martedì 29 aprile 2008

Poesia del '900


Sicilia 1948

I nostri paesi in guerra
si gemmano di sale.
Il cavaliere del cielo
è un’ombra sulla terra
del grande piazzale.
L’afa, una voce che s’è fermata:
la morte nera sboccata.
Il canto s’è visto tacere
il canto s’è visto cadere.
Sola con sé povera cosa
la morte afosa,
la morte che non riposa.
Viva il re.
Nei secoli fedele
la mosca sul miele.

Alfonso Gatto, La forza degli occhi, 1950-1953

giovedì 24 aprile 2008

HAIKU


HAIKU

sono poesie brevi, dalle regole precise, con tre strofe formate da 5, 7, e 5 sillabe

Haiku are short poems made by 3 lines of 5, 7, and 5 syllables, in which seasonal words (snow, flowers, rain, festivals) remember to the reader the atmosphere of the season (furyu). As example, furin, the bells pending from the ceiling and doors, and swinging at the summer winds....

esistono autori fuori dall'ordinario, bravi per la freshezza di stile e per la ispirazione mai stucchevole.

Ecco alcune poesie di Fujiwara Aho, vissuto nel 18 secolo.

Sore ja naku,
Ore no iitai no wa
Are desu yo

Traduzione (senza rispetto preciso della metrica), tratta da "Buttons and Bubbles"

You don't have it
You search too hard for essence
and miss the thing itself

in italiano, letteralmente (grazie, Georgia):
"Non è quello là
ciò che intendo dire
è proprio questo"

una sua poesia con sconvolgimento finale:

Holiday playtime through
the family goes home
Hey! Our house is gone!

in italiano:

finita la gita
la famiglia rincasa:
non c'è più casa!

eccone una futurista alla Palazzeschi:

Cough, cough, sneeze, sneeze, cough
cough, hiccup, hiccup, gasp, cough,
boy, do I feel sick

tciù, ciù, sniz, snaz, ciù,
etcì, hic, hac, gasp, etcì
come sto a pezzi

Un altro grande giapponese autore di haiku non convenzionali, è Mori Sumio

Migomorite
Akaki higasa wo
chisaku sasu

Baby belly yull
she shades herlself small with
a poppy parasol

Incinta, tiene
aperto in mano, rosso
un parasole
-------------------------
Saito Sanki, 1900-1962 (Peaches at night, Kobe Hotel, Haiku, Metamorphosis, Today e Flag):

Hiroshima-
to eat a boiled egg,
the mouth opens.
 

Hiroshima è:
Un uovo sodo, a mangiar
s'ha d' aprir bocca!

Autumn night-
the comedian disappears
as the clapping thins out
 

Notte d'autunno:
l'istrione va, finiti
i battimani

What does it mean,
realism? How sour
this grape tastes.
 

Che significa
realismo? come agre
gusta quest' uva
 

High sky-
a lunatic,
playing with a pen
 
Il cielo alto
un lunatico
che gioca
con la penna
, io

Moonlight night-
a man and a woman
jump over water.
 
Notte di luna
un uomo ed una donna
saltan sull'acqua

Opening a hairpin
with her front teeth-
onset of snawfall.
 

Forcina aperta
con i denti incisivi -
inizio di neve

How the red fire roared
with laughter-
black today.
 

Il rosso fuoco
era ruggente, con risa-
oggi oscurità

New Year's Day-
how busy
the pigeon's pink legs.
 

E' capodanno:
quanto indaffarate de
i colombi
le zampe rosa

Ci sono poi i tanka, poemi di pochi versi, ecco qualche citazione notevole:

di Kawano Yuko:

Shirakami ni
oki daen wo
kakishi ko wa
daen ni irite
hitori asobi ni

Su carta bianca
il bimbo disegnò
una larga ellisse
poi vi entrò dentro e iniziò
a giocare da solo

Eccone una più seriosa, di Akutagawa Ryunusuke:

Ao unabara
mo no hana yuragu
nami no sokoni
uo to shi sumaba
modaezaramu ka

L'oceano blu
con anemoni ondeggianti
sotto le onde,
se si vivesse con i pesci,
quest' ansia si allevierebbe?

di Yukawa Hideki:

Yuku mizu no
nagare no soko no
utsukushiki
koishi ni nitaru
omoide mo ari

There are memories
which resemble
the beautiful pebbles
beneath the flow
of passing water

