giovedì 10 dicembre 2009

settimana di teatro e musica

Novoli, ma in generale il Salento: quando non succede niente di notevole, e quando tanto!
Come per tante altre situazioni, stando fuori casa, non succede mai niente, e poi un party, una festa, un momento di socializzazione, per poi ripiombare nel nulla del solito trantran...
E' iniziato il 26 novembre con la rassegna del teatro politeama, Le parole della memoria. Lo spettacolo, Ci esse esse, ci 'ccappa 'ccappa CSS CKK (chi esce esce, a chi tocca tocca) è stato un melange tra musical, opera dell'assurdo, parodia e cabaret (infatti vede la collaborazione delle ragazze del trio Ciceri e ttria).
Bellissime scenografie, un doppio candeliere che ha creato una suggestione di colori tra ombre, atomosfera accesa sul buio della scena.
12 sedie rivolte verso il pubblico, una teoria di personaggi seduti che aspettano che inizi uno spettacolo, ci guardano e dicono: perche stanni zitti? qualcuno suppone il teatro dell'assurdo, Beckett, Ionesco, beh che ticu, iou esco?. Alla fine l'equivoco si chiarisce, girano le sedie verso le quinte, tra bisticci di parole e scambi di ruolo... bella la scena del rosario con le parole scambiate, l'ave maria adesso e nell'ora della ricotta forte...

03 Dicembre - “Medea” di Euripide presso il Teatro Paisiello di Lecce con il “Piccolo gruppo teatrale” della Mediateca di Lecce. I cori greci, le maschere, peccato per il testo che appiattisce gli accenti della poesia greca, si perdono i ritmi dei distici e trochei...

Puglia Show Time, al Teatro comunale di Novoli il 7 e l'8, festivo, hanno dato 2 pezzi molto validi con 2 attrici brave
Virginia Barrett per Murgiateatro, 4 musicisti a fare gli stacchi tra le scene, in COSÌ DICE GERO’

Nunzia Antonino in Passioni – diario dei giorni e delle notti, Diaghilev teatro, è quella che ha dato di più nella creazione e sulla scena, trasformando un colloquio con il pubblico in un'alchimia di storie vere, cacciando fuori dalla valigia/cappello a cilindro da mago, una serie di emozioni, sentimenti, situazioni di vita e del vissuto condiviso. Grazie Nunzia!!!

Saletta della cultura Gregorio Vetrugno, nell'ambito della programmazione musicale, ha portato al Teatro comunale di Novoli gli Elisir, Targa Tenco 2009, gruppo che nasce nel 2002 da un’idea della cantante e autrice dei testi Paola Donzella, affascinata dall’atmosfera culturale e musicale francese degli anni ’30, (in particolare dal jazz-manouche di Django Reinhardt e dal mondo degli chansonnier parigini), e dalla canzone d’autore italiana. Oltre ai brani del CD Pere e cioccolato, hanno proposto anche altri loro brani, loro e anche di Paolo Conte. Bravi, brava Paola!!!!

Ancora, per venerdì' e sabato prossimi 12 e 13, sono previsti Max Manfredi che porterà sul palco del Teatro comunale di Novoli "Luna persa", la sua ultima fatica musicale, già Targa Tenco 2009 nella categoria Miglior Album, e Mannarino (al teatro tenda in piazza della focara), per la festa della vite, con “Kampina” una band formata da trombone, basso, fisarmonica, batteria, violino e chitarra.

Una indigestione di cultura, senza conseguenze a parte una nostalgia e un senso di vuoto, del vuoto quotidiano del Salento di tutti i giorni.

venerdì 4 dicembre 2009

scultura di influenza indiana

a proposito di luoghi esoterici e connessioni tra culture, nello specifico cristiana e dell'India, ecco una foto scattata tanti anni fa, osservate il capitello sulla destra... se volete provare, lascerò altri indizi, nella bacheca dei messaggi.... intanto, ho già lasciato delle tracce, è in Piemonte, si trova sulla via Francigena, è una bell'edificio imponente di stile gotico. All'interno c'è una bellissima porta dello zodiaco su una cornice di marmo rettangolare... Soluzione:Sacra di San Michele ecco la posizione sul cammino dei Franchi: ecco alcuni particolari della porta dello zodiaco:

mercoledì 2 dicembre 2009

nomi e luoghi esotici

Come i nomi dei negozi in altre lingue suscitano tanto fascino... La carota gioiosa, ......................... Dischiario, la Boutique dell'aspirateur, Apres Dimain......... Epicier, charcuterie, Frutta e verdure (legumes) Chapeaux...................croques pour esporter Animalerie.............................. altri termini francesi pieni di fantasia e implicazioni sociali: cerv volant, hirondelle,
 girouette, 
au grand carrousel...
lavorateur intermittent...  
 volete partecipare a questo gioco? provate ad indovinare di che città si tratta... inviate le vostre soluzioni, postate un commento...  Le immagini si riferiscono al 1997....


