giovedì 25 settembre 2025

notte della ricerca scientifica, giornate europee

 LA NOTTE EUROPEA DELLE RICERCATRICI E DEI RICERCATORI

E' iniziata  il 19 settembre la settimana della scienza, con una conferenza del fisico Schettino,  l'evento è organizzato dall'istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma.

L'evento viene proposto anche a Bari, per iniziativa dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II e della regione Puglia, per venerdì 26, alle 8.30, presso l'Auditorium dello Showville di Bari, via Mario Giannini 9, ingresso libero. Lo trovate sul sito 

Fra le novità di quest’anno vi è la proiezione in anteprima nazionale del cortometraggio “Il viaggio del campione”, realizzato e interpretato dagli stessi ricercatori e sanitari del De Bellis di Castellana Grotte.

Il programma completo si può trovare sul sito del ministero dell'Istruzione e della ricerca, qui e sulla Pagina web dedicata agli eventi Notte dei ricercatori ( e delle ricercatrici)

Torna a Lecce dal 25 settembre, fino al 28 settembre, nel suo ventesimo anniversario, la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Altri eventi avranno luogo in tutte le città d'Italia, per la Notte della ricerca. Venerdì 26 settembre è la giornata clou, a partire dalle 19.00 banchetti e esposizioni saranno allestite presso sale conferenza e cortili delle università. 

Nella Notte europea dei ricercatori si punterà il faro sul problema della condizione dei 96 precari di Lecce. 

A questa iniziativa è anche abbinata l'edizione 2025 di LeBiotec, la giornata dell'università del Salento sulle Biotecnologie.

L'edizione 2025 dell'ERN, European Research Night, si estende dal tradizionale contesto pugliese all’intero Mediterraneo, con il coinvolgimento di partner stranieri e istituzioni associate. Il filo conduttore rimane la centralità di ricerca, conoscenza e cultura come elementi di connessione e dialogo interculturale, capaci di riscoprire radici comuni e trasmettere un messaggio di pace in un periodo particolarmente complesso per l'area mediterranea.

La nota stampa completa al link https://tinyurl.com/mvhjp5jx


Il programma ricco e diffuso è consultabile al link https://www.ernapuliamed.org/en/city/lecce


#unisalento #ricerca #research #ERN2025

Le iniziative rientrano nel programma europeo LEAF, che sta per "heaLth E planet's Future"



mercoledì 17 settembre 2025

la donna nella scultura e cultura mondiale

 Prendo spunto dal post precedente, sulla rassegna di teatro a Torino "Teatro e Scienza: hard and soft science - le Donne", incentrata su alcune figure femminili quali Maria Sklodowska Curie, Maria Gaetana Agnesi, Margherita Hack, Frida Kahlo, Ada Byron, Sarah Kane, Vera Rubin, Ipazia, Mula, figlia di Pitagora, Hedy Lamarr, Sofia Kovalevskaja, Emmy Noether, Sophie Germain, Rosalind Franklin, Rita Levi Montalcini, e le donne nello STEM - Science Technology and Mathematics, per tornare a un argomento a cui ho dedicato alcuni posts nel passato, come questo del 18 marzo 2011, sulla figura della navigatrice e botanica Jeanne Barrè o Baret, che diede il nome al fiore Baretia heterophylla, o Turraea, mentre altri fiori da lei scoperti sono stati nominati come la spedizione a cui ha partecipato, De Bouganville,  e Commerson, comandante della spedizione. 


Le città dedicano molte statue ai loro rappresentanti più illustri, uomini, anche se storicamente ci sono degli esempi recenti di statue dedicate alle donne. Il più recente è quella della Fearless girl, a New York, che sfida il toro di Wall street, simbolo delle transazioni in borsa. Opera della scultrice Krista Visbal, di dimensioni 1.30 cm, è stata posizionata nel 2017, in occasione della giornata internazionale della donna.
L'interesse per le statue femminili era nato per un gioco tra bloggers, quello di indovinare le città dove certe statue erano collocate. In particolare è grazie ad Angela Siciliano, scrittrice LGBT, autrice del blog letture-e-riletture.blogspot.com, chiuso, ed al suo post dedicato alla statua della donna pescatrice a CopenhagenAngela Siciliano ha pubblicato il romanzo “Quando l’amore non basta” (Gingko Edizioni, 2008) e la raccolta di poesie “Tra le dita” (Franco Puzzo Editore, 2012). Sue traduzioni di alcuni testi di poeti danesi contemporanei sono nelle riviste letterarie “La clessidra” (2013), “Hebenon” (2013), e il libro di poesie “Stanze d’albergo” (Franco Puzzo Editore)
Esistono altre città che hanno dedicato una statua alle donne pescatrici, come nel caso di Hansenstadt 

e di Husum, in Germania
al secondo posto ci sono le donne in costume locale, questa è a Copenhagen, davanti a case d'epoca