Ci sono memorie
che somigliano a ciottoli
bellissimi
attraverso il flusso
dell'acqua che scorre

 di Somiya Ichinen, che ci ha lasciati nel 1994 all'età di 104 anni

Kumo wo yobi
Norite sora kake
katariai
konete marumete
tabete shimawan

I'll call a cloud climb
on gallop over the sky
hearth then
knead it, roll it up
and gobble it down, down, down


Di altri autori:

un fiore di ciliegio
sempre cade
nel suo tempo giusto

Asago ya
eni kaku uchi ni
shiorekeri

Morning glory
even as I paint it
it fades away

Haru no umi
hinemosu notari
notari kuna

The sea in the spring
all day long it rises and falls
just rises and falls

Yuzuki ya
ume shirikakaru
koto no ne

The evening moon
plum blossom falling
on a lute


 Beneath the spring lantern
suddenly I realise
I'm alone

martedì 8 aprile 2008

erbe selvatiche


andare per erbe, ogni regione ha la sua specialità. In Piemonte, si consuma il radicchio ( "andare per girasoli") giovane e tenero, in insalata, dal gusto amarognolo, simile al tarassaco e alla cicoriella leccese. A Verona, si vende la barba di capra, una verdura a ciuffetti da fare stufata. In Romagna sono eccezionali le insalate misticanza con aromi quali pimpinella, basilico rosso, cerfoglio, oppure gli stridoli lessi col limone, e la silene. Qui tra i Salentini (mangiafoglie, come i Campani) si prepara la cicoria selvatica (più amara di quella coltivata) lessa da mettere nel piatto con le fave bianche a purea (fae nette) e, altro piatto diffuso, le cicorie miste (vedi portale), con Helmintia o Helminthotheca eicoides (Crepis e Picris varie dai fiori gialli), e le verdure cotte miste, cicorine, zanguni, spruscini, e altro (culi te puercu) "foie miste" lesse, e le rapistre o lapistre, saltate nell'olio.
la malesocra, la vitràna, zanguni, maroie, calìe, sanapuddhi, paparina, cicora salina, foje piluse, foje lucie e foje ‘nduranti, spruscìni, sanapuddhi, grattaluru, culacchi de porcu, carapùzzula. Altrimenti pentoloni cucinati di cicoria d'acqua (puntarelle, con i cuori centrali carnosi), e le piante di papavero non ancora fiorite, stufate, col peperoncino (paparene), i sanapuddhri dai fiori bianchi, senape selvatica.

chi mi aiuta con i nomi in italiano? - do you know these herbs?
spruscini o aspraggine comune

zanguni (Sonchus oleraceus, Grespino comune)

per queste altre foto, invece non c'è bisogno di traduzione...


borragine (buona fritta in pastella, o come ripieno dei cannelloni)


cipollotti col ciuffo (lampascioni) cotti nella pignata

asparagi selvatici (a frittata, risotto, o lessi)

P.S. per ongi eventuale dimenticanza, scusate ma i nomi sono restati li' sulla punta della lingua....

mercoledì 2 aprile 2008

Pan bagnat


Load Counter



Pan bagnat!

visitando il forum di panperfocaccia
mi sono imbattuto in un bel link
Pan Bagnat
una ricetta semplice, che mi ha fatto ricordare, a Mattinata, la
panzanella, con pomodoro, olio, olive, origano e mozzarella, mangiato ad un chiosco sulla spiaggetta con faraglioni in vista
quindi, Nizza e Gargano una sola cosa sono!

bene, visto che abito in provincia di Lecce, qui si mangia l'Acqua e sale, ossia il pane di grano duro (cotto al forno di pietra in quantità seriale, 6-10 pezzi per tutta la famiglia), le ultime forme rimaste e quindi meno morbide da mangiare, viene tagliato a pezzi e messo a mollo in acqua, condito con pomodorini tagliati, olio, cipolla e origano (e tutto quello che vi piace, quindi anche erbe, aglietto fresco, timo, olive, capperi, ecc...)
è lo stesso principio della frisella, nel piatto va aggiunta dell'acqua, fredda in estate
mi ricorda un piatto estivo giapponese, pomodorini, tofu, cipollotti (neghi), a bagno in acqua e ghiaccio e decorazioni di stagione!
alla prossima!

