lunedì 28 aprile 2014

Cluj-Nàpoca - Clùsc-Nàpoka

Ed ecco le foto del breve soggiorno a Cluj, Carpazi occidentali, raggiunta con volo Wizz da Bologna.
Le mura ed il  torrione, alle spalle del centro città

La canzone Cluj-napoletana, Maria Nazionale in tour...
ancora case d'epoca e bei palazzi, dai cortili grandi e alberati in cui trovi ristoranti e negozi
  e sedi di partiti,e di candidati  politici, ecc...
formando delle unità di caseggiati a quadrilatero
un angolo pittoresco, tra il verde...
la lupa capitolina, dono del secolo scorso...

ancora attratto dalla lingua locale, frizzeria, negozio di parrucchiere...

sul corso...

ancora edifici d'epoca
municipio...
chiesa greco-cristiana...
e decorazioni pasquali sull'altare, germogli di grano
cattedrale ortodossa
piazza del teatro nazionale
e teatro...
 ancora bei palazzi
che mescolano gusto antico e moderno...
dal lato della piazza del municipio
lato passeggio, i cellulari impazzano...
ancora particolari aspetti della lingua rumena...Atèntie!
particolari dei tetti...
particolari graffiti sulle toilette...
a cena, locale tipico rumeno, ci hanno deliziato con antipasti a base di carne affumicata, cetrioli in agrodolce, e altro (formaggi, cipolla in insalata, verdure) dal gusto vicino alla cucina ceca

nei negozi alimentari si compra bene, panino e birra costano poco....
partenza molto presto, il tassista mi accompagna in aeroporto, dice che è venuto in Italia con la famiglia, e che nessuno parlava inglese!

diario di viaggio: parma e dintorni

E dopo un anno e mezzo, ancora una volta in visita da mia madre...

per recuperare la lunga assenza, ci siamo fatti compagnia per una settimana, dal sabato prima di Pasqua alla domenica del 27 (con una breve pausa il 23 e 24 aprile) durante la quale ho viaggiato in Romania con volo Bologna- Cluj Napoca (ClùsceNàpoca, con la J francese). Prima sorpresa, i controlli dei passaporti a ogni ingresso. 
Seconda  novità, i lavori alla stazione di Parma sono a buon punto, e la piazza della stazione è senza la sua storica fontana con i giardinetti, al suo posto un grande parcheggio sotterraneo...
il bar della stazione per fortuna è sempre uguale (graffiti compresi)


A Colorno ho conosciuto un nuovo parente, Emilio, Milietto, è simpatico, nipote dello zio Rino, e cugino del Bava, ha il diabete, ci dice che ha eliminato il pane... ci parla dei nipoti, di un nipote bello e bravo...  ci abbraccia, ricambiamo.
                                                     Acacia robinia in fiore....

Si parla tanto di Unione Europea come concetto introdotto in questi anni recenti.
 il Po straripò nel 1951 e per salvare Casalmaggiore il flusso fu deviato su Colorno e le aree di Copermio, Mezzani, Torrile (Parma morta e gli argini dei canali collaterali), Trecasali,
La Parma morta e gli argini andando verso Copermio, visti dalla ferrovia