lunedì 30 novembre 2009

succo di melograno

Eccomi con una proposta culinaria esotica.
Già si era parlato nei blog del succo di melagrana, un prodotto usato in Grecia ed in Libano. Su vari siti è possibile acquistare la versione araba, che vede l'aggiunta di acido citrico per i prodotti a lunga conservazione.
Abbiamo piantato in giardino alcuni melograni selvatici, che da 2 anni fruttificano. Sono varietà una volta spontanee nel Salento, ancora visibili nei pressi della chiesetta di Roca vecchia, quella dedicata a S. Vito.

Quest'anno le abbiamo sgranate con una pressa che estrae il succo direttamente, fantastica. Il concentrato è stato tirato a fuoco "lento" per otto ore usando la schiumarola per eliminare la schiuma in superficie.
Ne abbiamo preparati 3 vasetti, lasciando raffreddare con il coperchio chiuso in modo da togliere l'aria all'interno.
Uso del concentrato: è ottimo per condire l'insalata di prezzemolo.
In prospettiva di usarlo in campo tecnologico e salutistico (alimenti funzionali),
lo abbiamo testato, grazie all'IRTA di Monells, nella preparazione di insaccati di carne, al posto dei conservanti.
Nel primo anno di prove, sono stati fatti maturare alcuni salumi che all'assaggio presentano caratteristiche soddisfacenti simili al prodotto fatto in modo tradizionale. Quest'anno oltre a un secondo test faremo delle misurazioni fisico chimiche per standardizzare i parametri, tra cui l'analisi del potere antiossidante.

venerdì 27 novembre 2009

Miyazawa Kenji


Miyazawa Kenji (1896–1933) figlio di un uomo d’affari nel nord del Giappone (Iwate) scelse di vivere in povertà deliberata insieme agli agricoltori del suo paese, Hanamaki. Ha pubblicato favole e poesie molto famose.
Miyazawa Kenji ha scritto alcune fiabe dal contenuto originale, non antropocentrico, che ricordano Esopo coi suoi animali in dialogo tra loro. Tra queste "Il dio terrestre e la volpe," "Il Generale Son Ba-yu," "Ozbel e l’ Elefante," "la danza del primo cervo," "Gli orsi di Nametoko," "Il gatto selvaggio e le ghiande," "Gorsch il Cellista," "Tokkobe Torako," "Uno Stelo di giglio," "Il Ristorante dei Molti Ordini," "L’uomo delle colline," "Il capo della polizia," "Il ragno, la limaccia, e il procione," "La coperta rossa," "le dalie e la gru," "Le rane assetate," "il ratto irriconoscente," "Notte del Festival," "La pietra focaia," "Marcia nel chiaro di luna," "Il bosco di Kenju'" "Il pero selvatico," "Giù nella foresta", per la freschezza del racconto vengono paragonate alle opere di Mark Twain, Lewis Carroll e di Dickens. Alcune sue opere sono molto moderne, e possono essere scambiate per filosofia panteistica.
Il treno della galassia Ginga Tetsudo No Yoru - Night train to the stars (night on the Milkway railroad), è il suo racconto più famoso, in cui tenta di conciliare buddismo e cristianesimo. Fu affascinato dal cristianesimo e immaginò un dogma universale fusione tra Cristianesimo e Buddismo. Ha compreso la relazione tra il Buddismo esoterico e le dottrine ermetiche di Giordano Bruno e Tommaso Campanella, che tentarono di conciliare Cristianesimo e Rinascimento con le scienze, alchimia, astrologia, e con l’esoterismo orientale. Prende spunto da un treno che viaggia lungo la via lattea, creando uno straniamento spazio-temporale. Il libro, probabilmente scritto nel 1927, è un capolavoro di realismo trascendentale, una fiction fantastica per bambini che esprime in forma simbolica il credo religioso e personale di Miyazawa. Si svolge nel periodo del Tanabata, la 7a notte del 7o mese, celebrato nel calendario lunare come Obon, la festa delle anime morte. Questa festa celebra l’incontro celeste, una volta all’anno, tra la principessa Vega (costellazione della Lira) e Altair, il pastore (nella costellazione dell’Aquila), ma solo negli anni in cui il cielo è limpido e non coperto. E’ la storia dell’amicizia tra due ragazzi, il povero Giovanni (i nomi sono in italiano nel libro) che lavora per dar da mangiare alla madre, e di Campanella, figlio benestante che si cura di consolarlo. In classe, nessuno dei due risponde la maestro ad una domanda sulla via Lattea. Zanelli lo prende in giro, ma Campanella lo difende. Stanco, Giovanni si rende conto di sedere su un treno insieme all’amico. Dopo diverse fermate, in cui viene suggerito che il treno porta le anime nell’aldilà, rimangono sul treno solo i 2 ragazzi che si promettono di continuare a viaggiare sul treno. Giovanni si risveglia dal sogno, e scopre che Zanelli è caduto in acqua e Campanella per tirarlo fuori è annegato. Il tema del libro è il significato della felicità. Nel film 2046 (di Won Kar Wai) viene ripreso il tema del viaggio in treno, nel 2046, che avviene lungo una sospesione temporale, nella realizzazione di una felicità che ci attendiamo ma che ci viene negata fino alla fine. Il racconto è alla base di 2 film di animazione, tra cui Galaxy Express 999.

