mercoledì 30 marzo 2011

Brindisi, giornate del FAI

Ci siamo trovati domenica sera a Brindisi, nei giorni delle giornate del FAI. Tempo splendido, tanta gente fuori a passeggiare, nel centro e in riva al mare. Bella vittà, da rivalutare, ha tanti monumenti che la rendono preziosa quasi quanto Verona. Il patrimonio storico medievale si legge già nei nomi delle strade, via dei Templari, portico dei Templari. Chiesa di S. Giovanni al  sepolcro (sul sito immagine dell'interno del tempio)
altri monumenti in prossimità della cattedrale,  con un centro antico fatto di stradine e palazzetti, un labirinto oggi destinato all'artigianato (vedi vicolo S. Pietro degli schiavoni). Poi c'è la loggia dei Balsamo
e un carrubo centenario con una bella chioma e un tronco ben piantato al suolo

Brindisi ha inaugurato il nuovo teatro auditorium Verdi, dall'ottima acustica, con una stagione teatrale di rispetto, una programmazione di teatro per ragazzi e di compagnie pugliesi. Nella serata, concerto di Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso, rassegna Puglia Sounds.

altre meraviglie visitate in diverse occasioni sono
  • La chiesa di San Benedetto, esistente già nel XI secolo, fu costruita per volontà dei conti normanni Goffredo e Sighelgaita. Presenta, sul portale d'ingresso, pannelli scolpiti con scene di combattimento fra uomini e animali fantastici. Bel chiostro interno....
  • Santa Maria del Casale (vicino all'aeroporto) architettura di passaggio dallo stile romanico a quello gotico,  1300-1310, in conci di arenaria grigia e càrparo dorato ,con protiro pensile a baldacchino su mensola scalata. Negli interni è possibile ammirare tanti affreschi, opere di Rinaldo da Taranto, con Cristo seduto tra gli Apostoli, Angeli, ed episodi del nuovo Testamento e storie della Passione.

venerdì 18 marzo 2011

Professione reporters (e altre donne che hanno precorso i tempi)

Le professioni maschili sono state sempre difese in modo corporativo. In altri blogs ci sono articoli veramente interessanti e più approfonditi di questo, che vuole riassumere diverse professioni in cui le donne, le prime dei loro tempi, si sono segnalate come grandi maestre.
Tra le professioni  ritenute maschili, il giornalismo ha avuto le sue figure femminili outsider agli inizi del XX secolo, con Sigrid Schultz,  (1883-1980) che sfruttando la doppia lingua madre, e la sua famiglia in Germania, riuscì a coprire i reportage della prima guerra mondiale. In seguito all'avvento del nazismo in Germania,  successivamente sotto pseudonimo, preannnunciò e comunicò tutti  gli avvenimenti che segnarono la storia, dalle ricadute degli accordi di Monaco, al patto Hitler-Stalin per la suddivisione della Polonia, ai campi di concentramento e alla persecuzione degli ebrei, annunciando in tempo reale l'invasione della Polonia nel 1939.
Un'altra reporter di spicco è stata Florabel Muir, columnist dal 1920 al 1950 per diversi giornali, in seguito anche sceneggiatrice e scrittrice di films a conoscitrice degli ambienti di Holliwood.

Tra le professioni poco o per nulla aperte alle donne, quelle più chiuse ed esclusive sono state  il medico, il soldato, il marinaio, il botanico, il musicista jazz. In questi casi, alcune outsider sono ricorse al travestimento per svolgere una professione ritenuta maschile.
Tra le donne navigatrici, una figura che si è segnalata tra molte,  Jeanne Barrè o Baret:

Jeanne Barret, imbarcatasi sotto mentite spoglie maschili (con nome Bonnefoy) insieme a Commerson, in veste di naturalista e botanico,  sulla spedizione francese di De Bouganville (1766-69), descritta nel libro "The Discovery of Jeanne Baret: A Story of Science, the High Seas, and the First Woman to Circumnavigate the Globe" di Glynis Ridley. Crown Publishing Group, Random House Inc. 2010. Mentre la bouganvillea,da lei scoperta, ha avuto in nome del comandante della spedizione, altri fiori sono passati sotto il nome del Commerson, di cui si ricordano tante specie botaniche (una patata selvatica, e altro). Della Barrè o Baret, solo una pianta è segnalata, la Baretia heterophylla, successivamente chiamata Turraea.


  Dannati Danni presenta la figura di James Miranda Barry, la pirma donna a essersi laureata in Medicina e ad aver svolto la professione di medico, dovendo nascondere la sua femminiltà sotto vesti maschili
Per le scienze matematiche, il blog Rudimatematici ci ha presentato Maria Gaetana Agnesi nata nel 1718  a Milano, una delle menti matematiche più lucide dei suoi tempi.
Tra le figure femminili di spicco dell'antichità, la filosofa Ippazia, tanto amata quanto odiata dagli uomini, la cui storia è stata presentata in un film recentemente. 
 Le arti sono state abbastanza aperte alle donne.
Nelle arti, le donne sono riuscite a farsi  riconscere le loro capacità anche in tempi remoti. In pittura, si sono segnalate diverse artiste del 1500,
come Marietta Robusti, detta Tintoretta, 1544-1590, la cui figura è stata tratteggiata da Melania Mazzucco  nel libro "La lunga attesa dell'angelo",
Artemisia Gentileschi, 1593-1652, , capace di una pittura sconfinata nel territorio ‘virile’ delle iconografie a soggetto biblico (Giuditta e Oloferne)
Sofonisba Anguissola, che dal 1559 al 1568 fu pittrice di corte presso la famiglia del re Filippo II di Spagna.
Tra le artiste che si sono segnalate già nel 1500-1600 ci sono molte letterate, Vittoria Colonna, Gaspara Stampa (!523-1554), rimatrici, Camilla Martini Bertelli, la Bufalini, la danese Maria Bulow, 1596-1651  Anna Maria Schurmann versata nello studio delle lingue classiche. Nel periodo in cui Sofonisba acquisisce la sua fama, Tra la metà del Cinquecento e il Seicento, in Cina si afferma un’artista di grande finezza (i disegni dei suoi fiori sono fantastici): Ma Shuzen. Una cortigiana. Firmava i suoi quadri con il più allusivo dei fiori: un’orchidea. E nelle sue opere si leggono quei tratti di gentilezza e attenzione alle sensibilità. In Giappone, due dame di corte rivaleggiano nella vita e nelle arti letterarie, l' autrice di: Storia di Genji, il principe splendente e la seconda autrice di: I racconti del cuscino.

Tra le donne soldato, due italiane travestite da garibaldini hanno partecipato ai combattimenti nel  1868,  Marietta Giuliani e Herminia Manelli.