I paesi Europei (almeno, quelli comunisti di allora)  fornirono contributi alimentari e di prima necessità grazie alla trattenuta di un'ora di lavoro sindacale dagli stipendi. Una manna dal cielo, visto che all'epoca si acquistava tutto a debito, e c'erano quaderni di pagherò per ogni cosa, alimenti, legna, e ogni genere commerciale.
I racconti della mamma sono iperboli e voli pindarici, basta dare il la, e si viaggia in epoche che non è facile fissare negli anni. Per questo, il narrare questa volta ha avuto un migliore e più precisa connotazione storica.
Come già scritto in altri post, mia madre racconta di periodi ben precisi.
Prima del '37, il comune si prendeva carico delle spese ospedaliere se la famiglia non aveva di che pagare. Mia madre fu ricoverata per appendicite, e la nonna Saurova aveva sempre la fattoria ipotecata (in modo da non pagare spese mediche e tasse), così i costi furono pagati dalla cittadina di Roudnice.
Già alla nascita erano dovuti ricorrere alla chirurgia plastica, per una saldatura tra un indice che si era concresciuto con l'osso mascellare, entrando nel naso. Da allora rimase una cicatrice sul labbro superiore.
Da ragazzina d'estate faceva il bagno nell'Elba, con un costume di maglina. Un giorno la corrente la spinse sotto, un vortice gorgo, da cui uscì con grande spavento e fortuna.
 Il 1934, anno in cui la crisi di Wall Street si fece sentire sui livelli di occupazione in Cecoslovacchia, l'inverno pochi soldi aspettando qualche chiamata per  lavoro temporaneo in primavera, il Natale fu allietato dai vicini che portarono dolci, alcuni di loro, ebrei, non tornarono dalla guerra e dai campi di concentramento
Nemmeno uno zio comunista, Matousek, ce la fece e finì la sua vita a Mathausen. 
Vasek Matouskovic, militare, lo rivedemmo negli anni '70 a Litomerice, raccontava dei mesi di esercitazioni all'aria aperta, e delle azioni di boicottaggio in corso durante la primavera di Praga, da parte degli agenti filoamericani, un pò come in Ucraina oggi.
Nel 1968, a novembre, il nonno ebbe un secondo infarto, quello decisivo, ascoltando alla radio l'intervento di una compagna con critiche motivate al partito.
Mi ha dato maggiori dettagli sul periodo di Vienna, quando aveva optato per il servizio di un anno lavorativo in fabbrica, piuttosto che in agricoltura, ed era diventata la migliore saldatrice, preparavano i box in acciaio per le munizioni dei soldati. Un giorno, assente per malattia, una bomba distrusse tutta la fabbrica. Come ai minori di diociotto anni tedeschi, le era stata assegnata una quantità di ticket alimentari pari a 3000 calorie/giorno, più 10 grammi di cioccolata al mese. Lei ed il nonno Zavorka  a cui spettavano mille calorie/giorno, vissero quasi due anni a Vienna, fino alla liberazione da parte dei russi ed alla loro ritorno a casa, raggiunti per un periodo anche dalla nonna, che i primi tempi organizzava spedizioni di pacchi di cibo dal paese con la posta. 
Il nonno Zavorka era addetto ad una squadra di prigionieri francesi, a costruire strade, il suo mestiere, ma spesso lui lavorava di prima mano e li lasciava riposare. 
Insieme ad una signora austriaca, avevano recuperato tre galline, che portavano due uova al giorno, e se le spartivano. Venivano nutrite con fieno, un pò di grano, e avanzi di cibo. 
La signora allevava tre piccoli tedeschi, figli fuori del matrimonio o dati in affido per assenza del genitore in guerra. Era una attività sotto banco, che poteva andare incontro al sequestro, ma era necessaria.
Una volta una bomba cadde vicino, il nonno subì un contraccolpo che lo spostò di 200 metri, in ospedale prese un infiammo alle vie respiratorie. Ne uscì facendo un gargarismo con il petrolio (per  liberarsi del soffocamento causato dalla difterite). Un altra volta, stava preparando un barbeque in giardino, è dovuto rientrare in casa un attimo e in quel momento una bomba caduta sul giardino mandò in fumo il pranzo.
Bombe per tutto il 44-45, granate, truppe tedesche al contrattacco... quando Vienna fu liberata, i morti gonfi lungo le strade si confondevano con le statue del museo delle cere, sparse in giro nel parco del Prater...
I carnet dei biglietti alimentari e la carta moneta erano un genere molto appetibile, soggetto a furti dalle borsette tra colleghi e vicini, ma anche a gesti di generosità. Quando a mia madre furono sottratti, un lavoratore dei magazzini le fornì un sacco di piselli per conforto.
Pensare a una città sotto assedio fa venire in mente immagini di desolazione e le case di legno degli emigranti, ma stare a Vienna per dei lavoratori trasferiti da altre parti del mondo è anche la cattedrale di Santo Stefano, passegiare in centro la domenica, il palazzo degli Asburgo e la principessa Sissi.
Ritorno in Czeckia. Il mercato alimentare rimase soggetto a una calmiere anche dopo la guerra. Con l'avvento dei comunisti, durò fino al 1953, e mia madre ragioniera ogni lunedì distribuiva i tickets con le razioni alimentari alle famiglie, con un mercato libero che era soggetto alla disponibilità di moneta. Un fine settimana, il governo soppresse i tickets, e lasciò di stucco i cittadini che aspettavano le loro razioni, entrò in vigore il mercato libero, a prezzi alti. Da un giorno all'altro, entrò in vigore anche il nuovo cambio, 500 corone=1 nuova corona. La bisnonna, baba Saurova (Schauer, in tedesco= aceto),  aveva accumulato valigie di carta moneta, a scapito di mia madre che le pascolava le oche, per poi chiederle in prestito ogni volta le 5 corone (prestamele, non ho spiccioli) e ricevere in autunno un vestitino per la scuola. Le negava il latte o la panna ma la dava ai maiali (che vendeva meglio perchè nutriti bene), mentre alla mamma le spalmava per ore un sottile strato di strutto sul pane, e quello per condire le patate bollite era centellinato. Quando  entrò in banca aveva valigie piene di soldi, quando uscì aveva un borsellino.  
Nel 1957 il nonno cadde dall'albero nell'orto, lontano da casa, rimanendo tutta la notte all'addiaccio, e si prese la polmonite. Il dottore Vranej, del partito, venne chiamato in tempo, e prescrisse una terapia a base di streptomicina, allora rara.
Di inverno, le uova erano più rare, e quindi più care. Si usava metterle via in estate quando costavano pochi centesimi, in bottiglie ermetiche conservate con un preservativo a base di sali di calcio.
In un anno imprecisato tra il '54-56, la famiglia era venuta da Teplice a Colorno, insieme a mio padre non trovarono resto dei soldi che avevano spedito dall'estero, finito a pagare vecchi debiti, e dovettero ritornare con la ferrovia senza un soldo. Peraltro, il biglietto della tratta sul Brennero era stato aumentato dal primo ottobre, e il vecchio biglietto fatto prima del viaggio non copriva l'aumento. La differenza venne versata da un viaggiatore italiano, che prese a compassione la situazione difficile dei suoi vicini di compartimento.
La mamma racconta di storia, di leggende, di episodi che spaziano negli anni e nelle varie epoche/epiche.
Alla fine della prima guerra mondiale, uno dei presidenti designati era uno slovacco, il generale Stefanik, eroe di guerra e aviatore con i francesi. Assunse (1910) la cittadinanza francese e durante la guerra, arruolatosi volontario nell'aviazione francese, vi raggiunse il grado di generale. Membro del consiglio nazionale cecoslovacco, insieme a E. Beneš e T. G. Masaryk, ebbe parte di rilievo nella creazione delle legioni cecoslovacche. Fu amato da una  viscontessa italiana. Le legioni Cecoslovacche combatterono al fianco delle truppe italiane.
Agli inizi del 1919, stava atterrando vicino al suo paese natale, quando l'aereo ebbe un incidente. Si dice che una bomba o la contraerea fecero cadere l'aereo, erroneamente scambiato per ungherese, avendo colori simili.
Da wikipedia: "On 4 May 1919, at around 11:00, his plane tried to land near Bratislava, a military conflict area between the First Republic of Czechoslovakia and the Hungarian Soviet Republic, but crashed near Ivanka pri Dunaji. Štefánik died, along with the rest of the crew (two Italian pilots, Colonel Giotto Mancinelli Scotti and Sergeant Umberto Merlino, as well as a mechanic-radiotelegrapher, Gabriel Aggiusto).... 
Sources do not substantiate rumours of disagreements arising between Štefánik and Beneš or Masaryk, mainly on the position of Slovakia in Czechoslovakia. On the contrary, telegrams sent by Štefánik from Vladivostok to the Czechoslovak National Council in Paris on 7 December 1918 indicate that Štefánik had a good relationship with them. To Masaryk, he wrote "with my filial feelings and a great patriotic happiness, I salute you, venerable professor, as the first president of the Czechoslovak Republic". To the President of the Council, Karel Kramář, he wrote, "Thank you, my dear president, for having chosen me as member of our National Ministry. You and your other co-workers can be sure of my loyalty and my fraternal feelings". To Beneš, he was even more friendly by using informal pronouns (he used formal pronouns to address Masaryk and Kramář): "Mr. Beneš, Ministry of Foreign Affairs in Prague: "I hug you affectionately, my loyal and precious companion during the hours of anxiety". 
Sergio Tazzer, presidente del CEDOS (Centro di documentazione Storica sulla grande Guerra) è autore del libro pubblicato da Kellerman "Banditi o eroi? Milan Rastislav Stefanik e la legione ceco-slovacca". 
Il primo presidente fu Masarik, figlio di un fabbro, che studiava legge a Praga, ed era evitato dall'elite dei figli dei ricchi commercianti e agricoltori della pianura dell'Elba, Roudnice e Melnik.  Quando da presidente era in tour, toccava molti paesi ma evitava sempre quelle due città.
the Allies recognized Masaryk as head of the provisional Czechoslovak government. On 14 November 1918, he was elected president of Czechoslovakia by the National Assembly in Prague while he was in New York, and returned from exil on 21 december 1918 (wiki).

