venerdì 9 maggio 2025

Risonanza magnetica

 Torno sull'argomento del ricovero a neurologia a Lecce, e sull'aver atteso di effettuare una risonanza magnetica al cervello. Un apparecchio per la risonanza è presente nella struttura, quindi occorre entrare nella lista di attesa, che spesso viene disattesa per ricoveri in urgenza che hanno la precedenza. In reparto eravamo almeno due pazienti in attesa di venire sottoposti all'imaging. 

Prima di tutto, soggettivamente l'esame è stato complicato dalla reazione del corpo alla stimolazione acustica. Si viene immessi in un alloggiamento chiuso, oppressivo, sormontati da una calotta tipo coperchio di bara. Le onde sonore sono di vario tipo, più procede l'esame più diventano rimbombanti. Il corpo ha reagito male, tipo iniziali conati di vomito, che ho soppresso pensando che sarei stato dimesso grazie a questo referto, ho resistito fino ad esaurimento nervoso (quasi).

Questo esame viene facilitato dalla somministrazione di un liquido di contrasto, spesso contenente gadolinio complessato a composti chelanti.

Gadolinium is a rare-earth metal of the lanthanide series with atomic number 64 in the periodic table of elements. Given its highly paramagnetic properties, it is used as a component of contrast agents administered during magnetic resonance (MR) imaging and angiography procedures. Because gadolinium is highly toxic in its free form, it is bound to an organic chelate when used as a contrast agent. The preparations of GBCAs that are administered during imaging procedures contain the gadolinium–chelate complex with variable amounts of excess chelate added to bind free gadolinium that is released from its chelate while stored in the bottle.

Commercially available GBCAs differ in the structure of their chelate (macrocyclic vs. linear) and in their charge (ionic vs. non-ionic). These properties determine the ease with which free gadolinium is released from the gadolinium–chelate complex. Whereas ionic and macrocyclic agents have the highest affinity for gadolinium, the risk of gadolinium dissociating from its chelate increases for non-ionic and linear agents


La metodologia del functional Brain Magnetic Resonance Imaging (fMRI) si applica per il rilevamento di tumori nel cervello, per l'identificazione delle aree da sezionare con chirurgia.


In questo articolo, i neurochirurghi riportano sul metodo per l'eliminazione di un astrocitoma.


Herein, we document our intraoperative electrophysiological findings in a case of diffuse astrocytoma of the right mid-cingulate gyrus.
A 79-year-old patient presented to our Neurosurgery department with left leg dyspraxia and numbness. On examination she had grade 4/5 weakness and increased reflexes in her left leg.
Brain magnetic resonance imaging (MRI) demonstrated the presence of a right middle cingulate tumor extending into the superior frontal gyrus, with radiological characteristics in keeping with diffuse astrocytoma (Fig. 1A-B-C). Although there was no pathological gadolinium enhancement, there were some areas of restricted diffusivity within the tumor suggestive of possible higher-grade transformation.
Fig. 1Coronal (A), Sagittal (B) and Axial (C) FLuid Attenuated Inversion Recovery (FLAIR) images demonstrating a hyper-intense lesion in the cingulate region with radiological features suggestive of low grade glioma. These images were obtained intra-operatively and the green cross hair corresponds approximately to the point of monopolar stimulation of the cingulate cortex following tumour resection. D,E,F: Montreal Neurological Institute (MNI) coordinates as obtained from the online atlas.  The stimulation point corresponds to Broadman Area 23. Our stimulation point appears to be slightly more posterior to the mid-cingulate areas described on fMRI studies, but this is believed to be related to the fact that the normal anatomy in our case was distorted by the presence of the tumour.

We have reported the case of a patient affected by diffuse astrocytoma of the right cingulate gyrus who underwent resection with intraoperative neurophysiology mapping and monitoring. During the resection, cortico-spinal tracts for the upper limb were activated both from motor cortex stimulation as well as cingulate cortex stimulation. It is to be noted that during cingulate cortex stimulation the MEP responses were limited to the contralateral Abductor Digiti Minimi (ADM) and First Dorsal Interosseous (FDI) in the upper limb: despite the medial location, no MEPs were elicited from the lower limb. This proves that the response primarily resulted from stimulation of the cingulate cortex stimulation rather than from stimulation of the medial and lateral part of the CST. The area of stimulation corresponds to cingulate areas highlighted in previous functional MRI studies
Da: D'Urso PI, Lodwick S, Pereira N, Ponnusamy A. Cingulate motor areas: Intraoperative findings. Clin Neurophysiol. 2020 Aug;131(8):1804-1805. 

