'aveva chiamato al suo numero di cellulare privato, mostrandoglielo e rivelandole il contenuto del messaggio. Tornata al presente, Louise ruba un telefono satellitare dalla base e chiama il generale, riferendogli - grazie alla visione - le parole in mandarino che la moglie gli aveva detto in punto di morte, convincendolo così a cessare le ostilità e riprendere la collaborazione. Le altre nazioni seguono l'esempio, e i gusci scompaiono infine nel nulla. Al momento di lasciare la base, Ian confessa il suo crescente amore per Louise, e i due discutono delle scelte della vita, e se, conoscendo il futuro, avrebbero deciso di cambiarle. Louise prevede che Ian sarà il padre di sua figlia Hannah (con nome palindromo), e che la lascerà quando scoprirà che lei sapeva che la loro figlia sarebbe morta prima di diventare adulta. Louise accetta il suo destino, nonostante sappia che Ian la lascerà nel momento in cui gli svelerà il futuro della figlia.

La fantascienza di Chiang è molto "scientifica", ci si trovano formule, equazioni matematiche, teoremi, collegata alla sua formazione, laurea in scienze e informatica, padre ingegnere e madre bibliotecaria. 

Nel racconto "Il ciclo di vita degli oggetti-software" lo scrittore affronta il tema dell'intelligenza artificiale. L'intenzione di Chiang era quella di esplorare lo sviluppo di un'intelligenza artificiale e in particolare il processo di apprendimento e di crescita che porta un semplice sofware a diventare qualcosa di diverso: un essere dotato di autocoscienza. 

L'azienda Blu Gamma ha realizzato delle intelligenze artificiali (IA), i cosiddetti "digienti", messi in vendita a scopo ludico per essere allevati nel mondo virtuale chiamato Data Earth. Ciascun digiente è diverso dagli altri e si sviluppa differentemente grazie a un "motore genomico" informatico. I digienti sono un successo commerciale e attorno a loro si sviluppa un indotto per la fornitura di cibo virtuale e servizi. Le IA, grazie all'educazione impartitagli dai proprietari, si evolvono acquisendo intelligenza pari a quelle di adolescenti. Altre aziende sviluppano dei software basati su motori genomici differenti. Delle apposite periferiche vengono realizzate per permettere ai digienti di poter interagire nel mondo reale. Con il passare degli anni, la moda dei digienti passa e l'aggiornamento del loro software abbandonato. La chiusura di alcuni mondi virtuali a favore di nuove piattaforme, isola alcuni modelli di digienti, il cui obsoleto motore genomico è incompatibile con i nuovi mondi. I pochi proprietari, ancora affezionati ai propri digienti, si adoperano per trovare fondi per sovvenzionare l'upgrade. L'empatia e l'intelligenza raggiunta dai digienti accende l'interesse di un'azienda che li vorrebbe duplicare per utilizzarli come partner sessuali dopo averne potenziato i caratteri empatici e aggiornato il motore genomico per la compatibilità ai nuovi mondi virtuali. La scelta se accettare o meno l'offerta, assolutamente volontaria, solleva molti dubbi di carattere etico nei proprietari ma sarebbe l'unica possibilità per liberare i digienti dal loro isolamento. Sono gli stessi digienti a convincere i loro proprietari della bontà della soluzione; le IA sono oramai "adulte" e pronte a emanciparsi, anche legalmente.

