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venerdì 9 maggio 2025

Risonanza magnetica

 Torno sull'argomento del ricovero a neurologia a Lecce, e sull'aver atteso di effettuare una risonanza magnetica al cervello. Un apparecchio per la risonanza è presente nella struttura, quindi occorre entrare nella lista di attesa, che spesso viene disattesa per ricoveri in urgenza che hanno la precedenza. In reparto eravamo almeno in due, come ricoverati, in attesa di venire sottoposti all'imaging. 

Prima di tutto, soggettivamente l'esame è stato complicato dalla reazione del corpo alla stimolazione acustica. Si viene immessi in un alloggiamento chiuso, oppressivo, sormontati da una calotta tipo coperchio di bara. Le onde sonore sono di vario tipo, più procede l'esame più diventano rimbombanti. Il corpo ha reagito male, tipo iniziali conati di vomito, che ho soppresso pensando che sarei stato dimesso grazie a questo referto, ho resistito fino ad esaurimento nervoso (quasi).

Questo esame viene facilitato dalla somministrazione di un liquido di contrasto, spesso contenente gadolinio complessato a composti chelanti.

Gadolinium is a rare-earth metal of the lanthanide series with atomic number 64 in the periodic table of elements. Given its highly paramagnetic properties, it is used as a component of contrast agents administered during magnetic resonance (MR) imaging and angiography procedures. Because gadolinium is highly toxic in its free form, it is bound to an organic chelate when used as a contrast agent. The preparations of GBCAs that are administered during imaging procedures contain the gadolinium–chelate complex with variable amounts of excess chelate added to bind free gadolinium that is released from its chelate while stored in the bottle.

Commercially available GBCAs differ in the structure of their chelate (macrocyclic vs. linear) and in their charge (ionic vs. non-ionic). These properties determine the ease with which free gadolinium is released from the gadolinium–chelate complex. Whereas ionic and macrocyclic agents have the highest affinity for gadolinium, the risk of gadolinium dissociating from its chelate increases for non-ionic and linear agents


La metodologia del functional Brain Magnetic Resonance Imaging (fMRI) si applica per il rilevamento di tumori nel cervello, per l'identificazione delle aree da sezionare con chirurgia.



Brain magnetic resonance imaging (MRI) demonstrated the presence of a right middle cingulate tumor extending into the superior frontal gyrus, with radiological characteristics in keeping with diffuse astrocytoma (Fig. 1A-B-C). Although there was no pathological gadolinium enhancement, there were some areas of restricted diffusivity within the tumor suggestive of possible higher-grade transformation.

Fig. 1Coronal (A), Sagittal (B) and Axial (C) FLuid Attenuated Inversion Recovery (FLAIR) images demonstrating a hyper-intense lesion in the cingulate region with radiological features suggestive of low grade glioma. These images were obtained intra-operatively and the green cross hair corresponds approximately to the point of monopolar stimulation of the cingulate cortex following tumour resection. D,E,F: Montreal Neurological Institute (MNI) coordinates as obtained from the online atlas.

In questo articolo, D'Urso PI, Lodwick S, Pereira N, Ponnusamy A. Cingulate motor areas: Intraoperative findings. Clin Neurophysiol. 2020 Aug;131(8):1804-1805) i neurochirurghi riportano sul metodo per l'eliminazione di un astrocitoma.


Herein, we document our intraoperative electrophysiological findings in a case of diffuse astrocytoma of the right mid-cingulate gyrus.
A 79-year-old patient presented to our Neurosurgery department with left leg dyspraxia and numbness. On examination she had grade 4/5 weakness and increased reflexes in her left leg.
  The stimulation point corresponds to Broadman Area 23. Our stimulation point appears to be slightly more posterior to the mid-cingulate areas described on fMRI studies, but this is believed to be related to the fact that the normal anatomy in our case was distorted by the presence of the tumour.

We have reported the case of a patient affected by diffuse astrocytoma of the right cingulate gyrus who underwent resection with intraoperative neurophysiology mapping and monitoring. During the resection, cortico-spinal tracts for the upper limb were activated both from motor cortex stimulation as well as cingulate cortex stimulation. It is to be noted that during cingulate cortex stimulation the MEP responses were limited to the contralateral Abductor Digiti Minimi (ADM) and First Dorsal Interosseous (FDI) in the upper limb: despite the medial location, no MEPs were elicited from the lower limb. This proves that the response primarily resulted from stimulation of the cingulate cortex stimulation rather than from stimulation of the medial and lateral part of the CST. The area of stimulation corresponds to cingulate areas highlighted in previous functional MRI studies.