Fig. 2A. Motor evoked potential (MEP) from motor cortex stimulation (white arrow: latency 23.5 ms). B: MEP from cingulate stimulation (white arrow: latency 25.9 ms).


venerdì 11 aprile 2025

Visioni dal reparto di Terapia intensiva

Questo post è sulla mia ultima esperienza ospedaliera, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA, dipartimento di emergenza e accettazione), ricovero avvenuto il 7 marzo, I miei sintomi erano  tremore, afasia, difficoltà a ricordare i numeri di telefono, blocco del camminare, blocco del controllo nervoso vagale

 alcuni esami sulla mia lucidità erano: che mese è? Aprile (era marzo). Dove siamo? Copertino (ero al Fazzi, a Lecce).  Alcuni momenti  li ho rimossi, come quando ho cercato di uscire dall'ospedale, passando davanti al pronto soccorso, i poliziotti mi questionavano come se fossi un drogato, poi un infermiere informato del mio stato mi ha riaccompagnato in reparto. 

 Ero a neurologia, aspettando un letto, in stato confusionale, e vedo tra il gruppo di dottori, una mamma mora, col suo piccino, lei a seno scoperto, sembrava una natività, una madonna nera.

Ho dimenticato i miei mali, l'elettroencefalogramma, la puntura lombare per escludere una meningite;  mi sono raccontato a terapia intensiva, ho raccontato della Repubblica Ceca, di mio padre che era andato a lavorare dopo la guerra, ho raccontato della mia operazione alle tonsille da bambino. Intorno c'era l'agonia, una camerata di letti di moribondi. Io ero perso nella fiducia, ma la testa mi stava tornando a posto. 

So che alle due di notte ero ancora a terapia intensiva, forse erano le 4 o le 5 quando mi hanno dato il letto, ricordo Salvatore paramedico che mi preleva il sangue, le infermiere che mi incontrano nel corridoio e mi riaccompagnano a letto, io che mi alzo per andare in bagno e mi tolgo il pannolone bagnato, le infermiere mi trovano che mi sono vestito, io che chiedo la colazione ma mi hanno appena registrato, mi offrono fette biscottate, io ho sete, scendo al secondo piano per prendere una bottiglia al distributore dell'acqua, alla sera le OSS vengono a prendermi la pressione con le mimose, è la festa della donna, io che le ringrazio e faccio loro gli auguri per la festa.

Non dimenticherò mai quella visione o apparizione, quella madonna nera, con bambino, la cui vista mi ha ridato il senso del mio stare lì, fiducia nel recupero, delle funzioni mentali, della memoria, del cercare di stare bene e soprattutto del senso di appartenenza, del essere anche io relazionato, come biologo, come insegnante, come paziente che si racconta, e che ha storie da raccontare.


Quarto piano, sezione a sinistra, camera 29, neurologia.

E come avviene in molte realtà e situazioni particolari, come il teatro nelle carceri, coi i soggetti con handicap, come nei film come La vita da grandi, anche il reparto di neurologia è stato vissuto come momento di grande emozione interiore, nella camera a fianco prendeva spazio il lamentarsi continuato di una paziente, che ricordava Antonin Artaud, i cori sardi, i monologhi appassionati, il tutto come nell'inconscio, o nel sonno. 