Il racconto "La verità del fatto, la verità della sensazione" è stato ispirato all'Autore dalla lettura del saggio di Walter Ong intitolato Oralità e scritturaThe Truth of Fact, the Truth of Feeling è stato pubblicato per la prima volta nel 2013 sulla rivista Subterranean Online. Un giornalista ha ricevuto l'incarico di scrivere un articolo sulla nuova tecnologia, chiamata "Remem" che permette di ritrovare ogni spezzone di video registrato nel corso della vita da un soggetto, e di proiettarlo a richiesta in un angolo del proprio campo visivo. Il giornalista teme che il Remem, andandosi a sostituire alla memoria episodica degli utilizzatori, abbia impatto negativo sulla loro essenza. L'uomo decide di testare la tecnologia su sé stesso, rendendosi conto di come la fallacia dei suoi ricordi abbia influito negativamente sulla relazione con la figlia, con la quale ha avuto un rapporto conflittuale da poco risolto. Contemporaneamente viene narrata la vicenda avvenuta in una remota regione della Nigeria; la popolazione Tiv viene in contatto per la prima volta con gli Europei e con la scrittura, che man mano va a sostituirsi alla memoria semantica collettiva con impatto sulle loro abitudini. I tiv erano tradizionalmente usi a gestire due diverse categorie di "realta": la verità precisa (vough) e la verità mediata dalla giustizia (mimi). I due stravolgimenti sociologici causati dalle due tecnologie sulle diverse società vengono messi a confronto, rappresentando un espediente narrativo per riflettere sui ricordi e sulla differenza tra la "verità" e "realtà", così come la memoria li registra. 

I racconti di Chiang, prima di essere raccolti nelle due raccolte, sono stati pubblicati individualmente a partire dai primi anni duemila, in riviste di fantascienza, come Robot, e Subterranean online, e in collane come Millemondi estate 2000: Al suono di una musica aliena, e Millemondi primavera 2001: Nuove avventure nell'ignoto, Mondadori, e Mille e una galassia, Mondadori, 2004, oltre che sulla rivista Nature. 

sabato 24 maggio 2025

Ecotekne, dagli anni '90 ad oggi

 Questa è una carrellata storica, dal primo insediamento di Villa Tresca per il corso di laurea in biologia, vecchio ordinamento, alle nuove palazzine, poi cedute al CNR, con il nuovo insediamento nel campus del corso di laurea in Scienze biologiche e Biotecnologie. La prima foto è del'85, io in internato di tesi, team diu Biochimica, Prof. Raffaele Gallerani, avevamo una serra a tendone con piante di girasoli

Al centro, la prof. Carla Perrotta ancora contrattista CNR, 2 laureate, Daniela Pagoda che vince il concorso da Tecnico insieme a Sonia Treglia, a destra Luigi Ceci che passerà al CNR di Bari, Angela Cardinale lo stesso. In alto a sinistra la Prof. Luisa Siculella, ora al dipartimento di medicina. Antonio Miceli, prof a fisiologia vegetale
2002

La collega CNR Maristella Cappello con la sua borsista Debora a sinistra, il gruppo dei docenti di Fisiologia, Santo Marsigliante, Antonella Muscella, e gli interni e borsiste, Simona Romano, e altre senza nome. Probabilmente, la testa bionda è di Betta Primiceri,  ha fatto un internato di tesi presso il Dipartimento, ospite di Fisiologia, in trasferta dal corso di laurea in Biotecnologie di Bologna. 

2007

La collega di Nanotecnologie, Betta Primiceri, ora ricercatrice Nanotec, allora borsista presso l'IIT di Arnesano, insieme ai partecipanti al COST 853 "Agricultural biomarkers for array technology", San Feliù de Guixols, nella foto Gaetano Perrotta, ricercatore Enea, Trisaia, Scansano Ionico, e Livio Trainotti , prof in fisiologia delle piante da frutto, università di Padova.

2018-2019

Conferenza annuale sulla biotecnologie applicate all'industra medicale, Aula di Biologia, si notano il collega CNR Giovanni Mita al centro, con Pietro Siciliano dell'IMM-CNR, a sinistra Maria Annunziata Carluccio, CNR-Istituto di Fisiologia Clinica. Speaker un ricercatore Alnylam, sulla terapia basata su RNA interferenza, e oligonucleotidi terapeutici.


venerdì 9 maggio 2025

Risonanza magnetica

 Torno sull'argomento del ricovero a neurologia a Lecce, e sull'aver atteso di effettuare una risonanza magnetica al cervello. Un apparecchio per la risonanza è presente nella struttura, quindi occorre entrare nella lista di attesa, che spesso viene disattesa per ricoveri in urgenza che hanno la precedenza. In reparto eravamo almeno in due, come ricoverati, in attesa di venire sottoposti all'imaging. 

