Ogni anno a giugno si tiene il congresso internazionale sui Probiotici e Prebiotici, ICP2011, nella cittadina di Kosice (si pronuncia Koscitze) organizzata dal locale gruppo di medici e immunologi. Quest'anno hanno partecipato rappresentanti di 80 paesi, le Società di studio delle scienze probiotiche del Giappone, l'ILSI o International Life Science Institute, grande aggregato di aziende dell'alimentazione, e un nutrito numero di sponsors.
Una volta registratomi (fondi CNR per la formazione 2011), portando un poster del nostro lavoro, ho pianificiato il percorso. Partenza domenica 12, dopo aver votato per i referendum, arrivo a Praga dopo la mezzzanotte, taxi obbligatorio (presa visione del preventivo, circa 23 euro). Lunedì al VURV, Istituto sperimentale sull'agricoltura con cui collaboriamo, e in serata treno per Kosice (costo cuccetta prenotata sul sito delle ferrovie Ceche, 24 euro: non fate il biglietto in stazione perchè spendete il doppio).
Al mattino appaiono le praterie ed i boschi slovacchi, paesaggio ondulato di colline e tanto verde. Della conferenza parlerò nei post successivi. A Kosice ci sono tanti palazzi in stile rococò, tardo-gotico, chiese e torri (le mie foto sono su Flikr).
La vita costo proprio poco per noi (una birra piccola 90 centesimi), però è una nazione all'avanguardia, hanno coniato i loro euro, con bei disegni, e in TV trasmettono una telenovela ben fatta di produzione turca che si ambienta nella Istambul occidentale.
Riparto il venerdì mattina (6.13) con l'intercity per Budapest. Sul treno quasi nuovo compaiono scritte (aperto/chiuso) in Ceco e traduzioni in 4 lingue, escluso l'italiano, tranne che nella toilette, dove c'è anche la versione italiana (lasciare pulito come avete trovato) con 2 errori, di editing...
nella carrozza ristorante, (un caffè 2 euro) parlo con lo chef, è delle parti di Kosice ma si è trasferito a Praga per la crisi, hanno venduto casa e terreni e si mantiene con questa attività. Gli chiedo delle carrozze, mi spiega che si tratta di un treno che viaggia da Praga, va in Slovacchia, poi in Ungheria e rientrano nel pomeriggio via Brno.
Stazione est Keleti, ufficio turistico. Chiedo come arrivare in aeroporto (Feregheti) mi parlano di un bus navetta che costa 5 euro. Mi reco a piedi all'ostello, Caterina Hostel, in Terez korut (viale, via si dice utza) 30.
Avevo prenotato via internet, cercando una camera singola a poco prezzo, sui 25 euro.
Si trova al quarto piano di un palazzo in stile, con ringhiere indipendenti, un balcone accessibile solo dal cancello. Nella foto si vede il tetto di un cinema sottostante e l'immagine opposta all'ostello, balcone, colonne, molto carino. Peter mi ha accolto con calore, mi ha dato un asciugamano, a conti fatti ho pagato meno, 6500 fiorini, 22,50 euro.
Siamo nella zona centrale, superato l'incrocio con viale Andrassy, la zona di marchi di moda, passeggi e tavolini) si entra nel Erzsebeth Korut (grandi hotels e palazzi d'epoca), nella direzione opposta siamo a pochi passi dalla stazione ovest, Nyugati.
In stazione partono treni per l'aeroporto ogni 20 minuti, il percorso dura 25 minuti, e lascia proprio davanti al terminal 1. Il biglietto costa 1,20 euro.
Nel complesso, Budapest è bella, la vita in Ungheria costa poco (lattina di birra 70 cents, coca-cola 50 centesimi, al Supermarket) e si trovano posti che cucinano per i locali, minestre e secondi, basta cercare nelle viuzze. Con meno di 5 euro ho avuto un gulasch, una coca cola, un caffe, e tanto calore.
Un avvertimento: la luce dura fino alle 22, e già alle 4 è giorno. Cercate stanze con un tendaggio ben scuro, se no vi sveglierete all'alba.
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