Finisce il 6 settembre la mostra del cinema di Venezia, 82esimo concorso, ogni anno si parla molto dei film a concorso, e meno degli altri film.
mercoledì 3 settembre 2025
Venezia, Biennale del cinema, film giapponesi
Angoli nascosti fuori dalla frenesia cittadina
Lecce, alla pari di altre località marine, penso a Santa Cesarea Terme, o allla località Cenate, sulla strada Nardò-Santa Caterina e Porto Selvaggio, offre esempi di palazzi moreschi e, nascoste tra stradine strette e ville di campagna, belle torrette di fine '800, come quella oggetto di queste foto.
sabato 21 giugno 2025
I miei libri del 2025
Anche questa estate sarà segnata dalla stagione balneare, vissuta tra scogli e spiaggette tra Sant'Isidoro e Torre Squillace, penisola della Strea, parco regionale protetto di Porto Cesareo. In attesa di ritrovarci insieme all'amico Mario, rientrato da Bergamo, come di consueto allestisco qui nel post la lista dei libri che ho letto in questi mesi, e di altri ancora non iniziati.
Lo scrittore Murakami Haruki è tornato su un argomento che aveva trattato nei primi anni '90, una città isolata, remota, seclusa, in cui gli abitanti vengono privati delle loro ombre, il segno distintivo del luogo è una mandria di unicorni nel fossato. Il titolo del suo primo libro è Hard-boiled wonderland and the end of the world (hard-boiled è un termine che sta per polpettone, una storia pulp), il titolo dell'edizione francese era La fin du monde, mentre il nome di quella italiana è riportata sulla copertina.la bambina viene mandata dalla nonna perché non si inserisce, fa fatica a relazionarsi con le compagne a
scuola.
“La nonna accarezzò Mai, e disse: “Non pensi che spendere tante energie sia logorante? l’importante non
sono i fatti, che non potremmo cambiare, ma il tuo cuore, che sta cadendo in balia dei dubbi e del rancore”
“Un corpo vive anche tante cose belle. Quando ti sei avvolta in queste lenzuola che profumano di
lavanda e di sole, ti sei sentita felice. Quando ti crogioli al sole in un freddo giorno d'inverno, ti godi
la brezza all’ombra di un albero in un giorno d’estate, sei felice. Quando sei riuscita per la prima volta a
fare una capriola alla sbarra, sei stata contenta di riuscire a muovere il corpo come volevi tu".
Della Calandrone avevo postato nel 2023, con Dove non mi hai portata. Lo leggerò con calma, come tutte le scritture poetiche di questa autrice richiedono.
"Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto. Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze. Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli. Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere. Che è consentito volere. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri".
"Il libro ha dei bei passaggi (ad esempio la descrizione del suicidio del padre, o la parte in cui si racconta la carriera sportiva e il contemporaneo innamoramento di uno dei tanti protagonisti)". La conclusione è interessante, e concentra molti temi contenuti nelle varie parti del libro. Io ho letto solo queste circa trenta pagine finali, ma mi riprometto di riprenderlo in mano in autunno. "Dopo l'ultima pagina, continua a proiettarsi verso un punto di fuga dentro il lettore, e, anche per questo, continua a lavorarti dentro; può terminare la lettura, non il segno che continua a scavare". Come ha detto lo scrittore, DFW: "C’è un finale per quanto mi riguarda. Una serie di linee parallele dovrebbero in teoria cominciare a convergere in modo che una “fine” possa essere proiettata dal lettore da qualche parte oltre la cornice. Se non ti capita di osservare questa convergenza o proiezione, allora il libro non ha funzionato con te. "
Il titolo cita una frase di Amleto che fa riferimento a Yorick, il buffone di corte: "Ahimè, povero Yorick! L'ho conosciuto, Orazio: un compagno di scherzi infiniti" (infinite jest, in lingua originale). A tale citazione si fa allusione molte volte, dato che la compagnia cinematografica di James Incandenza si chiama "Poor Yorick Productions". Per anni, dopo il liceo, ho sempre pensato che Orcynus Orca fosse il libro più ostico da leggere, molto più de l'Ulysses di Joyce. Invece Arrigo è piacevole da leggere, ed è autore di poesie molto intense.