giovedì 20 marzo 2008

Aremu rindinedda

ritorno delle rondini (Swallows song, Greek of South Italy)
Chissà rondinella quale mare hai attraversato 
e donde tu arrivi alla bella stagione.
Hai bianco il petto nere le ali 
il dorso color del mare 
e la coda aperta a due. 
 Seduto presso il mare 
io ti contemplo:
 un pò ti levi, un pò ti cali, 
un pò radi sull'acqua. 
Chissà per quali paesi, 
per quali luoghi sei passata, 
chissà dove hai fatto il tuo nido. 
 Se sapessi che sei passata 
di là dal mio paese o quante cose 
ti chiederei che mi dicessi! 
 Ma tu nulla mi dici, per quanto ti domandi: 
un pò ti levi, un pò ti cali, un pò radi sull'acqua. 
 (Griko, canti della tradizione Grecìa Salentina)

Aremu rindineddha Plea talassa se guaddhi Ce a put 'e ste 'ce ftazzi Ma to kalo cerro Vasta to petton apsro Mavre vasta tes ale Stavri kulor de mare Ce I kuta en' diu nifti Kaimmeno 'mbro sti talassa Evo se kanono Lio 'ngherni lio kkalei Lio 'nghizzi to nero Ma su tipo mu lei Ja possa sse roto Lio ᾽ngherni lio kalei Lio 'nghizzi to nero

mercoledì 19 marzo 2008

viaggio in Giappone 2008


Miscellaneous memories, october 2007


"Steak House" -cooking in front of customers




Nara, inside the park, Kasuga shrine with wedding ceremony
Tokyo, Ueno park, the red Tori procession at a shrine

A kaiseki ryori restaurant in Nara, dinner with Miyuki and Koji san

Mitsukoshi Department store /Nihonbashi-mae, tempura restaurant

Spring


Spring is a great time for growing your own vegetables!

Artichokes with topping (carciofi con il ripieno)
clean the outside hard leaves and put the soft fruits in water with lemon drops
cut the artichokes on the top taking out the central part, using the knife move it around forming a cone shape
fill the hole with:
crumbed bread, mixed with milk, grated cheese, egg, the soft part of artichokes, salt, pepper, nutmeg, and mint- mix it and shape it in round balls, fill in the artichokes
warm the oil, put the artichokes and mix them on all sides, to bleach out and stop the oxidation
add sliced onion, mix and add a half glass of water, cover and cook on low flame
ready in 20 minutes or more (I like it more crounchy)

Have you tried the fried artichokes? just prepare a mix of flour and mineral water (it works as leavening) drop the artichoke quarters in the pastel and fry in olive oil on high flame
if you want to make a tempura, slice them to stripes, and fry them the same.

As for me, especially if you grow your own, fresh and untreated artichokes, the raw salad is a must!
slice the artichokes to slim stripes and put them in lemon and oil , add parmizan cheese sliced,
salt, cut the stems too, add seasonings as you like, and it is ready!

Next time, I will talk on fava beans, the coming fruit of the season: fave beans, ewe's cheese and red wine!

giovedì 6 marzo 2008

Boston

Boston , ottobre 2007.
un altro salto all'indetro di un anno: come si vive e si mangia negli USA? mah, sempre multietnico, e non si sbaglia. Anzi, le portate sono troppo abbondanti, basta chiedere una dose sufficiente alle proprie esigenze. Eccoci sbarcati con il passaporto elettronico, superata la coda all'ufficio immigrazione, dato il contributo di impronta delle dita elettronica, arrivati a South station nonostante i pochi cartelli alla fermata degli autobus, e via all'albergo. siccome era il ponte del Columbus day, l'albergo aveva fatto "overbooking". A loro spese, stanza singola in un 4 stelle e trattamento signorile. Bene, che fortuna! Ad ogni angolo, file di valletti, i "pagers" che prendono le chiavi del cliente e ti parcheggiano l'auto nel parking dei locali. 
Mangiato e testato: bagels, panini con semi di papavero, all'aglio, al sesamo (ripieni sul momento a scelta) tavole calde nei centri commerciali ed in aeroporto (cinese e etno-mediterraneo) pranzi di gruppo con i colleghi, ottimo catering... 
visto "io, robot" sulla Fox, "gratis" 
birre artigianali, solo 5 dollari a boccale (da noi ad 8 euro) in birreria
 in autostrada, rallentare per non farsi fermare dalle pattuglie (ongi 10 minuti ce n'e' una) panico e quasi perso l'aereo perchè il collega ha dovuto far rifornimento di benzina e giri a cercare un distributore fuori dall'autostrada, però visti i sobborghi, chiesto informazioni ad una famiglia, ciao siamo italiani, bambino biondo che saluta.... 
ma in aeroporto, quanti terminal ci sono? (uscite A-Z) 
visita a WalMart, magliette extra-size XXXL, CD a 15 dollari, belle cartoline e biglietti variopinti, scontro di spalle con signora e scoppi di risa (non sono tutti così seri, allora!) 
Pasta Barilla Plus (con aggiunta di semi di lino, ricco in omega-3): allora ci stanno attenti, all'alimentazione! certo, i cereali sono importanti, ma cucinare il cibo è un modo per prepararci a mangiarlo, e bisogna eliminare i piatti pronti o precotti. 

