lunedì 23 giugno 2008

Cucina economica


Domenica ore 17, RAI 1:
hanno dato un film molto intrigante, Ricette d'amore, storia di una chef, Martha, responsabile di cucina in un ristorante alla moda, e di un cuoco italiano (sergio Castellitto) che si fa apprezzare per la sua umanità e per saper comunicare con una bambina, chiamata nipote dalla chef, ma di fatto rimasta sola per la morte della madre (nel finale, il padre italiano la riporterà indietro in Italia, a casa nella sua nuova famiglia), un film sulla comunicazione, e attenzione per l'altro,
e' molto bella la scena della cena che Castellitto prepara a casa della zia per la nipote:
lei chiede: metto i piatti?
"no, questa è una cena diversa, si mangia senza piatti...
e intavola una serie di finger foods, pasta saltata, involtini di prosciutto, fettine di melanzane grigliate... una cena che verrebbe voglia di preparare per ricreare quella atmosfera intima...

In the movie "Love recipes", 2001, is shown the story of a woman "chef cuisine" Martha, and a new italian cook, Castellitto, with ability to communicate without words, and establishing a friendhsip with a little girl, orphan of mother, that Martha accepts in her house waiting for the natural father to come and take the girl home. Castellitto one evening is invited by the girl to come to cook for the two of them, in her house.
Martha asks: "should I prepare the dishes on the table?"
"no, this dinner is different, we'll eat without dishes...
and brings a series of finger foods, pasta on a shared pot, serve-yourself ham rolls, grilled aubergines... a way of eating that creates an intense an intimate athmosphere...
To repeat at home, if you want try...

Umberto Saba - Cucina economica

Immensa gratitudine alla vita
che ha conservate queste care cose;
oceano di delizie, anima mia!

Oh come tutto al suo posto si trova!
Oh come tutto al suo posto è restato!
In grande povertà anche è salvezza.
Della gialla polenta la bellezza
mi commuove per gli occhi; il cuore sale
per fascini più occulti ad un estremo
dell'umano possibile sentire.
Io, se potessi, io qui vorrei morire,
qui mi trasse un istinto. Indifferenti
cenano accanto a me due muratori,
e un vecchietto che il pasto senza vino
ha consumato, in sè si è chiuso e al caldo
dolce accogliente, come nascituro
dentro il grembo materno. Egli assomiglia
forse al mio povero padre ramingo,
cui malediva mia madre: un bambino
esterrefatto ascoltava. Vicino
mi sento alle mie origini: mi sento,
se non erro, ad un mio luogo tornato;

al popolo in cui muoio, onde son nato.

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