Infinite Jest è del 1996. Wallace è uno scrittore moderno che ha insegnato corsi di scrittura creativa e letteratura inglese in California. Una vita in depressione, tra alcool e alti e bassi, autore amato e tuttavia non riconosciuto abbastanza, lo hanno portato a togliersi la vita a 48 anni. Reputato un romanzo enciclopedico, per la complessità e vastità della sua struttura e dei temi trattati, si accosta, come altre opere dell'autore, alle correnti postmoderne del realismo isterico e dell'avantpop.
sabato 31 maggio 2025
Ted Chiang: racconti di fantascienza
Ted Chiang è uno scrittore cino-americano autore di due raccolte di racconti di fantascienza, Storie della tua vita, e Respiro. Dal suo racconto che dà il titolo alla prima raccolta, Storia della tua vita, è stato tratto il film Arrival, di Denis Willeneuve, sceneggiato da Eric Heisserer, 2016, legato all'ossessione dello scrittore per il linguaggio. Il cielo, il tempo, il linguaggio sono gli elementi fondamentali del racconto. L'idea che l'apprendimento della lingua aliena cambi nella protagonista la percezione del tempo come entità fisica, è resa con naturalezza perturbante (Cristiano de Majo). Il racconto parla di un primo incontro tra alieni e umani, dal punto di vista di una linguista che deve comunicare con gli alieni. Il racconto si concentra sul linguaggio alieno e su come il modo di concepire il tempo abbia influenzato la lingua aliena e di conseguenza la linguista che sta cercando di apprendere la nuova lingua. Nel film Arrival, Louise Banks, filologa, in un corso di laurea in linguistica, si appresta a tenere una lezione universitaria, interrotta da un avvenimento straordinario: dodici astronavi extraterrestri, soprannominate "gusci" da parte dei militari degli Stati Uniti, appaiono contemporaneamente in diversi luoghi della Terra. Non è chiaro il motivo per cui siano arrivate, né se vi sia una logica dietro la scelta dei luoghi dell'atterraggio. In quanto linguista affermata, Louise viene selezionata per far parte di una squadra speciale di esperti, istituita per tentare di comunicare con la specie aliena nel sito di atterraggio statunitense, nel Montana. La donna riceve l'incarico di chiedere agli alieni da dove vengano e quali siano le loro intenzioni. Anche il fisico teorico Ian Donnelly prende parte alla squadra, mentre il comando è affidato al colonnello dell'esercito Weber. La squadra ha il primo contatto con una coppia di alieni, che chiamano eptapodi per via dei sette arti di cui sono provvisti: Ian li soprannomina "Tom e Jerry". Louise conclude che la comunicazione bidirezionale in linguaggio parlato degli alieni sarebbe impossibile: tuttavia, scopre che essi possono comunicare visivamente attraverso la loro lingua scritta, basata su frasi palindrome scritte in modo circolare che si formano a seguito dell'emissione di un gas dalla base di uno dei piedi. Con l'aiuto di Ian comincia ad analizzare i simboli fino a costituire un vocabolario di base, per poter formulare domande complesse quali il motivo del loro arrivo sulla Terra. Mentre Louise comincia a diventare più abile nell'uso del linguaggio alieno, inizia a sognare se stessa con la figlia Hannah. La studiosa spiega che, secondo l'ipotesi di Sapir-Whorf, la lingua che si usa è in grado di influenzare il pensiero e imparare una nuova lingua "riprogramma" la mente; sperimenta inoltre che l'apprendimento della lingua degli alieni, che hanno una differente concezione del tempo, le permette di avere visioni del futuro. L'ambiguità nella traduzione diventa un problema cruciale quando, rispondendo alla domanda di Louise su quale siano le loro intenzioni, gli alieni comunicano simboli interpretabili come "offrire arma", interpretati in modi diversi dagli esperti nelle varie