lunedì 23 novembre 2009

Campagna salentina


Sul sito del corpo forestale è possibile trovare un elenco di alberi secolari molto antichi dai tronchi ben sviluppati in Italia, mentre su wiki si trovano diversi esempi di vario tipo nel mondo.
Per quanto riguarda la Puglia, oltre agli ulivi ci sono le querce vallonee, come quella di Tricase.

Altro esempio è la quercia vallonea di Cocumola
la quercia vallonea (Quercus egilops) di Tricase spoglia, nelle campagne della Madonna del Carmine
Querce notevoli sono segnalate a Corigliano (cartelli Unesco), nella Grecìa Salentina.
Per quanto riguarda gli ulivi, per quanto ci siano molti alberi antichi nel Salento, quello meglio documentato è l'ulivo di Bitonto
Più rara è la presenza dell'olivastro o ulivo saraceno, in questa zona dove quasi tutto è finalizzato alla produzione agricola (fanno eccezione le scisciole/giuggiole, che mai piegate crescono ai bordi delle strade al limite tra asfalto e terreno).
I carrubi (Acquaviva delle Fonti) e il lentisco (Pistacea lentiscus) a Ceglie messapica, Ostuni.
Di altri alberi resta solo il segno della loro eliminazione fisica, il ripiastrellamento fresco nella pavimentazione, o una rasatura a livello del manto stradale. Qui nell'area del campus universitario, la vecchia pineta del collegio Fiorini è stata sostituita dalle fondamenta di un nuovo complesso di edifici, mentre un albero all'ingresso è stato tagliato per dare maggior spazio alle auto. Senza contare quelli tagliati perchè effettivamente pericolosi...

scrittori e temi giapponesi

Tsushima Yuko è un'autrice impegnata della generazione degli anni '70 nel panorama letterario giapponese. Si è occupata di sesso dal un punto di vista femminile, come in Hi no kawa no otori de (On the banks of the river of fire), e in Figlio della fortuna ed in The shooting Gallery.
Questo Women running in the mountains è nella mia lista dei desideri, il tema trattato è quello delle donne dei boschi, che vivevano alla giornata al di fuori dei villaggi e dalla vita sociale, al di fuori delle convenzioni, una situazione realmente esistita nel passato. Questo tema della vita nei boschi fuori dal villaggio è stato inserito anche da Haruki Murakami nel libro "La fine del mondo e il paese delle meraviglie", è il bosco dove fuggirà l'ombra del protagonista.
Mi fa pensare ad un libro occidentale, Donne che corrono coi lupi.
Aggiungo all'elenco, i nomi di 2 autrici, Mieko Kanai (Platonic love, e Love life del '68) poetessa, la cui narrazione chiede una partecipazione attiva dei lettori; e Taeko Kono, (La torpedo umana del '76, Revolving door del '70) che tralascia i dettagli per creare un'illusione di realtà e un senso di incongruità.
Gli aspetti non sociali della realtà sono stati un tema utlizzato anche da altri/e autori/autrici giapponesi del '900.
Kenji Nakajima ha raccontato di Hijiki e Bikuni, santi uomini e donne veggenti, del mitico mago Enno Gyoja, dei saimin (non-people) vagabondi in una società sedentaria e contadina.
Tsutomi Minakami, un autore di temi scottanti come la contaminazione da mercurio a Minamata, nel libro "Mulberry child" narra della sopravvivenza al di fuori delle regole sociali, ossia che i genitori di neonati che non potevano essere cresciuti li abbandonavano nei campi, nella speranza che venissero trovati da famiglie che li potessero accogliere.