domenica 6 aprile 2025

Disordini del sonno

E per chiudere l'argomento sui disturbi del ciclo sonno/veglia, ecco un riepilogo degli ormoni coinvolti e delgli studi scientifici sull'argomento.
C'è un articolo che discute le forme di disordini del sonno, e li mette in connessione con l'asse neuroendocrino intestino-cervello, e con il microbiota intestinale.
Dos Santos A, Galliè S. The Microbiota–Gut–Brain Axis in Metabolic Syndrome and Sleep Disorders: A Systematic Review. Nutrients, 2024, 16, 390.
Prendo spunto da alcuni paragrafi e ne riporto testualmente il contenuto
Disordini del sonno
Gli organismi hanno evoluto un ritmo sonno-veglia sulla base del ciclo luce-buio di 24 ore, il ritmo circadiano. Il sonno si divide in due stati, con funzioni differenti: sonno a movimenti oculari lenti (NREM), e sonno REM. Il sonno NREM si divide in tre  stadi, NREM1 in cui c'è una transizione individuale dalla veglia al sonno, NREM2 è una fase di sonno leggero, NREM3 è un sonno profondo, a cui segue la fase REM. 
I disordini del sonno sono classificati in base ad aspetti clinici, ed includono l'apnea, la narcolessia, l'insonnia ed i disordini del ritmo circadiano del sonno. Gli insonni provano difficoltà a iniziare e mantenere il sonno. La breve durata del sonno è causata da ipereccitazione fisiologica e cognitivo-emozionale. Uno studio di Vgontzas descrive che le alterazioni negli adulti del tempo di veglia notturna e sonnolenza diurna sono associate con concentrazioni plasmatiche elevate di interleukina-6 e cortisolo. La ritmicità circadiana di IL-6 e secrezione di TNF-alfa è deregolata, spiegando il motivo dell'affaticamento diurno e le basse performance degli insonni, giustificandole  non come sonno arretrato ma come attivazione fisiologica generale.
I disordini del sonno collegati a alterazioni del ritmo circadiano sono un misallineamento tra l'agenda individuale del sonno e il ciclo ambientale della vita sociale e fisica nelle 24 ore. 
Da questa alterazione risultano due forme di insonnia, fase anteposta del sonno (inizio precoce, comune negli anziani) e fase del sonno ritardata (inzio posticipato, tipica dei giovani). I disordini del sonno correlati al ciclo circadiano sono distintamente differenti dall'insonnia, e risultano da disturbi nella sincronizzazione del ciclo sonno-veglia, mentre l'insonnia è il risultato di eccitazione cognitivo-emozionale. Questi disturbi sono stati associati anche a disordini dell'umore, inclusa la depressione. Tipici sintomi della deregolazione del ritmo circadiano sono la temperatura corporea, i livelli di cortisolo nel plasma, adrenalina, tirotropina, e melatonina. Il trattamento farmacologico è associato ala terapia luminosa, per ristabilire il programma sonno/veglia. Alcuni disturbi rari nel profilo sonno/veglia si riscontra in individui che soffrono di problemi neurologici, come la demenza, il ritardo mentale, e danni cerebrali, con sonno profondo anche diurno. La difficoltà a mantenere il sonno profondo colpisce il sistema di allerta/irrequietezza al momento del risveglio e l'incapacità a mantenere una quantità sufficiente di sonno adeguata per l'età dei pazienti. 
Tra i neuromodulatori che promuovono il ciclo del risveglio, ci sono acetilcolina, serotonina, dopamina, adrenalina, ipocretina ed istamina. In contrasto, promuovono la fase del sonno l'acido gamma aminobutirrico (GABA), la melatonina, l'adenosina, il glutammato. Molti di questi neuromodulatori sono prodotti anche dal microbiota intestinale, insieme a acidi grassi a catena corta (SCFA) come il butirrato, acetato e propionato. 
In conclusione, la review mette in correlazione prebiotici e probiotici come i Bifidobatteri con il miglioramento del ritmo del sonno.
Un altro articolo studia le tracce degli EECG mediante neuroimaging. 
D.B. Kay, D.J. Buysse, Hyperarousal and Beyond: New Insights to the Pathophysiology of Insomnia Disorder through Functional Neuroimaging Studies. Brain Sciences 2017, 7, 23.
Nell'articolo si mette in correlazione l'insonnia con la deregolazione dei fattori: richiesta di veglia (wake drive, propensità alla veglia), richiesta di sonno (sleep drive, o bisogno biologico di sonno) e livello di consapevolezza conscia. Il risultato è la deregolazione degli stati di sonno/veglia durante le 24 ore del ciclo luce/buio. 