P.S. anche se non ci sono gli ingredienti... provare e riprovare! 
Ad esempio, in Giappone non si riesce a comprare il lievito per fare il pane: sono riuscito a fare lievitare i knedliky anche senza lievito!!!! ho lavorato e rilavorato l'impasto per 1 settimana, tutti i giorni ed ogni giorno divenava più soffice,  alla fine ho portato alla festa stabilita una portata di pancotto come da ricettario!

Kyoto and Nara


Kyoto e Nara, october 2007.



e torniamo ancora all'Oriente! estremo in molti sensi, anche nell'uso delle carte di credito.
Taxi che le accettano, e altri no. Department stores che non hanno problemi, e sportelli delle ferrovie che qualche volta ti succchiano anche gli ultimi spiccioli, ma la credit card "no".
Quindi spendere poco si può, ma accertatevi di avere contanti a disposizione!
Magari da una izakaya, i ristorantini da lanterne rosse, con i piattini tipo "tapas", o presso qualche "stall" i carretti all'aperto, dove consumare una birra, baccelli di soia caldi, e polpette ripiene allo zenzero, yakitori, e polpo arrostito. Ma non c'è niente di più buono e salutare di una yakisoba, pasta soba saltata con verdure e zenzero rosso.





E se siete lontani e volete fare una spesa di base?
io mi rifornisco da www.japancentre.com
con 10 euro di spese di spedizione, si possono ordinare dal riso Koshihikari alle alghe nori, dal wasabi al sushi-su, l'aceto per insaporire il riso usato per fare i sushi, alla shoga, zenzero giallo fermentato che accompagna i sushi, ai sughi già pronti per fare un kare-rice, il riso al curry o un domburi. Se volete un piatto rapido al volo, ordinate un tempura-don, i fritti leggeri di verdure e gamberetti serviti su una coppa di riso al vapore!


mercoledì 5 marzo 2008

vdolky


Vdolky and buchty are two common type of cakes in czech style, and are eaten together with soups or after the main course. In the previous post, knedliky, the sweet fruit balls were shown. These cakes make also a main dish. For instance, in old days, a dish for recycling hardened bread was the Zeml-baba. It was made with bread wetted in milk, apples sliced, and cacao, cooked in owen. A simple food, as it may be a bento, the lunch box in Japan, a plate of rice with some topping.

Recipe:
1 kg wheat flour, with leavening,
1/2 litre milk,
4 eggs, only the yolk,
the albumen is whipped to form a compact snow, but can be left aside, it is not necessary...
150 gr sugar.
Let it form a soft dough, and then cut in cup shapes, close them after filling with cottage cheese mixed with egg yolk, some cinnamon or other flavors, and maybe a fruit, as apricot, or grapes, or cherries, or just some jam: Buchty need to be put in a owen tray, lined in squares and painted with oil to be able to divide them at the end, and if you like with a stripe of whipped egg.
The temperature of owen is around 120 degrees celsius.
To make vdolky, no filling is required (in Italy, bomboloni/krafen have a jam inside)
afte cooking them in a pan, in owen or in hot oil, the topping used is:
poppy seeds: raw, or grinded and boiled in milk,
some grated cheese (fresh but not too soft), jam, and sour cream or yogurth.
Other types of cakes, madwe without leavening yeasts, or just with some spekle of leavening powder (ammonium bicarbonate) are placky:
these flat cakes, looking like a sweet pizza, are filled with cottage cheese worked with egg yolk, plus apricots, plus zmolenka, a fine powder covering the whole, made of flour, butter and sugar.
On saturdays, mothes were cooking 15-20 of these plates, and youngs were scouting inside the kitchen to take out each one his/her placka, with risk of letting anything for the sunday!