Fig. 2A. Motor evoked potential (MEP) from motor cortex stimulation (white arrow: latency 23.5 ms). B: MEP from cingulate stimulation (white arrow: latency 25.9 ms).


venerdì 11 aprile 2025

Visioni dal reparto di Terapia intensiva

Questo post è sulla mia ultima esperienza ospedaliera, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA, dipartimento di emergenza e accettazione), ricovero avvenuto il 7 marzo, I miei sintomi erano: tremore, non riuscire a scendere le scale, vertigini, difficoltà a parlare, non ricordare i numeri di telefono.

 alcuni esami sulla mia lucidità erano: che mese è? Aprile (era marzo). Dove siamo? Copertino (ero al Fazzi, a Lecce).  Alcuni momenti  li ho rimossi, come quando ho cercato di uscire dall'ospedale, passando davanti al pronto soccorso, i poliziotti mi questionavano come se fossi un drogato, poi un infermiere informato del mio stato mi ha riaccompagnato in reparto. 

 Ero a neurologia, aspettando un letto, in stato confusionale, e vedo tra il gruppo di dottori, una mamma mora, col suo piccino, lei a seno scoperto, sembrava una natività, una madonna nera.

Ho dimenticato i miei mali, l'elettroencefalogramma, la puntura lombare per escludere una meningite;  mi sono raccontato a terapia intensiva, ho raccontato della Repubblica Ceca, di mio padre che era andato a lavorare dopo la guerra, ho raccontato della mia operazione alle tonsille da bambino. Intorno c'era l'agonia, una camerata di letti di moribondi. Io ero perso nella fiducia, ma la testa mi stava tornando a posto. 

So che alle due di notte ero ancora a terapia intensiva, forse erano le 4 o le 5 quando mi hanno dato il letto, ricordo Salvatore paramedico che mi preleva il sangue, le infermiere che mi incontrano nel corridoio e mi riaccompagnano a letto, io che mi alzo per andare in bagno e mi tolgo il pannolone bagnato, le infermiere mi trovano che mi sono vestito, io che chiedo la colazione ma mi hanno appena registrato, mi offrono fette biscottate, io ho sete, scendo al secondo piano per prendere una bottiglia al distributore dell'acqua, alla sera le OSS vengono a prendermi la pressione con le mimose, è la festa della donna, io che le ringrazio e faccio loro gli auguri per la festa.

Non dimenticherò mai quella visione o apparizione, quella madonna nera, con bambino, la cui vista mi ha ridato il senso del mio stare lì, fiducia nel recupero, delle funzioni mentali, della memoria, del cercare di stare bene e soprattutto del senso di appartenenza, del essere anche io relazionato, come biologo, come insegnante, come paziente che si racconta, e che ha storie da raccontare.


Quarto piano, sezione a sinistra, camera 29, neurologia.

E come avviene in molte realtà e situazioni particolari, come il teatro nelle carceri, coi i soggetti con handicap, come nei film come La vita da grandi, anche il reparto di neurologia è stato vissuto come momento di grande emozione interiore, nella camera a fianco prendeva spazio il lamentarsi continuato di una paziente, che ricordava Antonin Artaud, i cori sardi, i monologhi appassionati, il tutto come nell'inconscio, o nel sonno. 

domenica 6 aprile 2025

Disordini del sonno

E per chiudere l'argomento sui disturbi del ciclo sonno/veglia, ecco un riepilogo degli ormoni coinvolti e delgli studi scientifici sull'argomento.
Tra i neuromodulatori che promuovono il ciclo del risveglio, ci sono acetilcolina, serotonina, dopamina, adrenalina, ipocretina ed istamina. In contrasto, promuovono la fase del sonno l'acido gamma aminobutirrico (GABA), la melatonina, l'adenosina, il glutammato. Molti di questi neuromodulatori sono prodotti anche dal microbiota intestinale, insieme a acidi grassi a catena corta (SCFA) come il butirrato, acetato e propionato. 

gli ormoni coinvolti nel ciclo sonno/veglia

Adrenalinaepinefrina, è sintetizzata a partire dall'amminoacido fenilanina attraverso una serie di tappe che vedono la tirosina, la dopamina e la noradrenalina come intermedi.

serotonina e dopamina appartengono alla categoria dei neurotrasmettitori, che consentono ai nervi di comunicare tra loro o con altre strutture del corpo
Serotonina o 5-idrossitriptamina (5-HT), è sintetizzata dall'amminoacido triptofano, di cui è ricco il latte, per cui le persone prima di andare a letto bevono latte, perciò il triptofano stimola il sonno. La serotonina funge anche da precursore della melatonina (N-acetil, 5-metossi triptammina), importante ormone regolatore del ritmo sonno-veglia, detto anche ormone del relax. Questo è il motivo per cui il consumo di diete ad alto contenuto di cibi ricchi di triptofano, come le ciliegie, possono migliorare la qualità e la durata del sonno.