Scorrendo dal mondo del lavoro alle eroine locali, esistono vari esempi di monumenti al ricordo
una eroina danese che guidò una rivolta, a Copenhagen, dedicata ad una donna di colore 

la donna delle isole Faroer ( foto di @Maria Gulkett, 2016) creata da Hans Pauli Olsen, istallata a Mikladalur Harbor, isola Kalsoy, Faroe Islands, nell' agosto 2014.  Le selkie, le donne foca, salgono a riva spogliandosi del loro sigillo, la pelle di foca, per unirsi agli umaniUna di queste leggende, narra di un giovane uomo di nome Sjúrður che rapì Kopakonan, con l’inganno.

fino alle donne trummerfrau, che aiutarono a ripulire dalle macerie della seconda guerra mondiale

E finalmente ci sono le donne nella scienza, argomento recente, per cui la più rappresentativa è il premio Nobel Maria Sklodowska Curie, commemorata nella foto, a Varsavia





giovedì 11 settembre 2025

rassegna Teatro e Scienza a Torino

 E' iniziata già a settembre, ma vedrà la scena teatrale fino a metà novembre la rassegna a cura di Teatro e Scienza in vari luoghi, tra licei e parchi, e biblioteche, che avrà a cuore la vita di molte scienziate e donne tra l'avventura vitale e le loro disavventure professionali. 

 Teatro e Scienza        

L'associazione "Teatro e Scienza" si basa sul principio che la forza espressiva del teatro è la più indicata per avvicinare il pubblico e gli studenti all'idea di Scienza, e quello "stupore" e quella "meraviglia" che sono i presupposti di base per comprendere il sapere scientifico. Il palcoscenico, luogo di mimesi e poiesi, è il punto ideale di due culture solo apparentemente separate: scienza e arte. La "Scienza sul palco" non si dimentica, e il pubblico, specialmente giovanile, ci conferma quanto sia incisivo il linguaggio teatrale per parlare di un teorema, dell'astronomia, o dell'etica scientifica. 

                    staff 

Maria Rosa Menzio, Direttrice Artistica

Torinese, si è laureata con lode in Scienze Matematiche presso l'Università di Torino, è Ricercatrice CNR, ha formulato e dimostrato insieme al prof. W.M. Tulczjew il teorema di Menzio-Tulczjew nel campo della geometria simplettica. Ha conseguito il diploma post-laurea in Filosofia della Scienza, lavorando con Giulio Giorello e Evandro Agazzi. 

> Claudio Pasqua, Direttore Ufficio Stampa

Libero professionista, è Search Engine Optimizer, blogger e Docente di Comunicazione con i new media, ha fondato e dirige la testata web di scienza e nuove tecnologie Gravità Zero, che è media partner di tutte le iniziative di Teatro e Scienza.

Programma autunnale Festival 2025 "Teatro e Scienza: Hard&Soft Science - le Donne"

Rassegna teatrale (inizata a maggio) dal 26 settembre, tutto ottobre, fino a novembre 2025





mercoledì 3 settembre 2025

Venezia, Biennale del cinema, film giapponesi

 Finisce il 6 settembre la mostra del cinema di Venezia, 82esimo concorso, ogni anno si parla molto dei film a concorso, e meno degli altri film.

Lui si è sacrificato per amore, assumendosi la colpa di un crimine commesso da lei. Incapace di ripagarlo per il sacrificio compiuto, lei parte per iniziare una nuova vita. Molti anni dopo, gli ex amanti si incontrano di nuovo, tuttavia le loro vite quotidiane, separate ma inesorabilmente legate, tradiscono gradualmente il loro tragico passato. Tra chi cerca la redenzione e chi anela alla liberazione, i due si risvegliano dal loro vagabondare per un ultimo, straziante abbraccio in un doloroso e definitivo addio.

