sabato 25 giugno 2022

Giorgio Di Lecce e Cristina Ria teatro e tradizioni popolari

 

scene di vita di Giorgio Di Lecce fondatore di Mediterranea, diventato Aracne mediterranea, e Cristina Ria, attrice di Oistros teatro, e memoria storica delle canzoni della tradizione salentina

favolosi primi anni '80, le feste a tema a casa di Cristina, sul Giappone, in kimono,

Giorgio e Cristina si frequentano dopo il 1981, e si sposano nel 1983. Ricordo il pranzo di nozze, organizzarono il porceddu, arrosto sardo, nelle campagne di Calimera, e diedero come bomboniere dei fischietti salentini a forma di pavone, coloratissimo.



Tra il 1975 ed il 1978 Giorgio Di Lecce fa parte del gruppo di teatro sperimentale Domus de Ianas: Maite Aguirres, Diego Furlan, Renato Giuliani, Giorgio Di Lecce col suo banjo, Felipe Balucani, e tanti altri... girano la Barbagia, l'Andalusia, la Macedonia, portando seminari in varie città: Trieste, Firenze, Torino, Salerno, a Modena nelle osterie; la sede stabile a Modena, sulla via delle ciliege, per Vignola, una cascina con salone per le prove  



Finita l'esperienza di Domus de Ianas, Giorgio Di Lecce ritorna a Lecce, dove fonda il suo gruppo, Aracne mediterranea, si unisce a Cristina Ria
Insieme organizzano varie manifestazioni teatrali, come "Et voilà...Incontri internazionali di teatro per ragazzi"  al castello Carlo V, e nelle sedi di scuole, come a Caprarica di Lecce. Nel periodo 1987 e successivi allaccia rapporti con gli Ucci, (Uccio Aloisi, Uccio Bandello, e altri 5 cantori) e li porta in rassegna con sè. Ricordo una festa di Sant'Antonio del fuoco, a Novoli, 1986, nessuno ballava al ritmo delle canzoni, li abbiamo ospitati tutti e sette a casa nostra, a tavola, salsiccia alla brace e vino, tra canzoni e melodie fischiate, passò a trovarci anche Ferdinando Taviani.
In quel periodo, 86-1987, siamo andati a trovare Uccio Aloisi a casa sua, portandogli la pizza della mezzanotte, a Cutrofiano, dopo esserci incontrati con Giorgio in pizzzeria a Sternatia (un altro elemento è stato Francesco De Pasquale, che curava i rapporti con la stampa). C'era un tratto molto umano in Giorgio, oltre che molto professionale. La figlia di Giorgio e Cristina, Vera, dopo una esperienza con i Nidi 'Arac, è una cantante solista (vocals, loop e guitar) che lavora a Roma e dintorni. 
L'ultima volta che ho incontrato Cristina, a Galatina, concerto in piazza Santi Pietro e Paolo di Vinicio Capossela, mi dice: "sono con Vera, conosciamo tutte le canzoni di Vinicio, facciamo i cori col pubblico..." 


1981. Sternatia, Ragno del dio che danza, Cristina Ria insieme a Marisa Turano parla con Franco Corallo di spalle. Viaggiavamo nelle prime ore del pomeriggio, io guidavo una Simca verde, passavo a prendere Cristina e Gianni Renna a Lecce, e ci recavamo nelle sedi del seminario teatrale, Martignano, Sternatia, Melpignano, Cursi, sotto la direzione di Gino Santoro di Storia del teatro, tra giugno e agosto. Cristina cantava benissimo, e ricordava le canzoni popolari salentine e della Grecìa salentina, in Griko / Aremu rindineddha, tra le altre. 

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