la serotonina è un neurotrasmettitore prodotto nella parte del tronco cerebrale; la serotonina è nota per la sua capacità di migliorare l'umore, di alleviare il dolore e il mal di testa, per gli effetti sulla digestione e sul sistema immunitario. È essenziale per l'emozione della felicità
 Serotonina e dopamina  agiscono su parti simili del corpo, ma hanno effetti diversi
La mancanza di una di queste sostanze chimiche o di entrambe influisce sul comportamento, e in particolare sugli sbalzi di umore. 
La dopamina è conosciuta anche come il neurotrasmettitore del piacere: viene immagazzinata nel cervello e rilasciata nel flusso sanguigno quando proviamo sensazioni piacevoli, durante attività come ascoltare musica
Tra le funzioni della dopamina vi sono il controllo del movimento, la gestione della memoria di lavoro, la regolazione delle sensazioni di piacere e del sistema di ricompensa, la modulazione della produzione di prolattina, il mantenimento dei ritmi sonno-veglia, nonché il supporto ad alcune capacità cognitive e all’attenzione.
La dopamina ha anche funzioni meno conosciute: svolge un ruolo nei movimenti muscolari, nella gestione della frequenza cardiaca, nel dolore, nel sonno e nella funzione dei reni e dei vasi sanguigni. Questo neurotrasmettitore ci aiuta anche a prestare attenzione e ad apprendere nuove informazioni. Viene prodotta a partire dall'amminoacido Tirosina, attraverso la conversione a  levodopa, L-DOPA, usata per trattare la malattia di Parkinson ed i tremori, perchè per decarbossilazione dà origine alla dopammina.

Cortisolo
Il cortisolo è definito anche come l'ormone dello stress, in quando viene prodotto su impulso del sistema nervoso determinando l'aumento della concentrazione nel sangue di grassi e l'incremento della glicemia nei momenti in cui l'organismo è sottoposto a maggiore tensione e ha bisogno di più energia. E' un corticosteroide, e da esso si produce cortisone, per idrossilazione del doppio legame sul carbonio 11. Gli estrogeni influiscono sui corticosteroidi per l'aumento del CBG,  corticostroid-binding galobulin che li trasportano nel sangue. Le bevande contenenti caffeina stimolano la produzione di cortisolo. La vitamina C favorisce una riduzione dei livelli di colesterolo, e alcuni cibi che abbassano la glicemia, come i cereali integrali, mentre il consumo di prodotti da forno a base di farine 00 aumenta sia glicemia che colesterolo. L'ashwagandha, pianta ayervedica, e il citrato di magnesio, alcalinizzante, abbassano il cortisolo. L'azione del cortisolo è dovuta alla sua permebilità di membrana, è lipofilico, e nella cellula si lega ad alcuni recettori degli ormoni steoridei, attivando la trascrizione di geni specifici.
Il cortisolo è prodotto dalle cellule della zona fascicolare del corticosurrene sotto stimolo dell'ACTH (ormone adrenocorticotropo). La secrezione di cortisolo è episodica, riflette normalmente quella di ACTH, ha un picco mattutino e presenta un ritmo circadiano
Di prima mattina i livelli di cortisolo sono elevati, e la caffeina no fa che aumentarli. La sera è preferibile non prendere caffeina, che stimola il rilascio di cortisolo. Un aumento di cortisolo disturba l'entrata nel sonno.