Hannah Snell (1723–1792) era di cittadinanza inglese, travestita da uomo si arruolò come marine e partecipo alla presa di Pondicheri in India nel 1748, ed alla battaglia di Devicotta. Ricevette la pensione di soldato, scrisse un romanzo sulla sua esperienza, e ne rappresentò la storia sulle scene inglesi. Si dice che abbia gestitio un pub, The Female Warrior (o The Widow in Masquerade). (Matthew Stephens - Hannah Snell: The Secret Life of a Female Marine, 1723–1792) 
Ellen Craft - una donna di colore ma dalla pelle bianca, che si fece passare per possidente di piantagione, insieme al marito nero che veniva passato per suo schiavo, (nel libro: Running a Thousand Miles for Freedom: Or, the Escape of William and Ellen Craft from Slavery). A differenza di altri fuggitivi che si dovetter onascondere nelle forsete, i  Crafts viaggiavano in pubblico e con stile.  Nel  1848 raggiunsero in treno Filadelfia e Boston. Dopo il 1850 scapparono in Inghilterra, per poi tornare in Georgia dove aprirono una scuola per bambini di colore.

Billy Tipton - visse nei panni di un sassofonista uomo, e a capo di una banda musicale, (nella biografia scritta da Diane Middlebrook, autrice della biografia di Anne Sexton, poetessa vincitrice del Pulitzer nel 1967). Dorothy visse a Oklahoma City , dove nel  1935 decise di suonare il sassofono professione che veniva accettata solo per gli uomini, dati i pregiudizi del tempo.

mercoledì 16 marzo 2011

Acqua, Fukushima

L'acqua, elemento base della vita e solvente che trasporta i sali e i composti organici e nutritivi, permette fenomeni fondamentali per la vita: tra questi, la trasmissione nervosa grazie ai canali ionici, e  per effetto delle pompe di elettroliti sulle membrane cellulari,  grazie alla formazione di gradienti di concentrazione tra interno ed esterno permette la generazione di energia (ATP). L'acqua, nella forma di siero, viaggia lungo i vasi arteriosi e venosi trasportando emoglobina (racchiusa nei globuli rossi) che è diffonde ossigeno lungo il gradiente di tensione e in cambio elimina anidride carbonica.
L'acqua quando si sposta in grandi masse riesce a fare anche paura. A diversi stadi della crisi  giapponese ho svolto una parte predominante negli avvenimenti di questa settimana. In Giappone, in seguito di un terremoto di massima magnitudine a 25 km dalla costa nord orientale, un maremoto si è riversato in 10 minuti su Sendai, Matsushima, Iwate e le cittadine intorno, cancellando di colpo la ragnatela di isolotti davanti alla baia di Matushima.
Una massa d'acqua enorme è stata risucchiata nello slittamento delle faglie sottomarine e poi lanciata a grande velocità contro la costa di Sendai, viaggiando a oltre 3 kilometri orari. Diecimila persone sono state travolte e ora date per disperse.  Google ha messo a disposizione una pagina web per la raccolta di offerte e per le richieste di  persone disperse.
Se non bastasse, una seconda emergenza è seguita, una crisi nei reattori nuclerari della TEPCO, la Tokyo Electricity company che gestisce impianti nucleari di seconda generazione (vecchi di 40 anni) sul lungomare di Futaba,  nella regione di Fukushima. L'impanto principale formato da 6 reattori è andato completamente in avaria, le pompe di rafreddamento sono andate fuori uso, per mancanza di elettricità e in seguito per surriscaldamento interno al reattore, e le celle di deposizione del materiale radiattivo combusto si sono anche loro riattivate per evaporazione dell'acqua di copertura. Su wikipedia un riepilogo degli avvenimenti.
L'acqua in questo reattore svolge la funzione di liquido di raffreddamento che permette il rallentamento delle reazioni di decadimento radiattivo (fissione nucleare) sottraendo energia (calore) al sistema.
Una volta scoperte, le barre contenenti l' uranio  si sono surriscaldate (fuse parzialmente ), lo zirconio che le ricopre si è ossidato, le reazioni chimiche hanno liberato idrogeno, che a contatto con l'ossigeno nell'aria è esploso, causando il sollevamento del tetto di tre impianti e forse la rottura degli involucri di contenimento in acciaio che rappresenta l'elemento di sicurezza per evitare la diffusione degli isotopi radiattivi all'esterno (quelli più gassosi, Radon e Kripton, e altri isotopi leggeri) mentre quelli a nucleo più pesante sarebbero dovuti ricadere nella zona  interna, però nell'esplosione sono stati sospinti nell'atmosfera.
In queste ore l'acqua sembra l'unica sostanza in grado di revertere la reazione a catena in corso, l'acqua di mare anzi avrebbe un ulteriore effetto benefico in quanto il sale rende le barre di uranio non utilizzabile più per la produzione di energia. Si è cercato di far intervenire gli elicotteri dall'alto, ma per il forte vento e per la radiattività al di sopra della centrale non sono riusciti nelle operazioni, e si sta cercando di portare delle pompe agenti a distanza (come le navi spegni-incendio). Il liquido che sarà sparso su questi reattori contiene acido borico, perchè il boro ha la capacità di trattenere i nuclei e rallentare gli incotri tra nuclei che origina l'energia di fissione. Un grazie a tutti gli stati che in questo momento forniscono scorte di acido borico.
Purtroppo il reattore 3 non utilizza barre di uranio, ma il cosiddetto MOX, un miscuglio di ossido di plutonio e uranio impoverito. Questo materiale non deve venire a contatto con l'acqua.
Il plutonio metallico rappresenta un pericolo di incendio, specia se il materiale è finemente suddiviso. Reagisce chimicamente con l'ossigeno e con l'acqua, con la quale può formare idruro di plutonio, una sostanza che si infiamma spontaneamente all'aria. Il plutonio si espande considerevolmente in seguito all'ossidazione e può arrivare a rompere il contenitore in cui si trova. Il materiale più efficace per spegnere un incendio da plutonio è la polvere di ossido di magnesio, che raffredda la massa incendiata e blocca l'apporto di ossigeno.
Davanti a questi eventi,  un profondo grazie ai 50 operai della TEPCO che si sono dedicati  instancabilmente, pensando al bene della loro patria e dei loro connazionali, che stanno esponendosi anche a 400 milliSievert/ora, accettando le inevitabili conseguenze di questo loro sacrificio.
Graficico della contaminazione dei vari isotopi in acqua e alimenti nei giorni successivi
powerpoint sulla crisi aggiornato a fine marzo
L'acqua può avere vario impatto sulla popolazione, in quanto può sia portare gli isotopi radiattivi a terra, con la pioggia, ma può lavare quelli idrosolubili trasportandoli nell sottosuolo, può permettere il funzionamento degli impianti di disinfestazione ( le docce) per eliminare il fall out dal corpo e dai vestiti.
Il corpo della sussistenza è una delle strutture dell'esercito che partecipa attivamente in queste situazioni, non solo fornendo generi alimentari e tende da campo, ma anche strutture per la decontaminazione. Già negli anni '60 il Generale Baldo Lai aveva organizzato esercitazioni per eventuali interventi in caso di guerra atomica, in quegli anni di guerra fredda. Mai si sarebbe pensato di dover affrontare una crisi di 10 reattori nucleari obsoleti in panne.
E l'utilizzo del torio come fonte di energia è boicottato dalle lobbies del petrolochimico e dell'uranio.