La zia di Roudnice, Ana Slafik, non prese mai la desinenza del nome del marito, come si usa in ceco, ma scelse lo stile tedesco, per sua scelta e tradizione filo tedesca. Noi la chiamavamo Kiticka, fiorellino, sempre accompagnata dalla sua cockerina bianca e nera.

Mio cugino, Jara Doskocil, sposato a Torino, elettricista, è scomparso nel '97 per un tumore al pancreas. Io ero in Giappone, quando mi chiama la mamma addolorata, ed io non posso fare nulla, troppa la distanza. Rimangono le figlie, Alessandra, Natascia, i nipoti, e una sorella in Czechia, Hana. Una buona spalla e un compagno di strada, aiutò la mamma nell'ultimo trasloco, in parrocchia lasciò un grande segno e rimpianti. A Torino, mi accompagnava al cinema, gli piacevano i film western. Si era trasferito con la madre, a 21 anni, e poi era rimasto ed aveva rifatto il servizio militare in Italia. Aveva un buon lavoro da elettricista spesso fuori dal comune, in giro per il nord. Quando venne il figlio di sua sorella, Libor, a trovarli a Torino, facevano passeggiate in centro, a guardar le vetrine. Se Libor si accorgeva che Jara era interessato alle ragazze, e se queste si intrattenevano per parlare, esclamava "Pa-pà!",  per farle allontanare e farlo smettere.

                                            Yara da ragazzo, con i genitori ed i nostri nonni

Quando ho lasciato casa di mia madre, sono uscito dal retro, senza i soliti saluti e sbracciate di mano. Tanto ci rivedremo presto, tra un mese. 



mercoledì 9 aprile 2014

diario di viaggio nel Salento

Queste sono foto raccolte tra marzo e aprile, in vari percorsi: da Gagliano stazione e Castrignano del Capo, e nelle campagne di Arnesano
                              Quercia vallonea nella prima settimana di marzo, ancora spoglia
                                       stessa quercia, prima settimana di aprile, comincia a coprirsi di foglie
                                         limoni ancora verdi
                                                      Gaggia, aprile
fiori di ciliegio, aprile
                                          Fiori di melocotogno, aprile
                                             fiori di prugno (ramasin)
                                                    fiori di ginestra, aprile
                                         gelsomino africano, con capsula di fiore ancora da sbocciare
                                            fiori e bacche di rosa selvatica
Arnesano, rione Riesci, Madonna di Montervergine

                                         percorso pedestre dalla stazione di Gagliano verso Salignano

giovedì 27 febbraio 2014

Strutture e disposizioni per emergenze nucleari: ieri e oggi

Le mie esperienze a Torino sono in via Belfiore,  in via Spalato,  e corso Ferrucci. Durante la terza media nel ' 66 feci le vacanze dai nonni a Teplice, cittadina termale del nord-ovest, lungo la via per Dresda, sono state numerose, anche due volte all'anno, esperienze nuove e testimonianza diretta di una città del blocco comunista.Teplice era una miniera di carbone a cielo aperto, fornivano 1 bottiglia di latte agli abitanti per dissintossicarsi.  I ragazzi sotto casa che chiedevano di portar loro dei chewing gum. In casa ci si preparava l'acqua frizzante con una bomboletta a gas che liberava CO2. Sotto casa, nella strada, spazi verdi e orti, si scavalcava per giocare dentro lo spazio dell'asilo, ci si rincorreva a guardie e ladri, maschi e femmine, e si attraversavano da parte a parte gli androni dei condomini. Il bordo della piscina di sabbia era usato come pista per rincorrersi, giocando a "Prendersi".  Le ragazze avevano occhi per lo più per i ragazzi più grandi, che ascoltavano un gruppo musicale con tutta la magia dell'ovest, dal nome Beatles. In questo spazio urbano, al di sotto di quei condomini di lastroni prefabbricati sottili, esisteva uno spazio sotterraneo a chiusura stagna, un rifugio antinucleare, costruito durante la guerra fredda, in caso di conflitto atomico. Sulla traccia dei rifugi antiaerei, aveva stanze blindate (quanto robuste?), dei depositi per l'acqua,   delle scorte di cibo (nelle intenzioni o disposizioni, prima di scendere ci si sarebbe portato un pacco di scorte), dei filtri per l'aria. Era frutto di un'edilizia povera per le masse, cui fece seguito una edilizia più sofisticata per le élite dell'est e dell'ovest.
Certo, gli imprevisti sono più gravi di quanto gli impianti possano essere stati dotati in precauzioni, le strutture possono cedere e lasciare passare perdite, fughe, infiltrazioni. Figuriamoci durante un bombardamento atomico!
In Giappone, l'emergenza dell'incidente nucleare di Fukushima non dà segni di attenuarsi. L'ex premier Naoto Kan ha dichiarato che il terreno sotto il reattore n. 4 della centrale DAICHI della Tepco è sprofondato di 70 cm. Oltre all'instabilità della faglia, e il pericolo di nuove scosse di terremoto, le strutture a rischio sono le vasche di contenimento e raffreddamento delle barre, sia di combustibile esausto che barre di uranio non esausto.
La reazione di fissione è rallentata dalle basse temperature, quindi finché le barre sono immerse in acqua l'uranio o il plutonio non danno inizio a reazioni, però l'acqua di raffreddamento è carica di radioisotopi, e la radioattività all'interno degli edifici è talmente alta da poter uccidere un uomo in un'ora di esposizione. L'acqua delle vasche si riversa nelle acque sotterranee (difetti e crepe nell'impianto) con perdite in mare di 300 tonnellate al giorno di acqua radioattiva, perlopiù  cesio 137 e 134.
L'operazione prevista dal gruppo di intervento (Tepco e governativi) prevede lo spostamento delle 1533 barre delle vasche del reattore n. 4, cui farà seguito lo spostamento delle barre nelle altre vasche.
Si tratta di spostare, tramite una gru, 22 barre alla volta in un cassone di acciaio e piombo. In tutto saranno 70 cassoni da trasferire per reattore. Dove saranno stoccati non è stato ancora deciso, le autorità locali non daranno spontaneamente un parere favorevole.

