sabato 31 agosto 2024
Da che parte stai: salute umana e salute del pianeta
Da destra, come sempre, arrivano attacchi contro l'ecologismo, la difesa della salute dell'uomo e del pianeta, e come sperato arrivano anche prese di posizione della chiesa a difesa di questi principi. Allora, ben venga il lobbismo, ma pretendete che vengano dichiarati i finanziatori di quei loschi predicatori di fake news che sono i leghisti. Arrivano 100 milioni da parte di petrolieri? bene, che sia ben evidente e visibile, chi vota Trump non si aspetta altro che sovvenzioni al petrolio e a chi lo consuma. Arrivano soldi dalla russia? ma è ovvio, solo che siano tracciabili. E chi non è d'accordo cambi idea, voti altro. Non è possibile che sia solo l'interesse immediato, di chi vive alla giornata, specchietto per le allodole, mi fai stare bene subito, ed io carpo il diem... e tra dieci anni? e le nuove generazioni? e se non ci saranno più le api, a fecondare i raccolti? e se le temperature diventeranno insostenibili? e se i paesi a livello del mare spariranno, e con essi buona parte dell'ambiente, animali inclusi? Per fortuna ci sono associazioni di opinione e di collocazione trasversale ai partiti, tra cui queste che seguono
Get the basics and orient (or reorient) yourself to the connections between the Earth crisis and human health and well-being. This overview of the field and movement of Planetary Health is presented by Jess Kronstadt, Hannah Turley, and Melvine Otieno of the Planetary Health Alliance
Planetary health alliance promuove la salute del pianeta e delle sue comunità in un approccio scientifico e riportando le narrative e le problematiche delle comunità locali. il canale su youtube e questo
è presente in vari enti pubblici a livello internazionale, ed è sui social
si propone attività di divulgazione e di intervento immediato, oggi, non domani
l'origine di queste diapositive che seguono nasce dalla pubblicazione sul giornale che tutti conoscono di indiirizzo medico, The lancet
Esiste un paradosso, ecologico, che sovverte la contrapposizione tra benessere e salute umana, rispetto alla difesa dell'ambiente
da questa dichiiarazione di emergenza, nasce il discorso e la narrazzione, presentazione dei dati e delle problematiche
c'è stata una grande accelerazione in tutti i fattori di deperimento della salute del pianeta, tra cui sfruttamento delle risorse agrarie ed acquatiche, e le emissioni di gas serra
calcolando l'impatto delle varie nazioni sulla produzione di CO2
risulta ciò che è risaputo, le nazioni industrializzate hanno il ruolo maggiore
il grafico delle emissioni pro capite è particolare, ma bisogna far presente che per nazioni con uno o due miliardi di abitanti il grafico stravolge, fa apparire meno severe queste cause.
Un'ultima diapositiva ci fa soffermare sull'imprtanza della veridicità, quali sono le categorie professionali a cui la gente dà maggiore fiducia, le pensa più credibili
Come diceva Dario fo, in una sua giullarata, i comici dicono una cosa seria, e la gente ride, i politici dicono un casa ridicola e la gente li prende sul serio. E veniamo al secondo intervento, da parte della associazione TEDxMontrealWomen, nella persona della dottoressa Courtney Howard, pianeta in salute e persone in salute
ci sono delle urgenze inelubibili, speranza ed urgenza di un'azione collettiva, la formazione di una visione positiva, la riconnessione con la natura, valori ed etiche condivise, e l'urgenza: Subito, oggi, adesso
per ultime le diapositive sull'associazione e i partners e/o sponsors
Ovviamente, non appena questi problemi verranno presi sul serio, prima che arrivi la fame da carestia perchè si sono estinte le api, i politici prenderanno iniziative per andare di persona personamente a portare il polline ad ogni fiore, per l'impollinaizone manuale
Concludo con l'annuncio della conferenza annuale per il 2024 del Nova Network: Join us for the next Nova Campfire, “Nurturing Societies: Cultivating Cooperation for Sustainable Well-Being,” on September 25 at 11 am EDT (5 pm CEST/3 pm GMT/8 am PDT).
Flourishing of people, places, and our planet depends on embracing altruistic, whole-of-society approaches that prioritize the health and well-being of all life, including through sociocultural and policy means. This transition requires moving away from the current culture of competition, rooted in scarcity, toward a culture of cooperation grounded in optimism and guided by a vision of collective future potential.
Truly sustainable societies must ensure today’s generation has access to the ingredients for a good life while also safeguarding the environment for future generations—without viewing these as competing interests. Advancing technology is exponentially enhancing our capability to alleviate human suffering and solve environmental challenges. Cooperative societies grounded in holistic perspectives, ethical wisdom, kindness, and empathy will accelerate these capacities even further.
This event will explore how nurturing environments and cultivating positive aspects of human nature (including empathy, compassion, and altruism and "light triad" personality traits) may accelerate this collaborative cultural shift to benefit individuals, societies, and our relationship with nature—especially when these efforts begin in early life.
Our panelists and topics will include:
Immaculata de Vivo (Harvard Radcliffe Institute), “The Biology of Kindness: Promoting Healthier, Happier Societies”
Daniel Lumera (My Life Design), “Social Movements for Kindness, Peace, and Cooperation at a National and Global Level”
Scott Barry Kaufman (Columbia University), “Cultivating the ‘Light Triad’ for Personal Well-Being and More Evolved Societies”
Miguel Landa-Blanco (Universidad Nacional Autónoma de Honduras), “Benevolent Childhood Experiences Predict Adult Flourishing and Light Triad Traits: A Path to Social Change?”