venerdì 20 novembre 2009

disegni su carta da pacchi, fumetti

il mio fumetto preferito, mi fa tanto ridere come parlano!!!!
mi fanno morire questi disegni, è un acquisto che vale il doppio!

giovedì 19 novembre 2009

haiku, 3a serie

Altri haiku non inseriti nelle serie precedenti

Fujiwara Aho (1700-1800, Buttons and bubbles)

Unappreciated
the old man sits alone
the would-be wisdom lost.

Winter's tranquil chill
first comes down in raindrops
liquid Yule-time air (solstizio).

Saito Sanki, 1900-1962

Busta di telegramma
- Perdonami -
stelle in una stagione di pioggia.

- Cannonate -
contandole una ad una,
ghiaccio si squaglia sulla lingua.

Veglia fredda per mio fratello
dormendo piango
sveglio, mangio le offerte.

Il mio paese nella fame
anch'io sto teso in piedi
mirando un arcobaleno d'inverno.

I gitanti al picnic -
quelli che giacciono là
prima eran soldati.

Sussurro un nome
un insetto mi sfiora luccicando
notte illuminata.

Sul tetto dell'ospedale
un malato lancia un aquilone
troppo corto lo spago.

Come sono stupendi
i seni delle donne -
l'estate è giunta.

Legni spiaggiati -
aspettando la madre un'ama (pescatrice di perle)
accende il falò.

La terza età -
danzando con una maschera
nel bosco lunare.

E' così soffice -
cadon fiocchi di neve
su altra neve.

Fine del viaggio
accanto a una secca stella di mare
al chiaro di luna.,

mercoledì 11 novembre 2009

antenati, ramo boemo

Ho acquisito alcune foto di famiglia, alcune molto vecchie... Il nonno a sinistra, guerra 15-18, sull'altipiano del Piave, lato austriaco... Cortile di casa, fattoria, Dobrin, anni 1928-29 foto del 1936, il nonno è il terzo a destra, gruppo di lavoratori a giornata foto del 1946, mamma con la bisnonna e la sorella della nonna, Dobrin o Bechlin... il prozio Frantisek, grande suonatore e altissimo... Teplice, le case requisite ai tedeschi, anni 1952-53, Lucia con Rek... stesso periodo, stessa inquadratura, il nonno con Bianca... nonno e mamma, ultima moda nel dopoguerra... 1956, campagna di Teplice, io sull'altalena...

lunedì 9 novembre 2009

Verdure spontanee commestibili

Nel Salento un piatto tipico della cucina contadina sono le foglie miste.
Le principali varietà che fanno parte di questo misto di verdure lesse, sono le cicorie selvatiche (cicorielle)

Mangiate da sole, sono l'elemento da abbinare per antonomasia con le fave nette, o purè di fave bianche. Sul web ci sono diversi siti che forniscono foto. L'erbario salentino, scritto dai frati cappuccini di Martano stabilisce ne l'appartenenza a diverse specie, oltre che Cichorium intybus,  dai fiori azzurri stelo che lignifica, si può individuare dove stanno le piantine dai rametti alti fino a mezzo metro (poi è come con i funghi, segnatevi il posto e tornando ogni mese vi troverete le cicorine)

il misto di erbe di campo comprende  Hyoseris scabra simile al tarassaco, coi fiori gialli, Crepis apula
portale delle cicorie selvatiche, qui
Un'altra varietà di verdura selvatica è lo zangune, Sonchus oleraceus o Grespino comune, Sonchus tenerissimus, Grespino frangiato, fiori sempre gialli

questa varietà vegetale è molto diffusa, e si consuma d'inverno, quando per il freddo assume una consistenza carnosa, mentre la vegetazione foliare diventa crespa
Infine, si raccolgono gli spruscini, in campagna sono onnipresenti, dalle foglie carnose e pungenti

e i cristauri, meno diffusi

Patti portata dalla pioggia

Ecco un resoconto di questo fine settimana....

Da tre fine settimana la provincia di Lecce è inondata da acquazzoni devastanti. La veterinaria di Alessano ha detto che molte covate di gatti sono state travolte dall'acqua e i corpicini trasportati a mare.
Patti si è salvata, e ha chiesto aiuto affamata. Dopo un giorno di tettarella e latte diluito, si è messa a mangiare patè e scatolette. Ieri l'abbiamo portata in auto a fare un giro in campagna, complice un pò di sole dopo 2 giorni di acqua a scrosci.