C'è un articolo che discute le forme di disordini del sonno, e li mette in connessione con l'asse neuroendocrino intestino-cervello, e con il microbiota intestinale.
Dos Santos A, Galliè S. The Microbiota–Gut–Brain Axis in Metabolic Syndrome and Sleep Disorders: A Systematic Review. Nutrients, 2024, 16, 390.
Prendo spunto da alcuni paragrafi e ne riporto testualmente il contenuto
Disordini del sonno
Gli organismi hanno evoluto un ritmo sonno-veglia sulla base del ciclo luce-buio di 24 ore, il ritmo circadiano. Il sonno si divide in due stati, con funzioni differenti: sonno a movimenti oculari lenti (NREM), e sonno REM. Il sonno NREM si divide in tre  stadi, NREM1 in cui c'è una transizione individuale dalla veglia al sonno, NREM2 è una fase di sonno leggero, NREM3 è un sonno profondo, a cui segue la fase REM. 
I disordini del sonno sono classificati in base ad aspetti clinici, ed includono l'apnea, la narcolessia, l'insonnia ed i disordini del ritmo circadiano del sonno. Gli insonni provano difficoltà a iniziare e mantenere il sonno. La breve durata del sonno è causata da ipereccitazione fisiologica e cognitivo-emozionale. Uno studio di Vgontzas descrive che le alterazioni negli adulti del tempo di veglia notturna e sonnolenza diurna sono associate con concentrazioni plasmatiche elevate di interleukina-6 e cortisolo. La ritmicità circadiana di IL-6 e secrezione di TNF-alfa è deregolata, spiegando il motivo dell'affaticamento diurno e le basse performance degli insonni, giustificandole  non come sonno arretrato ma come attivazione fisiologica generale.
I disordini del sonno collegati a alterazioni del ritmo circadiano sono un misallineamento tra l'agenda individuale del sonno e il ciclo ambientale della vita sociale e fisica nelle 24 ore. 
Da questa alterazione risultano due forme di insonnia, fase anteposta del sonno (inizio precoce, comune negli anziani) e fase del sonno ritardata (inzio posticipato, tipica dei giovani). I disordini del sonno correlati al ciclo circadiano sono distintamente differenti dall'insonnia, e risultano da disturbi nella sincronizzazione del ciclo sonno-veglia, mentre l'insonnia è il risultato di eccitazione cognitivo-emozionale. Questi disturbi sono stati associati anche a disordini dell'umore, inclusa la depressione. Tipici sintomi della deregolazione del ritmo circadiano sono la temperatura corporea, i livelli di cortisolo nel plasma, adrenalina, tirotropina, e melatonina. Il trattamento farmacologico è associato ala terapia luminosa, per ristabilire il programma sonno/veglia. Alcuni disturbi rari nel profilo sonno/veglia si riscontra in individui che soffrono di problemi neurologici, come la demenza, il ritardo mentale, e danni cerebrali, con sonno profondo anche diurno. La difficoltà a mantenere il sonno profondo colpisce il sistema di allerta/irrequietezza al momento del risveglio e l'incapacità a mantenere una quantità sufficiente di sonno adeguata per l'età dei pazienti.
In conclusione, la review mette in correlazione prebiotici e probiotici come i Bifidobatteri con il miglioramento del ritmo del sonno.
Un altro articolo studia le tracce degli EECG mediante neuroimaging. 
D.B. Kay, D.J. Buysse, Hyperarousal and Beyond: New Insights to the Pathophysiology of Insomnia Disorder through Functional Neuroimaging Studies. Brain Sciences 2017, 7, 23.
Nell'articolo si mette in correlazione l'insonnia con la deregolazione dei fattori: richiesta di veglia (wake drive, propensità alla veglia), richiesta di sonno (sleep drive, o bisogno biologico di sonno) e livello di consapevolezza conscia. Il risultato è la deregolazione degli stati di sonno/veglia durante le 24 ore del ciclo luce/buio. 

giovedì 13 marzo 2025

La casa del sonno - Post-Fazione

Una delle ragioni per cui ho trattato il tema dei disturbi del sonno è che sono diventato anche io disturbato, se salto un giorno non è scontato che il giorno dopo cadrò tra le braccia di morfeo, o il suo abbandonarmici non segue ritmi diurni, può capitare o no. Per porvi fine ho cercato di seguire il consiglio del medico, senza nessun effetto. Al contrario, ho trovato sollievo prendendo un neurolettico, ossia, calmanti di stati di agitazione e stati epilettici. Le cause di agitazione sono tante e variabili, il beneficio sul sonno è accertato nel mio caso. Questo per raccontare la mia ultima esperienza dall'interno di questo disturbo, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA). Ricoverato il 7 marzo, sono, al momento di scrivere, ancora degente, in attesa di ricevere una terapia farmacologica adatta al mio caso. I ricoverati a neurologia sono di varia natura, dalla encefalite virale, all'ischemia, con ridotta motilità motoria, e recupero mediante fisioterapia, l'ictus, a pazienti con problemi neurologici, autismo, Asperger, FMRX, epilessia, e neurodegenerazione assonica.  Nel mio caso la causa scatenante i miei sintomi, tremori, afasia, blocco del camminare, blocco del controllo nervoso vagale, freezing/blocco, non è certo, ma c'è questo collegamento a forti stati emotivi e che i farmaci neurolettici possono ridurre e sedare. 
I miei angeli custodi in reparto, Chiara a destra, e Letizia, maestra ISEF e insegnante di nuoto, due OSS molto gentili ringrazio poi le allieve infermiere del terzo anno Sara e Serena, gli infermieri Daniele (egitto-mane), Alessandra, oltre a una gentile infermiera proveniente dal casertano, e poi Salvatore, che mi ha dato la prima assistenza in reparto, e tutto il personale del reparto. 