Darcia Narvaez (University of Notre Dame), “Breaking the Cycle: Returning to Evolved Nest Experiences that Promore Well-Being, Morality, and Sustainable Wisdom”
Anthony Biglan (Oregon Research Institute), “Action Circles for Nurturing Communities: Improving Our Lives and Our World”
This will provide the basis for rich discussion that all participants and speakers can contribute to. We look forward to seeing you!
Susan Prescott, MD, PhD,
Director of the Nova Network
Professor of Planetary Health, University of Western Australia
President, inVIVO Planetary Health, 2012-2022
Scholar, Nova Institute for Health
Susan disegna bene ed ha curato la grafica delle presentazioni
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lunedì 26 agosto 2024
film giapponesi alla 81esima mostra del cinema di Venezia
L'anno scorso avevo postato "nuovi film sul Giappone" parlando di Aku wa sonzai shinai, Evil does not exist, di Ryosuke Hamaguchi. Ora lo trovo disponibile a pagamento, 4,50 euro, su Rakuten, in TV.
Per quanto riguarda il film di Hayao Miyazaki Il ragazzo è l'airone, sara' presentato a Cannes 2024
il documentario Hayao Miyazaki e l'airone.
Per quest'anno in mostra non ci sono film giapponesi a concorso, ma solo nelle sezioni speciali. Però ci sono a concorso due film asiatici
Fuori concorso, c'è Broken Rage, l'ultima opera di Takeshi "Beat" Kitano, l'attore e regista amato sia in patria che all'estero (Dolls, Hanabi, l'estate di kikujiro, Zatoichi), che aveva subito le conseguenze di una emiparesi al viso.
Broken Rage è un film in due parti del regista Kitano. La prima metà è un violento film d’azione che si svolge negli oscuri bassifondi della malavita e ruota attorno a un sicario e alla sua lotta per la sopravvivenza quando si ritrova incastrato tra la polizia e la yakuza. La seconda segue la stessa storia, ma trasformata in commedia, una parodia completa, scena per scena, della prima parte.
Come commentail regista, "Sono molto onorato di essere stato invitato all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per l’anteprima mondiale di Broken Rage. È davvero un film che azzarda un nuovo stile. Se piacesse a tutti ne sarei entuasiasta."
Fuori concorso c'è anche Cloud, di Kurosawa Kiyoshi
Ryōsuke Yoshii lavora in una piccola fabbrica e fa qualche soldo in più come rivenditore sotto lo pseudonimo di “Ratel”. Tratta attrezzatura medica, borsette, oggettistica... Tutto ciò che può rivendere per ricavarne un profitto. Compri al ribasso, vendi al rialzo: tutto qui. Muraoka, che gli ha insegnato i trucchi del mestiere quando erano compagni ai tempi del college, gli fa una proposta potenzialmente redditizia, ma lui rifiuta e continua con la sua discutibile attività. Si fida solo del suo conto in banca che continua ad aumentare. Rifiuta categoricamente anche una promozione e si dimette all’improvviso dopo tre anni di lavoro. Affitta una casa sul lago fuori città, sia per viverci sia per trafficarci, e inizia una nuova vita con la sua ragazza, Akiko. Con l’aiuto di Sano, un giovane locale assunto come aiutante, il suo business pare andare a gonfie vele, finché intorno a lui non iniziano a verificarsi inquietanti episodi uno dopo l’altro. Una spirale negativa di animosità si trasforma in una folla impazzita di dimensioni sconosciute. Il suo obiettivo è Yoshii, la cui inconsapevole esistenza viene rapidamente fatta a pezzi...
Negli angoli oscuri del Giappone di oggi si verificano a volte episodi violenti senza motivo apparente. Quando si indaga sulle cause diventa chiaro che esiste una sorta di sistema attraverso il quale piccoli rancori e frustrazioni si accumulano e si ingigantiscono a causa di internet. Mi incuriosiva se questo tipo di fenomeno potesse fare da tema per un film d’azione e ho iniziato a sviluppare questo progetto. Il protagonista è un uomo mediocre che, attraverso piccoli maneggi per fare soldi, cerca di ottenere anche il minimo vantaggio sugli altri. Attira incautamente l’ira di chi lo circonda e alla fine si ritrova coinvolto in una battaglia mortale in cui c’è in gioco la sua vita. Man mano che le riprese andavano avanti mi sono però reso conto che non stavo facendo il tipo di film d’azione che ti fa semplicemente aumentare l’adrenalina. Una delle ragioni è la profonda ambiguità e complessità del protagonista, a cui dà vita il sorprendente talento di Masaki Suda. Un altro fattore è che la battaglia mortale ha improvvisamente cominciato ad assumere l’aspetto di una guerra. Profitto e vendetta si sovrappongono e si amplificano, mettendo in moto atti di violenza: e prima che ce ne accorgiamo, non possiamo più tornare indietro. In fin dei conti è anche possibile che sia così che nascono le guerre moderne.
Nella sezione Venice Immersive, è programmato il film Ito Meikyu, di Boris Labbé, girato con realtà virtuale ed animazioni, ispirato al libro classico della letteratura "Storia di Genji il principe splendente" di Murasaki Shikibu, ed a quello di Sei Shonagon, da cui è stato tratto il film di Greenaway The pillow book.