Appendice: gli ormoni coinvolti nel ciclo sonno/veglia

Adrenalinaepinefrina, è sintetizzata a partire dall'amminoacido fenilanina attraverso una serie di tappe che vedono la tirosina, la dopamina e la noradrenalina come intermedi.

serotonina e dopamina appartengono alla categoria dei neurotrasmettitori, che consentono ai nervi di comunicare tra loro o con altre strutture del corpo
Serotonina o 5-idrossitriptamina (5-HT),sintetizzata dall'amminoacido triptofano, di cui è ricco il latte, per cui le persone prima di andare a letto bevono latte, perchè il triptofano stimola il sonno. La serotonina funge anche da precursore della melatonina (N-acetil, 5-metossi triptammina), importante ormone regolatore del ritmo sonno-veglia, detto anche ormone del relax. Questo è il motivo per cui il consumo di diete ad alto contenuto di cibi ricchi di triptofano, come le ciliegie, possono migliorare la qualità e la durata del sonno.

la serotonina è un neurotrasmettitore prodotto nella parte del tronco cerebrale; la serotonina è nota per la sua capacità di migliorare l'umore, di alleviare il dolore e il mal di testa, per gli effetti sulla digestione e sul sistema immunitario. È essenziale per l'emozione della felicità
 Serotonina e dopamina  agiscono su parti simili del corpo, ma hanno effetti diversi
La mancanza di una di queste sostanze chimiche o di entrambe influisce sul comportamento, e in particolare sugli sbalzi di umore. 
La dopamina è conosciuta anche come il neurotrasmettitore del piacere: viene immagazzinata nel cervello e rilasciata nel flusso sanguigno quando proviamo sensazioni piacevoli, durante attività come ascoltare musica
Tra le funzioni della dopamina vi sono il controllo del movimento, la gestione della memoria di lavoro, la regolazione delle sensazioni di piacere e del sistema di ricompensa, la modulazione della produzione di prolattina, il mantenimento dei ritmi sonno-veglia, nonché il supporto ad alcune capacità cognitive e all’attenzione.
La dopamina ha anche funzioni meno conosciute: svolge un ruolo nei movimenti muscolari, nella gestione della frequenza cardiaca, nel dolore, nel sonno e nella funzione dei reni e dei vasi sanguigni. Questo neurotrasmettitore ci aiuta anche a prestare attenzione e ad apprendere nuove informazioni. Viene prodotta a partire dall'amminoacido Tirosina, attraverso la conversione ad L-DOPA, levodopa, un composto intermedio, usata per trattare la malattia di Parkinson ed i tremori, perchè per decarbossilazione dà origine alla dopammina.

Cortisolo
Il cortisolo è definito anche come l'ormone dello stress, in quando viene prodotto su impulso del sistema nervoso determinando l'aumento della concentrazione nel sangue di grassi e l'incremento della glicemia nei momenti in cui l'organismo è sottoposto a maggiore tensione e ha bisogno di più energia. E' un corticosteroide, e da esso si produce cortisone, per idrossilazione del doppio legame sul carbonio 11. Gli estrogeni influiscono sui corticosteroidi per l'aumento del CBG,  corticostroid-binding galobulin che li trasportano nel sangue. Le bevande contenenti caffeina stimolano la produzione di cortisolo. La vitamina C favorisce una riduzione dei livelli di colesterolo, e alcuni cibi che abbassano la glicemia, come i cereali integrali, mentre il consumo di prodotti da forno a base di farine 00 aumenta sia glicemia che colesterolo. L'ashwagandha, pianta ayervedica, e il citrato di magnesio, alcalinizzante, abbassano il cortisolo. L'azione del cortisolo è dovuta alla sua permebilità di membrana, è lipofilico, e nella cellula si lega ad alcuni recettori degli ormoni steoridei, attivando la trascrizione di geni specifici.
Il cortisolo è prodotto dalle cellule della zona fascicolare del corticosurrene sotto stimolo dell'ACTH (ormone adrenocorticotropo). La secrezione di cortisolo è episodica, riflette normalmente quella di ACTH, ha un picco mattutino e presenta un ritmo circadiano
Di prima mattina i livelli di cortisolo sono elevati, e la caffeina no fa che aumentarli. La sera è preferibile non prendere caffeina, che stimola il rilascio di cortisolo. Un aumento di cortisolo disturba l'entrata nel sonno.

