mercoledì 22 febbraio 2023

Acquaviva delle Fonti e dintorni

 In questo ultimo semestre mi sono ritrovato a fare l'autista, per motivi di salute. Maria Rosaria era alla ricerca di un chirurgo di eccellenza, e dopo aver fatto delle visite all'ospedale di Gallipoli, dove siamo andati tra giugno ed agosto, si è decisa per un medico più giovane che lavora in chirurgia a Lecco, e visita a Brindisi, in via Annunziata. Brindisi è una città caotica, e le ore preserali sono di orario di punta per il traffico autonobilistico. Comuque siamo arrivati in orario, lasciando l'auto al parcheggio Adriatica.  La lezione che abbiamo appreso è che ci sono pochi chirurghi in Salento che sanno operare con il robot, ci sono alcuni centri che lo usano, ma per lo più si interviene  nelle sale operatorie col bisturi manuale. Dopo aver preso in considerazione due viaggi a Lecco, il primo per il prericovero ed il secondo per l'intervento, un contatto inaspettato ci ha indirizzati al Miulli, centro di eccellenza e IRCS di Acquaviva delle Fonti. Si tratta di un ospedale generale regionale, ed ente ecclesiastico. Qui il robot è condiviso tra i vari reparti, che hanno una capienza di ben 670 posti letto. 

L’Ospedale Miulli segna un nuovo passo nel solco dell’#innovazione #tecnologica e aggiunge Hugo RAS (chirurgia #robot-assistita) al proprio avanzatissimo parco macchine. La nuova strumentazione si inserisce nella #storia ormai trentennale dell’Ente nel campo chirurgia robotica, rendendola più accessibile, aumentando la precisione degli interventi e contribuendo a ridurre sia i tempi di degenza che di attesa.



L'occasione di andare e venire in tre giorni non consecutivi, uno per il ricovero, uno per la visita , ed il terzo per la dimissione della paziente, ci ha fornito il tempo utile per visitare vari posti. Il percorso più breve, da Lecce ad Acquaviva,  si fa passando lungo la superstrada Lecce-Bari ed uscendo a Fasano, prendendo il canale di Pirro oltre Alberobello e la Chiusa di Chietri, in direzione Putignano o Gioia del Colle, seguendo le indicazioni dell'assistente google map sul cellulare. Questo percorso lo abbiamo fatto una volta, al rientro dalla visita, di tarda mattina, con la tranquillità di chi non deve arrivare in orario. Ci si mettono due ore circa, ad andatura comoda, su strade  provinciali che lasciano godere del paesaggio, della vista dei trulli, e di un traffico modesto, calmo.

Per le altre circostanze abbaimo seguito la Lecce-Bari per due volte, una volta perchè dovevamo arrivare alle 8 per il ricovero, e non si poteva  tardare, e la seconda volta per la paziente che veniva dimessa verso mezzogiorno. Nel giro di ricognizione intermedia, per arrivare nell'orario di visita, che inizia alle 18, abbiamo preso la superstrada Mesagne-Taranto, che prosegue in direzione Bari fino a Sant'Eramo in Colle. Esiste anche una autostrada, che passa in direzione Gioia del Colle, ma non avevamo urgenza di arrivare. Comunque si tratta di una strada provinciale con molte rotatorie nei centri abitati, e alle 17 fa già scuro. Motivo per cui ci è bastata questa esperienza. Per gli altri rientri abbiamo preferito strade provinciali, arrivando sulla superstrada per Brindisi da posizioni intermedie, Polignano a mare e Monopoli. Queste strade provinciali permettono di vedere e gustare il paesaggio per buona parte collinare delle Murgia barese.  

Ad Acquaviva centro siamo entrati giusto per un caffè e per una sosta ai servizi igienici, la cittadina sembra avere un bel centro storico, ed è utilizzata come pernotto per chi viene da paesi lontani, come molti leccesi e salentini, che utilizzano la navetta per arrivare in ospedale.

A giugno ci tocca una nuova visita di controllo. Sarà occasione per vedere qualche altro luogo, e per fare una sosta, rientrando, alla tavola calda epanificio l'Assunta, sulla Adriatica SS16, come già abbiamo fatto l'ultima sera




Nessun commento:

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001