Prima di tutto, soggettivamente l'esame è stato complicato dalla reazione del corpo alla stimolazione acustica. Si viene immessi in un alloggiamento chiuso, oppressivo, sormontati da una calotta tipo coperchio di bara. Le onde sonore sono di vario tipo, più procede l'esame più diventano rimbombanti. Il corpo ha reagito male, tipo iniziali conati di vomito, che ho soppresso pensando che sarei stato dimesso grazie a questo referto, ho resistito fino ad esaurimento nervoso (quasi).

Questo esame viene facilitato dalla somministrazione di un liquido di contrasto, spesso contenente gadolinio complessato a composti chelanti.

Gadolinium is a rare-earth metal of the lanthanide series with atomic number 64 in the periodic table of elements. Given its highly paramagnetic properties, it is used as a component of contrast agents administered during magnetic resonance (MR) imaging and angiography procedures. Because gadolinium is highly toxic in its free form, it is bound to an organic chelate when used as a contrast agent. The preparations of GBCAs that are administered during imaging procedures contain the gadolinium–chelate complex with variable amounts of excess chelate added to bind free gadolinium that is released from its chelate while stored in the bottle.

Commercially available GBCAs differ in the structure of their chelate (macrocyclic vs. linear) and in their charge (ionic vs. non-ionic). These properties determine the ease with which free gadolinium is released from the gadolinium–chelate complex. Whereas ionic and macrocyclic agents have the highest affinity for gadolinium, the risk of gadolinium dissociating from its chelate increases for non-ionic and linear agents


La metodologia del functional Brain Magnetic Resonance Imaging (fMRI) si applica per il rilevamento di tumori nel cervello, per l'identificazione delle aree da sezionare con chirurgia.



Brain magnetic resonance imaging (MRI) demonstrated the presence of a right middle cingulate tumor extending into the superior frontal gyrus, with radiological characteristics in keeping with diffuse astrocytoma (Fig. 1A-B-C). Although there was no pathological gadolinium enhancement, there were some areas of restricted diffusivity within the tumor suggestive of possible higher-grade transformation.

Fig. 1Coronal (A), Sagittal (B) and Axial (C) FLuid Attenuated Inversion Recovery (FLAIR) images demonstrating a hyper-intense lesion in the cingulate region with radiological features suggestive of low grade glioma. These images were obtained intra-operatively and the green cross hair corresponds approximately to the point of monopolar stimulation of the cingulate cortex following tumour resection. D,E,F: Montreal Neurological Institute (MNI) coordinates as obtained from the online atlas.

In questo articolo, D'Urso PI, Lodwick S, Pereira N, Ponnusamy A. Cingulate motor areas: Intraoperative findings. Clin Neurophysiol. 2020 Aug;131(8):1804-1805) i neurochirurghi riportano sul metodo per l'eliminazione di un astrocitoma.


Herein, we document our intraoperative electrophysiological findings in a case of diffuse astrocytoma of the right mid-cingulate gyrus.
A 79-year-old patient presented to our Neurosurgery department with left leg dyspraxia and numbness. On examination she had grade 4/5 weakness and increased reflexes in her left leg.
  The stimulation point corresponds to Broadman Area 23. Our stimulation point appears to be slightly more posterior to the mid-cingulate areas described on fMRI studies, but this is believed to be related to the fact that the normal anatomy in our case was distorted by the presence of the tumour.

We have reported the case of a patient affected by diffuse astrocytoma of the right cingulate gyrus who underwent resection with intraoperative neurophysiology mapping and monitoring. During the resection, cortico-spinal tracts for the upper limb were activated both from motor cortex stimulation as well as cingulate cortex stimulation. It is to be noted that during cingulate cortex stimulation the MEP responses were limited to the contralateral Abductor Digiti Minimi (ADM) and First Dorsal Interosseous (FDI) in the upper limb: despite the medial location, no MEPs were elicited from the lower limb. This proves that the response primarily resulted from stimulation of the cingulate cortex stimulation rather than from stimulation of the medial and lateral part of the CST. The area of stimulation corresponds to cingulate areas highlighted in previous functional MRI studies.