Aggiungo una lettera appena ricevuta da una nostra amica giapponese:
  • a Tokyo due candidati al posto di governatore che affermavano denuclearizzazione soffrivano sconfitta pesante il mese scorso.
  • Pero’ le elezioni erano quelle con inganno.
  • Per il candidato pro-nucleare di un conservatore che ha ottenuto piu’ molti voti ed e’ vinto, ogni volta che parlava alle strade per il discorso elettorale, c’erano solo molto poche persone intorno a lui. Ma per un candidato antinuclearista, Morihiro Hosokawa che e’ l’ex premier, quando si alzava e parlava alle strade con Koizumi, l’ex premier e suo sostenitore forte, (anche se non mi piace Koizumi ) la gente affollava le strade dove loro venivano in ogni luogo durante le elezioni. Quindi film dello stato di campagna elettorale di Masuzoe e Hosokawa e’ stato trasmesso su internet TV, e molta gente che vedeva credeva che fosse come un fenomeno sociale, e molti giornalisti anche avevano dubbio su i sondaggi pre-elettorali che mostravano certa vittoria di questo candidato maschilistico. 
  •  Attualmente in Giappone, si dice che i voti di quasi tutte le elezioni sarebbero falsificati.

Realtà, fantapolitica,  attività sottobanco e allo scoperto della yakuza, nel Giappone di oggi. Resta comunque il fatto che affidare  lavori di ristrutturazione così delicati per il contenimento delle strutture a altre ditte, con meccanismi di subappalto, e queste ditte assumono personale precario, ditta che non risponde a mancanze nei lavori non eseguiti a regola d'arte, e non c'è una autorità / ingegnere che coordina e può pretendere l'esecuzione esatta dei piani di lavoro, la centrale nucleare non sarà restaurata a regola d'arte...

martedì 25 febbraio 2014

glutammato: usi e abusi

Si fa presto a trasformarsi da consumatori consapevoli a  fanatici intolleranti  incapaci di discernimento. Una delle cose che si sentono dire o si leggono su alcuni siti web di parte, è che il glutammato fa male. Per evitare il glutammato e perseguire questo fine i consumatori "inconsapevoli" decidono di fare a meno di tutti i prodotti confezionati sulle cui etichette è scritto "contiene glutammato monosodico - GSM". 
Il sale dell'acido glutammico, un amminoacido non essenziale, che anche il corpo produce,  è uno dei più abbondanti nelle proteine. si trova quindi in tutti gli organismi viventi, dagli animali ai vegetali, ai funghi e ai crostacei. In alcune parti dell'organismo se ne trova in quantità più abbondanti. Nel tessuto connettivo, nei tendini, nella gelatina, nei semi di legumi, nelle alghe. 
Le aziende che producono dado di carne in quantità industriali  estraggono proteine dagli scarti di animali e carcasse. Inoltre viene aggiunto nei dadi economici come esaltatore di sapidità, mentre produrre dadi senza l'aggiunta di GSM incide sui costi di produzione per la scelta delle materie prime migliori. 
Anche i barattoli di spezie possono contenere una aggiunta di GSM come esaltatore dell'aroma.
Produrre un brodo o un estratto di carne o vegetale in casa non risulta in un prodotto con meno glutammato rispetto a un dado vegetale o un dado  commerciale di qualità alta. 
Quello che conta sono le dosi. 
Parlando di sale, il cloruro di sodio, esagerare non serve. La quantità di sodio che ingeriamo è in eccesso alla dose giornaliera, anche se si fa sport e si suda molto. Il sodio viene escreto dai reni, e ingerire più sodio significa sovraccaricare di lavoro i reni. Se si riuscisse a ridurre il sodio ingerito, anche facendo uso di GSM, il risultato sarebbe positivo. 
In alcuni cibi e formaggi la tendenza è di bilanciare una riduzione di NaCl con l'aggiunta di cloruro di potassio, raramente con cloruro di magnesio, per un certo sapore amaro di quest'ultimo. Però togliendo la saliera dalla tavola, altrimenti il problema si ripresenta.
Se un individuo sano riesce a superare senza conseguenze un eccesso alimentare saltuario (pensiamo a quante volte una serata in pizzeria si è tradotta in una sete notturna, a causa del prosciutto crudo, speck, salumi), in pazienti con la pressione alta o con problemi cardiovascolari (cuore dilatato che causa lentezza nel ritorno del sangue venoso  e gonfiore delle gambe) la quantità di alimenti contenti sale e glutammato deve essere controllata in modo assoluto e regolare, eliminando salumi e parmigiano. Già, perchè molti di questi fanatici intolleranti  incapaci di discernimento che si riempiono la bocca con slogan salutistici finiscono per consumare dosi industriali di formaggio. "No sulla pasta non metto formaggio" - però il parmigiano viene divorato, e un galbanino intero viene fatto sparire a pasto, dose che ucciderebbe per l'eccesso di calorie, sale e amminoacidi (GSM).  
Portate in tavola una torta bavarese, una gelatina dolce, un aspic, del prosciutto o pollo in gelatina. Non troveranno nulla da ridire, e non sospetteranno mai di stare consumando glutammato, neanche dopo aver fatto sparire tutta la torta. 
Il glutammato è una delle molecole che influenzano i recettori del gusto "umami", la sapidità dei piatti orientali. L'altra molecola che esalta il gusto umami è un nucleotide monofosfato, un derivato della degrazione del DNA, che è presente negli alimenti fermentati, dalla salsa di soia, al sakè, al miso. Un corretto uso della salsa di soia incide sulla quantità giornaliera raccomandata. State quindi attenti a non finire una bottiglietta subito. Non solo per il costo, ma per una corretta alimentazione (lo stesso dicasi per qualsiasi altro componente, e per le calorie).
il senso di sazietà è legato al tipo di digestione. I giovani tendono a pensare che una digestione lunga significhi cattiva digestione. I nostri genitori invece consideravano una digestione lunga un fattore positivo, che dà soddisfazione. Molti componenti delle ricette hanno come effetto quello di allungare i tempi di permanenza del cibo nello stomaco. Cipolla e aglio hanno come effetto quello di aumentare il senso di sazietà proprio per questo prolungamento del tempo di digestione. In assoluto, cibi carnei permangono di più nello stomaco,  così come piatti elaborati con salse. Per chi produceva olio, era obbligo aggiungerlo in abbondanza, per condire meglio, come nei piatti fritti, come la parmigiana di melanzane, o stufati di verdure, come le rape infuocate, con effetti di riempimento e digestione lunga, elaborata, ma di grande soddisfazione.
Cibi a base di riso (meglio se integrale perchè ricco in vitamina A, e per la componente di fibre) sono a digestione veloce, e più presenti nella cucina orientale che prevede una colazione abbondante e vari spuntini ravvicinati - cena presto e ultima consumazione notturna, durante il rientro a casa di mezzanotte.
La diceria che l'eccesso di glutammato provochi mal di testa sembra smentita dai test clinici con placebo. Origina dal fatto che il glutammato è un trasmettitore nervoso, e che in certi neuroni attiva recettori NMDA,  uno tra 3 tipi di recettori per il glutammato, che aprono i canali del calcio ed eccitano alcuni circuiti neuronali. Queste componenti eccitatorie sono coinvolte in alcune patologie nervose (ischemia, infarto cerebrale). Però un eccesso di glutammato nel sangue non ha una incidenza sul contenuto di glutammato nelle sinapsi. Invece, resta valida la correlazione tra aumento di mal di testa e concentrazione di ammine biogene (tiramina, istamina)  influenzata dalla ingestione di quantità elevate di cibi che le contengono (ancora: formaggi, certi vini).
In conclusione, saggezza antica e capacità di discernimento  producono un sinergismo e ci aiutano nella conduzione di una vita piena, sana e in salute.  Generazioni di nostri antenati si sono nutriti seguendo una dieta obbligata ma efficace. In Messico, nella dieta tradizionale dei contadini a base di "tortilla e fave", come spiega Steinbeck in "Pian della tortilla",  gli amminoacidi essenziali assunti combinando fave e  mais si compensano, sono tutti presenti e forniscono le quantità giornaliere necessarie, inoltre il mais è trattato con acqua di calce e quindi la vitamina PP (previene pellagra, l'acido nicotinico)  a differenza della preparazione della polenta, in cui la niacina viene persa perchè è legata, trattenuta da fattori antinutrizionali. Pensando ad un alimento tipicamente italiano, la giusta combinazione di amminoacidi essenziali nella dieta mediterranea è data dalla pasta al sugo con l'aggiunta di formaggio. E' un piatto unico, a cui non è necessario, e a volte nemmeno realizzabile,  far seguire un secondo, così come la pizza margherita. E voi, cosa vi viene in mente? se avete un altro piatto completo da proporre, scrivetelo nei commenti.