venerdì 11 marzo 2011

cane dei funerali di Veglie, come Hachiko

Avrà un monumento ricordo la cagnetta di Veglie, chiamata Maria, che accompagnava i cortei funebri alla chiesa e tornava davanti all'uscio di casa per condividere il consolo, il pasto ricordo. Si presentava davanti agli usci come se capisse dove e quando ci fosse un defunto, una veglia funebre, e rimaneva il tempo necessario per il rito e le commemorazioni. Sarà ricordata dei vegliesi, così come lo fu Hachiko, il cane che ha il suo monumento a Shibuya.
Fonte: manifesto funebre affisso  a Veglie

venerdì 4 marzo 2011

Giapponese: prima persona singolare

Watashi (maschile, femminile), boku (maschile), Jibun (me stesso/a): differenti modi di dire io in Giapponese
sul blog: http://maki.typepad.com
Hungry for Words: Mostly Japanese

(saikin pan o yaku noga, jibun no naka de buumu desu.) - Recently, I am very into baking bread.

Sondaggio:
che stile di approccio usate per attaccare bottone con una persona che vi incuriosisce?

1) gomen ne,  boku (o watashi, o jibun) wa itariajin desu kedo, itaria wa suki desuka?
2) hitori?
3) sumimasen, denwa ga Tokyo-eki kara nanban desuka?
4) ano sa, kimi wa isogasii desuka?
5) altro...

la n. 2 era in una pubblicità televisiva un americano che si ferma sulla spiaggia ed avvicina una giapponese...

martedì 22 febbraio 2011

Clannad - Dango song


longevità

Assegnati i premi sponsorizzati da Science e sostenuti da GE Healthcare, l'azienda leader in prodotti di biologia moelcolare, e assegnati a Stoccolma il mese scorso, a 4 giovani ricercatori per l'Europa, (lo svizzero Ataman Sendoel per uno studio su proliferazione delle cellule, apoptosi e ipossia) Nord America (Mark Bates, studio su STochastic Optical Reconstruction Microscopy), Giappone  (Sakiko Honjo) e resto del mondo (Melissa Follwood, Singapore, già premio L'Oreal per le donne nella scienza, Genome-Wide Chromatin Loops Regulate Transcription).
"Is Aging Necessary?" 
 Nel suo studio sull'invecchiamento a sulla longevità, la Dr.ssa Honjo ha dimostrato una via di segnale più efficace di quella chiamata "restrizione calorica", ossia una dieta ferrea che simula la dieta nelle alimentazioni frugali delle comunità autosostenute.

  • In the 1980s, a "longevity mutant" was discovered in the nematode Caenorhabditis elegans. The discovery that this mutant lives longer than the wild-type organism when the functioning of a certain gene is reduced means that the functioning of this gene shortens life span. The gene is known as the age-1 gene and encodes PI3K, a component in insulin-like signaling. It has also been discovered that life span is prolonged in Drosophila and rodents when insulin-like signaling is reduced.
Questa seconda via di segnale viene attivata attraverso il digiuno intermittente, ossia l'alternanza di  alimentazione a volontà e periodi di "scarsezza di cibo". 
La scoperta che in  nematodi il digiuno estende la longevità del 60%, è traferibile, nei meccanismi molecolari anche ai mammiferi ed all'uomo (presenza di proteine omologhe) e coinvolge un network proteico che va da Rheb (una proteina G, o GTPasi), insulina, FoxA passando per Target of Rapamycin (TOR).
  • A. An image of worms cultured on an agar plate. A dotted circle indicates a region covered with E. coli, the standard laboratory food of worms (left). Schematic representations of dietary restriction regimens used in our study (right). B. Graphic summary of our study. Survival curves show that both of two dietary restriction regimens, intermittent fasting (red) and calorie restriction (light blue) extend worm’s life span. The evolutionarily conserved nutrient sensing pathway, Rheb/TOR pathway plays critical roles in both dietary restriction regimens.
  • I  elucidated the role of evolutionarily conserved Rheb, a low molecular weight guanosine triphosphatase, in regulating life span. It was previously known that Rheb is activated by adenosine triphosphate (ATP) and amino acid nutrients. C. elegans’ life span is extended when Rheb expression is suppressed under conditions of abundant food. Thus, Rheb appears to promote aging under conditions of abundant nutrition. On the other hand, suppressing the expression of Rheb during intermittent fasting almost completely suppresses the life-span–extending effect of intermittent fasting. In other words, Rheb is essential for suppressing aging with intermittent fasting. These results suggest that the Rheb signal transmission pathway supports the two opposing functions of extending life span and restricting life span. Further genetic analysis revealed the presence of at least two pathways that regulate life span downstream from Rheb. One is the insulin-like signaling pathway, which functions to shorten life span, and the other is the pha-4 (FoxA C. elegans homolog) pathway, which functions to extend life span. Rheb appears to play the extremely important role of determining the ultimate aging rate and life span by regulating the balance of these multiple life-span–restricting pathways.

Nematodi mitigano autismo e autoimunità

Una possibile via per curare l'autismo, attraverso il controllo del sistema immunitario, e della risposta autoimmune, mediante Trichuris suis, un nematode. Su "The Scientist" la storia di una famiglia con un bambino affetto da autismo, e di un trattamento che ha dato risultati inattesi. (non si esclde che il bambino sia stato affetto anche da colite autoimmune, e che i benefici siano dovuti al miglioramento dell'autoimmunità)

  • researchers at the University of Iowa who had successfully treated patients with Crohn’s disease and ulcerative colitis using a nematode parasite found in the intestines of pigs—Trichuris suis
Opening a Can of Worms - The Scientist - Magazine of the Life Sciences

1. D.L. Vargas et al., “Neuroglial activation and neuroinflammation in the brain of patients with autism,” Annal Neurol, 57:67-81, 2005.
2. V. Jayanthi et al., “Epidemiology of Crohn’s disease in Indian migrants and the indigenous population in Leicestershire,” Q J Med 82:125-38, 1992.
3. R.W. Summers et al., “Trichuris suis seems to be safe and possibly effective in the treatment of inflammatory bowel disease,” Am J Gastroenterol, 98:2034-41, 2003.
4. R.W. Summers et al., “Trichuris suis therapy in Crohn’s disease,” Gut, 54:87-90, 2005.