Di recente avevo ampliato la discussione sul libro di Jonathan Coe "la casa del sonno". La casa del sonno è un libro divertente... se aprite il libro senza leggere l'introduzione, vi troverete a passare da un capitolo ambientato negli anni '80 al successivo ambientato negli anni '90, e così via... curioso, straniante. Ai capitoli dispari corrisponde l'anno 1984, ai capitoli pari l'anno 1996. Tramite i personaggi, insegna a conoscere meglio la narcolessia e come vivono le persone affette dai disordini del sonno (poco sonno come lo psichiatra e il protagonista, o tanto sonno come Sarah. A distanza di dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, la comunità di studenti, ora adulta, si confronta con le comiche incongruenze della vita. 
A quel post iniziale ho dato un seguito con due aggiunte, la prima e una seconda sui personaggi, e sui loro caratteri. 
Di certo c'è che il libro è stato un elemento di partenza ed anche di arrivo di questa discussione, e di questo capitolo della mia vita.

Appendice de La casa del sonno. Poesia
                 Sonniloquio
Tu, ombra e grazia, muovi correnti
in me, irreversibili per luna; 
ma gli occhi narcolettici che intento
a notte spio, non hanno sguardo: o una
indifferenza che mi castra e ingabbia.
Trattengo il fiato, insonne: la mia sorte 
ha i segni di un pomeriggio di sabbia
"scolpito e immobile, come la morte",
e mi auguro un oblio così profondo
da farsi mutamento: vieni, aurora,
incendia la casa del sonno, inonda
di luce l'ombra che bisbiglia ancora: 
Un'altra vita occorrerà che passi
per rivelarti a lei, lei ombra e grazia. 

(Simone Veil, L'Ombra e la grazia)

lunedì 13 gennaio 2025

Finale de La casa del sonno

 Il post fa parte della serie su Jonathan Coe. Una delle parti liberatorie del libro La casa del sonno, è nella conclusione, che qui riporto. Il post è dedicato a Pierpaola. 

Cleo Madison, assistente del dottor Dudden. Cleo era sdraiata sul letto della sua stanza l'albergo e ascoltava i rumori del traffico di Russell square, il cicaleccio poliglotta delle voci che salivano a folate dalla finestra aperta, e rifletteva che qualsiasi cosa fosse accasduta quella sera, la sua vita non sarebbe più stata la stessa. Non si poteva tornare indietro. ...........Calava il buio quando venti minuti più tardi riemerse all'aria della sera. Quel pomeriggio aveva comprato una pianta di Londra e aveva mandato a memoria il percorso; quanto al tratto conclusivo le indicazioni di Ruby, benchè minimali, si rivelarono perfettamente congrue. ... Arrivata alla casa di Sarah si fermò. Benchè il buio non fosse ancora completo le tendine erano tirate fin giù, e appena una fessura di luce ne rischiarava gli orli. Cleo spinse il piccolo cancello di ferro battuto che cigolò lamentoso e in pochi passi fu davanti alla porta. Lasciò scorrere qualche attimo, si lisciò la gonna e si accomodò la borsa spostandone il peso sulla spalla. Poi sollevò il battente due volte.   Nell'ingresso si accese una luce. La porta si aprì dopo qualche secondo, ed era lei: sola, invecchiata, con l'aria un pò stanca e un pò assonnata; e un pò in apprensione, forse, per aver aperto a quell'ora a una persona sconosciuta. Era in jeans e maglietta; i suoi capelli erano ormai completamente e stupendamente grigi, e nell'istante in cui la vide Cleo seppe di aver mentito a se stessa; seppe che non ce l'avrebbe fatta mai senza questa donna. Non era possibile, non lo era mai stato. 

"Sarah?"

Sul momento non riuscì a dire di più. Sarah la scrutò: non la riconosceva, non indovinava ancora. "Ci conosciamo?" 

"Certo che mi conosci," disse lei. "Sono io; Robert."

Questa parte del libro è legata alla corrispondenza con Pierpaola, con cui ripetutamente si è parlato di ruoli nel teatro, di inversione dei ruoli, di cambio di sesso. qui i discorsi sul fascino del travestimento


un abbozzo sul progetto di formare un gruppo  teatrale
ed un immaginario incontro tra due amanti, accompagnato dall'incontro dei loro burattini, preso a prestito dalla rappresentazione di Irina Brook La buon'anima di Szechuan, Trocadero, Parigi 2003 burattinaio Ivan Franek, con Renato Giuliani e Gerard Papasian i tre tricksters


domenica 12 gennaio 2025

La casa del sonno

 Questo post si ispira a La casa del sonno, di Jonathan Coe, e sl tema della narcolessia, che ho già trattato in questo post. 