venerdì 21 febbraio 2014

vecchie cartoline e nostalgie

Già in un vecchio post mi ero lasciato  andare alla nostalgia per i fagiani blu di Tsukuba (kiji).
Qui voglio riprodurre alcune cartoline inviate nel biennio 1996-1997 del mio soggiorno lavorativo a Tsukuba.
Tanto per tenerle in mente, si scrivono cose che neanche voi umani potreste immaginare....



domenica 9 febbraio 2014

Esperienze con gli studenti - seconda parte

Con la prima settimana di febbraio si è conclusa la prima metà degli stages programmati con i ragazzi del liceo Virgilio. Le esperienze di laboratorio si sono concentrate sulle proteine, con una separazione elettroforetica su gel di acrilammide, sulle metodiche per denaturare le proteine e farle separare in modo simile (riduzione dei legami disolfuro), mediante questo composto onnipresente, dai bagnoschiuma alle creme ai farmaci, il sodio laurilsolfato. 
Si è parlato in generale di principi biochimici, di scienze dell'alimentazione, di amminoacidi essenziali, di dose giornaliera richiesta, di vitamine, di tortilla e polenta, di calorie, di contenuto sulle etichette (percentuale di lipidi, carboidrati e proteine) e di dose giornaliera raccomandata.
L'esperienza pratica nel laboratorio di microbiologia è continuata, con piastramento di siero di latte, e conte microbiche su terreni selettivi, crescita di batteri in presenza di metalli pesanti, e possibili applicazioni tecnologiche.  Data la recente notizia di discariche di rifiuti tossici in cave e terreni del Salento, abbiamo parlato di sostanze inquinanti e salute, di metodi per ripulire i terreni (biorimediazione), e di tumori. Ho introdotto la differenza tra modificazione genetiche (traslocazioni, inserzioni, delezioni che inattivano soppressori di tumore, e mutazioni che producono oncogeni attivati) e modificazioni epigenetiche che si possono controllare con farmaci (metilazione del DNA, deacetilazione degli istoni, metilazione degli istoni, modulazione di PRC, il complesso repressivo regolato da Polycomb, mediante attivazione del recettore per l'acido transretinoico).
In questa panoramica sullo studio e sulle prospettive lavorative, i/le ragazzi/e hanno manifestato le loro incertezze sul futuro, e hanno mostrato consapevolezza sulle difficoltà di riuscire a inserirsi nel mondo del lavoro (e dell'altissimo tasso di disoccupazione tra i giovani laureati e non), chi avrebbe voluto studiare legge, si iscriverà scienze infermieristiche, chi a economia, una ragazza a biologia, almeno tre non hanno ancora deciso.
Siamo tornati sull'argomento delle attività enzimatiche, prendendo in considerazione alcuni farmaci ben noti, l'acido acetilsalicilico (l'acido salicilico come antipiretico e ormone vegetale), e l'acetil-cisteina, un mucolitico.
File:Salicylic Acid.svg
Queste reazioni di esterificazione sul residuo carbossilico dell'acido acetico sono differenti da una reazione enzimatica, in cui un gruppo acetile è aggiunto solo su un ben definito stereoisomero, senza produrre il prodotto in trans. Inoltre, le modificazioni post-traduzionali sulle proteine come l'acetilazione degli istoni e delle proteine non istoniche sono reversibili, ossia si basano su un enzima che riconosce il substrato e lo modifica, e su un enzima che riconosce la stessa proteina/amminoacidi del dominio accessibile, e toglie la modificazione.
Nel complesso, mi sembra si siano fatti progressi sul concetto di segnali intracellulari di attivazione di un processo cellulare, di vie di segnale e mediatori del segnale. Abbiamo anche parlato dei recettori dei vari gusti, del recettore del sapore dolce (assente nei gatti), del sapore umami, concetto nuovo per loro, e di come le molecole alla base, nucleosidi monofostati, siano prodotti nelle fermentazioni microbiche, dalla salsa di soia al sakè, alle fermentazioni di vegetali  di tradizione europea.
Infine, abbiamo parlato dei test di ammissione , delle domande anche astruse, specie in cultura generale, che sono utilizzate nei test e sono alla base della discriminazione tra chi andrà avanti e chi no (oltre al fatto di differenze nel livello di difficoltà nei test tra le sedi sul territorio nazionale), dei corsi a pagamento per esercitarsi nei test, dei software per rispondere solo alla domanda corretta, e di tutti i meccanismi che decidono al posto nostro del nostro futuro e della nostra formazione. A questo riguardo la mia esperienza di 35 anni fa dimostra che le domande possono dare una panoramica sul livello culturale degli iscritti al primo anno, ma già al secondo anno i ragazzi si sono adeguati a quanto richiesto dai professori e i corsi nel loro piano di studio.
Nei prossimi due stages, a fine maggio e giugno, riprenderemo gli argomenti delle fermentazioni microbiche ,delle varietà vegetali, e delle tecniche di laboratorio per le analisi e studi di proteine.