La buchta si riempie all'interno con ricotta e frutta, oppure semi di papavero macinati e cotti nel latte, oppure una marmellata o uno stracotto di prugne che chiamano povidly.

alcune preparazioni dolci si consumano anche come primo. Ci sono questi pancotti (pensate a delle pagnottelle cotte al vapore, che in cina si riempiono di ragù o di curry), ma dolci,
una specie di knödel ripieni con l'albicocca, con le fragole, o con le prugne. Oggi vi parlo di questi dolci lievitati, nella foto, e di buchty, in tedesco buchteln, come mi scrive Marcela dall'Argentina.
Si preparano con 1 kg di farina, 1/2 litro di latte, 4 uova o rossi, i bianchi montati a neve, e 150 gr di zucchero. Si fanno lievitare bene e si preparano le porzioni a forma di tasca o di quadrati. Per la buchta, è importante aggiungere olio o burro durante la messa nel tegame di ferro che va infornato, così non si attaccherano insieme.
Infornare in forno caldo e cuocere a 120 gradi.

Per i vdolky, si possono sia infornare che cuocere in olio, una frittura a fuoco medio o forte (simili ai bomboloni, ma meno soffici e gonfi).
Questi dolci vengono rivestiti di tante bontà,

I vdolky si ricoprono alla fine, con panna acida (sour cream, oppure yogurth), marmellata (meglio quelle acide, ribes, albicocche) e robiola grattuggiata (va bene anche il cacioricotta).
Le buchty, o le schiacciate, chiamate placky (una pasta non lievitata in forma di pizza dolce), venivano consumate con il primo, minestre di vario tipo, zuppe e altre minestre molto mitteleuropee, di pomodoro, di aglio, di aneto, di trippa, di crauti, e così via.
La mia preferita è la placka ( o schiacciata) con copertura di ricotta ed albicocche, più una sfarinata di chicchi ottenuti mischiando zucchero, farina e burro (zmolenka).
Il sabato si preparava una infornata di 12-20 pizze dolci, ed era un via vai di giovani a rifornirsi nella madia, e le madri a rimproverare di lasciarne qualcuna per la domenica.
Credo di avervi fatto venire voglia di provare a farle..... buon divertimento!

lunedì 3 marzo 2008

knedliky




Adesso nel mio lavoro sugli alimenti mi occupo di paste lievitate con la "massa", o "madre" il lievito acido che si tramanda da una preparazione all'altra,
e sono alle prese con pane, pizza e e dolci, il vantaggio è che una volta pronti si mantengono più a lungo anche in fragranza e non ammuffiscono così velocemente come il pane comprato.
La cucina della nonna, che poi ci ha insegnato mia madre perché le buone cose si tramandano per via materna...
ci sono gli gnocchi di pane al vapore, knedliky, che possono essere preparati per accompagnare la carne al sugo, sono fatti con farina, anche pezzetti di pane raffermo mischiati nell'impasto, oppure con patate e farina.
Knedliky a forma di gnocco rotondo hanno un ripieno di frutta (prugne, fragole, albicocche!!!), e vengono conditi con burro, yogurth, ricotta grattuggiata, o anche cacao.
Ah! nell'impasto, molto simile al pane, il segreto è un uovo (albume e rosso) che fa mantenere la consistenza quando viene lessato in acqua bollente il pancotto (o cotto al vapore). Il sapore è quello dei panini cinesi al vapore, con ripieno di ragu' o di curry.