Si ispira anche al personaggio di River Phoenix, Mike Waters, nel film My private UIdaho (Belli e dannati). Mike è omosessuale e ha gravi problemi di narcolessia; abbandonato da bambino in circostanze misteriose, ha sempre vissuto con l'ossessione di ritrovare la madre, che spesso appare nei suoi sogni. River Phoenix dà una delle sue migliori interpretazioni. Si parla di ricerca di identità, emarginazione sociale e c'è anche questa dinamica di amore non corrisposto. Il post è dedicato a Marta, di Gallipoli..

Al fondo del libro. 3. Trascrizione. Paziente: Ruby Sharp, data 28.6.96, ore 2.40 Tecnico Lorna.

mai silenzio, mai silenzio in questa casa, mi ricordo tanti anni fa sempre le onde, mai silenzio al piano di sopra, seduta con lei, seduta seduta con te, mi ricordo ti ascoltavo mi ricordo tutto la spiaggia quel giorno, alla spiaggia le cose che dicesti non c'è nessun limite, così dicesti nessun limite, non c'è niente che non farei per meritarmela e le cicatrici, mi ricordo le cicatrici sulle gambe, due cicatrici come come due virgolette e poi ho visto la scorsa settimana, ho visto alla spiaggia una spiaggia diversa, una spiaggia diversa la stessa persona, una persona diversa lo stesso corpo, sulle tue caviglie due cicatrici, io ti conosco so chi sei ma ascolta, ascoltami conosco anche lei, ora è a Londra vive là, che cosa fa vuoi sapere, è sola completamente sola, devi andarci devi cercarla io lo so, l'ho sempre saputo da quella volta alla spiaggia insieme, dovete stare insieme, mi sentivo felice quel giorno, tanto felice mi ricordo tutto, mai felice come quel giorno, ho sempre avuto voglia da sempre di ricompensarvi, non sapevo come, di ricompensarvi tu e lei, l'Uomo della Sabbia, tu hai fatto il castello, un castello bellissimo, crollato spazzato via perduto no, non ancora perduto, niente è ancora perduto niente, se la trovi vai subito da lei, ti aspetta a Londra, facile da trovare una casa vuota, una casa fredda, vive sola North London strade silenziose, ritorni indietro, ritorni indietro dalla stazione, la prima casa, la prima che vedi non aspettare, corri subito vai subito trova la via ricordati, ricordati il nome Fermer Road, Fermer, ti vuole, vuole te vai a cercarla ti prego vai subito da lei.  (punteggiatura assente nell'originale)

pag. 102, capitolo 6. 