Località Padula
si tratta di un'area sottoposta, in cui tutte le acque tra Veglie, S. Pancrazio e Campi confluiscono, e che resta umida fino a marzo-aprile.

Canneto
Qui è possibile osservare una ricca avifauna, dai rapaci (gufi, falchi) ai passeracei alle upupe. Ieri un piccolo uccellino simile a una favuzza si è avvicinato fino a un metro, facendosi notare per il fischio, e svolazzandomi intorno
Un sistema di canali aiuta il convogliamento dell'acqua che altrimenti trasborda dentro i poderi e invade gli uliveti. Costruire secondo tradizione significa: manutenzione dei canali, sistemazione di caditoie (grondaie) in alto e di bocche di lupo a terrra lungo i muri, in modo che non si accumuli acqua ma possa scorrere via.....



l'acqua scorreva con un flusso ancora notevole, considerato che aveva smesso da 24 ore di piovere

Patti, la gattina trovatella...

giovedì 22 ottobre 2009

disavventure in giardino


Chamaerops humilis: si tratta di un pericolo pubblico, un attentato alle mani e a qualsiasi parte del corpo che venga esposta ad una delle sue acutissime spine.
Ieri ci siamo improvvisati espiantatori di una palma da giardino, dell'età di 12 anni, altezza oltre 2 metri, e dal peso di numerosi quintali.
In attesa dell'uomo di fatica, ho iniziato a levare le foglie inferiori con una tronchesina, per infilzarmi il palmo della mano con 2 aculei, procurandomi un foro enorme che non la finiva più di sanguinare.
Il nostro forzuto ha quindi scavato la buca, estirpando le radici laterali nel tentativo di inclinare la -bestia- il colosso che aveva rotto le pareti di una tina di plastica mettendo radici in tutte le direzioni. Dopo diversi scavi ed un'ora dall'inizio, finalmente siamo riusciti a inclinarla con un palo che faceva da leva, e abbiamo reciso le radici inferiori, più verticali. A questo punto, è iniziato lo sforzo per posizionare la palma su un carrello da trasporto, in due a sollevarla con il palo da entrambi i lati alzandola chi sulla spalla chi stile sollevamento pesi, seguito da altro tentativo usando la suddetta leva come un argano (2 persone a spingerla ed una a tenere il muretto che faceva da fulcro, la 4 a posizionare il carrello). A questo punto le speranze di spostarla si sono riaccese di nuovo.
Finalmente ci siamo cimentati nell'operazione di spinta del carrello con la palma innalzata in diagonale, ma non tanto da non passare sotto l'arco delle porte.
L'ultima operazione è stata la più semplice, anche grazie allo spirito di vittoria che aleggiava dentro di noi: fare slittare la palma dal carrello al pianale del pick up, e fissarla con le corde. A questo punto erano già trascorse 2 ore, il polso cominciava a fare male nel preannuncio di una slogatura del carpo. In conclusione, abbiamo liberato un muro che era minacciato da una pianta in rapido accrescimento, che troverà un nuovo habitat nel giardino di Castrignano, dove si ricongiungerà con un'altra palma che origina dallo stesso stock del vivaio. Morale della storia, le piante si spostano in autunno, ma solo al di sotto di un peso limite, altrimenti ci si può fare molto male....