nazioni in cui gli alieni sono atterrati. Alcune nazioni, con le quali erano inizialmente stati condivisi dati e analisi, chiudono le comunicazioni, ritenendo il messaggio una minaccia, e si preparano ad attaccare; anche alcuni soldati statunitensi, a seguito della crescente paura alimentata dai media, decidono di installare una bomba all'interno del guscio. Louise e Ian, ignari del dispositivo, tornano sull'astronave dove gli alieni mostrano loro un'immagine costituita da centinaia di simboli. Jerry si ritira subito prima dell'esplosione, mentre Tom rimane e spinge Louise e Ian fuori dalla stanza, salvandoli. Entrambi si risvegliano nel campo base, mentre la nave aliena si allontana rendendosi irraggiungibile. Il fisico si rende conto che il concetto del tempo si presenta numerose volte nel messaggio ricevuto, e che lo scritto occupa esattamente un dodicesimo dello spazio tridimensionale in cui è proiettato: Louise capisce che il messaggio è diviso fra tutte le dodici astronavi e deduce che gli alieni vogliono che le nazioni cooperino in un gioco a somma non sero, condividendo le loro conoscenze, per comprendere l'intero messaggio. Nel frattempo la Cina vuole attaccare il guscio presso il suo territorio e Russia, Pakistan e Sudan seguono il suo esempio. Il generale Shang dà un ultimatum agli alieni, annunciando che l'esercito cinese distruggerà il guscio se questo non abbandonerà il territorio cinese entro ventiquattr'ore. Louise si reca nuovamente dagli alieni e incontra Jerry, il quale le rivela che Tom sta morendo. Jerry le spiega che sono venuti per aiutare l'umanità, perché fra tremila anni avranno bisogno del loro aiuto a loro volta. Louise comprende che l'"arma" o il "mezzo" è la loro lingua, in grado di cambiare la percezione lineare del tempo degli umani, permettendo loro di sperimentare "memorie" del futuro. Le premonizioni dell'ultimo incontro con Jerry fanno capire allo spettatore che tutte le visioni che ha avuto sinora Louise non erano del passato, bensì del futuro e che gli avvenimenti mostrati all'inizio del film devono ancora accadere. Prima di accomiatarsi Jerry chiede a Louise di usare il suo "mezzo", l'abilità di vedere il futuro. Quando Louise torna al campo, esso è in corso di evacuazione in previsione delle ostilità che seguiranno l'attacco cinese, che avrà luogo a breve. La donna ha una nuova visione riguardante il futuro: diciotto mesi più tardi si trova a una celebrazione delle Nazioni Unite dove viene ringraziata dal generale Shang per averlo convinto a cambiare idea e sospendere l'attacco dell'esercito cinese. Shang le ricorda che l'aveva chiamato al suo numero di cellulare privato, mostrandoglielo e rivelandole il contenuto del messaggio. Tornata al presente, Louise ruba un telefono satellitare dalla base e chiama il generale, riferendogli - grazie alla visione - le parole in mandarino che la moglie gli aveva detto in punto di morte, convincendolo così a cessare le ostilità e riprendere la collaborazione. Le altre nazioni seguono l'esempio, e i gusci scompaiono infine nel nulla. Al momento di lasciare la base, Ian confessa il suo crescente amore per Louise, e i due discutono delle scelte della vita, e se, conoscendo il futuro, avrebbero deciso di cambiarle. Louise prevede che Ian sarà il padre di sua figlia Hannah (con nome palindromo), e che la lascerà quando scoprirà che lei sapeva che la loro figlia sarebbe morta prima di diventare adulta. Louise accetta il suo destino, nonostante sappia che Ian la lascerà nel momento in cui gli svelerà il futuro della figlia.
La fantascienza di Chiang è molto "scientifica", ci si trovano formule, equazioni matematiche, teoremi, collegata alla sua formazione, laurea in scienze e informatica, padre ingegnere e madre bibliotecaria.