Recipe for making knedliky:
300 gr. wheat flour
Leavening (also sourdough can be used), leave it in a warm milk jar with a small amount of salt and sugar, until the yeasts float onto the surface
milk, or water, at need
1 egg
work the flour with a wooden spoon, with movements from the dough to your elbow, in a porcelan cup. Mixing helps bubbles to form within the dough. Check the wettability, if too much wet, add some more flour. There is no need to put salt in it. Differently than making bread, where working out the dough is made on the table, and need strong pushing forward, this dough is softer.
Cover and keep warm. Check when digging the finger it makes like a hole and is soft enough.Additionally, a second phase of leavening can be done if old bread crumbs are added: this makes a useful recycling of bread remaining.
The dough is cut in 3-4 round balls, and each ball is worked to form a long stick with diameter of 3 cm, with movements of the two hands in parallel, to shape the stick, and other movements to compact it round again, until surface become uniform. Leave it for 20 min to become soft.
Warm the water until boiling point: put the bread (knedliky) alone or in couple, and let them boil 15 minutes, turning them two-three times. In alternative, cook them in a bamboo under steam (20 minutes). Take them out, and cut with a white thread in round slices. Check the inside, if cooking point is not right it appears sticky and raw.
(if you cannot find yeasts, try to work the flour day after day, until a natural leavening is produced: it can take a week but the result will be good!)

Sweet version: shape into small balls, before closing them put inside an apricot (or plum, or strawberry, or cherries), then cook it in a similar way. After serving in the plate, add grate on top some cheese (depend on cheese type availability), cottage cheese (ricotta -tvarog) can do.
Add sour cream, or yogurth, some sugar, warmed butter, and as you like (cacao may be used).
Knedliky can be base laso on cooked
smashed potatos added with flour (in the photo, on the right, the sliced bread on the left). If other ingredients are mixed within, the final bread looks more like Knodels, in austrian cuisine.

Soprattutto c'era questa abitudine di cucinare focacce dolci, rivestite di tante bontà come ricotta e frutta, oppure semi di papavero macinato cotti nel latte, oppure una marmellata o stracotto di prugne che chiamano povidly, 
e queste buchty (ripiene), 
o placky aperte e ricoperte di frutta o marmellate (al forno) 
oppure paste lievitate fritte nell'olio (vdolky) 
come anche i bomboloni vuoti, (koblihy, invece che rontondi fatti arrotolare a nodo su se stessi), 


venivano consumate con il primo, minestre di vario tipo, zuppe e altri sughi densi molto mitteleuropei, di pomodoro, di aglio, di aneto, ecc.. 
la minestra di crauti si fa anche a Trieste (la Iota, con fagioli borlotti rossi).


La ragione per iniziare questo post è stata la lettura di altri blog, primo di tutti questo: http://lamajuluta.blogspot.com/2007/05/challah.html
la riscoperta di cibi simbolo, che al solo vederli aprono lo sguardo su memorie e esperienze fatte, ma lasciate a dimenticare in angoli riposti della memoria.

next time then talk about czech cooking cake products, which were eaten with soups, as tomato soup, garlic soup, dill soup, a type of "velvet" creamy soups made with flour, vegetables darkened on a base of oil, and then water as needed. Other soups used for eat the cakes togehter are the potato vegetable soup, the mushroom soup, and the cauliflower soup. A serving still in common between Czech and Italy, the sauerkraut soup, is called Iota in Trieste (with addition of red beans). 
Another soup peculiar to czech people is the tripe soup, made with the gut and stomach of ruminants, marjorane (marjorie), garlic, and other herbs. 
Marjorane is used also in bread-balls four vegetable soups, made with egg, bread crumbs, soup (a spoonful), gralic, and butter/ or oil. Made in size of 1 cm, are added to boiling vegetables/potato/cauliflower and mushroom soup and cooked for 2-3 minutes. Finally, after taking out of flame, dried marjorie is crushed in hand and added, putting the soup out of the flame, and let it covered for few minutes.

(Challah in western countries as near the Germany borders) fro the website:
http://lamajuluta.blogspot.com/2007/05/challah.htmlChallah is a traditional bread made to celebrate the saturday holidays, in yiddish tradition.
In the Western boarder of Czech, near the Germany, countryside people used to grow in older times traditions, using a mix of customs from yiddish, to old czech, to german uses. Words were captured and mixed up: zop (plait), flinta (rifle), leintuch (sheet), show how languages can melt in a pot, unbelievable to our modern imagination.
On other blogs you can learn how to make challah. Basically, it is a recipe for a bread in which egg is added, and oil or butter. In czech, they have a cake version with almonds and raisins, made at Christmas, and a bread version for the everyday breakfast (houska: small round shaped bread with a thread form).
after shaping the dough in strings, they are pleated together: i.e. 4 strings (easier basic version) or a complex pattern of 6 strings. In the photo, a double plated bread with the upper layer on top.
Another special bread in Czech is that for breakfast (schwarzbrot, rye bread) and small stciks and round shaped "panini" (housky and prezlicky). covered with salt grains, and kumin seeds.
Hou
sky have the shape of Challah, only on a small size.