Sul sito della biennale è dispnibile anche un trailer con intervista al regista
e, per l'arte, c'è 60. Esposizione Internazionale d'Arte
20 aprile - 24 novembre 2024
PADIGLIONE GIAPPONE
Compose
Commissario: The Japan Foundation
Curatore: Sook-Kyung Lee
Espositore: Yuko Mohri
Sede: Giardini
Nota per le sue installazioni e sculture incentrate su "eventi" che cambiano in base alle condizioni ambientali, Yuko Mohri propone una mostra, curata da Sook-Kyung Lee, che riempie il padiglione di suoni, luci, movimenti e odori.
Ispirandosi agli espedienti-tampone visti nelle stazioni della metropolitana di Tokyo per fermare le perdite d'acqua, Moré Moré (Leaky) creerà artificialmente una falla e poi cercherà di ripararla, improvvisando con una varietà di oggetti domestici disponibili a Venezia per dare vita a sculture cinetiche. In un mondo in cui le inondazioni funestano sempre più spesso l'ambiente, e soprattutto a Venezia, città colpita da un'alluvione a cinquantennio - l'ultimo nel 2019 - Moré Moré acquisisce molteplici accezioni.
Decomposition genera suoni e luci inserendo elettrodi in alcuni frutti, convertendone lo stato di umidità in continuo cambiamento in impulsi elettrici. Le condizioni interne della polpa mutano costantemente, modulando il tono del suono continuo e l'intensità della luce, mentre la frutta profonde l'odore della decomposizione, dissolvendosi o appassendo. Con un titolo la cui etimologia implica il "porre insieme (con+porre)", la mostra si interroga sul significato di essere e lavorare insieme nella società post-pandemica. Paradossalmente, la crisi acuisce la creatività e ispira l'opera di Mohri, che prende spunto dalle misure ingegnose dei lavoratori della metropolitana contro le perdite d'acqua.
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martedì 6 agosto 2024
Il Giappone visto dagli occhi di uno straniero
Vivere in Giappone richiede l'abituarsi ad alcune solide abitudini. Andare in biblioteca, dove previa tessera prendere in prestito CD e libri in inglese, e farsi una cultura che rispecchi il proprio gusto e quello degli autori preferiti. Per me, ho iniziato a leggere in inglese i due Murakami (Ryu e Haruki), tra gli autori giapponesi, e John Irving, John Fowles e Kurt Vonnegut, ed altri autori stranieri, in lingua inglese o formato bilingue. Da questa iniziale anteprima di letture, poi si passa alle librerie di libri usati in inglese, con più ampia scelta della offerta, la mia preferita si trovava ad Ebisu. A Tsukuba, era solito trovare qualche mercatino in centro, una volta di ceramiche, una volta di produttori locali di marmellate, biscotti, cibo in barattolo, un'altra volta di cibi internazionali o quelli giapponesi, come yakisoba, e via dicendo. Si incontrano spesso stranieri come te, o nei bar per stranieri (ai miei tempi il Golden rush, ad esempio, oppure Andersen cafè) o tramite i classified, in cui si propone la vendita degli arredi prima di un trasloco. E' anche usanza lasciare gli elettrodomestici che non si può portare con se all'ingresso del condominio, così se si ha a disposizione un'auto, si sceglie e si porta via quello che serve. Il resto finisce ai rigattieri di arredi usati. Una raccomandazione speciale è: fatevi un backup delle chiavi, lasciandole in un posto accessibile facilmente. E' facile che, dopo aver girato tutto il giorno in città, ci si accorga al rientro di aver perso un mazzo di chiavi, di casa o dell'auto. Se sono quelle dell'auto, spesso succede di avere una seconda chiave nel vano portaoggetti, così l'unico ostacolo è quello di aprire la portiera, magari con un righello flessibile, che fa scattare la serratura. Se fossero le chiavi di casa, vi ritrovere a dover chiedere ospitalità per la notte a qualche amico/a.
Tramite conoscenze ho ricevuto anche piccoli elettrodomestici in regalo, come un tostapane per scaldare vivande o grigliare. Nei supermercati si può comprare un fornello a gas, se si ha solo il posto letto nei residence/guest house. Avere un apparecchio TV bilingue che trasmette i notiziari anche in lingua inglese aiuta molto, per seguire le notizie e gli avvenimenti, ma è anche piacevole poter seguire programmi non tradotti di musica (a capodanno il Kohaku uta Gassen), di intrattenimento (senza capire il filo del discorso) e le trasmissioni da seguire visivamente, ad esempio nel fine settimana Japan's Got Talent (incentrato su scene teatrali ad una o più persone in gruppo, a creare figure e scenografie di effetto) e soprattutto i loro i drama, le soap opera che trattano di famiglie normali, ragazzi e ragazze ai primi amori, e colonne sonore che restano impresse nella memoria, spesso contenenti la parola amici-tomodachi.
Mappa dell'area ovest di Tokyo, metro Chuo East line in direzione di Nakano, Ogikubo, Kichijoji (di sera, stanchi, è facile sbagliare la direzione della metro, invece di andare verso il centro mi sono ritrovato in periferia). Un aspetto piacevole del quartiere di Nakano sono le villette familiari, gli alberi, strade strette, ed un panorama su un edificio a forma di gasometro, forse un Watertank, simile a quello di Nogata
Una volta rientrati al proprio paese, si cerca l'occasione di vedere ancora prodotti multmediali di produzione nipponica. Nel mio caso, il
JFF theatre
● Multilingual: Both the JFF Theater website and the subtitles are available in multiple languages.
tra i prodotti attualmente disponibili
It’s a Summer Film! (2021)
Director: MATSUMOTO Soushi
"Let's make a movie together!" A girl passionate about samurai films and a boy full of mystery make a film together that transcends time and space.