Nel racconto "Il ciclo di vita degli oggetti-software" lo scrittore affronta il tema dell'intelligenza artificiale. L'intenzione di Chiang era quella di esplorare lo sviluppo di un'intelligenza artificiale e in particolare il processo di apprendimento e di crescita che porta un semplice sofware a diventare qualcosa di diverso: un essere dotato di autocoscienza.
L'azienda Blu Gamma ha realizzato delle intelligenze artificiali (IA), i cosiddetti "digienti", messi in vendita a scopo ludico per essere allevati nel mondo virtuale chiamato Data Earth. Ciascun digiente è diverso dagli altri e si sviluppa differentemente grazie a un "motore genomico" informatico. I digienti sono un successo commerciale e attorno a loro si sviluppa un indotto per la fornitura di cibo virtuale e servizi. Le IA, grazie all'educazione impartitagli dai proprietari, si evolvono acquisendo intelligenza pari a quelle di adolescenti. Altre aziende sviluppano dei software basati su motori genomici differenti. Delle apposite periferiche vengono realizzate per permettere ai digienti di poter interagire nel mondo reale. Con il passare degli anni, la moda dei digienti passa e l'aggiornamento del loro software abbandonato. La chiusura di alcuni mondi virtuali a favore di nuove piattaforme, isola alcuni modelli di digienti, il cui obsoleto motore genomico è incompatibile con i nuovi mondi. I pochi proprietari, ancora affezionati ai propri digienti, si adoperano per trovare fondi per sovvenzionare l'upgrade. L'empatia e l'intelligenza raggiunta dai digienti accende l'interesse di un'azienda che li vorrebbe duplicare per utilizzarli come partner sessuali dopo averne potenziato i caratteri empatici e aggiornato il motore genomico per la compatibilità ai nuovi mondi virtuali. La scelta se accettare o meno l'offerta, assolutamente volontaria, solleva molti dubbi di carattere etico nei proprietari ma sarebbe l'unica possibilità per liberare i digienti dal loro isolamento. Sono gli stessi digienti a convincere i loro proprietari della bontà della soluzione; le IA sono oramai "adulte" e pronte a emanciparsi, anche legalmente.
Il racconto "La verità del fatto, la verità della sensazione" è stato ispirato all'Autore dalla lettura del saggio di Walter Ong intitolato Oralità e scrittura. The Truth of Fact, the Truth of Feeling è stato pubblicato per la prima volta nel 2013 sulla rivista Subterranean Online. Un giornalista ha ricevuto l'incarico di scrivere un articolo sulla nuova tecnologia, chiamata "Remem" che permette di ritrovare ogni spezzone di video registrato nel corso della vita da un soggetto, e di proiettarlo a richiesta in un angolo del proprio campo visivo. Il giornalista teme che il Remem, andandosi a sostituire alla memoria episodica degli utilizzatori, abbia impatto negativo sulla loro essenza. L'uomo decide di testare la tecnologia su sé stesso, rendendosi conto di come la fallacia dei suoi ricordi abbia influito negativamente sulla relazione con la figlia, con la quale ha avuto un rapporto conflittuale da poco risolto. Contemporaneamente viene narrata la vicenda avvenuta in una remota regione della Nigeria; la popolazione Tiv viene in contatto per la prima volta con gli Europei e con la scrittura, che man mano va a sostituirsi alla memoria semantica collettiva con impatto sulle loro abitudini. I tiv erano tradizionalmente usi a gestire due diverse categorie di "realta": la verità precisa (vough) e la verità mediata dalla giustizia (mimi). I due stravolgimenti sociologici causati dalle due tecnologie sulle diverse società vengono messi a confronto, rappresentando un espediente narrativo per riflettere sui ricordi e sulla differenza tra la "verità" e "realtà", così come la memoria li registra.
I racconti di Chiang, prima di essere raccolti nelle due raccolte, sono stati pubblicati individualmente a partire dai primi anni duemila, in riviste di fantascienza, come Robot, e Subterranean online, e in collane come Millemondi estate 2000: Al suono di una musica aliena, e Millemondi primavera 2001: Nuove avventure nell'ignoto, Mondadori, e Mille e una galassia, Mondadori, 2004, oltre che sulla rivista Nature.