5. R.W. Summers et al., “Trichuris suis therapy for active ulcerative colitis: a randomized controlled trial,” Gastroenterology, 128:825-832, 2005.
6. J. Correale, M. Farez, “Association between parasite infection and immune responses in multiple sclerosis,” Ann Neurol, 61:97-108, 2007.
7. M.J. Broadhurst et al., “IL-22+ CD4+ T cells are associated with therapeutic Trichuris trichiura infection in an ulcerative colitis patient,” Sci Transl Med 2:60ra88, 2010.
8. L. Hang et al., “Heligmosomoides polygyrus infection can inhibit colitis through direct interaction with innate immunity,” J Immunol, 185:3184-89, 2010

A minireview by Hanada et al., (Biol. Chem. 391(12): 2010, page 1365) of this interesting system involving T-cell membrane protein ligands and ligand targets in various tissues, including specific neural and astroglial terrains in the brain may provide additional support to the findings that inflammatory responses may play a role in autism.

Un blog in inglese sui benefici del trattamento nella colite ulcerosa qui

venerdì 11 febbraio 2011

YokoyamaTaikan e Nihon Bijutsuin

Nel 1997 sono stato a Tsubaki, Kita-Ibaraki, lungo la costa orientale sull'oceano,  sopra Hitachi ( con le sue spiaggie estive), a visitare uno degli edifici Rokkakudo, edificio ottagonale, e la casa-museo  in cui vissero i pittori del movimento artistico  Nihon Bijutsuin (the Japan Arts Institute), fondato nel 1898 da Yokoyama Taikan, Shunso Hishida, Kanzan Shimomura, e uno dei  maestri più interessanti dell'epoca, il filosofo Tenshin Okakura,  autore del libro "The Book of Tea" (1906).
In seguito ho visitato a Ueno la casa-museo di Yokoyama Taikan. Alcune sue tele, Nihonga, si possono vedere nei siti di arte, qui, o qui.
A me piace la creazione artistica applicata alle sue opere ceramiche, e qui ne propongo due.
Yokoyama Taikan ha preceduto di alcuni anni due grandi ceeramisti e creatori degli anni trenta, Kawai Kanjiro e Rosanjin Kitaoji. E qui.  Vedi anche Japanese pottery information centre.

Sostanza, in chimica

Scientificando il blog di Annarita Ruberto, ospita  questo mese il Carnevale della Chimica, che avrà come argomento il concetto di sostanza.
Nel senso generalmento inteso, (wiki)  si intende per sostanza una specie chimica, le cui proprietà e composizione sono determinate.  Quando la sostanza è composta da atomi uguali, dello stesso elemento chimico (O2, H2, N2) si chiama sostanza semplice, mentre si chiama composto chimico o sostanza composta quando è costitiuta da atomi di natura differente. Un insieme di sostanze chimiche è chiamato soluzione, (le cui proprietà dipendono dalla natura del solvente):  se le sostanze sono miscibili si avrà una unica fase. Una sostanza non è mai pura al 100 % e contiene normalmente delle impurezze in traccia. L'unità di misura della quantità di sostanza nel sistema Internazionale è la mole.
Questo era il verbo, la definizione per le scuole, poi, leggendo l'articolo di Philip Ball (collabora alla rivista Nature), edizione 7328  del  6 gennaio 2011, "Beyond the bond," Oltre il legame chimico, ho cominciato a avere dubbi ed a porre questioni.
Ball descrive il percorso che la scienza ha compiuto per arrivare al concetto di valenza, e descrivere il legame chimico come una convenzione di trattini e segni di unione (la colla che tiene insieme una sostanza), che il chimico teorico non riconosce.
 Metodi di misura tradizionali per supportare il concetto di legame sono stati: la misurazione della distanza interatomica con cristallografia  e delle energie di dissociazione, le tecniche spettroscopiche per determinare le frequenze di vibrazione, la risonanza magnetica nucleare per misurare le deviazioni nello spazio elettronico degli atomi e le loro interazioni magnetiche, le misurazioni delle costanti di forza (saldità dei legami), e  strumenti quanto-chimici per calcolare le distribuzioni degli elettroni o la loro localizzazione.
La natura del legame chimico è oggi ulteriormente complicata dall'introduzione della dimensione dinamica. Le molecole sono state considerate, per tradizione,  statiche, apparendo in possesso di una chiara intelaiatura architettonica, solamente scosse e ruotate dai movimenti termici. I legami vengono stirati e piegati, ma posseggono una lunghezza all'equilibrio ed una forza che sembra giustificare il loro essere schematizzati mediante linee e trattini. Oggi, grazie alle spettroscopie ultrarapide, tali valori medi non sempre possono caratterizzare in modo accurato sia la struttura sia la reattività delle sostanze. Quello che viene misurato in un legame dipende non solo da come ma da quando viene misurato.
L'argomento ha implicazioni aperte, dalle molecole in cui gli atomi sono tenuti a forza fuori dalle loro geometrie di legame, fino ai legami idrogeno asimmetrici (in cui un atomo di idrogeno legato è condiviso egualmente tra due altri atomi), e nuove variazioni di vecchi temi come l'aromaticità (distribuzioni modello di legami delocalizzati, come ad esempio nel benzene).
Il legame chimico permette a due atomi di aderire grazie alla disposizione degli elettroni intorno ai nuclei. Nel secolo XIX si pensava che questa attrazione fosse elettrostatica, cioè che gli atomi nelle molecole fossero ionizzati o positivamente o negativamente. Questo non riusciva a spiegare l'esistenza di molecole diatomiche (sostanze semplici come H2 o O2). Il  noto Lewis, ricordato per la definizione di acidi e basi, propose che il legame fosse il risultato di una condivizione di elettroni, per completare un guscio pieno formato da otto elettroni, disegnati agli angoli di un cubo. Negli anni '20 e '30 Linus Pauling dimostra che il legame si possa formulare nel linguaggio della meccanica quantistica, come una sovrapposizione di orbitali elettronici. Se due orbitali atomici, ognuno contenente un singolo elettrone, possono sovrapporsi, allora si  forma un legame. Pauling descrive l'equazione per la funzione d'onda creata dalla sovrapposizione degl iorbitali, nota come descrizione del legame-valenza. Che resta comunque  un'approssimazione. Mulliken e Hund ne formularono una diversa, di orbitali che si estendono sopra molti atomi, gli orbitali molecolari. Tuttavia le teorie sono imperfette, perchè descrivono la funzione d'onda elettronica come combinazione di funzioni d'onda di elettroni individuali, già punto debole del metodo Hartree-Fock per calcolare la funzione d'onda e l'energia dello stato energetico più basso (stato zero) del sistema molecolare. Descrivere il legame chimico quantico resta approssimativo.
L'ambiguità del legame chimico diviene chiara nei casi in cui non si riesce a considerare due atomi se legati o no. La definizione di Pauling  in generale esclude le attrazioni deboli  di van der Waals, però in alcuni casi si devono ammettere queste forze come abbastanza forti per formare un legame, ad esempio tra due molecole O2 presenti  nei cluster O4.
Per atomi elettricamente neutri, si applica la definizione di Coulson, cioè che un legame esiste quando l'energia combinata degli atomi è più bassa di quando gli atomi sono separati da distanze infinite.  Perfino due atomi di elio fanno esperienza di attrazione reciproca di van der Waals, quando l'elio è allo stato liquido a basse tmperature, però non si parla di legame chimico.
La questione se ci sia o no il legame chimico è dipendente dal contesto, quando gli atomi sono parte di una molecola, in cui possono essere tenuti  in un ravvicinamento forzato ad opera degli atomi che li circondano, ed è difficile stabilire quali elettroni appartengono a quali atomi. Alla fine, una molecola è una serie di nuclei circondati da una nuvola elettronica continua che stabilizza la configurazione,  il disegno di trattini e legami,  schematico, talvolta  risulta in una semplificazione ideale, ma talvolta no.
Anche i legami più forti possono essere indeboliti, ad esempio con laser pulsanti. L'energia può essere pompata in un modo vibrazionale, permettendo una chirurgia molecolare. Molecole poliatomiche con stati elettronici multiformi ad energie ravvicinate, o semplici molecole diatomiche inserite in campi elettrici forti, si comportano in modo particolare, con accoppiamento di moti elettronici e nucleari, come nella superconduttività. I gradi molecolari di libertà possono diventare interdipendenti in modi strani: la rotazione della molecola, ed esempio, può eccitare una vibrazione, mettendo in questione la nozione classica di stato elettronico.
Continua....