mercoledì 14 ottobre 2009

weekend a Matera e Alberobello

Ecco il resoconto di un weekend indovinato.
Sabato scorso siamo partiti alle 9,30 da Lecce con la nostra auto a gpl, diretti a Matera, via Brindisi-Taranto (superstrada). Sul raccordo anulare abbiamo svoltato per Massafra, ritrovandoci sulla statale E843 per Bari-Matera. Imboccato il bivio per Matera, siamo finiti sulla superstrada per Reggio Calabria, con un percorso più lungo ma confortevole (doppia corsia, accesso veloce e diretto). All'imbocco della superstrada per Matera-Potenza però ci sono dei lavori in corso, e la strada è tornata tortuosa e a percorrenza nei due sensi di marcia.
Finalmente siamo arrivati in centro (parcheggiando in un silos al modico costo di 0.5 euro per ora), dove abbiamo fatto una visita guidata ai Sassi (Sasso caveoso) e alla casa grotta di vico solitario (museo delle tradizioni e della vita quotidiana) e quindi abbiamo visitato il centro storico. Belle chiese, tra romanico e gotico, Mater Domini (cavalieri di Malta), S. Giovanni, il Duomo. Abbiamo fatto una sosta pranzo da Angelo, un pizzicagnolo che prepara panini e assaggi sul tagliere, come una volta.
Uscendo da Matera siamo andati alla ricerca della direzione per Gioia del Colle, che sembrava procedere nella giusta direzione ma ci siamo portati verso sud (con vista del lago di S. Giuliano a sud), per poi ritrovarci diretti verso Altamura (SS 99). Abbiamo preso allora la direzione Santeramo - Gioia del Colle, per stradine strette, lungo panorami di bellezza straordinaria, molto verde, masserie che sembrano chiese, con vista di uccelli rapaci in volo e posati su pali della luce, e sfondi di boschi molto estesi.
Alla fine, per raggiungere Alberobello, ci siamo ritrovati all’entrata di Putignano, avendo mancato del tutto le indicazioni per Noci.
Alberobello alle 17 comincia a spopolarsi, è facile trovare parcheggio e il giro dei trulli è ancora più piacevole. Si incontra solo la gente del posto, si vive la città con il rito serale, l'ora dell'aperitivo, il tramonto, i colori che si spengono. Infine, siamo rientrati lungo il canale di Pirro per Fasano, e da qui superstrada a tavoletta fino a casa. In tutto, 25 euro di gpl per una giornata memorabile.

martedì 6 ottobre 2009

scienceblogs, Nobel a 2 donne

Evviva, domani verrà assegnato il Nobel per la Medicina a 2 donne della scienza, per la scoperta dei telomeri e del meccanismo di riparazione delle estremità del DNA importante durante l'invecchiamento cellulare.
Anche se questo riconoscimento arriva due decenni in ritardo, questo macchina anti-invecchiamento ancora riserva sorprese. L'enzima che riproduce queste sequenze di DNA, la telomerasi, agendo in associazione a delle sequenze di RNA telomerico, ora si è scoperto ha una nuova funzione, quella di sintetizzare RNA, una funzione che si riteneva fosse presente solo nelle piante.
Constitutive expression of telomerase in human cells prevents the onset of senescence and crisis by maintaining telomere homeostasis. However, accumulating evidence suggests that the human telomerase reverse transcriptase catalytic subunit (TERT) contributes to cell physiology independently of its ability to elongate telomeres. Here we show that TERT interacts with the RNA component of mitochondrial RNA processing endoribonuclease (RMRP), a gene that is mutated in the inherited pleiotropic syndrome cartilage-hair hypoplasia. Human TERT and RMRP form a distinct ribonucleoprotein complex that has RNA-dependent RNA polymerase (RdRP) activity and produces double-stranded RNAs that can be processed into small interfering RNA in a Dicer (also known as DICER1)-dependent manner. These observations identify a mammalian RdRP composed of TERT in complex with RMRP (Maida et al., Nature, 2009, 461:230-5).
E' un capitolo che apre nuove prospettive alla funzione regolatrice delle molecole di RNA (non-coding RNAs). Infatti, anche altri RNA a funzione limitata, le particelle Vault, si è scoperto che svolgono una seconda attività, ossia vengono tagliate in frammenti che entrano in complessi ribonucleoproteici come il RISC, insieme ad enzimi Argonaute. (Persson et al, Nature Cell Biology 11, 1268 - 1271 (2009): svRNA associates with Argonaute proteins to guide sequence-specific cleavage and regulate gene expression similarly to miRNAs. It is demonstrated that svRNA downregulates CYP3A4, a key enzyme in drug metabolism.

 
A trio of researchers whose work on telomeres and telomerases has helped explain how chromosomes are copied during cell division will receive the 2009 Nobel Prize in Physiology or Medicine. Their findings have advanced medical research in cancer, inherited diseases, and aging. Elizabeth Blackburn, a biochemist at the University of California, San Francisco, Carol Greider, a geneticist at Johns Hopkins School of Medicine, and Jack Szostak, a geneticist at Harvard Medical School will share the prize equally. It is the first time two women have shared the Nobel.