(It's a Summer Film! and SUMODO~The Successors of Samurai~ will be available only until September 30th (Mon) 10:00 JST)
1. Make A New Start!
1.Downtown Rocket (2015 / TV Drama, Business)
"Let's make a movie together!" A girl passionate about samurai films and a boy full of mystery make a film together that transcends time and space.
2.Happy Flight (2008)
Director: YAGUCHI Shinobu
Emergency on a flight from Tokyo to Honolulu! An ensemble film depicting on-the-ground staff, cabin attendants and pilots in action.
3. Time of EVE the movie
Time of EVE the Movie (2010)
Director: YOSHIURA Yasuhiro
Do androids have souls? A moving animation that considers the nature of emotions through the interactions between humans and androids.
4. Slice of Life in Japan
A selection of works that depict Japanese landscapes and the lives of Japanese people from diverse perspectives.
5. Tora-san in Goto
Tora-san in Goto (2016)
Director: OURA Masaru
A documentary shot from 1993 and over 22 years chronicled a large family who make their living as udon noodle makers on the Goto Archipelago in Nagasaki Prefecture.
Di grande supporto è la disponibilità di una emeroteca, all'università o libreria, dove poter leggere i giornali i lingua inglese, come Asahi evening news e Asahi Shinbun. Ricordo con emozione le notizie più eclatanti, dalla cronaca nera alle lettere (raccolte) alle redattrici, e le loro risposte
In questo articolo sulla scarsità di riso in questo periodo, il giornale fa un paragone con l'annata 1993. Intervistando i responsabili di Morita-ya, un magazzino dell'area a nord di Tokyo, viene scritto: Morita recalled that in 1993, when a record-breaking cold summer caused what are known as the “Rice riots of the Heisei Era,” the store could not obtain rice from wholesalers, so the store was closed temporarily while someone traveled to the Tohoku region to expand the company’s supplier base.
Io ricordo che le importazioni di riso tailandese balzarono su, anche se poco gradito rispetto al koshi-hikari, a granelli di riso compatti e leggermente appiccicosi. E per buona parte del soggiorno mangiai riso tailandese, èpiù economico.
Vengono descritti anche i tentativi di approviggionamento, e le politiche per calmierare la richiesta di riso.
“I can’t buy rice at this price,” a woman in her 70s muttered as she walked away from the rice section at a supermarket in Koshigaya, Saitama Prefecture, during her morning shop on Aug. 5.
The shelves at the Super Marusan’s Koshigaya-hanata store were almost stripped bare of 10-kilogram bags of rice, regardless of variety.
Only a small number of 5-kg packages remained, and some varieties had already sold out.
The shelves that used to hold 10-kg bags of rice were now stocked with 2-kg bags.
“People must be hoarding,” said a 69-year-old man as he pondered the shortage of 10-kg packages. After comparing the prices of rice on the shelves, he decided, “I better not buy now because it will be too expensive.”
Yoshiki Yagi, the 52-year-old supermarket manager, noted that the purchase price of rice has increased sharply since last year, forcing the store to raise the price of a variety that was selling for 1,480 yen ($10.20) for 5 kg, excluding tax, by 1,000 yen.
To ease the burden on consumers, the store has begun selling California rice, which is about 1,000 yen cheaper than domestically produced grain.
“I’d really like to make (California rice) a centerpiece of the store’s bargain sale, too, but that’s not going to happen,” Yagi said.
PURCHASE LIMIT
In the meantime, there are growing calls to set “purchase limits” on rice.
OK Corp., which is headquartered in Yokohama and operates supermarkets in the Kanto region, began limiting rice purchases to 10 kg per family or group per day, starting from July 15.
Other major supermarket chain operators, such as Tokyo-based Life Corp., Saitama-based Belc, and Saitama-based Yaoko Co., have also imposed restrictions on the number of rice packages purchased per family.
“Overall, demand for rice is dropping off compared to the past,” a farm ministry official noted. “New rice should be hitting the market in August, so there should be no problem with supply and demand.”
However, retailers do not share that optimism.
Hiromi Morita, president of long-established rice specialty store Morita-ya in Tokyo’s Suginami Ward, said: “The ministry says there is no problem with inventory, but the people who sell the rice do not feel this way. The burden is on the rice dealers at the end of the line.”
Rice stocks in the Morita-ya store are only about one-third of what they were in previous years. The purchase price for additional rice is 22,000 yen per 60 kg, about 8,500 yen higher than last year.
Although new rice will start arriving soon, the purchase price is expected to be higher than usual, Morita said.
Nobuhiro Suzuki, professor, also points to a long-term policy failings.
“The central government has adopted a policy of reducing the number of rice paddies by, for example, turning them into fields, citing excessive rice stocks and future declining demand. As a result, the farming industry has been exhausted to breaking point.”
He called on the government “to think of ways to ensure that agriculture can continue, despite the aging of the population, the issue of income and other problems.”
In conclusione, sul giornale nel link troverete tanta informazione, editoriali, temi disparati, Asia, SciTech, culture, travel ,sport, opinions.
martedì 30 luglio 2024
I miei libri del 2024
Estate 2024 trascorsa ancora una volta con Marcella e Mario, tra le scogliere di Sant'Isidoro e Torre Squillace.
Ai discorsi "cosa state leggendo?" non avevo nulla di recente da riportare, così ho fatto un salto da Feltrinelli. Mario incece ci ha fatto una panoramica su Dostojevski, i suoi anni in carcere, e le sue letture preferite, Delitto e castigo. A cui aggiungerei I fratelli Karamazov.