mercoledì 9 febbraio 2011

Kaiten-zushi

 Kappa sushi contro Akindo Sushiro: la guerra dei prezzi, abbattuta la soglia dei 100 Yen a pezzo. Sushiro risponde puntando sulla qualità
source: Kaiten-zushi chains gird for battle | Yen for Living
From: Japan Times
In a bid to win back the top spot, Kappa broke the magic ¥100 barrier by offering all plates except for desserts, soups and o-tsumami (side dishes, like edamame — boiled soy beans — and fried chicken) for ¥90 all-day Mondays through Fridays, and advertised the deal with a series of charmingly cheap-looking TV commercials. However, Sushiro’s ascension was a more carefully calculated success and one that may be difficult to top by price-slashing. Sushiro’s president, Kenichi Toyozaki, is a real sushi chef. He even does the demonstrations himself in the training videos for the chain’s sushi chefs. Even more than a master of fish, he’s a master of public relations. Whenever there’s a fisheries-related issue in the news, such as the shortage of blue fin tuna, he welcomes questions from reporters who want to find out how such an issue will affect Japanese eating habits. Regardless of how self-serving his answers may be, the resulting publicity has lifted Sushiro’s reputation above that of the competition. It is thought of as a company that values the “goodness of the materials” (sozai no yosa).

lunedì 7 febbraio 2011

Shugyo e Shakyo

 Ieri su NHKworld, la TV satellitare in inglese, ho seguito un dibattito tra ospiti internazionali, studenti temporaneamente in Giappone, e altri ospiti locali, sullo Shugyo. 
Pur avendo diverse connotazioni, con il kanji shu riferito al togliere la polvere che oscura la vista dell'originale eleganza di una persona, in genere ci si riferisce ad un training severo e intenso. 

"Weakening the physical senses by practicing austerities is one way to allow the spiritual senses to become stronger. Activities like Zazen, fasting, ascetic practices in the mountains, and so on exhaust the body and allow the spiritual senses to become more active."
Onisaburo Deguchi, Founder of Otomo Religion (Aikido Journal, Vol.25, No.1) dal sito

questo sito descrive, in particolare, il traning buddista dello shugyo, la meditazione zazen, le posture ed i gesti, il loro significato, e le pratiche dell'ascetismo di montagna, camminare, fare il bagno sotto una cascata.
La trasmissione specifica che oggi ci si riferisce a un significato più comune, condiviso dalla maggioranza degli intervistati, che è: "Challenge your limits",  ossia perseverare in un obiettivo, realizzare un obiettivo, tentando con tutte le forze.
Due parole che contengono il secondo kanji sono Okyo, il canto dei sutra, e Shakyo, la scrittura o copiature dei sutra.  La lettura dei canoni buddisti come pratica di supporto alla ricerca personale.

mercoledì 2 febbraio 2011

la scoperta del Giappone

Ero, agli inizi degli anni '90,  dottorando con borsa in quel di Verona, avevo un appartamento in affitto sul lung'Adige Rubele, qui ancora arredato da un mio collega, in questa foto si vede il soggiorno ed il mio ex-supervisore Gianni Dellagiacoma, endocrinologo e microchirurgo (vedi post su Camillo Ricordi). Ero al terzo anno di dottorato, e in pratica la biologia molecolare era ancora sconosciuta, nessun apparecchio termociclatore PCR era a disposizione in Istituto.
 