"Sono salita ad Ashdown l'altro giorno" disse Ruby di punto in bianco. "Cioè, non sono entrata. Sono salita e ho guardato da fuori. Gli studenti non ci sono più. Ora l'hanno trasformata in clinica, ci curano le persone che hanno...". "...disturbi del sonno, sì lo so" (Sarah). "Ah, chi te l'ha detto?". "Il mio medico" E bevve un sorso di vino. Stava bevendo troppo in fretta, se ne accorgeva. "Mi aveva suggerito di andarci". "Come mai?" chiese Ruby, e subito si rese conto di essere stata troppo diretta. "Cioè, scusami se te lo chiedo...". "Beh, rispondere a questa domanda", disse Sarah, "vorrebbe dire farti la storia della mia vita. Magari ne parliamo a cena, ti va?". "La storia della tua vita è esattamente quello che voglio sentire," disse Ruby seguendola verso la porta d'ingresso. "In fondo non ci vediamo da dodici anni." "Ma perchè, Ruby? Che importanza può avere per te?" "Perchè ti devo alcuni dei miei ricordi più belli," rispose Ruby con semplicità. Sarah ne fu profondamente toccata. "Sì," disse. "Sì, erano bei tempi"...................    "Stavi per raccontarmi come mai sapevi di Ashdown" riprese Ruby. "Ma per spiegarmelo dovevi raccontarmi la storia della tua vita." Sarah macinò un pò di pepe sulla minestra: "Dunque, tu sai cos'è la narcolessia?". "Più o meno." rispose Ruby meravigliata. "E' quando uno si addormenta continuamente di giorno, no?". "All'incirca. Beh, io ne soffro." "Oh." Ruby non aveva idea di cosa volesse dire praticamente. "Mi dispiace. E' grave?"  "Di sicuro è fastidiosa". "Ma la clinica ti poteva... aiutare, no?  "Chi lo sa." Sarah prevenne ulteriori domande e aggiunse: "Sono stata io a non voler andare, per due motivi. Primo, non potevo permettermi la retta, e per i pazienti della mutua c'era una lista di attesa di quasi due anni. Secondo..." - e fece un sorriso leggermente accigliato - "...il secondo motivo è che il direttore, guarda caso, è un certo Gregory Dudden, uno che era con me all'università". "Ah sì?" disse Ruby incertna. "Tra Gregory e me... c'è un precedente," disse Sarah. "Per un periodo è stato il mio ragazzo. Anzi, il mio primo ragazzo. Sai, una di quelle storie da studenti che quando sei lì sembra che fili tutto liscio, poi qualche mese dopo ci ripensi e ti chiedi: ma dove ce l'avevo la testa?". Ruby continuava ad annuire benchè la spiegazione non rientrasse nel dominio della sua esperienza. "E quindi... che vuol dire di preciso essere narcolettici? Che problemi dà?" "Tieni conto che con gli anni qualche cambiamento c'è stato, ma la cosa principale è che la notte dormo malissimo, e non riesco a evitare di addormentarmi di giorno. Ormai sono circa vent'anni che va avanti. Ci sarebbero anche altri sintomi, ma quelli ultimamente sono migliorati un pò: per esempio la cataplessia." "Cioè?" "Cioè, se rido molto, o se per qualche motivo mi emoziono troppo, perdo il tono muscolare. Resto cosciente, ma ho una specie di mancamento. Quando comincia me ne accorgo, ma non posso farci niente. La può provocare qualsiasi cosa: rabbia, gioia, frustrazione..." "Questo mi sembra più che fastidioso," disse Ruby. "Non ne avevo idea." "Già," disse Sarah alzando le spalle e cercando un tono disinvolto, "negli ultimi anni mi è costato un paio di lavori. Addormentarsi in classe può capitare agli alunni, non all'insegnante." Tornò a riempire di vino i bicchieri: il suo era vuoto, quello di Ruby quasi intatto. "Fatto sta che sono riusciti a diagnosticarmela solo tre anni fa. Molti medici di base l'hanno sentita sì e no nominare. Il primo dal quale andai era nel buio assoluto: mi dirottò dal classico strizzacervelli." "Che genere di strizzacervelli?" "Uno psicoterapeuta. Un lacaniano." Ruby era di nuovo in alto mare: "non ti hanno mica rinchiusa?. "No, macchè," disse Sarah manifestamente divertita all'idea. "Sai, non credo sia stata una completa perdita di tempo. Almeno mi ha fatto capire perchè non amo che mi si tocchino gli occhi.".................... "Vediamo, che altro c'è da sapere su di te? Ti sei sposata? "Certo: abbiamo già dato. Si chiamava Anthony. Era professore universitario." "E poi?" "Mi ha lasciato; è già un pò. Ha trovato un'altra." "Ah." E Ruby si trovò nuovamente a pronunziare la frase "Mi dispiace". Ancora una volta, Sarah alzò le spalle. "Cose che capitano." "Chissà, forse era solo una mia fantasia, uno di quei sogni da bambini, ma ho sempre sperato che sposassi il ragazzo che avevi al college." "Quale ragazzo?" "Come, quale? Robert." Il riso di Sarah fu breve e forzato. "Robert? Robert non è mai stato il mio ragazzo." "No? ma come, quella volta in spiaggia..." "All'epoca stavo con un'altra persona. Anzi: stavo con una donna. Con Veronica, per la precisione. E Robert... quel giorno era con noi solo per caso. Neanche mi ricordo che ci facesse con noi." Colse lo sguardo interdetto di Ruby e aggiunse: "Sempre più complicato, eh?".  "No, non mi scandalizzo mica," disse Ruby. "Anche una mia compagna di scuola è bisessuale. Così sostiene lei, almeno." "Io non amo molto quella parola," disse Sarah. "Nè quella nè tutte le parole che prendono un fatto complicato e tentano di ridurlo a una formula. E poi..." (nettò dal rossetto l'orlo del bicchiere) "..il sesso non c'entra molto. Non per me, almeno: non è quello che cerco. Il lato divertente è che tutti pensano che hai la doppia scelta: ma non funziona esattamente così." 

"Tu dici che era solo un amico," disse Ruby: e stavolta con calma, adagio, scegliendo con cautela le parole, "ma io credo che Robert tenesse veramente a te. quel giorno in spiaggia mi disse delle cose, e... sì, io ero solo una ragazzina, ma me le ricordo ancora..."