Eojjeol suga eopda (No other choice), 
Regia  Park Chan-wook
., Corea del Sud.  Man-su, specialista nella produzione di carta con venticinque anni di esperienza, è così soddisfatto della vita da potersi dire sinceramente: “Ho tutto”. Trascorre felicemente le sue giornate con la moglie Miri, i due figli e i due cani, finché un giorno viene improvvisamente informato dalla sua azienda di essere stato licenziato. “Ci dispiace. Non abbiamo altra scelta.” Sentendosi come se gli avessero reciso la testa con un’ascia, Man-su giura di trovare un nuovo lavoro entro i sucessivi tre mesi per il bene della famiglia. Nonostante la sua ferma determinazione a rimettere in sesto la sua vita, trascorre oltre un anno passando da un colloquio di lavoro all’altro, finendo per lavorare in un negozio al dettaglio. Si ritrova a rischio di perdere quella stessa casa che ha faticato così tanto per comprare. Disperato, si presenta senza preavviso alla Moon Paper per consegnare il curriculum, ma viene umiliato dal responsabile di linea Sun-chul. Sapendo di essere più qualificato di chiunque altro per lavorare lì, prende una decisione: "se non c’è un posto vacante per me, dovrò farmi assumere creandone uno".  tratto dal romanzo  The ax di Donald E. Westlake 
Nühai (Girl) Regia  Shu Qi
 / Taipei
 : 
Una ragazzina trova conforto nell’amicizia con un’altra bambina con un nome simile, che incarna i sogni che lei ha represso. Le sue aspirazioni, però, sono messe alla prova dal passato della madre, che riflette le sue stesse difficoltà e la intrappola in un circolo vizioso di disperazione.

Hateshinaki ScarletRegia: Mamoru Hosoda

La protagonista di questa potente avventura animata tra le pieghe del tempo è Scarlet, principessa medievale ed esperta spadaccina che intraprende una pericolosa missione per vendicare la morte del padre. Si ritrova sconfitta e ferita a morte in un mondo surreale, dove incontra un giovane idealista dei nostri giorni che non solo la aiuta a guarire, ma le mostra anche la possibilità di un futuro libero da rabbia e amarezza. Quando si trova nuovamente di fronte all’assassino di suo padre, Scarlet deve affrontare la sua battaglia più ardua: riuscirà a spezzare il ciclo dell’odio e a trovare un senso alla vita al di là della vendetta?

 



Hui jia (Back home) Regia  Tsai Ming-liang, Taipei
Anong è uno dei tanti laotiani che hanno lasciato la loro patria.
All’inizio del 2025 l’ho accompagnato in un viaggio di ritorno a casa.
Mi ha portato in giro a vedere diversi posti e abbiamo fatto visita alla sua famiglia.
In breve tempo ci siamo trovati a partire di nuovo.


Akio Fujimoto, Harà Watan (Lost land) 
(Giappone, Malesia, Francia, Germania)
Nella speranza di ricongiungersi con la loro famiglia, il piccolo Shafi, quattro anni, e la sorella Somira, nove, lasciano un campo profughi Rohingya in Bangladesh per intraprendere un pericoloso viaggio verso la Malesia.

Grand Ciel, Akihiro Hata (Francia, Lussemburgo)
Vincent lavora di notte nel cantiere di un quartiere futuristico. Quando un operaio scompare, Vincent e i suoi colleghi iniziano a sospettare che i loro superiori stiano insabbiando un incidente. Ma presto scompare un altro operaio.

Cortometraggi. Praying mantisJoe Hsieh, Yonfan (Hong Kong, Taipei)
In una strada trafficata nota per la sua vita notturna, una mantide religiosa mutante seduce e uccide uomini, spinta dalla disperazione per salvare il proprio figlio. Nel corso della storia una missione fallita rivela oscuri segreti legati al suo passato.

Venezia Spotlight non ha nessun film asiatico, solo una produzione Egitto-Arabia Saudita-Iraq-UK regista Shahad Aamen

restaurato: Kagi, la chiave, di Kon Ichikawa. dal libro di Tanizaki
Kenmochi, un intenditore di antiquariato, soffre per via dell’età e della perdita di energie. Una notte, quando sua moglie Ikuko crolla in bagno dopo aver bevuto del brandy, chiede a Kimura, l’amante della figlia Toshiko, di portarla in camera da letto. Kenmochi cerca stimoli da Kimura anche in altri modi: sviluppando un suo filmato di Ikuko nel sonno, che la mostra in pose indecenti. Dove si fermeranno queste quattro strane e perverse passioni?