La vita al mare è concentrata tra le 8 e le dieci del mattino, una sosta al bar Da Rocco per un caffè, altra due parole e poi si torna a casa al fresco. Tra i discorsi in acqua, espressioni dialettali, "li guai te la pignata li sape la cucchiara ca la ota", dove per pignata si intende una cucina arcaica, fatta con stoviglie di terracotta, non solo al camino. E l'altro proverbio "il tempo passa e la fava se coce", da cui excursus sulle fave e i modi di cucinarle. Sulla spiaggetta, gestita dalla cooperativa, bambini di tutte le età, giovani genitori a costruire castelli di sabbia per figli ancora in braccio, mamme a veder crescere i piccoli ed il loro futuro, e qualche neomamma ancora con il pancione. Tra le ospiti del Bar Da Rocco, una giovane dell'est con un cagnolino dal muso schiacciato, a cui abbiamo chiesto "si lascia carezzare? e lei ha detto di non capire, in inglese, al che ho tradotto: "can we pat the dog?" Ha lasciato la mancia alla cameriera delle consegne al tavolo, prima volta per noi spettatori e forse anche per la ragazza stagionale. Ospiti di passaggio, il martin pescatore, l'ibis dal becco ricurvo, il piro-piro, la garzetta, i fenicotteri in volo, quasi un corteo nuziale. Pochi pesci in acqua, perlopiù novellame e taglie piccole. Poi, farfalle e libellule, come sempre.
Ed ecco i libri
Donatella Di Pietrantonio. Laureata in odontoiatria all'Università dell'Aquila, ha esercitato la professione di dentista pediatrica. Si dedica in seguito alla scrittura, esordendo con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Per Einaudi ha pubblicato L'Arminuta (2017), vincitore Premio Campiello 2017 e Bella mia, con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano. Escono sempre per Einaudi nel 2020 Borgo Sud.
Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più.
Amanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c’è un segreto che non può nasconderle. Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima è successo un fatto terribile. A volte il tempo decide di tornare indietro: sotto a quella montagna che Lucia ha sempre cercato di dimenticare, tra i pascoli e i boschi della sua età fragile, tutti i fili si tendono. Stretta fra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c’è una forza che la attraversa.
Durian Sukegawa, nome d'arte di Tetsuya Sukekawa, è nato a Tokyo nel 1962. Poeta, scrittore e clown, ha una laurea in Filosofia Orientale e una in Pasticceria, conseguita all'Università della Pasticceria del Giappone. Ha scritto I gatti di Shinjuku, bellissimo racconto maturo, con poesie iventate e una poesia il libro in toto (ne ho parlato qui). Per Einaudi ha pubblicato Le ricette della signora Tokue (2018), il suo primo libro tradotto in italiano, da cui è stato tratto il film Le ricette della signora Toku.
Qual è la ricetta della felicità? È una questione di spezie e calore, di ascolto e confessione, di zucchero, di briciole di sogni e, alla fine, di un pizzico di sale. «Si tratta di osservare bene l'aspetto degli azuki . Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Questo è il segreto culinario un po' bizzarro che custodisce l'anziana signora Tokue. Ascoltando la voce dei fagioli rossi azuki si può imparare a fare il ripieno perfetto per i dorayaki , tipici dolci giapponesi che si sciolgono in bocca e fanno dimenticare il peso delle preoccupazioni. Tokue rivela il proprio segreto a Sentarō, un pasticciere in crisi di vocazione, che accetta di assumerla nel suo laboratorio dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an (fagioli viola). E vede gli affari raddoppiare. Tokue gli rivela però anche un altro segreto, quello del suo passato. Impartendo cosí a Sentarō una lezione ben piú profonda.
Donna. Di Kyoto, nome di famiglia Ishida. Born in 1975 in Kyoto, award-winning author Syou Ishida has always adored her cats. She began writing fiction while working at a telecommunications company. We’ll Prescribe You a Cat has been a runaway bestseller in Japan, and is due to be translated into over thirty languages. Its sequel, We'll Prescribe You a Cat, Again will be published worldwide next year.
Su per la Fuyachodori, ovest sulla Rokkakudori, giù per la Tomikojidori, est per la Takoyakushidori: è facile perdersi nel dedalo di strade del centro di Kyoto. Qui, nascosta tra condomìni anonimi e vicoli bui, c’è una clinica speciale. Può essere trovata grazie al passaparola solo da chi sente davvero di aver smarrito se stesso ed è in cerca di un aiuto, una mano tesa. Il trattamento che offre, infatti, è unico nel suo genere: a ciascuno, secondo il caso, si prescrive un gatto. Ad affidarsi con un po’ di sorpresa e di iniziale scetticismo alle cure feline saranno un impiegato stufo delle sopraffazioni, un uomo che si sente sempre fuori posto, una ragazzina immalinconita dal rapporto conflittuale con la madre, una stilista di borse alla ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e un’apprendista geisha oppressa dal senso di colpa. Le loro vite ordinarie saranno sconvolte dai nuovi amici non umani: Bi, una meticcia di otto anni che ama mangiucchiare la carta; Margot, una gattina dagli occhi verdi come il tè che detesta le porte chiuse; un micetto di pochi mesi che scatenerà ricordi dolorosi; una coppia di gattini che sono come il giorno e la notte, e insieme speranza di un futuro vitale e coraggioso; e infine, gli amanti delle fughe notturne Chitose e Mimita. Saranno proprio loro, con piccoli disastri e un grande bisogno di cura, a dare una svolta alle giornate dei nuovi padroni, restituendogli la spinta per cambiare finalmente le loro vite.