sabato 18 gennaio 2014

Esperienze pratiche con gli studenti, scienza e produzioni alimentari

Oggi si concludono i festeggiamenti della Focara, a Novoli, l'installazione del Grande cubo in legno, fatto di travi ad incastro, dell'artista Hidetoshi Nagasawa (nel link l'intervista) rimane esposta per l'ultimo giorno nella Saletta della cultura, e poi spostata in una sede del comune. Allora c'è tutto il tempo per ripensare alle attività passate e dedico queste pagine per scrivere dello stage del Liceo classico Virgilio nei nostri laboratori del CNR-ISPA. La prima settimana di stage si è svolta durante la settimana dal 16 al 20 dicembre, a gruppi di 7 ragazzi e ragazze, presso vari centri di ricerca e aziende private del territorio, con orario tra le 8 e le 13,30. Lo stage prevede la partecipazione degli studenti ad attività ed esperienze di laboratorio, ma non è prevista una manualità o operatività intensiva, perchè le norme sulla sicurezza non prevedono personale privo di assicurazione a svolgere attività che possono recare danni a sè o agli altri. E così ci siamo affacciati in laboratorio, sotto cappa a flusso laminare hanno fatto piccole esperienze di piastramento su agar per conta totale, con terreni preparati al momento, dopo due giorni nelle piastre i batteri erano cresciuti, così abbiamo comparato i risultati ottenuti da ciascuno e fatto la media (considerando i possibili errori di prelievo, e i valori medi dati dalla ripetizione multipla della conta). Abbiamo utilizzato DNA estratto da batteri in precedenza e risultati di amplificazione PCR per caricare un gel di agarosio, e visualizzato le bande sul gel al trans-illuminatore ad UV, acquisito una foto in formato jpeg e da stampante. Ta le varie esperienze, i colleghi hanno mostrato una estrazione di olio essenziale da piante aromatiche, piante marine della scogliera, che si usano come condimento, macerate nell'aceto.
I ragazzi hanno assistito alla polverizzazione di tessuti vegetali in mortaio in presenza di azoto liquido, un particolare che ha portato alla mente altre esperienze di applicazioni mediche, cauterizzazioni di escrescenze, cucina molecolare, e video divulgativi sulla frantumazione di plastiche vetrificate.
Nei vari momenti di discussione, il tempo insieme è stato dedicato a parlare di chimica biologica, di proteine ed amminoacidi, dei gruppi reattivi nelle proteine che vanno incontro a reazioni chimiche (modificazioni post-translazionali) per via enzimatica o reazione non enzimatica.
Abbiamo parlato di osssido nitrico, un mediatore volatile importante nell'uomo, el mondo animale, microbico e nelle piante, che ossida i gruppi sulfidrilici, si lega ai gruppi eme, come nell'enzima  guanilato ciclasi, e compete con l'ossido di carbonio, un avvelenatore dell'emoglobina.
Abbiamo introdotto il concetto di regolazione epigenetica del DNA, le modificazioni che attivano o disattivano la cromatina, e le marcature sugli istoni, acetilazione e metilazione sulle lisine, che assicurano il controllo dei complessi di repressione basati su Polycomb, e quelli di attivazione basati su Tritorax/la proteina omologa a Multiple Myeloid Leukemia-1.
Una serie di diapositive, da cui hanno preso le più significative per documentazione, è servita per introdurre la tematica della riposta agli stress biotici (erbivori, larve e patogeni) ed abiotici (termico, idrico, salino) nella piante. Una parte rilevante della discussione è stata concentrata sugli ormoni vegetali, e su quelli più direttamente collegati alla regolazione e tolleranza agli stress, acido jasmonico (che prende il nome dal gelsomino, jasmine), etilene, acido salicilico, acido abscissico. Uno stress che permetta alla pianta di sopravvivere ma non fa sviluppare le parti commestibili, semi e foglie, non ha alcuna utilità. Invece, alcuni tratti risultano importanti nella selezione di varietà positive: precocità di crescita (arrivando a fioritura in breve tempo) permette di sfruttare periodi dell'anno con parziali piogge, mentre la profondità dell'apparato radicale consente di recuperare acqua da aree più vaste del suolo. Per concludere, abbiamo mostrato come nel nostro studio su varietà di cece, la attivazione successiva di enzimi della biosintesi di acido jasmonico  è stata confermata dalle misurazioni dei metaboliti, prodotti già dopo due ore di stress, come il jasmonato-isoleucina e l'OPDA, mentre nella varietà sensibile allo stress i livelli rimanevano molto inferiori, e con tempistica slittata di giorni nei tempi di prelievo.
Durante la visita al'orto botanico, ci siamo soffermati a visitare gli stagni, le serre, le piante in vaso (ulivi, lecci, querce vallonee, piante aromatiche e piante mediterranee), e abbiamo cercato le piante da frutto, che per la stagione invernale si  limitano al melocotogno, però grande scoperta è stata quella del corbezzolo (Arbutus unedo), che abbiamo assaggiato, prima dai rami, e con soddisfazione anche da terra, con parecchi frutti maturi e di colore rosso intenso.

