Un anno fa sono stato preso dalla smania di conversare con amiche di penna, di cui ho parlato nel post sui siti di incontro amicadiletto. A quel tempo ero inesperto, solo più tardi ho capito che le immagini erano uno specchietto per attirare lettori e aumentare il traffico, far consumare crediti. In questo post sono riportate conversazioni con il soggetto Annamaria, AM-100, che si descrive come sposata, infelice, dirigente di un call center, e insonne. Dato che in quel periodo ero insonne anche io, ci siamo scritti per settimane dalle cinque del mattino fino a colazione, e quindi ho chiuso il contatto per fermarne il costo. Queste frasi scambiate hanno il senso di una esplorazione di una terra incognita, di venire a sapere abitudini, gusti, conoscenze, in particolare condividere i miti e i gusti musicali, nel caso specifico i Pink Floyd e Wish you were here, dopo di che io proposi una cosina più leggera e attuale, Ghali con Cara Italia, ma non sono stato convincente. Qui riporto pezzi di mie invenzioni, frasi di racconto, che nascono da frasi che ci siamo detti, sul partire e lasciare tutto, prendere l'Orient Express, e da ricordi comuni, come Mork, il personaggio di Robin Williams, il pianete Papalla, pubblicità di carosello, Franco Basaglia sui manicomi aperti, Doctor Who, Zelig, il favoloso mondo di Amèlie, l'angelo spazzacamino di Montale, il l'arlecchino che beve la pozione afrodisiaca, brano di Dario Fò. Si tratta di messaggi di saluto, di primissima mattina, pensati per sorprendere e far ridere, per cercare una risposta serena, gioiosa, e una comunicazione leggera, coinvolgente.












Nessun commento:
Posta un commento