giovedì 13 marzo 2025

La casa del sonno - Post-Fazione

Una delle ragioni per cui ho trattato il tema dei disturbi del sonno è che sono diventato anche io disturbato, se salto un giorno non è scontato che il giorno dopo cadrò tra le braccia di morfeo, o il suo abbandonarmici non segue ritmi diurni, può capitare o no. Per porvi fine ho cercato di seguire il consiglio del medico, senza nessun effetto. Al contrario, ho trovato sollievo prendendo un neurolettico, ossia, calmanti di stati di agitazione e stati epilettici. Le cause di agitazione sono tante e variabili, il beneficio sul sonno è accertato nel mio caso. Questo per raccontare la mia ultima esperienza dall'interno di questo disturbo, a seguito del ricovero nel reparto di neurologia dell'ospedale Vito Fazzi (DEA). Ricoverato il 7 marzo, sono, al momento di scrivere, ancora degente, in attesa di ricevere una terapia farmacologica adatta al mio caso. I ricoverati a neurologia sono di varia natura, dalla encefalite virale, all'ischemia, con ridotta motilità motoria, e recupero mediante fisioterapia, l'ictus, a pazienti con problemi neurologici, autismo, Asperger, FMRX, epilessia, e neurodegenerazione assonica.  Nel mio caso la causa scatenante i miei sintomi, tremori, afasia, blocco del camminare, blocco del controllo nervoso vagale, freezing/blocco, non è certo, ma c'è questo collegamento a forti stati emotivi e che i farmaci neurolettici possono ridurre e sedare. 
I miei angeli custodi in reparto, Chiara a destra, e Letizia, maestra ISEF e insegnante di nuoto, due OSS molto gentili ringrazio poi le allieve infermiere del terzo anno Sara e Serena, gli infermieri Daniele (egitto-mane), Alessandra, oltre a una gentile infermiera proveniente dal casertano, e poi Salvatore, che mi ha dato la prima assistenza in reparto, e tutto il personale del reparto. 

Di recente avevo ampliato la discussione sul libro di Jonathan Coe "la casa del sonno". La casa del sonno è un libro divertente... se aprite il libro senza leggere l'introduzione, vi troverete a passare da un capitolo ambientato negli anni '80 al successivo ambientato negli anni '90, e così via... curioso, straniante. Ai capitoli dispari corrisponde l'anno 1984, ai capitoli pari l'anno 1996. Tramite i personaggi, insegna a conoscere meglio la narcolessia e come vivono le persone affette dai disordini del sonno (poco sonno come lo psichiatra e il protagonista, o tanto sonno come Sarah. A distanza di dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, la comunità di studenti, ora adulta, si confronta con le comiche incongruenze della vita. 
A quel post iniziale ho dato un seguito con due aggiunte, la prima e una seconda sui personaggi, e sui loro caratteri. 
Di certo c'è che il libro è stato un elemento di partenza ed anche di arrivo di questa discussione, e di questo capitolo della mia vita.

Appendice de La casa del sonno. Poesia
                 Sonniloquio
Tu, ombra e grazia, muovi correnti
in me, irreversibili per luna; 
ma gli occhi narcolettici che intento
a notte spio, non hanno sguardo: o una
indifferenza che mi castra e ingabbia.
Trattengo il fiato, insonne: la mia sorte 
ha i segni di un pomeriggio di sabbia
"scolpito e immobile, come la morte",
e mi auguro un oblio così profondo
da farsi mutamento: vieni, aurora,
incendia la casa del sonno, inonda
di luce l'ombra che bisbiglia ancora: 
Un'altra vita occorrerà che passi
per rivelarti a lei, lei ombra e grazia. 