Pur avendone sentito parlare (in leccese si chiamano rusciuli) nessuno ne aveva mai visti dal vivo, nelle macchie e nei boschi della costa salentina. In cucina, si usano per fare marmellate e messi sotto alcool o liquore. 
Prossimi periodi di stage sono altre tre settimane, una a febbraio, una dopo pasqua, e l'ultima a fine scuola.

mercoledì 1 gennaio 2014

brevi note dal Salento

Dicembre si è concluso mentre per Novoli si avvicinano le celebrazioni altrettanto attese della festa di san Antonio abate, dal 16 al 18 gennaio.
Quest'anno la fondazione Fòcara di Novoli ha assegnato il compito di curare le installazioni all'interno  e all'esterno del grande falò a Hidetoshi Nagasawa, da anni operante qui in Italia (attivo in Puglia dal 2012, a Torcito, a Casaranello, e da novembre 2013 a la mostra a Molfetta da Luigi Presicce, vedi link) e tra le avanguardie artistiche internazionali. E' stato allestito uno scheletro di travi incrociate ad arco acuto che faranno da supporto alla galleria, per attraversare da parte a parte la struttura conica, che quest'anno avrà delle volute a spirale.
prima della focheggiatura e del mordenzante... poi, assunta la tinta scura, ecco il cubo finito




Con la collaborazione di Osteria Origano, Don Pasta allestirà ai piedi del falò il Food Sound System corner, ovvero la cucina della Focara, presentando la sua selezione di monologhi, musica e immagini che collegano i piatti della tradizione e la cultura dei salentini, accogliente e carica di calorie per sopravvivere a emigrazione, lavori sfinenti e scarsità di risorse.

Il programma musicale è dedicato ai giovani, senza pretese di nomi di grande richiamo
Alborosie, il 16 gennaio insieme a Tinariwen e Digitalism,
il 17 Muchachito Bombo Infierno, Bandadriatica e Canzoniere Grecanico Salentino
chiudono il 18 gennaio BoomDaBash, Dubioza Kolektiv e 2 many DJS

Ma facciamo il punto su cosa sta cambiando in questi ultimi tempi e in questo ultimo anno

La galleria che evita il passaggio a livello di via Lecce, sulla tratta delle Ferrovie del Sud-Est Lecce-Novoli-Carmiano in direzione Nardò-Tuglie-Casarano-Gagliano del capo, è finalmente operativa.
Ho preso il treno sabato 21, due carrozze quasi piene di gente locale e di nuova immigrazione, molti ambulanti che vanno ai mercati con panchetti improvvisati. La vista dal finestrino si apre su fattorie con gazebo, un maneggio con cavalli, spazi coltivati e tanti ulivi.
L'arrivo a Gagliano è avvolgente, sul piazzale della stazione un punto noleggio di bici elettriche, sfortunatamente vuoto, forse funziona solo d'estate...



lungo la strada per il paese il menhir della croce
si scende lungo un sentiero che arriva alla statale Gagliano - Castrignano, un chilometro a piedi si percorre volentieri. Da Salignano a Castrignano la strada alberata con le querce porta i segni di  alberi recisi o potati pesantemente, forse causa delle infestazioni della cocciniglia rossa
al ritorno, verso le 12, incrocio quelli scesi dal treno appena arrivato che ripercorrono la mia stessa strada, carichi di valigie, si parla e ci si danno indicazioni come tra amici
Il rientro a Novoli verso le 14,30, resta un senso di soddisfazione, di aver visto così tanta gente 

Sabato 28 dicembre grande serata al teatro comunale, per la premiazione dei vincitori del premio di poesia nazionale Vitulivaria, concorso biennale promosso dall'associazione Viva-Mente. Coreografie del maestro di danza Antonio Corrado, Compagnia Spazio Danza 2 di Campi Salentina. Intervento con monologo di Salvatore Della Villa, manifestazione presentata dall'estroso Prof. Roberto Mello, con la partecipazione della giuria , presieduta dalla Professoressa Maria Rosaria Teni, e i premi assegnati dalla scrittrice Vittoria Coppola e dai precedenti  coordinatori della manifestazione Città del Libro, di Campi Salentina, Paolo Maci, ed il Professor Egidio Zacheo. 

Sezione A: poesia a tema libero
primo classificato: Bacca Enzo;
secondo classificato: Petracca Pina;
terzo classificato: Fulvia Marconi.

Sezione B: poesie sul tema: Genti del sud
primo classificato: Quarta Marcella;
secondo classificato: Petracca Pina;
terzo classificato: Quarta Maria Rosaria.

Premio speciale della Giuria:
Cianci Lorenza.

Premio Associazione "Viva Mente":
Marsigliante Santo.

Premio Città di Novoli:
Guidi Anna Maria.

Sezione C:  scuole medie superiori
primo classificato: Lecciso Chiara;
secondo classificato: Metrangolo Lorenzo;
terzo classificato: De Matteis Agnese.

Sezione D: studenti delle medie inferiori
primo classificato: Spagnolo Chiara;
secondo classificato: Andriani Eleonora;
terzo classificato: De Matteis Giulio.

Finalisti sezione A:
Seclì Riccardo, D'Angelo Sergio, Rizzo Gianluca, Bicchierri Antonio, Colacrai Davide Rocco, Squassabia Davide, Alioune Samb Dieng, Mazza Isabella.