Nel 1993 il mio tutor giapponese, che di cognome fa Spigola, Suzuki-sensei, organizza il mio soggiorno presso un professore suo collega a Tsukuba, ma nel frattempo anche presso il Gan Center di Tokyo. Grazie ad un sussidio per i dottorati all'estero, mi raddoppiano la borsa per coprire il costo della vita, con il cambio lira-yen 16:1, simile a quello attuale euro/yen, molto sconveniente.
In questo post presento due elementi fondamentali dell'estremo oriente, contrapposto a quello che Rampini chiama l'Occidente estremo.
Il primo punto chiave è la percentuale IVA sul costo dei prodotti, ossia quello che il governo tassa su ogni transazione, acquisto e scontrino battuto: il 5% contro il nostro 20%.
Il secondo punto chiave, è che la maggior parte, nell' 80-90% dei casi ( oggi, perchè ne gli anni '90 erano il 100%) dei laureati ha un posto di lavoro che li aspetta. Anzi, una volta assunti, le aziende sostengono i costi di un corso di studio post-laurea, che sia master o dottorato, per riassorbirli con incarichi specialistici.
Purtroppo molte donne sono disincentivate a rimanere dopo i 30-35 anni, a meno che le loro mansioni siano indispensabili ( uso perfetto della lingua inglese, o abilità manageriali).

giovedì 27 gennaio 2011

AUSMERZEN

Ieri sera La7 ha trasmesso il teatro di Marco Paolini, Ausmerzen, vite indegne di essere vissute. Pur avendo studiato biologia, genetica, su libri ponderosi, non recenti, solo ora ho potuto capire le vicende da un punto di vista storico, che l'eugenetica ha radici ramificate, non è un fenomeno solo tedesco. Ho seguito con partecipazione, interessante la trasposizione in matematica degli insegnanti nazisti di quanto costi sfamare matti e invalidi. E poi, finalmente la valorizzazione di un religioso, un vescovo, almeno uno, cavolo, che si è opposto a Hitler. Allestimento spoglio, tanti cappotti, pareti nude con scritte T4, le sigle dell'unità operativa per lo sterminio di massa...
Konrad Lorenz, etologo e Nobel per la medicina, durante la sua adesione al nazismo giustificò l'eugenetica. Scrisse  poi: 
  • Nessuno di noi sospettava che la parola "selezione", nell'accezione data ad essa da questi governanti, significasse assassinio... 
P.S.

 su La7 di martedì 1 febbraio, hanno ridato il film "Il tredicesimo guerriero" ispirato al poema Beowulf
  • Per quello che potevamo pensare, ma non abbiamo pensato
  • Per quello che potevamo dire, e non abbiamo detto
  • per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto,
  • signore, perdonami....
Di Ausmerzen (Steminare, sradicare) non c'è un libro, C'è un sito che riporta alcuni brani del lavoro di Paolini

venerdì 21 gennaio 2011

Libri e scrittori della tradizione luminosa

 o Teologia e natura del bene e del male.... il male inteso come schiavitù universale.
John Ronald R. Tolkien, professore di Filologia edi letteratura AngloSassone, e storyteller, grande raccontatore e cantastorie. Dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, rimane ai posteri come autore di grandi racconti per ragazzi come l'Hobbit e Il signore degli anelli, ma anche di Albero e Foglia, di lezioni memorabili come "Beowulf, the Monsters and the Critics", saggi sulla lingua: "English and Welsh", per aver coniato il termine Inkling  usato anche da Haruki Murakami in Hard-Boiled Wonderland and the End of the world / La Fin du monde. A tutt'Oggi le Società Tolkieniane sono attive, vivaci e danno occasione di incontri,  feste e studi.
Tolkien, Lewis e pochi altri si differenziano da una tradizione narrativa e favolistica esoterica che si narra aspetti oscuri, androgini, confusione.
Finalmente sono riuscito a leggere la trilogia di Narnia, di C. S. Lewis. Qui il link alla Società dedicata a Lewis, in italiano. Cercavo conferme per capire in che senso Lewis avesse scritto nel solco della tradizione luminosa, e qui ricopio alcuni passi nel finale di Narnia.
  1. Se un uomo commette una crudeltà nel nome di Aslan, pur non sapendolo, è Tash che serve. Quando si ha l'animo buono e gentile è Aslan ad occuparsi di noi, anche quando non lo conosciamo.....
  2. Guardate al cuore delle cose, non fermatevi, il cuore delle cose è oltre, continuate ad andare...
  3. Mio diletto" disse l'essere sublime "se non mi avessi desiderato, con tanta intensità, non avresti potuto vedermi. Tutti  trovano solo quello che cercano veramente".


giovedì 13 gennaio 2011

Chimica ed epidemiologia dei tumori

In un altro post ho già parlato dei tumori da cause chimiche. In particolare dell'amianto, una fibra leggera e volatile,  formata da silicati
Oggi sui Rai1   alle 7,40 il solito chicchiericcio senza fondamento, "solo negli anni '90 si è capito che l'amianto provoca tumori...".  
Riprendo in mano la vecchia dispensa del 1973, Appunti di Oncologia sperimentale vol. II (Cooperativa Studentesca, Torino), Fattori Eziologici, in pratica quelli di cui si sa o si sospetta causino il tumore. Ci sono, tra Fattori iatrogeni, i
Composti inorganici: 
Arsenico (lavoratori dell'arsenico e tumori cutanei, bronchiali, ecc..., è presente anche nelle sigarette), 
Asbesto (amianto, Mg3Si2O5) provoca tumori polmonari sopra l'asbestosi (quindi nel 1970 si  sapeva bene della causa di tumori),  riporto quanto scritto: "...Questo materiale ha enorme diffusione. Viene utilizzato per la fabbricazione di pareti, pavimenti, soffitti, frizioni e freni, tute e rivestimenti antifiamma. Facilmente va incontro a sfaldamento in piccole particelle che vengono inalate e si depositano nei polmoni. Queste particelle sono presenti in più del 50% di soggetti che hanno un'età di 50 anni. Studi condotti sui lavoratori che sono a contatto con l'asbesto hanno messo in evidenza che l'asbestosi è correlata con un aumento di incidenza dei tumori polmonari. Secondo alcuni, l'impiego dell'asbesto può provocare tumori anche in assenza di asbestosi...." A pagina 142 lo riporta tra gli agenti oncogeni legati all'ambiente di lavoro, come causa di mesoteliomi pleurici e addominali, tumore allo stomaco, al colon, al retto, alla cute. Gruppi esposti: minatori, coibentatori, lavoratori di eternit, asbestil, ecc..
Tra i Fattori ambientali la dispensa riporta altri elementi chimici particolarmente coinvolti nei tumori.
 Radiazioni ionizzanti  dal cosmo o da centrali nucleari , liberando ioni ed elementi di decadimento radiattivo Polonio, Plutonio, Cesio, Uranio, Iodio, Trizio (isotopo dell'idrogeno) ecc...La natura dell'elemento è fondametnale per determinarne la localizzazione una volta assorbito. In forma ionica, il cesio porta una carica positiva, come il potassio, lo stronzio due cariche positive, per cui viene accumulato al posto del calcio nei minerali ossei. Questo si pensa sia anche il meccanismo che causa la tossicità dell'uranio impoverito, una volta accumulato in ossa ricche di midollo, irraggia le cellule linfopoietiche staminali, danneggiandole. Per il trizio si parla di solubilità nei liquidi come elettrolita, come per il sodio.
Degli isotopi c'è un valore da tenere bene in mente, il tempo di decadimento (emivita). Per alcuni la durata di emissione radiattività è breve, esempio l'isotopo iodio ha un'emivita di 3 settimane. L'isotopo Tecnezio usato per l'irraggiamento dura qualche mese. Di altri, una volta penetrati nel corpo, possono fare danni per anni....
Durante l'incidente nella centrale di stoccaggio materiali radiattivi impoveriti del marzo 1997 a Tokai-mura, Ibaraki, che causò una nuvola radioattiva dispersa oltre i 100 km, e contaminò diversi dipendenti, il New York Times il giorno dopo intitolò "dispersione atmosferica di polveri radiattive contenenti plutonio". Per fortuna contenevano solo Cesio. Nel 1999 la stessa centrale contaminò gravemente 35 persone. Cosa ne facevano di queste scorie? le mischiavano nell'asfalto, studiando la proporzione più adatta. Per le presenza di bitume, il materiale prese fuoco....
Iradiazione terapeutica con isotopi di elementi chimici radiattivi: Cobalto 60, Tecnezio : esiste una relazione tra radioelementi e leucemie;  
Radio, presente nei coloranti usati negli anni '30 per gli orologi fosforescenti (tante operaie che usavano inumidire il pennello con la bocca, sono morte di tumore)
il Radon , un gas naturale che viene inalato,  si libera dai materiali usati in edilizia, che ne possono contenere molto o poco a seconda da dove sono stati estratti). Si consiglia di aerare gli ambienti ogni giorno.
il Cromo (minerali di cromo, cromo metallico, ossidi di cromo, bicromati) Tumori al polmone, cavità nasali. Popolazone a rischio: operai addetti alla produzione di sali di cromo, di colori, inchiostri, fiammiferi, accumulatori, addetti  alla cromatura, alla concia delle pelli, alla tintoria.
Nichel (minerali di nichel, nichel metallico, leghe, ossido, nichel carbonile) tumori del naso e polmone.
A rischio: addetti alla nichelatura, produzione di acciai speciali.
Berillio: minerali e berillio metallico, leghe, ossidi e sali. Tumori del polmone e sarcoma osseo.
A rischio: addetti alla produzione di lampade fluorescenti, tubi per raggi X, attività estrattiva.