Hiro Arikawa, scrittrice e sceneggiatrice, è nata nel 1972 nella prefettura di Kochi. Le cronache di un gatto viaggiatore è stato un caso editoriale. Ha anche scritto e pubblicato in Italia Alla fermata dei desideri.
Nana è un gatto randagio che vive di espedienti. Con la sua bizzarra coda a forma di sette, è fiero della sua indipendenza. Ma un giorno ha un incidente. A salvarlo e a prendersi cura di lui è Satoru. Nana all'inizio non si fida di lui, graffia e si ritrae. Non è abituato all'affetto degli uomini. Anche Satoruda tanto tempo non permette a nessuno di avvicinarsi. Eppure capisce subito come far cambiare idea a Nana: un po' di cibo, una cuccia calda, qualche coccola furtiva. E tra i due nasce un'amicizia speciale che riempie la loro vita. Fino al giorno in cui Satoru, dopo aver perso il lavoro, deve trasferirsi e non può più occuparsi di Nana. È allora che i due decidono di fare un viaggio, su una vecchia station wagon color argento, per trovare un nuovo padrone tra le amicizie di Satoru. Tra filari di betulle bianche, peschi e canne di bambù, attraverso un Giappone pieno di colori, profumi e panorami dal fascino infinito, incontrano il migliore amico di Satoru da bambino, la primadonna che ha amato e poi perso e il suo compagno di scorribande delle medie. Ma nessuno di loro può prendersi cura di Nana. Sarà invece quest'ultimo ad arricchire le loro vite ricordando quali sono le cose importanti, quelle che regalano gioia e serenità. E quando il viaggio è quasi alla fine, il gatto e il suo padrone capiscono che non possono farea meno l'uno dell'altro. E che, qualunque cosa accada, vogliono stare insieme. Nonostante tutto. Nonostante ci sia una verità che Satoru non ha il coraggio di dire a Nana. Eppure non ha più importanza. Perché il loro legame durerà per sempre. Cronache di un gatto viaggiatore è un caso editoriale che dal Giappone ha raggiunto tutto il mondo. Dopo l'enorme successo in patria, l'eco di questa storia unica è arrivata alle case editrici europee e americane che hanno fatto di tutto per averla. Un gatto che credeva di non aver bisogno di nessuno. Un ragazzo che ha scelto di stare solo per paura di soffrire. Un viaggio nella magia del Giappone.
1978, Osaka. Sosuke Natsukawa è un medico e scrittore giapponese. Si è laureato alla scuola di medicina dell'Università di Shinshu e ha esercitato la professione in un ospedale della prefettura di Nagano. Per Mondadori sono usciti in Italia Il gatto che voleva salvare i libri (2022),
Dopo il successo successo internazionale di Il gatto che voleva salvare i libri, Sōsuke Natsukawa torna con una storia dedicata a tutti gli amanti della lettura e a chi crede nel potere dell'immaginazione come strumento capace di allargare gli orizzonti e renderci persone migliori.
Nanami ama i libri fin da quando era bambina: orfana di madre, e con un padre spesso assente, è abituata alla solitudine e adora passare i pomeriggi in biblioteca. Leggere è diventato per lei un piacere irrinunciabile e un modo per superare gli ostacoli provocati da una forte asma che le impedisce di correre, saltare e vivere come gli altri ragazzini della sua età: grazie alla lettura, può invece esplorare mondi diversi e straordinari. Un giorno, però, nella biblioteca che frequenta quotidianamente, i libri iniziano a sparire: prima Le avventure di Arsenio Lupin, poi Moby Dick, Il Signore degli Anelli e I tre moschettieri. Decisa a scoprire cosa sta succedendo, Nanami segue tra gli scaffali un uomo misterioso vestito di grigio e improvvisamente viene trasportata in un altro mondo: un luogo anonimo, dominato da un grande castello, abitato da un esercito di uomini tutti uguali, dove qualcuno sta progettando la scomparsa dei libri. Chi si nasconde dietro questa assurda e pericolosa cospirazione? Nanami non è sicura di farcela, ma quando al suo fianco si materializza un gatto parlante dagli occhi color giada e un paio di baffi argentati non ha dubbi: insieme possono salvare la biblioteca e ritrovare i volumi perduti. Anche se farlo significa addentrarsi nel castello e sfidare, prima di tutto, i propri limiti e le proprie paure. Non lo CONSIGLIO, PROLISSO
Asako Yuzuki (ki=albero, Yuzu agrume), autrice giapponese, è nata a Tokyo nel 1981. Ha vinto il Premio All Yomimono per scrittori esordienti per il racconto "Forget Me, Not Blue". Nel 2015 si è aggiudicata anche il Premio Yamamoto Shugoro per Nile perch no Yoshikai. È stata nominata più volte per il Premio Naoki e i suoi romanzi sono stati adattati per la televisione, la radio e il cinema. Per questo libro ha studiato pasticceria.
Ispirato al vero caso di cronaca della truffatrice e serial killer “The Konkatsu Killer”, Butter di Asako Yuzuki è un'esplorazione vivida e inquietante sulla misoginia, l'ossessione e il piacere trasgressivo del cibo in un Giappone in cui le donne devono sempre compiacere gli uomini e mai se stesse. E' una critica alla società giapponese, ed è una storia femminile/femminista.
