mercoledì 3 settembre 2025

Venezia, Biennale del cinema, film giapponesi

 Finisce il 6 settembre la mostra del cinema di Venezia, 82esimo concorso, ogni anno si parla molto dei film a concorso, e meno degli altri film.

Lui si è sacrificato per amore, assumendosi la colpa di un crimine commesso da lei. Incapace di ripagarlo per il sacrificio compiuto, lei parte per iniziare una nuova vita. Molti anni dopo, gli ex amanti si incontrano di nuovo, tuttavia le loro vite quotidiane, separate ma inesorabilmente legate, tradiscono gradualmente il loro tragico passato. Tra chi cerca la redenzione e chi anela alla liberazione, i due si risvegliano dal loro vagabondare per un ultimo, straziante abbraccio in un doloroso e definitivo addio.

Eojjeol suga eopda (No other choice), 
Regia  Park Chan-wook
., Corea del Sud.  Man-su, specialista nella produzione di carta con venticinque anni di esperienza, è così soddisfatto della vita da potersi dire sinceramente: “Ho tutto”. Trascorre felicemente le sue giornate con la moglie Miri, i due figli e i due cani, finché un giorno viene improvvisamente informato dalla sua azienda di essere stato licenziato. “Ci dispiace. Non abbiamo altra scelta.” Sentendosi come se gli avessero reciso la testa con un’ascia, Man-su giura di trovare un nuovo lavoro entro i sucessivi tre mesi per il bene della famiglia. Nonostante la sua ferma determinazione a rimettere in sesto la sua vita, trascorre oltre un anno passando da un colloquio di lavoro all’altro, finendo per lavorare in un negozio al dettaglio. Si ritrova a rischio di perdere quella stessa casa che ha faticato così tanto per comprare. Disperato, si presenta senza preavviso alla Moon Paper per consegnare il curriculum, ma viene umiliato dal responsabile di linea Sun-chul. Sapendo di essere più qualificato di chiunque altro per lavorare lì, prende una decisione: "se non c’è un posto vacante per me, dovrò farmi assumere creandone uno".  tratto dal romanzo  The ax di Donald E. Westlake 
Nühai (Girl) Regia  Shu Qi
 / Taipei
 : 
Una ragazzina trova conforto nell’amicizia con un’altra bambina con un nome simile, che incarna i sogni che lei ha represso. Le sue aspirazioni, però, sono messe alla prova dal passato della madre, che riflette le sue stesse difficoltà e la intrappola in un circolo vizioso di disperazione.

Hateshinaki ScarletRegia: Mamoru Hosoda

La protagonista di questa potente avventura animata tra le pieghe del tempo è Scarlet, principessa medievale ed esperta spadaccina che intraprende una pericolosa missione per vendicare la morte del padre. Si ritrova sconfitta e ferita a morte in un mondo surreale, dove incontra un giovane idealista dei nostri giorni che non solo la aiuta a guarire, ma le mostra anche la possibilità di un futuro libero da rabbia e amarezza. Quando si trova nuovamente di fronte all’assassino di suo padre, Scarlet deve affrontare la sua battaglia più ardua: riuscirà a spezzare il ciclo dell’odio e a trovare un senso alla vita al di là della vendetta?

 



Hui jia (Back home) Regia  Tsai Ming-liang, Taipei
Anong è uno dei tanti laotiani che hanno lasciato la loro patria.
All’inizio del 2025 l’ho accompagnato in un viaggio di ritorno a casa.
Mi ha portato in giro a vedere diversi posti e abbiamo fatto visita alla sua famiglia.
In breve tempo ci siamo trovati a partire di nuovo.


Akio Fujimoto, Harà Watan (Lost land) 
(Giappone, Malesia, Francia, Germania)
Nella speranza di ricongiungersi con la loro famiglia, il piccolo Shafi, quattro anni, e la sorella Somira, nove, lasciano un campo profughi Rohingya in Bangladesh per intraprendere un pericoloso viaggio verso la Malesia.

Grand Ciel, Akihiro Hata (Francia, Lussemburgo)
Vincent lavora di notte nel cantiere di un quartiere futuristico. Quando un operaio scompare, Vincent e i suoi colleghi iniziano a sospettare che i loro superiori stiano insabbiando un incidente. Ma presto scompare un altro operaio.

Cortometraggi. Praying mantisJoe Hsieh, Yonfan (Hong Kong, Taipei)
In una strada trafficata nota per la sua vita notturna, una mantide religiosa mutante seduce e uccide uomini, spinta dalla disperazione per salvare il proprio figlio. Nel corso della storia una missione fallita rivela oscuri segreti legati al suo passato.

Venezia Spotlight non ha nessun film asiatico, solo una produzione Egitto-Arabia Saudita-Iraq-UK regista Shahad Aamen

restaurato: Kagi, la chiave, di Kon Ichikawa. dal libro di Tanizaki
Kenmochi, un intenditore di antiquariato, soffre per via dell’età e della perdita di energie. Una notte, quando sua moglie Ikuko crolla in bagno dopo aver bevuto del brandy, chiede a Kimura, l’amante della figlia Toshiko, di portarla in camera da letto. Kenmochi cerca stimoli da Kimura anche in altri modi: sviluppando un suo filmato di Ikuko nel sonno, che la mostra in pose indecenti. Dove si fermeranno queste quattro strane e perverse passioni?

Kaidan, storie di fantasmi, di Masaki Kobayashi
Kaidan è un film antologico composto di quattro racconti soprannaturali (KurokamiYuki-OnnaMiminashi Hōichi no HanashiChawan no naka) di storie di fantasmi tradizionali giapponesi raccolte da Lafcadio Hearn (Yakumo Koizumi) nel suo libro Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things. Kobayashi crea un’atmosfera inquietante e onirica che esplora amore, tradimento, vendetta e soprannaturale. Ogni storia è un racconto a sé stante, ma tutte sono accomunate dal tono etereo e dalle sfumature morali. Presentato in anteprima al Festival di Cannes del 1965, ha vinto il Premio Speciale della Giuria ed è stato candidato all’Oscar come Miglior film straniero.



The Ozu Diaries, Regia Daniel Raim. Con: Yasujiro Ozu, Kogo Noda, Wim Wenders, Kyoko Kagawa, Kiyoshi Kurosawa, Luc Dardenne, Tsai Mingliang, Akiko Ozu, Isao Shirosawa. The Ozu Diaries attinge ai diari privati, alle lettere, alle fotografie, ai disegni e ai filmati amatoriali inediti del maestro Yasujiro Ozu per svelare l’uomo dietro la leggenda. Attraverso le parole di Ozu, unite alle riflessioni di Kyoko Kagawa, Wim Wenders, Kiyoshi Kurosawa, Tsai Ming-liang e Luc Dardenne, il film ripercorre il modo in cui Ozu ha trasformato la tragedia personale e il trauma della guerra in capolavori senza tempo come Il tempo del raccolto del grano, Viaggio a Tokyo e Il gusto del sakè


































AIQING WANSUI, Vive l'amour, regia Tsai Ming-Lian, Taipei
I legami autentici scarseggiano nella frenetica giungla urbana di Taipei












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