"Te l'ho detto: Robert  era un amico, nè più nè meno. E se veramente ci teneva, come mai mi ha lasciata lì come un ferrovecchio subito dopo l'università?" .......... "Io quel giorno non lo dimenticherò mai," disse Ruby. "Quel castello di sabbia meraviglioso che facemmo insieme... me lo sognai per settimane e settimane." "Già, hai ragione..." Sarah riprese a sorridere debolmente mentre il ricordo le tornava. "Tu lo soprannominasti l'Uomo della Sabbia, vero? Anzi, tutt'e due: per un pò gli demmo questo soprannome tutt'e due." "C'era tanto sole. Tanto silenzio. Fu il giorno più bello..." Ora Ruby guardava Sarah dritta nel viso: con serietà, con slancio. "Sai, ho sempre pensato a come ripagarvi: a come ripagarvi tutt'e due". "Non dire sciocchezze." 

"Questa tua narcolessia," disse. "Si può guarire, vero?" Sarah scosse la testa "...le mie cataplessie non sono più tanto terribili; e c'è un'altra cosa che sembra completamente scomparsa: allucinazioni ipnagogiche, le chiamano così." "Che roba è?" .... .. "Non è facile da spiegare," disse, "ma facevo dei sogni... talmente  realistici..." Cominciava a provare nostalgia anche per quello? si chiese affrettandosi verso casa. Anche per il fatto che una volta era incapace di distinguere tra i sogni ed i ricordi? Era tempo, assolutamente, di dimenticare quei giorni, tempo di concentrarsi sulle sfide dell'oggi. 

lunedì 12 luglio 2010

Jonathan Coe- La casa del sonno

Diapositiva 1Giovedì 15 luglio ore 19.00
libreria Liberrima, l'incontro con l’autore Jonathan Coe che presenta il nuovo libro I terribili segreti di Maxwell Sim.
Di Coe ho letto "la casa del sonno".  
La casa del sonno è un libro divertente... se aprite il libro senza leggere l'introduzione, vi troverete a passare da un capitolo ambientato negli anni '80 al successivo ambientato negli anni '90, e così via... curioso, straniante. Tra gli autori che si possono leggere a capitoli alterni ci sono  Haruki Murakami  (La fine del mondo, L'uccellino che girava le viti del mondo), Pirsig (lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta) e Cortazar (Rayuela, scrittura a capitoli arbitrari).
Ai capitoli dispari corrisponde l'anno 1984, ai capitoli pari l'anno 1996.
Tramite i personaggi, insegna a conoscere meglio la narcolessia e come vivono le persone affette dai disordini del sonno (poco sonno come lo psichiatra e il protagonista, o tanto sonno come Sarah. A distanza di dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, la comunità di studenti, ora adulta, si confronta con le comiche incongruenze della vita.

I sintomi fondamentali della narcolessia (cataplessia, o repentina perdita del tono muscolare in seguito ad una forte emozione, allucinazioni ipnagogiche e paralisi nel sonno) sembrano essere fondamentalmente una disregolazione del sonno R.E.M..

Nel film di Gus Van Sant's, My Own Private Idaho  il protagonista, Mike Waters (River Phoenix) ha la narcolessia.

Una proteina  ormone e neurotrasemttitore,  ipocretina o orexina, è responsabile del controlo dell'appetito e del sonno, attraverso un recettore che può essere mutato sia nell'uomo che negli animali.

Studiando fisiologia umana (Ganong, Piccin editore) mi sono imbattuto nei cani narcolettici, animali che alla vista del cibo si addormentavano. Si tratta di un cane geneticamente affetto da narcolessia; l'emozione scatenata dalla vista del cibo produce nell'animale un attacco cataplettico, con improvvisa caduta a terra.

 In narcoleptic dogs, the sight of a snack or the emotion of playing together ignites the abrupt, temporary paralysis of all postural muscles, suddenly dropping a group of excited dogs into a silent heap on the floor. Attacks last only a few seconds, but can occur hundreds of times a day.

"Dogs experiencing cataplectic attacks are not asleep," Mignot notes. "They are awake, but momentarily paralysed. Their eyes are open and they can move them, but their postural muscles are completely relaxed."

The non-functional hypocretin 2 cell receptor causes narcolepsy in Dobermans. Surprisingly, the researchers did not observe the SINE insertion in canarc-1 positive Labradors or dachshunds, suggesting that other mutations in the Hcrtr2 transcripts might be responsible for the abnormal mRNA molecules they found in these two breeds.
A similar analysis of Hcrtr2 gene mutations for all narcoleptic dogs studied revealed that, in all cases, a truncated hypocretin receptor 2 protein product resulted in either a non-functional hypocretin receptor or one that cannot fit properly in the cell membrane
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