fine settimana pre-estiva, 20-22 giugno
finalmente il primo annuncio dell'estate, l'orto, i frutti, e il mare sanno di vacanze...
Sabato sera, plenilunio, il conducente della metro che parla nel'interfono e dice "okyaku sama... affacciatevi, si vede una bellissima luna"
finally it is summer; everything, from vegetables and fruits ripened in the garden, and the seaside are real signs of the new season.
Saturday night there was a full moon shining.... in Japan, on the subway, the speaker announces to the travellers to look out and view the moonlight..
E per il tema "poesia e cucina" eccone alcune di Daria (D'aria) Menicanti....
Sabato sera, plenilunio, il conducente della metro che parla nel'interfono e dice "okyaku sama... affacciatevi, si vede una bellissima luna"
finally it is summer; everything, from vegetables and fruits ripened in the garden, and the seaside are real signs of the new season.
Saturday night there was a full moon shining.... in Japan, on the subway, the speaker announces to the travellers to look out and view the moonlight..
Food and poems: poetry talks of real things, surrounding us, and foods are included in the beauty of living, feeling, and meaning...
Questo l'ho veduto a Venezia
L'ho veduto a Venezia. Passava
diritto con braccio lasciato: alle dita
appesa si portava una lustrante sardella e dietro dietro
un fracasso di gatti. Nessun
bisogno di un flauto per condurre
il suo golante esercito: bastavano
un pesce e quel suo andare.
C'era quel pranzo del sabato. Aspettavo
da tutta la settimana.
Lui lo incontro per caso. Mi guarda:
- Ah, senti. Oggi non posso. Un'altra volta. -
E sparisce in un vicolo d'aria.
Maledetto cretino. Poteva anche
dirlo prima. Qualcosa rimediavo.
E pensare che già mi pregustavo
-interrotta la pallida dieta -
mi prelibavo sapide vivande.
E lui, naturalmente.
diritto con braccio lasciato: alle dita
appesa si portava una lustrante sardella e dietro dietro
un fracasso di gatti. Nessun
bisogno di un flauto per condurre
il suo golante esercito: bastavano
un pesce e quel suo andare.
L'invito
C'era quel pranzo del sabato. Aspettavo
da tutta la settimana.
Lui lo incontro per caso. Mi guarda:
- Ah, senti. Oggi non posso. Un'altra volta. -
E sparisce in un vicolo d'aria.
Maledetto cretino. Poteva anche
dirlo prima. Qualcosa rimediavo.
E pensare che già mi pregustavo
-interrotta la pallida dieta -
mi prelibavo sapide vivande.
E lui, naturalmente.
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