Nature (n. 7326, 2010, del 16 dicembre) pubblica a pag. 884-885 un editoriale (Features) sull'erionite, un minerale usato come materiale per l'edilizia (mischiato nello stucco),  che ha la struttura di fibre microscopiche e sottili come aghi, ed è causa di mesoteliomi come l'asbesto/amianto.

L'erionite è stata ritenuta causa di mesoteliomi in alcuni villaggi della Turchia (Karain, 604 abitanti di cui il 50% muore per mesotelioma). Nel 1978, l'oncologo  Izzettin Baris, scriveva: Si sa che i contadini di Karain cade malato, con dolori al petto, all'addome, le spalle cadono, e muore". Nel 1978 già Izzettin sapeva che forse la causa era l'amianto, ma non aveva trovato amianto a Karain. Solo questo minerale fibroso...
Un altro sito ricco in erionite si trova nel Nord-Dakota, ed oggi si sta provvedendo al risanamento di aree a densità elevata di erionite, come aree di parcheggio e parchi giochi. L'EPA si sta occupando del problema, ma gli abitanti del luogo dicono: siamo qui da 3 generazioni, ed i nostri vecchi non hanno sofferto di nulla". Epperò occorrono anche 30 anni perchè le lesioni alla pleura si trasformino in placche....

P.s. Sempre nell'editoriale su Nature, a pagina 868, si descrive come in alcuni paesi si mettono in pratica politiche severe contro l'uso dell'amianto  nella nazione, e invece si espandono le attività di estrazione per il commercio (USA e Canada) con paesi terzi, come India, Indonesia, Filippine, Russia, Brasile e Kazakistan.

martedì 11 gennaio 2011

Okuribito - Departures

 
Scena del sasso, gli ishigumi, stone letters. Gli uomini, per comunicare, cercavano un sasso che esprimeva i loro sentimenti, e lo inviavano a un'altra persona; chi lo riceveva, dalla sensazione al tatto, capiva i sentimenti di chi lo aveva inviato;  un sasso ruvido e spigoloso trasmetteva preoccupazione per l'altro, un sasso liscio   comunicava serenità d'animo e felicità...
Giappone, 2008. Migliore Film straniero agli Oscar 2009 e Audience Award al Far East Film Festival di Udine. Regia di Yojiro Takita. Musiche di Joe Hisaishi, compositare per Hayao Miyazaki (1984-2008) e Takeshi Kitano (1991-2002)

Dopo lo scioglimento dell'orchestra, il violoncellista Daigo (Motoki Masahiro) rimane senza lavoro e decide di ritornare al paese d'origine. Assieme alla moglie Mika (Hirosue Ryoko), docile e mansueta come poche, si trasferisce nella sua vecchia casa in campagna alle porte di Yamagata. Qui comincia a cercare lavoro e si imbatte in un annuncio interessante, raggiunge l'agenzia e scopre che i viaggi dell'inserzione non sono vacanze  ma dipartite nel mondo dell'aldilà... questo film è pura poesia, è un inno alla vita, a quella vera, quella con cui ogni persona prima o poi si deve scontrare, fatta di momenti semplici ma puri e reali (sul sito mymovies)
Anche sul blog di Guido...(Micchan)

lunedì 3 gennaio 2011

Donpasta

Donpasta è un dj Salentino trasferito in Francia, appassionato di gastronomia, gastrofilosofo musicale, gastronomo patafisico. Ha un sito, un progetto/libro dal titolo Food Sound System, in onore ai  noti rappers salentini, ad un nuovo tema, Wine Sound System.
Ha tenuto la consolle e fatto da regia al concerto di capodanno organizzato da Liberrima, Politeama di Lecce, presentando i vari ospiti,  special guests Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (Musica nuda), Fabrizio Bosso e la sua tromba (agnolotti alla piemontese), Joe Barbieri (autore per Giorgia e collaboratore di Pino Daniele), Lorenzo Tucci alla batteria, Giovanni Ceccarelli al pianoforte, Raffaele Casarano al sax.
Gli ospiti si sono interfacciati con il Liberrima Quartet, formato da Carla Casarano, Fabio Accardi, Marco Bardoscia e William Greco. A gran richiesta un doppio bis, in chiusura con Viva la pappa al pomodoro.
Tra le ricette, ha presentato la parmigiana di melanzane, gli ziti al ragù, perchè il negramaro si chiama negro amaro, lo sbarco di tanti albanesi su carrette come la Vlora e l'ospitalità di una signora verso una bimba: Mangia beddhra, che poi si vede.
Prossimo appuntamento con donpasta a teatro, il 18 marzo, a Novoli.