La Challah è una treccia di pane, di tradizione yiddish, che si prepara per celebrare il sabato, e tramandata ad altre culture perchè i cibi sono una porta aperta allo scambio ed alla amicia dei popoli. Nella cucina ceca, durante la vigilia del Natale, si prepara un pane dolce simile alla Challah, che viene chiamato Vanocka per questa associazione alla festa (Va'noce).
Io l'ho preparato 3 volte, in questi anni, secondo la ricetta comprendente mandorle, ucvetta passa,rosso d'uovo e burro, e la base del dolce contiene 4 trecce, su cui si alza una treccia piu' piccola di 3 trecce, ed in alto si mette una treccia a due (per fissarle, si usa uno spillone di legno)
.

Una delle specialità della cucina Ceca è il pane (nero, di segale) ed i panini (housky). Questi vengono consumati soprattutto a colazione, insieme a prezlicky, dei bastoncini, e tutti conditi o con sale grosso, o con semi di papavero. La houska è il corrispettivo della Challah, perchè è un panino fatto con trecce intrecciate, e vista dall'alto sembra una piattaforma su cui siano stati incisi dei quadrati, risultato dei cubetti di trecce che sono gonfiate dopo averle intessute insieme!
Alla prossima ispirazione!

Siti amici: primo di tutti quello di Hans, con le foto molto artistiche e curiose:
http://www.flickr.com/photos/26377397@N00/


Challah prima di venire infornata e cotta:


venerdì 22 febbraio 2008

in Japan in october

Trip in Japan, october 2007.
la linea della metro a Yokohama, vista dal belveder del Landmark tower





















Hello, Ciao,
benvenuti su questo blog di cibi ed usanze, paragoni tra Est ed Ovest,
dall'Italia all'Europa all'Oriente.
Le immagini le abbiamo prese ad Asakusa, Steak House (steki housu), un buon ristorante di carne e pesce grigliati alla piastra.
L'orecchino di Venere, un cibo relativamente economico per il cambio yen/euro, è uno dei prodotti pregiati del Giappone. Un tempo pescato da donne, le ama-divers, (descritte in un bel libro di Folco Maraini sull'oriente) immergendosi in apnea, una delle categorie più indipendenti e meno intruppate dal controllo sociale (senza schermi "tatemae" di facciata, potevano parlare in modo diretto e prendere iniziative. Un film del 1960, "Aho" mostra la vita delle ama-divers e di una realtà ormai persa (Aho sta per proibito, e si rivolge a lui che vuole prenderla per capriccio e non per amore). Una bella differenza con l'Europa, è che i prodotti del mare appartengono ai pescatori, e non si possono raccogliere liberamente!

English version:
welcome to this blog, dealing with customs, traditions and foods, from East to West contries
this was our last night in Tokyo, and we went to a typical japanese restaurant specialised in grilled meat and fish, Steki Housu, in Asakusa, a place where local people stil live in the old style.
The cook stayed all the time in front of us, cooking on the heated tray: Teppanyaki style.
In the photo, he is preparing the "awabi" (abalone) one of the most delicious food there. The full course included also sashimi as appetizer, yakisoba (soba noodle with vegetable grated on the hot tray), and dessert....
The Abalone shells are rahter convenient today, due the Euro/yen exchange deal, 1 Awabi is sold for 5000 yen at supermarkets, and is a delicious food to make Sushi and other typical foods.
In the old tymes it was fished by Ama diver women, without other support than their lungs.
The Ama divers wee famous for direct approach (Tatemae in japanese is a facade, something done or said in formal style just in face, means Texturing, as in the word Tatami). A japanese movie, "Aho" describes a love story between a fisherman and an Ama diver, where Aho stays for an old word meaning "bad", prohibited.... even if Ama can be seen as easy going, she is a heartly and lovingly character.

And, differently form European countries, the fruits of the sea belong to the sea workers, and canot be fished by everyone!


Next time I will tell more about this trip, cheers


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001