(Simone Veil, L'Ombra e la grazia)

giovedì 13 febbraio 2025

Non è un paese per giovani

Sto leggendo Napoli stanca, 17 scrittori raccontano la città nascosta, a cura di Mirella Armiero, Edizioni Solferino.
Nell'ultima parte ,Incanto e disincanto: smascherare la città, due interventi, di Maurizio Braucci e Massimiliano Virgilio, pongono la questione della mancanza di futuro per i giovani. 
Gli adolescenti di Napoli e la barbarie
In un colloquio dell'autore con Francesca, psicologa dei minori, e Chiara, neuropsichiatra, egli mette il focus sull'assistenza psicologica agli adolescenti e sulla carenza del ruolo educativo dei genitori. "Un giovane paziente le aveva convinta che, per sfogare la tensione, stava praticando il parkour, l'attività sportiva di arrampicata e salto tra ostacoli e precipizi. La psicologa ci ha messo tempo per capire che il ragazzo era invece un assiduo frequentatore dei giochi online che simulavano il parkour. Da quel momento ha compreso che anche le amicizie di altri suoi pazienti erano virtuali, davano per scontato che averle sui social era lo stesso che averle nella realtà.... a quali ceti sociali appartengono i ragazzi e le ragazze che vivono maggiormente questa fusione tra reale e virtuale: La sovrapposizione è trasversale, indipendentemente dallo stato economico e culturale delle famiglie. Le famiglie benestanti e più istruite mantengono ancora qualche legame tra le esperienze reali e i loro figli. Che sia un corso, una vacanza, una gita, una residenza, è la maggiore disponibilità finanziaria e culturale a fare sì che tra la simulazione er la realtà di questi adolescenti ci siano comunque delle pause. I giovani più deprivati invece non staccano mai. 
Non solo gli artisti si uccidono
Parlo di una particolare categoria di giovani - perlopiù studenti di cinema e di scrittura creativa - che forse in virtù di una sensibilità molto spiccata ha vissuto gli ultimi anni, dallo scoppio della pandemia in avanti, ed ha cominciato a farsi del male.
"So come ci si sente. In passato mi sono sentito anche io così, eppure ai miei tempi nessuno avrebbe pensato di chiudermi in casa, vietarmi la scuola, separarmi dagli amici, negarmi tutto"
Scrive Virgilio: "Negli ultimi tempi i miei studenti hanno iniziato a farsi del male, Non tutti, ma qualcuno sì, lo ha fatto davvero. A volte mi chiedo se è il loro modo di riapparire sulla scena dopo un'assenza durata più di due anni.
Il  contesto
Mentre scrivo queste righe sulle conseguenze della pandemia sui giovani, la pandemia non è affatto finita e la guerra tra Russia e Ucraina sembra solo agli albori. Ci sono poi la crisi climatica, l'inflazione, la siccità... Ci siamo mai chiesti cosa accade alla psiche di una generazione quando viene letteralmente bombardata dalle notifiche di news dal mondo in rovina?
Cosa ho capito ascoltandoli
"soffro di disturbo istrionico, ho già provato a uccidermi sei volte. Oggi prendo molti antidepressivi, faccio terapia due volte alla settimana, i miei genitori mi seguono in tutto quello che faccio" mi racconta M., un allievo che studia sceneggiatura. Diciotto anni appena compiuti... "Tendo a vivere i rapporti interpersonali con molta ansia, mi lego alle persone in maniera eccessiva" continua. "Cerco la loro attenzione in maniera morbosa e alla fine sto male, malissimo. Ma adesso ho capito come fare per non stare così. Semplicemente devo tenermi alla larga dalle persone, non affezionarmi, non attaccarmi a nessuno". Gli chiedo se isolarsi per non finire come in tutte le volte che ha poi tentato il suicidio non sia un pò triste come soluzione. "Lo so" mi risponde. "Ma al momento è l'unica arma che ho a disposizione per non farmi fuori". La consapevolezza del proprio dramma è un tratto comune anche agli