Rika è una giornalista in una rivista maschile. È l'unica donna nel suo posto di lavoro e spesso viene trattata come una segretaria, quando non peggio. Per cercare di farsi strada lavora giorno e notte e tutto ciò che riesce a cucinare quando la sera torna tardi a casa è un ramen preconfezionato. Da tempo però un pensiero la assilla: vuole intervistare Manako Kajii, la cuoca gourmet accusata di aver assassinato gli uomini d'affari con i quali si intratteneva, dopo aver cucinato per loro. Ma la donna non rilascia interviste e non intende ricevere visitatori nel carcere di Tokyo dove è detenuta. Rika decide di provare un'altra strada e le scrive una lettera per conoscere la ricetta dello stufato di manzo, pezzo forte della cucina di Manako. La detenuta a quel punto accetta di incontrarla. Quando, però, le visite in carcere alla serial killer si intensificano, cresce anche la curiosità gastronomica di Rika. Durante i loro incontri, che si avvicinano più a una masterclass di cucina che a un'indagine giornalistica, sembra infatti che sia proprio la giovane reporter a cambiare. A ogni pasto che prepara e consuma, qualcosa si risveglia nel suo corpo e scopre nel cibo un piacere liberatorio: forse lei e Manako hanno in comune più di quanto pensasse?
Quando la sua intervista in sei puntate esce sulla sua rivista, un giornale concorrente pubblica la biografia della condannata, che ne capovolge i suoi punti di vista, condannandola alle severe critiche del pubblico. Ma Rika si riprenderà, e insieme al suo gruppo di amici fidati, continuerà a lavorare e vivere a suo modo.
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mercoledì 3 luglio 2024
Il bosco dell'Arneo
Lungo la strada Nardò-Avetrana si viaggia vicino alla pista di Nardò, su cui si collaudano auto di grandi marche, e dopo il villaggio turistico Eurovillage si prende una stradina a sinistra, che porta, tra boschi e aree coltivate ad ulivi, fino ad una deviazione per il mare, cartello Maruggio. Qui, tra questi cespugli verdeggianti, fino a venti anni fa, era nota la presenza dei ramarri, lucertoloni di 15 centimetri.
L'area compresa tra Avetrana e questa zona è nota per la presenza di ulivi centenari, tra cui il gigante d'Arneo.
L'Arneo era una zona paludosa, che dopo la bonifica ha prodotto molti terreni assegnati a famiglie di Veglie e Novoli, che sono diventati edificabili e su cui hanno costruito villette per le vacanze. Però, tra l'incrocio per Punta Prosciutto e il villaggio Riva degli Angeli, si snoda un ruscello presente tutto l'anno, che alimenta alcuni bacini, zone umide che fanno parte della palude del Conte, tra Torre Culimena e Torre Lapillo. Le case vacanza non sono qui invasive, e tra la spiaggia e la strada sono rimaste macchie di vegetazione, utilizzate dai maneggi come percorso a cavallo.
Il ruscello delimita e percorre il boschetto dell'Arneo, e viene attraversato mediante alcuni ponti. Il bosco è frequentato da uccelli stanziali e migratori, rapaci, aironi, e di piccola taglia, ed è ricco in cespugli, che si intrecciano ai rami ed alle liane in una fitta massa di vegetazione. Molto presenti sono gli asparagi selvatici e la ginestra.
Nel bosco è facile imbattersi in funghi, quasi sempre non commestibili, ma alcuni di aspetto attrattivo
Nel bosco è facile perdersi, se si lascia il sentiero principale, e ci si avventura in mezzo alla macchia. Per fortuna, è delimitato dagli uliveti, così è possibile tornare lungo la strada asfaltata, poco frequentata, e ritrovare l'auto per rientrare.
Il consiglio è di frequentarlo nei mesi meno turistici, sia per il caldo, sia per la bellezza dei luoghi, che vanno assaporati nel silenzio e nella pace della natura. Se si evita di spaventare la fauna, ci saranno dei felici incontri.
Il sistema dei bacini d'acqua sorgiva, in parte salmastra, continua a nord verso Torre Culimena, le saline dei Monaci, note per i fenicotteri, e a San Pietro in Bevagna con il fiumiciattolo e la foce del Chidro.
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venerdì 21 giugno 2024
Omunculus sensoriale
L'omunculus è la rappresentazione del corpo umano riferita a due aree cerebrali che corrono lungo la scissura di Rolando: immaginate una lama che spacca la calotta a metà e la divide in una parte anteriore ed una posteriore, l'area corticale, l'anteriore, frontale o motoria, e l'area posteriore, parietale come l'osso che protegge la scatola cranica, detta area sensoriale.
L’homunculus motorio è la raffigurazione delle varie parti del corpo da parte della corteccia motoria primaria, e rappresenta quelle che sono le priorità dei neuroni nel controllo dei muscoli e dei movimenti. Gli occhi e le mani appaiono enormi, poiché sono presenti più neuroni dedicati al controllo fine di queste parti, mentre il tronco e gli arti appaiono più piccoli.
L’homunculus sensitivo rappresenta invece l'area corticale (corteccia cerebrale) sensoriale, coinvolta nella sensibilità tattile, della temperatura e del dolore. Segue un criterio controlaterale, poiché la porzione nell’emisfero cerebrale sinistro controlla la parte destra del corpo, e viceversa.
Le informazioni sensoriali, dopo essere passate per un’area chiamata talamo, arrivano in questa area per essere elaborate e permetterci di percepire il mondo e le sensazioni corporee. Zone maggiormente sensibili come la bocca, caratterizzate da un maggior numero di recettori, sono raffigurate più grandi nel disegno dell’omuncolo.