Finalisti sezione B:
Tarantini Maria, Ferorelli Poldina, Mariano Maria Concetta, Squassabia Davide, Gabellone Rosanna, Vetrugno Maria Rosaria, Alioune Samb Dieng, Manduzio Eliseo, Gatto Alessandra

Segnalati di merito per Sezioni  A e B:
Frainetti Franco, Mastrogiacomo Antonio, Leuzzi Silvia, Cecere Ester, De Luca Giovanni, Vigneri Manuel, Schioppo Umberto, Arnesano Anastasia, Toraldo Marta, Fiorentino Monica, Rotunno Patrizia.

mercoledì 18 dicembre 2013

Tecnezio

Questo post vuole essere un contributo al Carnevale della Chimica # 34 di dicembre, ospitato sul blog “Scienza e Musica” di Leonardo Petrillo.

Il Tecnezio è l'elemento chimico 43. Il suo simbolo è Tc. È un elemento presente in vari isotopi, tutti radiattivi, appartiene ai metalli di transizione, come materiale si presenta grigio argenteo, cristallino, molto raro in natura; il tecnezio è uno dei prodotti della fissione nucleare naturale ed artificiale dell'uranio e si usa in medicina nucleare per fare scintigrafie e tomografie degli organi interni (99mTc) oppure sulle superfici in acciaio protegge contro la corrosione in forma di ammonio pertectato (99gTc). Le sue proprietà chimiche sono intermedie fra renio e manganese: le differenze di comportamento fra Tc e Re sono poche, sono chimicamente inerti e tendono a formare legami covalenti, e non tende a produrre cationi ionizzati. I suoi stati di ossidazione sono generalmente +4, +5 o +7. Si dissolve in acido nitrico, solforico e in acqua regia, ma non in acido cloridrico. E' un eccellente superconduttore a temperature inferiori agli 11 gradi Kelvin. 
Fu osservato per la prima volta nei laboratori dell'Istituto di Fisica dell'Università di Palermo da Carlo Perrier ed Emilio Segrè, nel 1937, in un campione di molibdeno bombardato con nuclei di deuterio al ciclotrone dell'Università della California, Berkeley, il primo prodotto artificialmente. Non ha isotopi stabili, come pure il promezio (da Prometeo). I più stabili sono il 98Tc e 97Tc. 
Isotopi a rapido decadimento
 95mTc è metastabile, ha un'emivita  di 61 giorni, è usato come tracciante radioattivo dal punto di vista operativo.
99mTc, per la sua breve emivita (6,01 ore), è un emettitore di raggi gamma  e si lega  a radiofarmaci, è impiegato in test di radiodiagnostica medica basati su isotopi radioattivi , in particolare in  tecniche di imaging

Una applicazione utilissima è nel monitoraggio dei linfonodi coinvolti nel processo metastatico. Oltre alla ricerca dei linfonodi sentinella nella resezione del tumore al seno, esiste oggi la possibilità di usare un marcatore radiattivo durante l'intervento chirurgico per eliminare possibili linfonodi già coinvolti nella diffusione delle cellule tumorali. Il prodotto della Navidea, Dublino, si chiama Lymphoseek, un anticorpo che è diretto contro il recettore  EGFR simile, HER/Neu, tilmanocept, ed è marcato con Tecnezio Tc 99m.

Produzione di isotopi Tc ad uso medicale
La fornitura di isotopi 99mTc ha avuto uno shut down recentemente: il mese scorso in Canada, il reattore di Chalk River si è fermato per due giorni insieme ad altri due reattori non canadesi. Questo impianto che produce  quasi un terzo delle forniture impiegate in diagnostica nel mondo,  è destinato a fermarsi nel 2016.
Già nel 2009, due reattori nucleari  di ricerca furono disattivati  per guasti e manutenzioni. Da soli fornivano gran partecella richiesta di isotopo, con circa 70,000 analisi diagnostiche  al giorno. In quel periodo i pazienti furono dirottati verso analisi più antiquate e esposti a radiazioni maggiori. Uno di quei reattori è l'High Flux 
Reactor a  Petten, The Netherlands


Il futuro della produzione di questo isotopo è in due brevetti in mano a due aziende
SHINE: questa  tecnologisa fa uso di un acceleratore lineare  per collidere ioni deuterio e gas trizio, producendo elio e neutroni. I neutroni sono sparati verso un volume di cento litri di  sali di uranio riscaldati, usando uranio a basso arricchimento. Viene prodotto molibdeno, che è recuperato mediante resine  scambio ionico,  mentre l'uranio rimasto è riutilizzato. Una parte di scorie nucleari viene prodotta,  ma rispetto a un reattore nucleare si tratta di una minima quantità.
 Nel modello a ciclotrone, si fa uso di un raggio di protoni accelerati sparati dentro a un bersaglio di molibdeno-100, che forma direttamente 99mTc. 
Questo isotopo ha una emivita di 6 ore, quindi deve essere utilizzato in loco. Questa limitazione prevede la costruzione di tanti piccoli ciclotroni in vicinanza di ospedali oncologici in ogni grande area urbana.
Già oggigiorno molti ospedali  usano in-house ciclotroni per la produzione di isotopi per la PET, positron emission tomography
PETtrace cyclotron (GE Healthcare, USA) usa un bersaglio di argento  e irradia 13 MeV  a 30 μA.
Uno dei primi grandi sincrotroni ancora operativi è il Bevatron, costruito nel 1950. È così chiamato perché la sua energia è dell'ordine dei 6,3 Gigaelettronvolt, che in inglese è espresso come 6,3 Billion of electronvolts, abbreviati in BeV. 
La macchina del CERN, il Large Hadron Collider, inaugurata nel 2008, è  in grado di raggiungere energie di 7 TeV (1 Tera = 1012).

Aziende come la Siemens sono  interessate alla produzione di impianti per la sintesi di sostanze contenenti radioisotopi da produrre in ospedale per le applicazioni di scintigrafia e PET.
Già alcuni anni fa, nell'ambito del progetto europeo ROC, "Radiochemistry on Chip", è stata dimostrata la fattibilità di produrre 18F- fluorodeossiglucosio in piccole quantità legate al consumo giornaliero in diagnostica di immagini (chips messi a punto presso i laboratori NNL, Lecce)

Lab Chip. 2013 13(12):2328-36. doi: 10.1039/c3lc00055a. 

Arima V. et al. Radiochemistry on chip: towards dose-on-demand synthesis of PET radiopharmaceuticals.

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