Fig. 2A. Motor evoked potential (MEP) from motor cortex stimulation (white arrow: latency 23.5 ms). B: MEP from cingulate stimulation (white arrow: latency 25.9 ms).


venerdì 11 aprile 2025

Visioni dal reparto di Terapia intensiva

Questo post è sulla mia ultima esperienza ospedaliera, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA, dipartimento di emergenza e accettazione), ricovero avvenuto il 7 marzo, I miei sintomi erano: tremore, non riuscire a scendere le scale, vertigini, difficoltà a parlare, non ricordare i numeri di telefono.

 alcuni esami sulla mia lucidità erano: che mese è? Aprile (era marzo). Dove siamo? Copertino (ero al Fazzi, a Lecce).  Alcuni momenti  li ho rimossi, come quando ho cercato di uscire dall'ospedale, passando davanti al pronto soccorso, i poliziotti mi questionavano come se fossi un drogato, poi un infermiere informato del mio stato mi ha riaccompagnato in reparto. 

 Ero a neurologia, aspettando un letto, in stato confusionale, e vedo tra il gruppo di dottori, una mamma mora, col suo piccino, lei a seno scoperto, sembrava una natività, una madonna nera.

Ho dimenticato i miei mali, l'elettroencefalogramma, la puntura lombare per escludere una meningite;  mi sono raccontato a terapia intensiva, ho raccontato della Repubblica Ceca, di mio padre che era andato a lavorare dopo la guerra, ho raccontato della mia operazione alle tonsille da bambino. Intorno c'era l'agonia, una camerata di letti di moribondi. Io ero perso nella fiducia, ma la testa mi stava tornando a posto. 

So che alle due di notte ero ancora a terapia intensiva, forse erano le 4 o le 5 quando mi hanno dato il letto, ricordo Salvatore paramedico che mi preleva il sangue, le infermiere che mi incontrano nel corridoio e mi riaccompagnano a letto, io che mi alzo per andare in bagno e mi tolgo il pannolone bagnato, le infermiere mi trovano che mi sono vestito, io che chiedo la colazione ma mi hanno appena registrato, mi offrono fette biscottate, io ho sete, scendo al secondo piano per prendere una bottiglia al distributore dell'acqua, alla sera le OSS vengono a prendermi la pressione con le mimose, è la festa della donna, io che le ringrazio e faccio loro gli auguri per la festa.

Non dimenticherò mai quella visione o apparizione, quella madonna nera, con bambino, la cui vista mi ha ridato il senso del mio stare lì, fiducia nel recupero, delle funzioni mentali, della memoria, del cercare di stare bene e soprattutto del senso di appartenenza, del essere anche io relazionato, come biologo, come insegnante, come paziente che si racconta, e che ha storie da raccontare.


Quarto piano, sezione a sinistra, camera 29, neurologia.

E come avviene in molte realtà e situazioni particolari, come il teatro nelle carceri, coi i soggetti con handicap, come nei film come La vita da grandi, anche il reparto di neurologia è stato vissuto come momento di grande emozione interiore, nella camera a fianco prendeva spazio il lamentarsi continuato di una paziente, che ricordava Antonin Artaud, i cori sardi, i monologhi appassionati, il tutto come nell'inconscio, o nel sonno. 

domenica 6 aprile 2025

Disordini del sonno

E per chiudere l'argomento sui disturbi del ciclo sonno/veglia, ecco un riepilogo degli ormoni coinvolti e delgli studi scientifici sull'argomento.
Tra i neuromodulatori che promuovono il ciclo del risveglio, ci sono acetilcolina, serotonina, dopamina, adrenalina, ipocretina ed istamina. In contrasto, promuovono la fase del sonno l'acido gamma aminobutirrico (GABA), la melatonina, l'adenosina, il glutammato. Molti di questi neuromodulatori sono prodotti anche dal microbiota intestinale, insieme a acidi grassi a catena corta (SCFA) come il butirrato, acetato e propionato. 