altri ragazzi che ho intervistato. F., studentessa di dicannove anni che dal profondo Sud Italia ha raggiunto Napoli per studiare scenografia, mi racconta ciò che le è capitato durante il lockdown: "Vivevo in un paesino calabrese dove non c'è nulla. Ogni giorno, per andare a scuola , dovevo fare un'ora e mezzo di bus e poi trenta minuti a piedi. Eppure essere costretta chiusa a casa è stato peggio. Studiare è diventato impossibile. La mia più grande passione è la danza, ma mi sono rotta un legamento e ho dovuto abbandonare. Qui a Napoli non ho molti amici e nemmeno un fidanzato. Da qualche anno soffro di psoriasi e la mia pelle ha un aspetto sgradevole. Chi vorrebbe andare a letto con una così?"
Spesso la lucidità sconfina nell'irrazionalità, nel cinismo calcolatore di chi per proteggersi è costretto a immaginare il peggio per potere riprendere le adeguate contromisure. Sia M. che F. hanno paura a legare con gli altri coetanei, perchè temono che finirà male. E finirà male non perchè gli altri siano dei buoni a nulla, ma a causa del loro difetto. Per M. il suo difetto è ciò che definisce il "legarsi troppo"; per F. si tratta della psoriasi che le squama la pelle. 
Se possibile, il conflitto di D. con i suoi genitori è ancora più radicale: "I miei genitori sono dei no-vax, non hanno voluto fare il vaccino e hanno preteso che non lo facessi nemmeno io, ora non riesco a perdonarli. E' come se si fosse rotto qualcosa che non so più rimettere a posto..."
Non lotti se non c'è un orizzonte a cui guardare. E se non hai più un futuro, è possibile che uno tenti di ammazzarsi. Tutti i miei interpellati conoscono l'autolesionismo da vicino.... La loro dimestichezza col dolore è spaventosa. M. però ha cercato di farsi fuori sul serio: "Quando uno dice di aver provato a suicidarsi, gli altri lo guardano come un bugiardo. Se sei vivo, hai fallito. E se hai fallito vuol dire che volevi solo attirare l'attenzione su di te. Certo che volevo attirare l'attenzione su di me, ma io volevo anche farla finita. Come posso spiegartela questa cosa?". 
Imparare l'arte come rimedio?
Nelle parole dei ragazzi ho intravisto una luce fioca.  Che si possa trasformare in una vivida e cosciente luminosità, tutto dipende dalla possibilità di trasformare i fragili desideri che si annidano nei loro cuori in qualcosa di concreto e vivo. Nessuno di loro ha a cuore questioni valoriali. Nessuno parla mai di politica, razzismo, ambiente, famiglia, chiesa, lavoro, soldi, potere. Ciò che desiderano è che la loro passione abbia un senso. "Da quando ho capito che non potrò più danzare, ho trovato un modo per dare sfogo alla mia passione in modo diverso. Studiare scenografia mi piace, avrei voluto ballare, ma immaginare le danze degli altri è altrettanto appagante". Il lavoro di M. ha colpito i suoi colleghi "E' una messa in scena simbolica del mio suicidio. Finisce con la morte, ma non è un indizio su ciò che farò in futuro, bensì una rappresentazione catartica di ciò che ho fatto e di ciò che non farò. Voglio diventare un buon regista". Infine, D. "Nei mesi che ho trascorso chiuso in camera, ho scoperto dei gruppi di role playing molto attivi in rete e con loro ho iniziato a giocare. Ho scoperto che potevo viaggiare e lavorare con la fantasia anche chiuso nella mia cameretta. Mi ha molto aiutato e ha contribuito ad aprirmi un mondo sulle possibilità dell'immaginazione". 
Per i miei studenti l'arte e le sue possibilità sono davvero importanti. Sono necessarie. Vitali. Sono l'unica cosa che conta. E questo, in un'epoca di robot della comunicazione e artisti servili e oltremodo incapaci di andare oltre il proprio ombelico, mi commuove. Vivono la dimensione dell'arte come l'unica possibile, ne va della loro identità, E della loro vita.