A proposito di cibo in poesia, ha declamato l'Ode al carciofo, così sono andato a cercare altre odi attinenti al cibo di Neruda, di cui ho parlato un post precedente (ode a la cebolla e al caldillo del congrio) tratta da "Ode elementales"
        La alcachofa
        de tierno corazón
        se vistió de guerrero,
        erecta, construyó
        una pequeña cúpula,
        se mantuvo
        impermeable
        bajo
        sus escamas,
        a su lado
        los vegetales locos
        se encresparon,
        se hicieron
        zarcillos, espadañas,
        bulbos conmovedores,
        en el subsuelo
        durmió la zanahoria
        de bigotes rojos,
        la viña
        resecó los sarmientos
        por donde sube el vino,
        la col
        se dedicó
        a probarse faldas,
        el orégano
        a perfumar el mundo,
        y la dulce
        alcachofa
        allí en el huerto,
        vestida de guerrero,
        bruñida
        como una granada,
        orgullosa,
        y un día
        una con otra
        en grandes cestos
        de mimbre, caminó
        por el mercado
        a realizar su sueño:
        la milicia.

        En hileras
        nunca fue tan marcial
        como en la feria,
        los hombres
        entre las legumbres
        con sus camisas blancas
        eran
        mariscales
        de las alcachofas,
        las filas apretadas,
        las voces de comando,
        y la detonación
        de una caja que cae,
        pero
        entonces
        viene
        María
        con su cesto,
        escoge
        una alcachofa,
        no le teme,
        la examina, la observa
        contra la luz como si fuera un huevo,
        la compra,
        la confunde
        en su bolsa
        con un par de zapatos,
        con un repollo y una
        botella
        de vinagre
        hasta
        que entrando a la cocina
        la sumerge en la olla.

        Así termina
        en paz
        esta carrera
        del vegetal armado
        que se llama alcachofa,
        luego
        escama por escama
        desvestimos
        la delicia
        y comemos
        la pacífica pasta
        de su corazón verde.
Fonte: web

VINO color de dia,
vino color de noche,
vino con pies de purpura
o sangre de topacio,
vino,
estrellado hijo
de la tierra,
vino, liso
como una espada de oro,
suave
como un desordenado terciopelo,
vino encaracolado
y suspendido,
amoroso,
marino,
nunca has cabido en una copa,
en un canto, en un hombre,
coral, gregario eres,
y cuando menos, mutuo.
A veces
te nutres de recuerdos
mortales,
en tu ola
vamos de tumba en tumba,
picapedrero de sepulcro helado,
y lloramos
l grimas transitorias,
pero
tu hermoso
traje de primavera
es diferente,
el coraz n sube a las ramas,
el viento mueve el dia,
nada queda
dentro de tu alma inmovil.
El vino
mueve la primavera,
crece como una planta la alegria,
caen muros,
pe ascos,
se cierran los abismos,
nace el canto.
Oh tu, jarra de vino, en el desierto
con la sabrosa que amo,
dijo el viejo poeta.
Que el c ntaro de vino
al beso del amor sume su beso.

Amor mio, de pronto
tu cadera
es la curva colmada
de la copa,
tu pecho es el racimo,
la luz del alcohol tu cabellera,
las uvas tus pezones,
tu ombligo sello puro
estampado en tu vientre de vasija,
y tu amor la cascada
de vino inextinguible,
la claridad que cae en mis sentidos,
el esplendor terrestre de la vida.

Pero no solo amor,
beso quemante
o corazon quemado
eres, vino de vida,
sino
amistad de los seres, transparencia,
coro de disciplina,
abundancia de flores.
Amo sobre una mesa,
cuando se habla,
la luz de una botella
de inteligente vino.
Que lo beban,
que recuerden en cada
gota de oro
o copa de topacio
o cuchara de purpura
que trabaje el otono
hasta llenar de vino las vasijas
y aprenda el hombre oscuro,
en el ceremonial de su negocio,
a recordar la tierra y sus deberes,
a propagar el cantico del fruto.

da: Ode al Tomate
...
Tiene
luz propia,
majestad benigna.
Debemos, por desgracia,
asesinarlo:
se hunde
el cuchillo
en su pulpa viviente,
es una roja
viscera,
un sol
fresco,
profundo,
inagotable,
llena las ensaladas
de Chile,
se casa alegremente
con la clara cebolla,
y para celebrarlo
se deja
caer
aceite,
hijo
esencial del olivo,
sobre sus hemisferios entreabiertos,
agrega
la pimienta
su fragancia,  ....

 La strada
si riempì di pomodori,
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due metà
di un pomodoro,
scorre per le strade
il succo. 
In dicembre 
senza pausa 
il pomodoro, 
invade le cucine,
entra per i pranzi,
si siede riposato
nelle credenze,
tra i bicchieri,
le matequilleras
la saliere azzurre.
Emana una luce propria, 
maestà benigna. 
Dobbiamo, purtroppo, 
assassinarlo: affonda
il coltello 
nella sua polpa vivente, 
è una rossa viscera, 
un sole fresco, profondo, 
inesauribile,
riempie le insalate del Cile, 
si sposa allegramente 
con la chiara cipolla, 
e per festeggiare si lascia cadere 
l'olio, figlio 
essenziale dell'ulivo, 
sui suoi emisferi socchiusi, 
si aggiunge il pepe 
la sua fragranza, 
il sale il suo magnetismo: 
sono le nozze del giorno
il prezzemolo 
issa la bandiera, 
le patate
bollono vigorosamente,
l'arrosto colpisce
con il suo aroma 
la porta,
è ora! andiamo!
e sopra il tavolo, nel mezzo dell'estate
il pomodoro, astro della terra, 
stella ricorrente e feconda, 
ci mostra 
le sue circonvoluzioni, 
i suoi canali,
l'insigne pienezza 
e l'abbondanza 
senza ossa, 
senza corazza, 
senza squame né spine, 
ci offre 
il dono 
del suo colore focoso 
e la totalità della sua freschezza.

chiudo con la citazione della poesia Ode al mar, nel film tratto da libro Il postino di Neruda
AQUI’ en la isla
el mar
y cuento mar
se sale de su mismo
a cada rato,
dice que sì, que no,
que no, que no, que no,
dice que si, en azul,
en espuma, en galope,
dice que no, que no.
No puede estarse quieto,
me llamo mar, repite
pegando en una piedra
sin lograr convencerla, ...
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