gli ormoni coinvolti nel ciclo sonno/veglia

Adrenalinaepinefrina, è sintetizzata a partire dall'amminoacido fenilanina attraverso una serie di tappe che vedono la tirosina, la dopamina e la noradrenalina come intermedi.

serotonina e dopamina appartengono alla categoria dei neurotrasmettitori, che consentono ai nervi di comunicare tra loro o con altre strutture del corpo
Serotonina o 5-idrossitriptamina (5-HT), è sintetizzata dall'amminoacido triptofano, di cui è ricco il latte, per cui le persone prima di andare a letto bevono latte, perciò il triptofano stimola il sonno. La serotonina funge anche da precursore della melatonina (N-acetil, 5-metossi triptammina), importante ormone regolatore del ritmo sonno-veglia, detto anche ormone del relax. Questo è il motivo per cui il consumo di diete ad alto contenuto di cibi ricchi di triptofano, come le ciliegie, possono migliorare la qualità e la durata del sonno.

la serotonina è un neurotrasmettitore prodotto nella parte del tronco cerebrale; la serotonina è nota per la sua capacità di migliorare l'umore, di alleviare il dolore e il mal di testa, per gli effetti sulla digestione e sul sistema immunitario. È essenziale per l'emozione della felicità
 Serotonina e dopamina  agiscono su parti simili del corpo, ma hanno effetti diversi
La mancanza di una di queste sostanze chimiche o di entrambe influisce sul comportamento, e in particolare sugli sbalzi di umore. 
La dopamina è conosciuta anche come il neurotrasmettitore del piacere: viene immagazzinata nel cervello e rilasciata nel flusso sanguigno quando proviamo sensazioni piacevoli, durante attività come ascoltare musica
Tra le funzioni della dopamina vi sono il controllo del movimento, la gestione della memoria di lavoro, la regolazione delle sensazioni di piacere e del sistema di ricompensa, la modulazione della produzione di prolattina, il mantenimento dei ritmi sonno-veglia, nonché il supporto ad alcune capacità cognitive e all’attenzione.
La dopamina ha anche funzioni meno conosciute: svolge un ruolo nei movimenti muscolari, nella gestione della frequenza cardiaca, nel dolore, nel sonno e nella funzione dei reni e dei vasi sanguigni. Questo neurotrasmettitore ci aiuta anche a prestare attenzione e ad apprendere nuove informazioni. Viene prodotta a partire dall'amminoacido Tirosina, attraverso la conversione a  levodopa, L-DOPA, usata per trattare la malattia di Parkinson ed i tremori, perchè per decarbossilazione dà origine alla dopammina.

Cortisolo
Il cortisolo è definito anche come l'ormone dello stress, in quando viene prodotto su impulso del sistema nervoso determinando l'aumento della concentrazione nel sangue di grassi e l'incremento della glicemia nei momenti in cui l'organismo è sottoposto a maggiore tensione e ha bisogno di più energia. E' un corticosteroide, e da esso si produce cortisone, per idrossilazione del doppio legame sul carbonio 11. Gli estrogeni influiscono sui corticosteroidi per l'aumento del CBG,  corticostroid-binding galobulin che li trasportano nel sangue. Le bevande contenenti caffeina stimolano la produzione di cortisolo. La vitamina C favorisce una riduzione dei livelli di colesterolo, e alcuni cibi che abbassano la glicemia, come i cereali integrali, mentre il consumo di prodotti da forno a base di farine 00 aumenta sia glicemia che colesterolo. L'ashwagandha, pianta ayervedica, e il citrato di magnesio, alcalinizzante, abbassano il cortisolo. L'azione del cortisolo è dovuta alla sua permebilità di membrana, è lipofilico, e nella cellula si lega ad alcuni recettori degli ormoni steoridei, attivando la trascrizione di geni specifici.
Il cortisolo è prodotto dalle cellule della zona fascicolare del corticosurrene sotto stimolo dell'ACTH (ormone adrenocorticotropo). La secrezione di cortisolo è episodica, riflette normalmente quella di ACTH, ha un picco mattutino e presenta un ritmo circadiano
Di prima mattina i livelli di cortisolo sono elevati, e la caffeina no fa che aumentarli. La sera è preferibile non prendere caffeina, che stimola il rilascio di cortisolo. Un aumento di cortisolo disturba l'entrata nel sonno.