 
  • "I think this is a victory for curiosity-driven science," Greider, who got the call at 5AM on her way to spinning class, told The Scientist. "We are fortunate to live in a place where we can still get funding for conducting basic research to answer fundamental questions. I feel very privileged to have been able to follow my curiosity for the past 30 years."
  • Scientists began to understand how genes are copied, base by base, in the 1950s, but no one could figure out why the very end of a DNA strand could not be duplicated. As a young researcher at the University of California, Berkeley, studying the chromosomes of Tetrahymena, a single cell organism that commonly lives in water, Blackburn noticed a DNA sequence, CCCCAA, that was repeated several times at the ends of the chromosomes.
  • While presenting her findings at a conference in 1980, Blackburn met Szostak, who had just observed that minichromosomes, linear DNA molecules, rapidly degrade when introduced to yeast cells. The two decided to join forces - introducing the CCCCAA sequence into the minichromosomes and then injecting them into yeast cells. The sequence, named telomere, protected the minichromosomes from degradation by keeping their ends intact, indicating the existence of a previously unknown mechanism in DNA replication.
  • Soon after, Blackburn and her then-graduate student, Carol Greider, found that an enzyme, telomerase, was responsible for the formation of the telomere DNA sequence. The enzyme's RNA component contained the CCCCAA sequence and served as a template for replication. Its presence allowed a DNA strand to copy itself completely from end to end.
  • Blackburn, Greider, and Szostak also won the 2006 Lasker Award, often referred to as the "American Nobel." They will be presented with the Nobel Prize Medal, Diploma and $1.4 million award -- to be split three ways -- at a ceremony in Stockholm on December 10.
  • The 2009 Nobel Prize in Chemistry will be awarded Wednesday, October 7.

giovedì 1 ottobre 2009

paesaggi sperduti del territorio

Di recente due nuovi casi di scorie pericolose per la salute sono balzati all'ordine della prima pagina, la nave fantasma fatta affondare al largo di Cetraro (Cosenza), e la fabbrica di coloranti Marlene, Cosenza.
In una nazione con le più strette regole in campo di scarti nocivi, smaltimento, e la contaminazione nelle acque (legge Merli), ma mai fatte rispettare (sia per mancanza di controlli o loro insufficienza, che per rispetto dei posti di lavoro: un imprenditore non spende milioni per mettersi in regola l'impianto).
Aderite all'Appello dell'ISDE, Associazione Italiana Medici per l'Ambiente, da presentare al COP15, a Copenhagen, dicembre 2009.

Ecco una breve panoramica, una immagine che deve essere di monito per chi vuole imporre nuovi impianti nucleari. (ma poi, l'uranio da chi dovremmo comprarlo? da quelli che ancora colonizzano in forma indiretta i paesi africani?
Le risorse di uranio, al consumo attuale (non calcolando nuove centrali) saranno esaurite in 45 anni. Le scorie prodotte a tuttoggi vengono impiegate per construzioni civili (stadi, terrapieni, strade in Francia) e probabilmente riciclate negli asfalti/bitume (Giappone), con notevole pericolo per la salute pubblica.
Io non ho niente contro i governi di centro, centro-destra, il vecchio governo di coalizione tedesca, o la nuova alleanza liberal-centrista di Angela Merckel.
Anzi, qualcuno dovrebbe prendere buoni spunti, più soldi alla ricerca, più protezione del clima, dell'ambiente. Nessuna menzogna o sotterfugio. Nè sconti di pena, condoni, abbuoni di reati.

Give this some thought before advocating more fission reactors.

"Homeless nuclear waste"

Some 60,000 metric tons of radioactive waste is stored at nuclear power plants across the country, awaiting federal action that’s already a decade late.

by Colin Woodard
September 15th, 2009
Christian Science Monitor
WISCASSET, Maine

Giardini Callaway, Georgia

Ida Cason Callaway Foundation è un ente che promuove e finanzia attività di protezione dell'ambiente, di specie vegetali autoctone, flora e fauna. I giardini Callaway sono vasti, situati a Pine Mountain, tra Atlanta e Columbus, ed offrono spazi ricreativi (alloggi in affitto per famiglie) e appartamenti come investimento immobiliare. Visite e programmi culturali offrono esperienze varie, dallo studio delle farfalle (in serra) ai vari tracks, il sentiero delle azalee, delle piante erbose e delle specie in via di estinzione, allo show dei rapaci.
Virginia Hand Callaway (1900 - 1995), co-founder of Callaway Gardens, understood the delicate relationship between man and the natural world. Today, her legacy continues at the facility which bears her name.



Nestled in the woodlands on the edge of Mountain Creek Lake, the design of this unique 35,000-square-foot facility actually includes several facilities in one, all devoted to enhancing the harmony between man and earth.