domenica 2 febbraio 2025

Bianco - Le Stelle Di Giorno non dormono

Alberto Bianco e Margherita Vicario
hanno collaborato nei video di Quello che non hai, e Per un bacio
Le stelle di giorno non dormonoVentiquattr'ore lavoranoArriva il sole e scappanoDietro le quinte piangonoDa mamma notte tornanoBimbe felici ridonoPoeti e pittori le svendonoE vecchie puttane ne sparlano
E tornando a casa a piediFumo l'ultima con lo sguardo fisso in ariaPer volare via di quaTu mi fermi con la mano che sa di mandorlaE mi dici, "Sai che c'è?Io con te un figlio lo farei"
Uoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-oh
Le stelle di giorno non dormonoVentiquattr'ore lavoranoArriva il sole, esplodonoDietro le quinte piangonoDa mamma notte tornanoBambine felici ridonoPoeti e pittori le sognanoE Luna ammirate la guardano
E tornando a casa a piediFumo l'ultima con lo sguardo fisso in ariaPer volare via di quaTu mi fermi con la mano che sa di mandorlaE mi dici, "Sai che c'è?Io con te un figlio lo farei"
Uoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-oh
Uoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-ohUoh-oh-oh-oh-oh


sabato 1 febbraio 2025

striscia fumetto: ispettore zavorka

 Emiliano Zavorka, allievo dell'ispettore Gadget, nuova figura soggetto di strisce di fumetto, inventate dai discorsi incongruenti di due sonnambuli. 


LORE: insieme complessivo della storia e delle informazioni, interne ed esterne, l'universo immaginario che riguarda il mondo finzionale in cui si svolge la vicenda narrata, fumetto o graphic novel, sostiene la coerenza interna della vicenda. 

L'ispetto Zavorka, Emiliano di nome, dalla doppia identità come Kent, un pò imbranato, si innamora di donne virtuali, sul web, che nella realtà sono delle befane che rubano le foto e le identità, ma in carne ed ossa c'è la sua segretaria, innamorata di lui, ma non se ne rende conto e non coglie mai l'occasione per baciarla. Vuole fare sesso con le donne virtuali e non con chi è vera, come la segretaria che lo adora. Per questo è soprannominato il temporeggiatore, quello che congela la situazione emozionale e l'interazione con le donne, per paura che la relazione vada in malora.  Il superiore di Zavorka è un pasticcione, uno che dice spesso "non so se mi sono spiegato, non so se mi sono capito!" coi capelli bianchi, che lui si tinge di nero, ogni giorno cambia idea, e vuol far cambiare l'organizzazione della struttura, per lui tutto è "obsoleto", e fa impazzire tutti, anche la segretaria; quando arrivano i mobili del trasloco per il nuovo appartamento, fa andare tutti quanti a casa ad aiutare, a tenere aperto per i traslocatori. Lui utilizza la segretaria come aiuto in  cucina, organizza feste a casa, e si fa sistemare casa da lei. E poi la corteggia, invitandola nei viaggi, a vedere l'opera all'Arena di Verona, o al cinema con le colleghe, per poi accorgersi durante la visione che si tratta di un film softcore. Memorabile il suo relazionarsi con tutti, puntando il dito verso il prescelto e muovendolo su e giù, vieni un pò qui, Successe che il capo indicò un insetto, sul camice della interlocutrice, toh c'è una farfallina, ma le toccò oltre al camice il seno. C'è anche un antagonista combinaguai, Testadilegno, gestore del sito web (trombare.com) delle befane in chat con cui Zavorka è in contatto, con cui si immagina in relazioni fisiche ed atti osceni, ed i suoi goffi tentativi di rispondere alle chat delle befane senza farsi scoprire dalla segretaria. C'è stato un furto nei locali dell'azienda, i ladri si sono introdotti fuori orario di lavoro, ed hanno sottratto strrumenti di valore, per cui è stato necessario mettere un allarme sirena dissuasore, e delle videocamere. Zavorka è impegnato a staccare l'allarme con il codice, ma ogni volta sbaglia tasto e lo fa scattare. Si cerca di mettere in gattabuia il sospettato numero uno del furto, Testadilegno, che vuole svaligiare l'azienda e la casa del capo, con tutte le sue tecnologie e congegni cyberpunk/steampunk. Il filone della narrativa fantastica-fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica

Disegni di Alexander Klein (AlexDrawingArt)



il cyberpunk nasce come una filiazione diretta della fantascienza americana, ma è subito evidente un allontanamento dal mainstream di questa letteratura di genere. Nel contesto della letteratura di fantascienza, la linea che porta al cyberpunk è quella che parte da Aldous Huxley e da 1984 di George Orwell e che passa per i maggiori modelli di James Ballard e soprattutto di Philip K. Dick. Il cyberpunk, come tutte quelle correnti che possono essere inserite nel clima postmoderno, si caratterizza per la grande varietà di fonti da cui attinge per l'elaborazione del proprio immaginario.

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