C'è un articolo che discute le forme di disordini del sonno, e li mette in connessione con l'asse neuroendocrino intestino-cervello, e con il microbiota intestinale.
Dos Santos A, Galliè S. The Microbiota–Gut–Brain Axis in Metabolic Syndrome and Sleep Disorders: A Systematic Review. Nutrients, 2024, 16, 390.
Prendo spunto da alcuni paragrafi e ne riporto testualmente il contenuto
Disordini del sonno
Gli organismi hanno evoluto un ritmo sonno-veglia sulla base del ciclo luce-buio di 24 ore, il ritmo circadiano. Il sonno si divide in due stati, con funzioni differenti: sonno a movimenti oculari lenti (NREM), e sonno REM. Il sonno NREM si divide in tre  stadi, NREM1 in cui c'è una transizione individuale dalla veglia al sonno, NREM2 è una fase di sonno leggero, NREM3 è un sonno profondo, a cui segue la fase REM. 
I disordini del sonno sono classificati in base ad aspetti clinici, ed includono l'apnea, la narcolessia, l'insonnia ed i disordini del ritmo circadiano del sonno. Gli insonni provano difficoltà a iniziare e mantenere il sonno. La breve durata del sonno è causata da ipereccitazione fisiologica e cognitivo-emozionale. Uno studio di Vgontzas descrive che le alterazioni negli adulti del tempo di veglia notturna e sonnolenza diurna sono associate con concentrazioni plasmatiche elevate di interleukina-6 e cortisolo. La ritmicità circadiana di IL-6 e secrezione di TNF-alfa è deregolata, spiegando il motivo dell'affaticamento diurno e le basse performance degli insonni, giustificandole  non come sonno arretrato ma come attivazione fisiologica generale.
I disordini del sonno collegati a alterazioni del ritmo circadiano sono un misallineamento tra l'agenda individuale del sonno e il ciclo ambientale della vita sociale e fisica nelle 24 ore. 
Da questa alterazione risultano due forme di insonnia, fase anteposta del sonno (inizio precoce, comune negli anziani) e fase del sonno ritardata (inzio posticipato, tipica dei giovani). I disordini del sonno correlati al ciclo circadiano sono distintamente differenti dall'insonnia, e risultano da disturbi nella sincronizzazione del ciclo sonno-veglia, mentre l'insonnia è il risultato di eccitazione cognitivo-emozionale. Questi disturbi sono stati associati anche a disordini dell'umore, inclusa la depressione. Tipici sintomi della deregolazione del ritmo circadiano sono la temperatura corporea, i livelli di cortisolo nel plasma, adrenalina, tirotropina, e melatonina. Il trattamento farmacologico è associato ala terapia luminosa, per ristabilire il programma sonno/veglia. Alcuni disturbi rari nel profilo sonno/veglia si riscontra in individui che soffrono di problemi neurologici, come la demenza, il ritardo mentale, e danni cerebrali, con sonno profondo anche diurno. La difficoltà a mantenere il sonno profondo colpisce il sistema di allerta/irrequietezza al momento del risveglio e l'incapacità a mantenere una quantità sufficiente di sonno adeguata per l'età dei pazienti.
In conclusione, la review mette in correlazione prebiotici e probiotici come i Bifidobatteri con il miglioramento del ritmo del sonno.
Un altro articolo studia le tracce degli EECG mediante neuroimaging. 
D.B. Kay, D.J. Buysse, Hyperarousal and Beyond: New Insights to the Pathophysiology of Insomnia Disorder through Functional Neuroimaging Studies. Brain Sciences 2017, 7, 23.
Nell'articolo si mette in correlazione l'insonnia con la deregolazione dei fattori: richiesta di veglia (wake drive, propensità alla veglia), richiesta di sonno (sleep drive, o bisogno biologico di sonno) e livello di consapevolezza conscia. Il risultato è la deregolazione degli stati di sonno/veglia durante le 24 ore del ciclo luce/buio. 