Gli omuncoli di Penfield sono sproporzionati dal punto di vista anatomico, proprio perchè alcuni degli organi che controllano hanno importanza moloto maggiore: è una rappresentazione somatotopica, cioè l'ampiezza delle diverse porzioni corticali dedicati ai singoli distretti corporei non corrisponde alle dimensioni delle corrispondenti parti periferiche. Queste rappresentazioni sono un utile strumento per studiare e ricordare le gerarchie del corpo, da quel che riguarda le nostre abilità sensoriali alla finezza dei movimenti.
Il modello presentato da Penfield si basa su una suddivisione cerebrale netta tra aree sensoriali, associative e motorie. Recenti studi di neurofisiologia hanno determinato che le funzioni delle diverse aree motorie non sono sequenziali e semplici come ipotizzato nel modello di Penfield. Gli studi di Giacomo Rizzolatti hanno determinato che il sistema motorio presenta una parcellizzazione molto più specifica e orientata all'azione di quanto ipotizzato precedentemente. Un esempio esemplare è la scoperta e la comprensione dei neuroni specchio.
In anatomia, si dà una grande rilevanza alla forma degli organi, e ci si dilunga sulle differenze nei due sessi, ma l'omunculus per decine di anni non ha dato una importanza a queste differenze, e le aree genitali sono configurate come maschili.
Un neurologo e medico, The Neurocritic, ha affrontato il problema e dalla discussione scientifica con i suoi lettori del settore sono emerse novità interessanti. La più interessante è nel notare la vicinanza di due aree erogene, quella dei piedi in continuità somatotopica con genitali, ossia la vicinanza delle aree anatomiche collegate alle aree motorie e parietali che l'omunculus riporta come aree della circonvoluzione centrale longitudinale, e che fanno riferimento al solco cingolato ed al talamo come nuclei di elaborazione dei processi cerebrali. Una sua lettrice, Nicole, come riportato in inglese sul fondo, scrive di come per lei come per altri suoi conoscenti di entrambi i sessi le sensazioni e l'orgasmo sono amplificate quando il partjner le stimola la pianta dei piedi. Questo è anche confermato da Pink Kandy, una autrice di siti web che parla di erotismo e pratiche sessuali.
Nel suo post, A new clitorial homunculus, Neurocritic riporta gli studi di Michels con fMRI, la risonanza magnetica funzionale, su 15 donne, e ne discute
(aprite il link
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19631756/
Michels L, Mehnert U, Boy S, Schurch B, Kollias S. The somatosensory representation of the human clitoris: an fMRI study. Neuroimage. 2010 Jan 1;49(1):177-84.
Nonostante il grande avanzamento che il nuovo omunculus significa per la medicina e per gli studenti, ancora qualche perplessità risulta dai commenti sul post di Neurocritic:
1.
-There is no way that either diagram accurately depicts the nipples (and breasts).
2. -"stimulation was neither felt painful nor elicited... any sexual arousal". I do not possess a clitoris, but I expect that even in the most clinical of situations, stimulation of my penis would, eventually, result in some sexual arousal. I see they used a scale to check for arousal: -10 being lots, +10 being none. The range: −7.5 to +8.
3. -there was a paper published in the mid-90s that had stimulated research in this area: Allison, T., McCarthy, G., Luby, M., Puce, A. and Spencer, D. D. (1996). Localization of functional regions of human mesial cortex by somatosensory evoked potential recording and by cortical stimulation. Electroencephalography and clinical neurophysiology, 100(2):126-40.
2. -"stimulation was neither felt painful nor elicited... any sexual arousal". I do not possess a clitoris, but I expect that even in the most clinical of situations, stimulation of my penis would, eventually, result in some sexual arousal. I see they used a scale to check for arousal: -10 being lots, +10 being none. The range: −7.5 to +8.
3. -there was a paper published in the mid-90s that had stimulated research in this area: Allison, T., McCarthy, G., Luby, M., Puce, A. and Spencer, D. D. (1996). Localization of functional regions of human mesial cortex by somatosensory evoked potential recording and by cortical stimulation. Electroencephalography and clinical neurophysiology, 100(2):126-40.
"localizing functional regions of the mesial wall, based on 47 patients studied intraoperatively or following chronic implantation of subdural electrodes. Somatosensory evoked potentials were recorded to stimulation of posterior tibial, dorsal pudendal, median, and trigeminal nerves."
The foot sensory area occupied the posterior paracentral lobule, while the genitalia were represented anterior to the foot sensory area, near the cingulate sulcus."
It is true that there are few decently conducted studies of the the somatosensory mapping of the genitalia, so I think this study is worthy of mention since it is not an fMRI study but did suggest that the homonculitic representation of the genitalia were displaced towards (wait for it) the cingulate sulcus.
4.
-I stumbled upon this blog as a woman (with a biology background so I don't mind digging around on a neurology site) who finds her orgasms to be significantly heightened by having the bottoms of her feet held by her partner. It's like night and day, the sensation is so much more intense. I looked around online thinking surely there would be some sex sites with this little tip, but found nothing. I certainly don't know this body of literature, but is there any way that the proximity of the genitals to the feet in the homunculus could be responsible for this? It happens without fail, and I've had male sexual partners that report the same thing. Sorry to bother you with this, but I just can't find any information to explain this unexpected upside of my feet. (Nicole)
Anche sul canale di Pink Kandy viene affermato che la stimolazione mediante succhiamento dei capezzoli e dei piedi è in grado di provocare nella proprietaria del canale Youtube un orgasmo. La stimolazione del petto è generalmente riconosciuta, quella dei piedi solo in casi fortunati. Ci vuole del tempo, ma quando avviene produce grande piacere.
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