Kaidan, storie di fantasmi, di Masaki Kobayashi
Kaidan è un film antologico composto di quattro racconti soprannaturali (KurokamiYuki-OnnaMiminashi Hōichi no HanashiChawan no naka) di storie di fantasmi tradizionali giapponesi raccolte da Lafcadio Hearn (Yakumo Koizumi) nel suo libro Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things. Kobayashi crea un’atmosfera inquietante e onirica che esplora amore, tradimento, vendetta e soprannaturale. Ogni storia è un racconto a sé stante, ma tutte sono accomunate dal tono etereo e dalle sfumature morali. Presentato in anteprima al Festival di Cannes del 1965, ha vinto il Premio Speciale della Giuria ed è stato candidato all’Oscar come Miglior film straniero.



The Ozu Diaries, Regia Daniel Raim. Con: Yasujiro Ozu, Kogo Noda, Wim Wenders, Kyoko Kagawa, Kiyoshi Kurosawa, Luc Dardenne, Tsai Mingliang, Akiko Ozu, Isao Shirosawa. The Ozu Diaries attinge ai diari privati, alle lettere, alle fotografie, ai disegni e ai filmati amatoriali inediti del maestro Yasujiro Ozu per svelare l’uomo dietro la leggenda. Attraverso le parole di Ozu, unite alle riflessioni di Kyoko Kagawa, Wim Wenders, Kiyoshi Kurosawa, Tsai Ming-liang e Luc Dardenne, il film ripercorre il modo in cui Ozu ha trasformato la tragedia personale e il trauma della guerra in capolavori senza tempo come Il tempo del raccolto del grano, Viaggio a Tokyo e Il gusto del sakè


































AIQING WANSUI, Vive l'amour, regia Tsai Ming-Lian, Taipei
I legami autentici scarseggiano nella frenetica giungla urbana di Taipei












Angoli nascosti fuori dalla frenesia cittadina

Lecce, alla pari di altre località marine, penso a Santa Cesarea Terme, o allla località Cenate, sulla strada Nardò-Santa Caterina e Porto Selvaggio, offre esempi di palazzi moreschi e, nascoste tra stradine strette e ville di campagna, belle torrette di fine '800, come quella oggetto di queste foto.

Siamo sulla strada vicinale Martino Luigi Caroli, che porta dallo svincolo della Tangenziale ovest uscita Monteroni, prendendo poi via vecchia Copertino, fino alla strada vecchia di San Pietro in Lama, passando davanti all'Istituto di istruzione secondaria superiore "Presta-Columella",  un istituto agrario e  tecnico, fino al parco archeologico di Rudiae su via Mazzotta.
Qui, tra lavori di ampliamento e scavi in atto, passano ancora i resti di una strada romana; persiste la parte inferiore di un anfiteatro, e tra pietre e tombe è possibile ritrovare qualche tegola leggerissima in terracotta, che pavimentava il passaggio dell'acqua che alimentava le terme che esistevano qui in epoca romana. 





Ma torniamo alla torretta ottocentesca
E' situata all'interno della proprietà chiamata Casa Zaccaria, con ampio spazio aperto e un bell'edificio ben tenuto

A fianco si trova Villa Maria, un cancello chiuso dà accesso a un giardino, e una stradina porta davanti all'edificio principale, negli anni '90 di proprietà dell'architetto Antonio Panico
Tornando verso lo svincolo della tangenziale, si incontra Villa Sofia, una RSA che ha avuto tempi migliori negli anni passati. Ma, proseguendo sulla strada Lecce-Monteroni, si incontra il carcere minorile, seguito dall'ingresso del complesso Ecotekne, la cittadella universitaria e della ricerca, si supera l'ingresso del ristorante Malcandrino, che a pranzo prepara una offerta limitata di primi e secondi per il personale della ricerca 
e tra cantine e edifici in pietra leccese ospita anche un'altra torre di bella fattezza. 
Tornando sulla strada Lecce-Leverano-Porto Cesareo, superata la rotonda che entra dentro Arnesano a destra e dentro Monteroni a sinistra, c'è il punto vendita di carni e salumi Mocavero, premiato per il capocollo ubriaco (trattato con vinacce di Negramaro), ma anche salumetti alla melagrana e altre sfiziosità, come il suillus, una porchetta macverato nel vincotto di Negramaro, lo speck salentino lavorato con mirto (mortella), e la crema spalmabile Nato d'amore, una crema di salame arricchita di santoreggia e artemisia addensata con farina di semi di carrube.
Questi percorsi oggi si compiono in auto, mentre anni fa era ancora possibile pensare di percorrere queste stradine a piedi, oppure in bici (con la possibilità di impreviste forature seguite dalla ricerca di un gommista di vecchia generazione).
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