Centinaia di specie di piante locali sono state salvate grazie all'interessamento di poche persone illuminate, tra questi un fotografo italiano del 1800 espatriato in Georgia, e grazie alle attività di vari Dipartimenti Universitari insieme alla Fondazione Callaway.
Uno dei progetti in corso è il ripopolamento del castagno americano, attraverso la selezione ed il miglioramento genetico tramite breeding e l'introduzione di geni di resistenza. Raccontarlo oggi non fa impressione, ma qualche anno fa in Europa i progetti di miglioramento delle piante arboree non venivano finanziati perchè le piante impiegano troppi anni a crescere.

American Chestnut Seed Orchard
The American chestnut was once one of the most important trees in forests from Maine to Georgia. In 1904 the chestnut blight, an Asian fungus which is very lethal to our native chestnuts, began aggressively killing trees. During the next 50 years, the American chestnut trees on million of acres across the Eastern U.S. perished. The American Chestnut Foundation is committed to finding, breeding and growing trees resistant to the blight then restoring this important species to eastern forests. The Preserve at Callaway Gardens is working in partnership with The Georgia Chapter of The American Chestnut Society on developing blight resistant trees.



lunedì 10 agosto 2009

Salento visto da un autoctono

Vacanze tipiche nel Salento

I paesi del Salento si crogiolano al sole come uova fritte in padella. Non tutte le giornate sono di un caldo insopportabile, però quando la brezza è poca e il vento è scirocco, conviene chiudere tutti i battenti e le persiane, oscurare gli interni e attendere la sera. E’ proprio in tali giorni che la matriarca della casa decide che bisogna fare la salsa, bollire i pomodori, passarli con la macchinetta, e sterilizzare i barattoli o le bottiglie, sperando che non scoppino durante la cottura. In alternativa, ci si può dedicare a fare la marmellata di pere, di quelle varietà locali più piccole ma succose che maturano a fine luglio. Anche questa operazione richiede un bel surriscaldamento della cucina, 4-5 ore di fornelli accesi, dopodichè si è pronti per una visita agli inferi tanto si è fatto il callo. Certamente la marmellata da più soddisfazione, proprio per l’assenza della possibilità di perdita di prodotto nelle bottiglie scoppiate, ma anche di occasionali inacidimenti e buttata al mare di una giornata di fatiche.
E’ ovvio che bisogna mangiare anche a mezzogiorno, per cui una spesa oculata porta la nostra massaia o uomo di cucina a decisioni adeguate al clima locale. Di conseguenza, si può optare per una bella frittura di polpo, una parmigiana di melanzane con prima fase di frittura delle fette impanate seguita da messa in forno della teglia, o scegliere tra peperoni al forno (che una volta spellati si condiscono con olio evo e sale), oppure: peperoni ripieni, melanzane ripiene, seppia o calamari ripieni, cotture che richiedono un forno ben caldo, tanto che si consuma più gas in estate che in inverno.
Per evadere da questa situazione di inattività, ci si rifugia sulle spiagge, ai lidi a pagamento o alla spiaggia libera dove si riescono a piantare 6 ombrelloni per /metro quadrato, tra macerie di carte, contenitori di plastica e semi di zucca mangiucchiati, dopo aver lasciato la macchina al sole nel parcheggio a pagamento. Chi ha un minimo di intuito e sa che il sole gira, riesce a indovinare in quale punto nell’ora decisa del rientro sarà arrivata l’ombra dell’unico albero nel raggio di 1 km.
Naturalmente alla sera è quasi una abitudine apparecchiare in giardino, o mettere almeno qualche sedia in cortile, sul marciapiede o in terrazzo. Questo solo se ci si è attrezzati prima di candele antizanzara, zampironi o creme repellenti. In aggiunta, è bene fare un trattamento preventivo in precedenza, come sottoporsi a una vaccinazione o assuefarsi al morso facendosi pungere per 2 settimane per produrre una specie di resistenza sviluppando anticorpi naturali.
Le notti del Salento sono fantastiche, anche perché la TV non offre nessun interesse alternativo, e quindi ci si può dedicare alla meditazione trascendentale, allo studio delle costellazioni, alla deboscia e ai locali di intrattenimento. Non fatevi tentare da qualsiasi alcolico perchè vi ritroverete a sudare nel letto e a maledire lo sbaglio per la nottata persa.
Per i più fortunati si prospettano allettanti serate in compagnia, in un giardino all’aperto o, in riva al mare nei tanti locali famosi o meno, davanti ad un nocciolino, un caffè in ghiaccio con latte di mandorla, o un aperitivo fresco o ghiacciato. E domani è un altro giorno!
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