giovedì 13 marzo 2025

La casa del sonno - Post-Fazione

Una delle ragioni per cui ho trattato il tema dei disturbi del sonno è che sono diventato anche io disturbato, se salto un giorno non è scontato che il giorno dopo cadrò tra le braccia di morfeo, o il suo abbandonarmici non segue ritmi diurni, può capitare o no. Per porvi fine ho cercato di seguire il consiglio del medico, senza nessun effetto. Al contrario, ho trovato sollievo prendendo un neurolettico, ossia, calmanti di stati di agitazione e stati epilettici. Le cause di agitazione sono tante e variabili, il beneficio sul sonno è accertato nel mio caso. Questo per raccontare la mia ultima esperienza dall'interno di questo disturbo, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA). Ricoverato il 7 marzo, sono, al momento di scrivere, ancora degente, in attesa di ricevere una terapia farmacologica adatta al mio caso. I ricoverati a neurologia sono di varia natura, dalla encefalite virale, all'ischemia, con ridotta motilità motoria, e recupero mediante fisioterapia, l'ictus, a pazienti con problemi neurologici, autismo, Asperger, FMRX, epilessia, e neurodegenerazione assonica.  Nel mio caso la causa scatenante i miei sintomi, tremori, afasia, blocco del camminare, blocco del controllo nervoso vagale, freezing/blocco, non è certo, ma c'è questo collegamento a forti stati emotivi e che i farmaci neurolettici possono ridurre e sedare. 
I miei angeli custodi in reparto, Chiara a destra, e Letizia, maestra ISEF e insegnante di nuoto, due OSS molto gentili ringrazio poi le allieve infermiere del terzo anno Sara e Serena, gli infermieri Daniele (egitto-mane), Alessandra, oltre a una gentile infermiera proveniente dal casertano, e poi Salvatore, che mi ha dato la prima assistenza in reparto, e tutto il personale del reparto. 

Di recente avevo ampliato la discussione sul libro di Jonathan Coe "la casa del sonno". La casa del sonno è un libro divertente... se aprite il libro senza leggere l'introduzione, vi troverete a passare da un capitolo ambientato negli anni '80 al successivo ambientato negli anni '90, e così via... curioso, straniante. Ai capitoli dispari corrisponde l'anno 1984, ai capitoli pari l'anno 1996. Tramite i personaggi, insegna a conoscere meglio la narcolessia e come vivono le persone affette dai disordini del sonno (poco sonno come lo psichiatra e il protagonista, o tanto sonno come Sarah. A distanza di dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, la comunità di studenti, ora adulta, si confronta con le comiche incongruenze della vita. 
A quel post iniziale ho dato un seguito con due aggiunte, la prima e una seconda sui personaggi, e sui loro caratteri. 
Di certo c'è che il libro è stato un elemento di partenza ed anche di arrivo di questa discussione, e di questo capitolo della mia vita.

Appendice de La casa del sonno. Poesia
                 Sonniloquio
Tu, ombra e grazia, muovi correnti
in me, irreversibili per luna; 
ma gli occhi narcolettici che intento
a notte spio, non hanno sguardo: o una
indifferenza che mi castra e ingabbia.
Trattengo il fiato, insonne: la mia sorte 
ha i segni di un pomeriggio di sabbia
"scolpito e immobile, come la morte",
e mi auguro un oblio così profondo
da farsi mutamento: vieni, aurora,
incendia la casa del sonno, inonda
di luce l'ombra che bisbiglia ancora: 
Un'altra vita occorrerà che passi
per rivelarti a lei, lei ombra e grazia. 

(Simone Veil, L'Ombra e la grazia)

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